di: Marco La
Rosa
La
Repubblica Araba di Siria è uno Stato del Vicino Oriente, esteso per 185.180 km²,
con 23.695.000 abitanti. La sua capitale è Damasco.
Confina a
nord con la Turchia, a est con l'Iraq, a sud con la Giordania, a ovest con
Israele e Libano. Sempre a ovest si affaccia sul Mar Mediterraneo. La Siria è
una repubblica presidenziale. La lingua ufficiale è quella araba.
Dal 1963 il
paese è governato dal partito Ba'th; il capo di Stato dal 1970 è un membro
della famiglia Asad. L'attuale Presidente della Siria è Bashar al-Asad, figlio
di Hafiz al-Asad, che ha mantenuto il potere dal 1970 sino alla sua morte nel
2000. Dalla Guerra dei sei giorni del 1967, Israele occupa le Alture del Golan,
proprio sul confine siriano. Nel corso del 2011 sono scoppiate delle sommosse
popolari, nel più ampio contesto della primavera araba, per la quale, in
realtà, molti sospettano il coinvolgimento ( se non addirittura l'intera
pianificazione), dei servizi segreti occidentali, per nome e per conto
dell'elite oligarchica, che controlla il potere economico mondiale. Tali
occulti ( si fa per dire) poteri o stati forti, armerebbero tutt'ora, come
hanno fatto in Libia, gli insorti Siriani (?), che in realtà sembrano proprio
pochini, se non fossero affiancati da
migliaia di mercenari mandati dai "fantasmi" di cui sopra. Dal 2011
ad oggi, le azioni di guerriglia e rappresaglia
contro la popolazione inerme, da parte delle truppe regolari siriane,
sarebbero state centinaia, salvo poi venire a sapere ( sempre e soltanto da
fonti libere alternative o da Siriani sul campo, mai dai giornali o TG di
regime occidentale), che le innumerevoli azioni assassine erano palesemente
orchestrate dai "mercenari" stranieri, con l'obiettivo di scaricare
le colpe sulle truppe regolari siriane.
Chi mi
ha convinto a scrivere queste righe, è stato un siriano di nome Ouday Ramadan,
che non vuole la sua Siria diversa da come era prima del 2011:
di Ouday Ramadan:
“Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria non ho mai visto nessuno cibarsi dai cassonetti della spazzatura.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria non ho mai visto un funerale del più illustre sconosciuto che non avesse
almeno 1000 persone dietro.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria ho visto il più umile dei lavoratori riuscire a mandare 10 figli a scuola
ed oggi sono il medico, l’ingegnere, l’ufficiale, l’operaio, l’impiegato etc.
etc.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria non ho mai visto sfrattare nessuno dalla propria casa in affitto.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: la mia Siria
l’ho girata per lungo e per largo con i mezzi pubblici con meno di 5 euro.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria nessuno studente, dalle scuole dell’infanzia fino agli alti studi
universitari, paga un centesimo per acquistare i libri di testo.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria ogni siriano ha diritto a 1000 litri di gasolio all’anno per riscaldarsi.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria non si paga un centesimo per curarsi ed il Governo non ti trattiene il
50% della tua busta paga oppure del tuo reddito.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria un kg di pane ha il prezzo di 7 centesimi.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria il figlio dell’industriale e quello dell’operaio si vestono uguale a
scuola. In barba ai Calvin Klein, Benetton e cretinate simili.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria è garantito il diritto di culto pure a Tex Willer.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria non vedrò mai un McDonald’s
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria invece di pagare l’impresa funebre per trasportare la salma di un
defunto, chi viene a darti le condoglianze ti porta anche la solidarietà in
soldi.
Mi chiedono perché non
vuoi il cambiamento in Siria?
Rispondo: nella mia
Siria se ti dovesse capitare di avere la febbre a 38 gradi, troveresti 50
persone disposte a coprirti e procurarti i medicinali.”
Ouday Ramadan,
03/11/2012
Non ci si
capisce più nulla ! Ma chi è contro chi ? Mi domando è tutto vero quello che
vedo e sento dai media occidentali? Oppure la realtà è che sotto sotto, esiste
un piano ben articolato per far cadere un governo Siriano scomodo? Secondo
l'osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH) i morti registrati a luglio
2012 sono 17012, di cui 11815 civili, 4316 membri dell'esercito, e 881
disertori.
Non lo so,
io sono molto perplesso, come lo ero per la guerra civile Libica ( pur tenendo
conto di chi era Gheddafi), ed ancor di più per le sommosse egiziane che hanno
portato alla destituzione di Mubarak.
Quindi vi
dico: se la Siria era così, come Ramadan
la descrive, ( io non lo so con certezza ma lo spero!) allora non la voglio
diversa nemmeno io !
Vuoi vedere
che in questo mondo ipnotizzato e rovesciato dal consumismo e dal profitto
...i veri oppressi siamo noi è non ce ne accorgiamo ?
Fonte: hearthaware.wordpress.com
Tratto da:
Comitato Italia-Siria
Dati demografici:
wikipedia
Grazie come
sempre a : STAMPA LIBERA
www.stampalibera.com
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