IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

venerdì 31 ottobre 2014

IL CONTROVERSO...ANZI NO ! DISCO DI FESTO...


RITORNIAMO ANCORA UNA VOLTA SUL REPERTO ARCHEOLOGICO DI ETA’ MINOICA DENOMIANTO “DISCO DI FESTO”.


PRIMA DI ILLUSTRARVI LE MIE CONSIDERAZIONI VI PRESENTO LA NOTIZIA COSI’ COME E’ GIUNTA DALLA FONTE UFFICIALE:

“ Disco di Festo conterrebbe preghiera Dea Madre


Secondo nuova teoria sarebbe il primo CD-Rom di età minoica

(di Furio Morroni) (ANSAmed) - ATENE, 24 OTT - Il famoso ed enigmatico 'Disco di Festo', datato ad almeno 4000 anni prima dello sviluppo della scienza informatica, non sarebbe altro che il primo CD-Rom mai realizzato e - secondo gli scienziati che sostengono di averlo finalmente decifrato - conterrebbe una preghiera alla Grande Madre, la divinità più diffusa in quell'epoca nel bacino Mediterraneo. A sostenere questa nuova teoria è, come riferisce il sito Archaeology News Network, il dottor Gareth Owens, dell'Istituto di studi tecnologici (Ted) di Creta, che afferma di aver finalmente decodificato i segni che vi sono incisi. Per quasi un secolo molti altri esperti hanno cercato di comprendere il significato delle iscrizioni sul disco e questo è l'ennesimo tentativo di interpretare ciò che i suoi 241 glifi, composti da 45 simboli unici tracciati a spirale su entrambi i lati, significano. Owens ritiene di aver individuato due parole-chiave: "madre incinta" e "signora molto importante". Il passo successivo sarà quello di svelare il significato specifico di ogni glifo - tra cui quelli che sembrano rappresentare una testa piumata, un bambino e un alveare - così come il loro antico utilizzo.

Il disco di Festo venne ritrovato il 3 luglio 1908 nel sito archeologico dell'omonima città sull'isola di Creta, sotto un muro di un palazzo minoico. Il reperto fu riportato alla luce da una spedizione archeologica italiana guidata da Luigi Pernier e Federico Halbherr. È un disco di terracotta di 15 centimetri di diametro e 16 millimetri di spessore e la datazione stratigrafica ne attribuisce la fattura al 1700 a.C. Oggi è esposto nel Museo archeologico di Iraklion a Creta.

"La parola più ricorrente è 'madre' e, in particolare, è riferibile alla dea madre dell'era minoica", ha detto Owens. Per arrivare ad enunciare la propria teoria, il ricercatore ha preso in esame gruppi di segni individuati in tre aree su un lato del disco. Essi vengono letti come "I-QE-KU-RJA" e secondo Owens "I-QE" significa "signora di grande importanza".  Sull'altro lato del disco, lo studioso ha invece identificato la parola "akka" che, ha detto, significa "madre incinta". Per questo motivo Owens ritiene che una faccia del disco riporti una preghiera dedicata ad una donna incinta e l'altro lato ad una puerpera. Secondo esperti consultati da ANSAmed, se l'interpretazione di Owens fosse esatta, entrambe le preghiere incise sui lati del disco sarebbero dedicate alla stessa Grande Madre - la dea della fertilità adorata da tutte le civiltà Mediterranee sotto diversi nomi -, la prima nella sua 'potenzialità' di generare la vita (incinta) e la seconda dopo aver prodotto i suoi frutti (puerpera). L'antico disco, ha concluso Owens, è stato utilizzato in pratica per memorizzare informazioni proprio come si fa oggi con i moderni CD-Rom e la sua importanza si basa sul fatto che proviene dalla Creta minoica, la prima civiltà del continente a conoscere l'uso della scrittura. (ANSAmed).”



L’ULTIMA VOLTA CHE NE ABBIAMO PARLATO SU QUESTO BLOG E’ STATO IN OCCASIONE DEL LUNGO ED ARTICOLATO STUDIO FATTO DALLA RICERCATRICE INDIPENDENTE BARBARA GAGLIANO:


SUCCESSIVAMENTE HO AVUTO MODO DI ESAMINARE LA TEORIA DELLA GAGLIANO CON MASSIMO CORBUCCI, IL QUALE  HA SCRITTO UN INTERESSANTE ARTICOLO DAL TITOLO:
“LA ROULETTE RUSSA DELLA VITA”, CHE TROVERETE PROPRIO NEI PROSSIMI GIORNI SUL NUMERO 510 DEL GIORNALE DEI MISTERI (NOVEMBRE 2014). EBBENE, MASSIMO PER ALTRE VIE, NON ULTIMA QUELLA CHE IO CHIAMO DELLA “MEDICINA SEMANTICA” , ARRIVA A CONFERMARE LA TESI DI BARBARA.
MI DISPIACE PER IL DR. GARETH OWENS E PER I SUOI ESPERTI,  I QUALI EVIDENTEMENTE NON SI SONO RESI CONTO (OPPURE SI MA HANNO FATTO FINTA DI NON SAPERLO),  CHE QUALCUNO PRIVO DELLE “CREDENZIALI” UFFICIALI ERA ARRIVATO PRIMA E PIU’ AVANTI DI LORO.   
QUANDO HANNO TRADOTTO LE RIGHE CHE PARLAVANO DI “MADRE INCINTA” E “SIGNORA MOLTO IMPORTANTE”, HANNO IMPLICITAMENTE CONFERMATO LA BONTA’ DELLA STRADA INTRAPRESA, GIA’ DIVERSI ANNI FA, DA UNA RICERCATRICE INDIPENDENTE ITALIANA CHE NEL DISCO DI FESTO AVEVA COMPRESO LA PRIMA DESCRIZIONE DEI GENI E DELLE MALATTIE GENETICHE:


VEDETE CHE IL PERCORSO E’ CIRCOLARE E RITORNIAMO SEMPRE ALLE RISCOPERTE? LE CIVILTA’ CHE CI HANNO PRECEDUTO ERANO FORSE MENO TECNOLOGICHE MA PIU’ AUTENTICAMENTE SCIENTIFICHE.

MLR

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martedì 28 ottobre 2014

GEO-INGEGNERIA ATMOSFERICA: ingegneria meteorologica, ingegneria climatica, irrorazioni artificiose antropiche...

                                           ...OVVERO:   S C I E   C H I M I C H E !






HO LETTO CON ESTREMA ATTENZIONE E TRASPORTO, L' IMPECCABILE “TRATTATO SCIENTIFICO” DI DOMENICO AZZONE. NON POSSO E NON VOGLIO DEFINIRE IN MANIERA DIFFERENTE IL SUO PODEROSO ED ILLUMINANTE LAVORO.
POSSO DIRE CON ASSOLUTA CERTEZZA CHE QUESTA “FATICA”, VA FINALMENTE A COLMARE (CON AUTOREVOLEZZA), LA GROSSA LACUNA TECNICO-SCIENTIFICA, RIGUARDO LE COSIDDETTE “IRRORAZIONI ARTIFICIOSE ANTROPICHE”, VOLGARMENTE DEFINITE “SCIE CHIMICHE”.
L’ANNOSA QUESTIONE E’ STATA TRATTATA E DIVULGATA NEI MODI PIU’ DISPARATI. RICERCATORI SERI E PREPARATI HANNO CERCATO DI FARE LUCE SUL FENOMENO PER "VEICOLARLO" CORRETTAMENTE ED ONESTAMENTE; ALTRI LO HANNO "CAVALCATO" MALDESTRAMENTE, GENERANDO INEVITABILI POLEMICHE E LE OVVIE DERISIONI DEGLI SCETTICI PER PARTITO PRESO. QUESTO NONOSTANTE LE DICHIARAZIONI UFFICIALI DI UN CONSIGLIERE SCIENTIFICO DELLA CASA BIANCA, CHE NEL 2011 CONFERMO' L’UTILIZZO DI SOSTANZE CHIMICHE COME IL SALE DI BARIO, L’OSSIDO DI ALLUMINIO, IL TORIO, IL QUARZO, IL POTASSIO ED IL MAGNESIO PER L’IRRORAZIONE DEI CIELI A FAVORE DELLA GEO-INGEGNERIA E LA MANIPOLAZIONE DEL CLIMA. 
ORA, IL TRATTATO DI DOMENICO AZZONE, DA UNA PARTE SI IMPONE COME “PROVA SCIENTIFICA INOPPUGNABILE” CHE DIMOSTRA LA VIOLENZA CHE DOLOSAMENTE  VIENE INFLITTA AI “NOSTRI CIELI” ED ALLA NOSTRA SALUTE; DALL’ALTRA, FINALMENTE SIGILLA LE NAUSEANTI E DERIDENTI BOCCHE DEI "DETRATTORI" IGNORANTI.

PER ESPRESSO VOLERE DELL’AUTORE, QUESTO LIBRO IN FORMATO PDF E’ DISPONIBILE IN FORMA TOTALMENTE GRATUITA PER CHIUNQUE VOGLIA LEGGERLO E POI, PASSANDO PAROLA, VOGLIA COSI' CONTRIBUIRE A FAR CONOSCERE LA VERITA’

SU QUESTO BLOG, NELLA COLONNA DI DESTRA (SEZIONE eBook), TROVATE IL LINK DI ACCESSO ALL'AREA DOWNLOAD DI : "GALILEO CHEMTRAILS" PER SCARICARE IL LIBRO.

CHI E’ DOMENICO AZZONE?

Azzone Domenico – Aeronautica Militare – Grado apicale: 1° M.llo A.T.G – dal 1973 al 2005, data del congedo, ha prestato servizio nell’Arma Aeronautica nella duplice veste di Status Militare e sotto l’aspetto professionale di Specialista del Servizio Meteorologico; in quest’ultimo campo ha svolto numerosi, diversificati e sensibili compiti ed attribuzioni in diverse strutture militari aeroportuali (e non) dell’Arma e civili.





GEO-INGEGNERIA ATMOSFERICA
Ingegneria Meteorologica, Ingegneria Climatica, Irrorazioni Artificiose Antropiche (Scie chimiche)

…“Attorno alla tematica volgarmente definita - SCIE CHIMICHE - aleggia il denso alone dello SCETTICISMO sia da parte delle persone oneste ma mentalmente integraliste per tradizione che da parte di persone in buona fede ma, in generale, ignoranti. In entrambi i casi questi si pavoneggiano in tale comportamento (marcatamente di MODA in questo tipo di società) il quale produce il risultato di formare il “BRANCO” che si autocelebra assumendo lo scetticismo quale marchio distintivo di uno status quo “IN”.
 Tale comportamento sociale facilita molto il “lavoro” della disinformazione a riguardo, oltre ad essere il serbatoio da cui reclutare nuovi e freschi individui atti a rimpinguare i ranghi della plebe dediti a tale “mestiere” finalizzato a generare o implementare, nella società, confusione, diffidenza, cinismo ed aridità sia mentale che intellettuale.
Questo lavoro informativo, semplice ed alla portata di tutti, è uno spiraglio di conoscenza sull’Ingegneria Meteorologica, sull’Ingegneria Climatica, sulle Scie Chimiche (tematiche facenti parte del ramo della GEOINGEGNERIA ATMOSFERICA).
Lo propongo ed è rivolto sia a tutta la popolazione onesta e giudizievole, bisognevole di informazioni chiare e veritiere su questo argomento molto importante che riguarda la nostra vita attuale, la futura esistenza, il benessere della salute, oltre che la DIGNITÀ di esseri umani e sia (soprattutto), verso coloro che si ostinano, a negare (nel migliore dei casi) tale fenomeno atmosferico artificioso oppure (nel peggiore dei casi) a ridicolizzarlo ed insultarlo.
L’IGNORANZA CULTURALE e l’IGNORANZA SOCIALE in entrambi i casi generano inevitabilmente sottomissione e predisposizione ad essere ingannati oltre che a forme di vita sociale pseudo democratiche. Per chi invece conosce - anche se poco - questo realissimo fenomeno artificioso, questo lavoro potrà risultare una fonte di approfondimento.”

Domenico Azzone
1° M.llo (in congedo)
Servizio Meteorologico
Aeronautica Militare Italiana




NOTE dell’AUTORE
L’autore del libro non scrive per conto e/o per nome del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana.
Questo lavoro è distribuito gratuitamente in RETE.

L’Autore del libro non percepisce alcun compenso, a nessun titolo e ne propone la lettura in modalità integralmente gratuita. Il libro lo si può liberamente scaricare e diffondere a condizione che ne sia citata la fonte e l’integrale contenuto non venga assolutamente modificato.

 



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sabato 25 ottobre 2014

SCOPERTE ED INVENZIONI PER UN MONDO NUOVO: Wow (Wonderful Water)


Segnalato dal Dr. GIUSEPPE COTELLESSA (ENEA)

Con Wow anche l’acqua radioattiva torna pura: una scoperta italiana



Si sta completando la prima sperimentazione su vasta scala nel sito nucleare di Saluggia, nel Vercellese. Un’idea anche per le bonifiche di Fukushima
Saluggia (Vercelli) - A vederla da vicino nessuno direbbe che questa è l’invenzione del secolo. Sembra un grosso scaldabagno circondato da tubi di acciaio, e invece è la prima macchina al mondo capace di trasformare liquami radioattivi e rifiuti di ogni tipo in acqua purissima, senza utilizzare nessun filtro e con una bassissima produzione di scorie. Una scoperta tutta italiana, creata dall’ingegnere padovano Adriano Marin che, con il professor Massimo Oddone, chimico dell’Università di Pavia, e un’équipe di dieci ingegneri, sta completando la prima sperimentazione su vasta scala nel sito nucleare di Saluggia.

Tutto iniziò un giorno del 2005

Marin stava armeggiando nel garage di casa con la «pentolaccia», una macchina inventata da lui, semplice, economica e facilmente trasportabile, con cui voleva realizzare il sogno di rendere potabile l’acqua nei Paesi del Terzo mondo. Le prove del «vaporizzatore», originariamente simile a una lavatrice, avevano già dato buoni risultati. Ma all’improvviso accadde un imprevisto. Manovrando qualcosa, dalla macchina iniziò a uscire acqua purissima, con parametri infinitamente migliori di quelli che si attendevano. Abbandonato il garage, gli esperimenti proseguirono in laboratorio e nel «calderone» cominciarono a finire «ingredienti» via via sempre più terrificanti: veleni di ogni tipo, fanghi, metalli pesanti, prodotti chimici, batteri, virus, idrocarburi, radioisotopi. E ogni volta il risultato era stupefacente: acqua così pura che anche le misurazioni diventavano difficili.

«La scoperta fu un fatto del tutto casuale»

Adriano Marin, 51 anni, ingenere elettronico, per lungo tempo dirigente del gruppo Riello e poi fondatore dell’impresa di consulenze Cross Technology, avrebbe potuto dire di aver fatto un’invenzione clamorosa dopo anni di studi. Invece ammette con sincerità: «La scoperta fu un fatto del tutto casuale, e ci mettemmo due anni per capire quale principio fisico portava a quel risultato». Il sistema, chiamato Wow (Wonderful Water), è stato poi perfezionato e testato a lungo dai laboratori Arpav di Padova, dal Cnr, dall’Università di Pavia e dal Laboratorio per l’energia nucleare applicata, ottenendo tutte le attestazioni necessarie (in questo momento sta certificando i risultati anche il National Physical Laboratory del Regno Unito). E oggi è un brevetto mondiale.

Ultima fase della sperimentazione

Adesso qui a Saluggia, nell’area in cui si trova il supersorvegliato deposito di scorie nucleari Avogadro, è in corso l’ultima fase della sperimentazione. Wow ,che tecnicamente è un separatore di molecole, è stato costruito in versione più grande e dal 23 settembre sta trasformando in acqua purissima 45 mila litri di liquidi radioattivi conservati in due cisterne. Quando, il 5 dicembre, avrà completato il suo lavoro, di tutto quel liquido contaminato resteranno solo dieci litri di concentrato insoluto. Sarà questa la prova più tangibile delle enormi possibilità della macchina, in moltissimi campi, a partire proprio dal nucleare.

Invenzione tutta ITALIANA

Un’invenzione da Nobel, tutta italiana, sostenuta anche da un gruppo di lungimiranti finanziatori e resa possibile da un team affiatato che condivide lo spirito del progetto: realizzare qualcosa di utile alla società. Ora Wow è in cerca, per ognuna delle applicazioni, di vari partner, possibilmente italiani, che mettano il prodotto sul mercato. Qualcuno che concordi sulle finalità e che non cerchi invece di tenere l’invenzione in un cassetto. Perché il rischio è proprio quello: gli enormi interessi (leciti e no) che ruotano intorno allo smaltimento dei rifiuti tossici e nocivi potrebbero ostacolare la diffusione del «separatore di molecole a unico stadio» che ha enormi potenzialità.



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giovedì 23 ottobre 2014

MASARU EMOTO CI HA LASCIATO


Venerdì scorso 17 Ottobre è morto Masaru Emoto.
Voglio ricordare un grande Uomo di scienza che ha riportato al mondo la Spiritualità vitale dell' Acqua.




martedì 21 ottobre 2014

FOCUS TV E "TESLA EXPERIMENT"


IL VIDEO “TESLA EXPERIMENT:L’ENERGIA E’ NELL’ARIA ”
ON LINE SUL SITO UFFICIALE DI FOCUS TV

Con molto piacere, rilancio sul mio blog l’interessante e “lungimirante” iniziativa dell’amico ricercatore e scrittore Manuel Paroletti , relativa al bando sul  canale televisivo Focus TV del contest “Mettiti a Focus”, un concorso finalizzato a selezionare i quattro “Nuovi Volti” del canale, scegliendoli fra tutti coloro che vorranno inviare alla redazione di Focus, video imperniati su temi storici, ingegneristici, scientifici e naturalistici.
Con la fondamentale collaborazione di “SPAZIO TESLA” è stato realizzato un video molto interessante che contenderà sicuramente per il primo posto del concorso…
Cliccate sul seguente link per leggere tutto l’articolo, vedere il video e votarlo.

MLR


lunedì 20 ottobre 2014

VERITA' FALSA, FALSITA' VERA : SCEGLI CON IL CUORE NON CON LA RAGIONE !

             Tempo salva Verità da Invidia e Falsità, di François Lemoyne (1737).

“…Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero…”

di Pier Paolo Pasolini - Corriere della Sera, 14 novembre 1974






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sabato 18 ottobre 2014

TECNOLOGIA 3D E LE NUOVE FRONTIERE DELLA CHIRURGIA OSSEA


SEGNALATO DAL DR. GIUSEPPE COTELLESSA (ENEA)

Presto la penna in 3D "riscriverà" la storia della chirurgia ossea



Utilizza inchiostri in biomateriali e cellule staminali e agevola la rigenerazione delle parti danneggiate in modo più preciso e veloce rispetto alle tecniche attuali .
La fabbricazione di ossa artificiali è uno dei prodotti più interessanti della rivoluzione della stampa 3D. Gli scienziati dell'Aces presso la University of Wollongong nel Nuovo Galles hanno sviluppato una Biopen che deposita cellule staminali sull'osso danneggiato e la cartilagine con un processo simile alla stampa a tre dimensioni. La penna per la ricrescita ossea combina la stampa in 3D con la ricerca sulle staminali per far ricrescere l'osso mancante o danneggiato in maniera più rapida e accurata.



Come funziona:

 Anche se non è esattamente una stampa in 3D, gli scienziati usano lo stesso principio estrudendo un materiale cellulare in un biopolimero estratto dalle alghe, che è poi combinato con un secondo strato di gel protettivo.
La penna è equipaggiata con una fonte di luce ultravioletta che solidifica gli inchiostri biologici, Il gel protettivo si dissolverà appena le cellule in esso contenute inizieranno a moltiplicarsi stimolando artificialmente la crescita ossea.  

Su un'area definita:


Un beneficio chiave nell'applicare le cellule staminali direttamente con la penna è il maggiore controllo dato ai dottori. Anziché iniettare semplicemente le staminali nel sito danneggiato, questi impianti personalizzati possono velocizzare il processo di guarigione bersagliando un'area specifica. Peter Choong, direttore del reparto di ortopedia al St Vincent Hospital di Melbourne, ha detto: "Questo tipo di trattamento può essere adatto a riparare ossa e cartilagini fortemente danneggiate, per esempio ferite dopo lo sport o incidenti stradali".
Adesso si dà il via a una serie di progetti di natura clinica, la squadra di ricerca affinerà il prodotto grazie all'applicazione su pazienti veri.

Da:



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giovedì 16 ottobre 2014

UFO: AVVISTAMENTO CLAMOROSO SULLE ALPI APUANE


Da:

"Era come un anello blu che ruotava vorticosamente"


Toscana, "Ufo" sulle Alpi Apuane terrorizza famiglia. "Caso tra i più importanti degli ultimi anni"
L'episodio risale al 5 aprile scorso ma è stato reso noto solo ora. Il Centro ufologico nazionale: "Negli ultimi 50 anni raccolti e indagati 12.365 X-files"

Dal 1972, 445 avvistamenti di Ufo in Italia

Un oggetto di forma circolare ellittica, di circa 8-10 metri di diametro, alto pochi metri da terra e che emanava della luce blu elettrico: è l'Ufo, cioè l'Oggetto volante non identificato, avvistato lo scorso 5 aprile da un impiegato e dalla moglie casalinga sulle Alpi Apuane: il caso, già denunciato ai carabinieri di Massa, è stato reso noto nel corso del terzo congresso internazionale del Cun, il Centro ufologico nazionale, che si è appena svolto a Roma. Secondo Vladimiro Bibolotti, presidente del Cun, si tratta di "uno degli avvistamenti più importanti degli ultimi quindici anni".
L'impiegato e la moglie, residenti in un comune della provincia di Massa, entrambi quarantenni, stavano tornando a casa dopo aver cenato da parenti. A bordo dell'auto anche il loro figlio di pochi anni, che dormiva. Mancavano pochi minuti alle 23.00. Giunti a ridosso di una curva, si accorgono che la ringhiera che delimita lo spazio dove si trova un'edicola votiva riflette della luce blu, ad intervalli regolari. Circostanza strana, pensano, considerato che la ringhiera è di ferro nero opaco. Dopo pochi metri di marcia il "disco volante" si materializza a circa cinque metri di quota, a non più di 10-15 metri dalla vettura. L'uomo racconta di essere stato investito da luci blu elettrico e poi di aver visto questa sorta di "anello", anch'esso blu, che girava. Lo stesso oggetto viene avvistato dalla moglie, che lo descrive negli stessi termini. Ai testimoni l'oggetto sembra un "tagada'", la giostra dei luna park, ma rovesciato, con settori verticali, che girava in modo vorticoso. La visione dell'Ufo terrorizza i due coniugi. L'uomo, ancora abbagliato, scappa a tutta velocità. Si ferma più avanti, scende dall'auto, ma dell'oggetto non c'è più traccia.

L'uomo denuncia l'avvistamento ai Carabinieri

Sull'avvistamento hanno fatto una prima indagine i ricercatori del Cun, ma il testimone si è anche recato dai carabinieri per denunciare il fatto. Alla stazione dell'Arma di Massa gli è stato fatto compilare l'apposito Modulo di avvistamento di Oggetto volante non identificato, dove l'impiegato ha ricostruito l'episodio, disegnato e fatto uno schizzo dell' "anello" misterioso. La segnalazione è stata quindi girata al Reparto generale sicurezza dell'Aeronautica militare, che si occupa della materia.

In 50 anni di ricerca 12.365 x-files raccolti e indagati

Nel corso del simposio il CUN, un'organizzazione sulla breccia dal 1965, ha fatto il punto - con il presidente Bibolotti e uno dei fondatori, Roberto Pinotti - su circa cinquanta anni di ricerca: mezzo secolo durante il quale sono stati raccolti 12.365 dossier relativi ad avvistamenti di Ufo, risalenti fino al lontano 1901.  Dei 12.365 X-files raccolti e indagati dal CUN, 8.804 riguardano segnalazioni di Oggetti volanti non identificati ad alte quote (sopra i 150 metri); 1.440 a basse quote (sotto i 150 metri); 376 Ufo a terra; 368 riguardanti "presenze di entita'", cioè i famosi "incontri ravvicinati del terzo tipo"; 93 Ufo a pelo d'acqua (mare o lago); 40 USO, cioè oggetti non identificati sotto il livello dell'acqua; 1.240 segnalazioni inserite in altre tipologie minori.



Gli avvistamenti in Italia

Il 1954, anno scansionato nel dettaglio durante il congresso, ha visto tre episodi che ancora rimangono tra i più significativi nella casistica italiana. Due avvistamenti collettivi quasi concomitanti su Roma e Milano, 17 settembre, e un avvistamento di massa: si tratta della partita di calcio interrotta allo Stadio Comunale di Firenze il 27 ottobre, dove tutti, calciatori e pubblico, si fermarono per osservare il passaggio nei cieli di due dischi volanti. Non manca nemmeno un "incontro ravvicinato del terzo tipo" avvenuto a Cennina (Arezzo), dove due "entita'" uscite da un oggetto volante fecero un "approccio di contatto" con una donna.

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Ufo-sulle-Alpi-Apuane-terrorizza-una-famiglia-Caso-tra-i-piu-importanti-degli-ultimi-anni-9ce6e575-532b-4551-a276-4e8ecb59a5c1.html

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martedì 14 ottobre 2014

RICONOSCIMENTO ALLA CARRIERA SCIENTIFICA E DIVULGATIVA PER IL DR. GIORGIO PATTERA

   PREMIO CRONACHE DEL MISTERO 2014 ALTIPIANI DI ARCINAZZO 



E' con estremo piacere che voglio comunicare ai lettori, la notizia che anche l'amico e maestro GIORGIO PATTERA, riceverà il  "PREMIO CRONACHE DEL MISTERO 2014 ALTIPIANI DI ARCINAZZO " per: " la sua pluriennale e decisiva opera di ricerca e divulgazione nel campo dell’esobiologia, in particolar modo attraverso il “Centro di Ricerche Esobiologiche Galileo”.

congratulazioni Giorgio !


MLR





GEO INGEGNERIA ATMOSFERICA: LA CONFERENZA DI FIDENZA (PR)


Sala piena, venerdì sera 10 Ottobre alla conferenza : ATTIVITA’ MILITARI SEGRETE e MODIFICAZIONI CLIMATICHE :“scie chimiche”: ricadute ambientali e conseguenze biologiche , presso la sala comunale del Centro Giovanile  in Via Mazzini, 3 (ex-macello) a Fidenza, nonostante la concomitante ed antistante festa di S.Donnino, patrono della città. Impeccabile l'impegno organizzativo di Alessia Colombini, socia fidentina del Centro di ricerche esobiologiche Galileo. Ottima e concreta l'introduzione del  Presidente Massimo Guareschi che ha poi lasciato la parola al Dr. Giorgio Pattera ed al M.llo in congedo dell’Aeronautica Militare Domenico Azzone, i quali hanno esaurientemente relazionato sull’attuale e spinosa questione delle “irrorazioni artificiose antropiche” semplicemente più conosciute come “scie chimiche”. L’argomento della geo-ingegneria atmosferica ha letteralmente “rapito” il numeroso pubblico presente che, con un fiume di domande, ha prolungato la serata ben oltre la mezzanotte.

 Questo il commento di Giorgio Pattera alla fine della conferenza: “SURSUM CORDA (dal latino: in alto i cuori) la gente COMINCIA a svegliarsi, si è notato dalle domande... ALLELUIA !”



foto: Vittorio Toscani (Centro di ricerche esobliologiche Galileo)



foto: Vittorio Toscani (Centro di ricerche esobiologiche Galileo)

lunedì 13 ottobre 2014

RICONOSCIMENTO AL LIBRO: "L'UOMO KOSMICO"



PREMIO NAZIONALE "CRONACHE DEL MISTERO ALTIPIANI DI ARCINAZZO"
 


Mi è stato comunicato nei giorni scorsi che il mio libro: “L’UOMO KOSMICO: teoria di un’evoluzione non riconosciuta” è stato insignito del Premio Nazionale  “Cronache del Mistero 2014” Altipiani di Arcinazzo”.

Onorato e commosso per questo prestigioso riconoscimento, voglio ringraziare anche a nome del mio Editore Marco Vecchi (OmPhi Labs Edizioni), il Dr. Diego Solito dell’Associazione socio-culturale ITALIA MIA e tutto lo Staff dell’Organizzazione del Premio Nazionale “Cronache del Mistero 2014” Altipiani di Arcinazzo Romano”.

Marco La Rosa  - 11 Ottobre 2014.


Il PREMIO NAZIONALE 'CRONACHE DAL MISTERO' 2014 ALTIPIANI DI ARCINAZZO

Istituito dall'Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Roma e del Comune di Arcinazzo Romano, in collaborazione con l'Associazione Promedia e PerlawebTV e con la partnership dei website www.luoghimisteriosi.it e www.ilpuntosulmistero.it, vuole riconoscere il merito di ricercatori, scrittori, editori, registi, giornalisti e altre figure professionali impegnate da anni nella trattazione di argomenti che spesso sfuggono all'interesse dei media o vengono trattati senza il necessario approfondimento, con il risultato di accrescere l'interesse e la diffusione di notizie su materie particolari quali l'archeologia, misteri della storia, megalitismo, fenomeni di esopolitica, ufologia ecc.

La cerimonia di premiazione si terrà SABATO 6 DICEMBRE 2014 (inizio ore 10.00) presso Residence "Traiano Imperatore" (a pochi metri dal sito archeologico della villa di Traiano) in Altipiani di Arcinazzo (Arcinazzo Romano - RM).







sabato 11 ottobre 2014

LA MISTERIOSA SCUOLA ESOTERICA DI "SARMOUNG" ED I SOTTERANEI DELLA CITTA' ARMENA DI "ANI"


SCOPERTI NUOVI SOTTERRANEI SEGRETI NELLA CITTÀ DI ANI, REMINISCENZE DI ANTICHI CULTI ESOTERICI DELLA MESOPOTAMIA

Da:



Per la prima volta nella storia, il mondo accademico sta prestando attenzione allo spettacolare mondo sotterraneo di Ani, una città armena antica di 5 mila anni situata al confine turco-armeno. Come riporta l'Hurriyet Daily News, alcuni scienziati, accademici e ricercatori si sono incontrati in un simposio dal titolo "I segreti sotterranei di Ani", per discutere del mondo sotterraneo scoperto sotto la città e citato in antiche pergamene come l'ubicazione di un'antica scuola esoterica mesopotamica.
Situata su una collina vicino alla riva del fiume Akhuryan, Ani è la più famosa tra le capitali armene. Rinomata per il suo splendore e magnificenza, Ani era conosciuta come "La città della 1001 chiese", o anche come "La città dei 40 cancelli". All'apice del suo splendore, Ani rivaleggiava in dimensioni e influenza con città come Costantinopoli, Baghdad e Il Cairo. Nell'11° secolo, Ani contava oltre 100 mila abitanti. Nel corso della storia è poi diventata il campo di battaglia per lo scontro di vari imperi contendenti, causandone la sua distruzione e l'abbandono. Oggi, in uno scenario aspro e desolato, è possibile ammirare le vestigia di centinaia di antiche chiese, templi zoroastriani e altri edifici, molti dei quali in rovina.

Gli scavi hanno rivelato che la zona è stata abitata fin dai tempi antichi, almeno a partire dall'Età del Bronzo. Tuttavia, i primi documenti storici che menzionano La Rocca di Ani risalgono al 5° secolo d.C. Alla fine dell'8° secolo, Ani è passato sotto il controllo della dinastia Bagratid. La crescita della città è cominciata nel 961 d.C., quando il re Bagratid Ashot III trasferì la capitale da Kars a Ani. In soli 50 anni, Ani è passata dall'essere una piccola città fortificata in una grande città medievale. I sotterranei di Ani sono stati individuati per la prima volta nel 1880. George Ivanovic  Gurdjieff, che ha trascorso gran parte della sua infanzia e giovinezza a Kars, era in compagnia di un amico di nome Pogosyan, quando notò delle irregolarità nel terreno. I due cominciarono a scavare fino a quando si imbatterono in uno stretto cunicolo: era l'inizio di un'incredibile scoperta. George e Pogosyan si trovarono di fronte a canali idrici segreti, celle di monaci, sale di meditazione, enormi corridoi, tunnel intricati e anche alcune trappole. In una delle stanze, Gurdjieff trovò un pezzo di pergamena in una nicchia. Anche se conosceva l'armeno molto bene, ebbe grande difficoltà a leggere quanto c'era scritto sulla pergamena. Infatti, il testo era scritto in un'antica lingua armena, il primo indizio che indicava che il mondo sotterraneo di Ani era molto, molto antico. Dopo qualche tempo, Gurdjieff riusci a decifrare l'insolito testo. Presto si rese conto che la pergamena era una lettera scritta da un monaco ad un altro monaco. Secondo la pergamena, il luogo che i due avevano scoperto era sede di una famosa scuola esoterica della Mesopotamia. Così scriveva Gurdjieff:


"Eravamo particolarmente interessati a una lettera in cui lo scrittore riportava di alcune informazioni concernente alcuni misteri. Un passaggio in particolare ha attirato la nostra attenzione: "Il nostro degno Padre Telvant è finalmente riuscito a conoscere la verità sulla Fratellanza Sarmoung. La loro organizzazione in realtà si trovava vicino la città di Siranoush, cinquanta anni fa, poco dopo la migrazione dei popoli".

Poi la lettera continuava su altre questioni. Ciò che più ci ha colpito è stata la parola "Sarmoung", incontrata più volte in un libro intitolato "Merkhavat". Questa parola è il nome di una famosa scuola esoterica che, secondo la tradizione, fu fondata a Babilonia nel lontano 2500 a.C., conosciuta per essere situata in qualche parte della Mesopotamia fino al sesto o settimo secolo d.C. Ma sulla sua esistenza non si è mai potuta ottenere la minima informazione. Si diceva che questa scuola era in possesso di una grande conoscenza, contenente la chiave per la decifrazione di molti misteri tenuti segreti".

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giovedì 9 ottobre 2014

LA SCIENZA E LA VITA DOPO LA MORTE


LA VITA DOPO LA MORTE.

LA SCIENZA UFFICIALE HA SEMPRE “SCANSATO” QUESTO CONCETTO PERCHE’ ASSOLUTAMENTE IMMATERIALE E FUORI DAI DOGMI AI QUALI SI E’ SEMPRE ASSERVITA.

OGGI ESCE UFFICIALMENTE ALLO SCOPERTO CON QUESTO STUDIO CHE A MIO AVVISO APRE UNA “BRECCIA” NELLA DIGA ERETTA A SUO TEMPO, PER CONTENERE LE ACQUE IMPETUOSE DEL RINNOVAMENTO SCIENTIFICO.

ORA ATTENDIAMO CHE IL MURO SCRICCHIOLANTE CROLLI DEFINITIVAMENTE.

QUESTI SONO I TITOLI RIPORTATI DA ALCUNI GIORNALI SULLA NOTIZIA:


Vita oltre la morte: i dati di uno studio su migliaia di persone

L’Università di Southampton ha condotto una ricerca su 2mila pazienti colpiti da arresto cardiaco per indagare il livello di consapevolezza delle persone clinicamente decedute
di Emanuela Di Pasqua
La possibilità che la vita si estenda oltre l’ultimo respiro è una materia che è stata trattata ampiamente, spesso giudicata con aperto scetticismo. Le esperienze riportate dalle persone così fortunate da poterle raccontare sono state generalmente spiegate come allucinazioni dovute alla grave condizione psicofisica. È di questi giorni però la pubblicazione di uno studio inglese che comproverebbe il mantenimento di un certo grado di coscienza da parte di persone in arresto cardiaco.

Esperienze coscienti a cuore fermo

Per quattro anni i ricercatori della Southampton University hanno esaminato i casi di 2.060 persone, tutte vittime di arresto cardiaco, in 15 ospedali sparsi tra la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e l’Austria. Secondo i dati in possesso degli studiosi inglesi, circa il 40 per cento dei sopravvissuti ha descritto esperienze coscienti provate mentre il loro cuore aveva smesso di battere. In cifre, dei 330 scampati alla morte 140 hanno raccontato di essere rimasti parzialmente coscienti durante la rianimazione.


Uscire dal corpo e guardarsi

Singolare il caso di un assistente sociale cinquantasettenne di Southampton che ha raccontato di avere lasciato il proprio corpo e di avere assistito alle procedure di rianimazione dello staff medico da un angolo della stanza nella quale era ricoverato. L’uomo, benché il suo cuore si fosse fermato per tre minuti, ha raccontato nei dettagli le azioni dei medici e degli infermieri e ha ricordato anche i suoni delle apparecchiature mediche. Il particolare che ha attirato l’attenzione dei ricercatori è stato che l’uomo ricordava i beep emessi da un particolare apparecchio, programmato per emettere segnali sonori ogni tre minuti. «Quell’uomo ha descritto tutto quello che è avvenuto in quella stanza - ha dichiarato Sam Parnia, direttore della ricerca -, ma la cosa più importante è che si è ricordato di aver udito due beep. Questo ci permette di comprendere quanto è durata la sua esperienza».

Senso di pace e luce abbagliante

Le altre testimonianze tendono a essere piuttosto uniformi nel loro contenuto. Un paziente su cinque ha sperimentato un inusuale senso di pace e circa un terzo dei 330 sopravvissuti ha assistito a un rallentamento o a una accelerazione del tempo. Alcuni hanno rammentato una forte luce simile a un flash o a un sole splendente, mentre altri hanno raccontato di una sensazione di paura di affogare e venire trascinati in acque profonde. Infine, il 13 per cento di coloro che sono stati rianimati ha ricordato delle esperienze extracorporee e un aumento delle percezioni sensoriali.

Ai confini della morte

Sam Parnia è uno specialista in anestesia e rianimazione, attualmente primario del reparto di Terapia intensiva e direttore del dipartimento di ricerca sulla Rianimazione presso la Scuola di Medicina della Stony Brook University di New York. È considerato uno dei massimi esperti mondiali nel campo della morte, del rapporto mente-cervello e delle esperienze ai confini della morte. Dal 2008 Parnia fa parte del progetto AWARE, uno studio internazionale promosso da Human Consciousness Project al quale hanno aderito venticinque ospedali tra Europa e Nord America. Lo scopo del progetto è quello di verificare se le percezioni riportate da pazienti che hanno superato un arresto cardiaco possono essere provate.


da:
http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/14_ottobre_07/confermato-vita-va-oltre-morte-ab6d10aa-4e16-11e4-b38c-5070a4632162.shtml

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