IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens
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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

LA NUOVA CONOSCENZA

GdM

martedì 26 febbraio 2013

LA STORIA DELL' UMANITA' VA RISCRITTA ?



QUANTE VOLTE AVRETE SENTITO DIRE CHE LA STORIA, QUELLA SCRITTA SUI LIBRI E' IN GRAN PARTE FALSA, INQUINATA, INVENTATA, COSTRUITA SU BUGIE ECC...

FORSE UN PO' E' VERO, MA NONOSTANTE LE INCONGRUENZE, RITENGO CHE NON SI POSSA FARE DI TUTTA "L'ERBA UN FASCIO".

MOLTE COSE SONO STATE RIVISTE E REINTERPRETATE, ANCHE ALLA LUCE DEI RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI, CHE IN QUANTO TALI NON POSSONO ESSERE SMENTITI, SEMMAI "RICOLLOCATI" IN CONTESTI PIU' CHIARI.

PERO' ESISTE NELL'ALBA DELL'UOMO, UN PERIODO CHE NONOSTANTE GLI INNUMEREVOLI STUDI ARCHEOLOGICI E ANTROPOLOGICI, ANCORA OGGI E' TUTT'ORA OSCURO. MANCA UNA SPIEGAZIONE "UNIVOCA", ESISTONO SOLO TEORIE CONTRAPPOSTE CHE SI CONTENDONO IL PODIO DELLA "VERITA'" (?).

LA NUOVA "FRONTIERA" DI STUDI "ESO-BIBLICI", EREDITA' INDISCUSSA DEL COMPIANTO ZECHARIA SITCHIN, E' SALDAMENTE IN MANO A MAURO BIGLINO.
PER ME VALE SICURAMENTE LA PENA LEGGERE I SUOI LIBRI, CHE SONO UN CHIARO ESEMPIO DI "VERA" CONOSCENZA BIBLICA LIBERA DA PRECONCETTI, CHE METTE IN LUCE TUTTE LE INCONGRUENZE (E CE NE SONO !), CHE FORSE IN MOLTI, LEGGENDO L'ANTICO TESTAMENTO, ABBIAMO NOTATO, MA CHE PER PUDORE NON ABBIAMO MAI OSATO "APPROFONDIRE".

Marco La Rosa

http://www.maurobiglino.it/


domenica 24 febbraio 2013


Vedo che Marco mi ha preceduto nelle intenzioni:

volevo scrivere un post su questo concetto:

"nessuno vuole la verità" , poichè il vero scopo è avere anche APPARENTEMENTE ragione.

L'importante è risultare nel giusto, anche se questo giusto serve solo per dire a se stessi " sono io nel giusto" anche se ciò non è vero, cioè "uno se la racconta" ma fingendo di credere alle sue stesse fandonie.

Il punto è che dire la verità, significa confrontarsi con se stessi, e quindi anche poter ammettere di aver sbagliato, e quindi  indebolire il proprio EGO.

non c'è niente di peggio di volersi confrontare con una verità.
la verità è assoluta, è granitica; significa correggersi, perfezionarsi, cambiare.
tutte cose che costano fatica, sforzo, sacrifici.
...molto meglio far finta di niente di fronte a se stessi e sentirsi sicuri e " a casa" nelle proprie menzogne...

un amico un giorno mi disse; " di bugie si vive, di verità si muore"

Aufidersen
Matteo Zavattaro

"L'ARTE DI OTTENERE RAGIONE"





di: Marco La Rosa

La verità e loriginalità troverebbero più facilmente posto nel mondo, se coloro che non sono in grado di produrle non cospirassero di comune accordo per non farle venire alla luce

Arthur Schopenhauer


" Eristische Dialektik - Die Kunst, Recht zu Behalten", in italiano semplicemente: " l'arte di ottenere ragione". Opera postuma di Arthur Schopenhauer (Filosofo, 1788 -1860).

Per Schopenhauer l'arte della "dialettica" ( Capacità di svolgere un ragionamento con logica ineccepibile, ricchezza di argomentazioni, e forza persuasiva) è una diretta emanazione della "naturale prepotenza del genere umano".

La "prepotenza" insita nell'animo umano, quella che pretende di prevalere sempre e comunque, quella che si  nasconde dietro "convinzioni" radicate dalle "convenzioni"; quella che si nasconde nelle credenze radicate nei  titoli accademici, che molto spesso sono soltanto "scatole vuote"; quella prepotenza che ha per scopo il voler confutare e sminuire tutto ciò che non si "uniforma" ad un pensiero radicato o "vidimato" dai canoni dell'ufficialità costituita.

Nell'arte di ottenere ragione, Schopenhauer, crea una  definizione di dialettica, che si distingue da quella Aristotelica, pur riprendendone il concetto e da quella Hegeliana sua contemporanea : "l'arte di ottenere ragione a prescindere dalla verità o falsità dell'oggetto del contendere "genera per il grande filosofo, ben 38 "stratagemmi" per difendere la propria ragione in una "disputa",  oppure per "ottenerla" ugualmente nel caso in cui questa stia dalla parte dell'avversario.
Sono convinto che possiamo "capire" molto dei nostri "avversari", se analizziamo il loro "operato confutatorio"diretto verso noi e le nostre idee, vero o falso che sia.

Il punto di partenza è una tesi avanzata da noi o dal nostro avversario. Per confutarla Schopenhauer individua questi percorsi:

Modi:

ad rem (verità oggettiva): la tesi è o non è in accordo con una verità oggettiva, per esempio " l'erba è verde"
ad hominem o ex concessis (verità soggettiva): la tesi contraddice una affermazione precedente di colui che l'ha enunciata.

Metodi:

confutazione diretta per attacco dei fondamenti:
confutazione dei fondamenti,
confutazione delle conseguenze;
confutazione indiretta per attacco delle conseguenze:
confutazione per una conseguenza falsa (ad rem o ad hominem),
confutazione per dimostrazione di casi contrari.

Gli stratagemmi:

1)Ampliamento: interpretare l'affermazione dell'avversario nel modo più generale possibile, restringendo invece la propria.
2)Omonimia: estendere l'affermazione presentata dall'avversario a qualcosa che, oltre al nome uguale, non ha nulla in comune con l'argomento in questione.
3)Generalizzazione: trattare l'affermazione dell'avversario con valore relativo (particolare) come se avesse un valore assoluto (universale).
4)Occultamento: presentare le premesse alla propria conclusione una alla volta, in modo che l'avversario le ammetta senza accorgersene.
5)False proposizioni: usare tesi false ma vere ad hominem, sfruttando i preconcetti e pregiudizi dell'avversario.
6)Dissimulazione di petitio principii: postulare ciò che si dovrebbe dimostrare.
7)Metodo socratico o erotematico: porre domande adeguate all'avversario e ricavare la verità della propria affermazione dalle stesse ammissioni dell'avversario.
8)Provocazione: suscitare l'ira dell'avversario per confonderlo.
9)Confusione: porre all'avversario domande in un ordine diverso da quello nel quale se le sarebbe aspettate.
10)Ritorsione delle negazioni dell'avversario: se l'avversario intenzionalmente risponde in modo negativo a tutte le domande, chiedere il contrario della tesi di cui ci si vuole servire.
11)Generalizzazione dell'inferenza: se l'avversario accetta la verità di fatti particolari dare per scontato che abbia accettato anche l'universale relativo.
12)Metaforizzare: scegliere sempre metafore e similitudini favorevoli alla propria affermazione, introducendo nella definizione ciò che si vuole provare in seguito.
13)Presentare l' opposto della propria tesi: presentare l'opposto della propria tesi in modo denigratorio, per far sì che l'avversario sia costretto a rifiutarlo.
14)Dichiarare la vittoria: dopo che l'avversario ha risposto a molte domande senza peraltro giungere alla conclusione desiderata, dichiarare la vittoria con una buona dose di faccia tosta.
15)Usare tesi apparentemente assurde: se la propria tesi è paradossale e non la si riesce a dimostrare, proporre all'avversario una tesi giusta ma non evidente; se questo la rifiuta condurlo ad absurdum e trionfare.
16)Argomenti Ad Hominem: cercare contraddizioni nelle affermazioni dell'avversario.
17)Usare sottili distinzioni: se l'avversario incalza con un controprova, occorre trovare una sottile distinzione se la cosa consente un doppio significato.
18)Mutatio controversiae: se c'è il rischio che l'avversario possa avere ragione, spostare l'argomento della disputa su altre questioni.
19)Generalizzazione: se l'avversario sollecita ad esprimere un'opinione su un particolare, estrapolare l'universale ed opporsi a questo.
20)Trarre conclusioni: se l'avversario ha concesso parte delle premesse, trarre la conclusione anche se le premesse sono incomplete.
21)Controargomentazione: se l'avversario fa uso di un argomento solo apparente o sofistico, liquidarlo usando un controargomento altrettanto sofistico o apparente.
22)Petitio principii : rigettare le premesse dell'avversario come petitio principii.
23)Esagerazione: spingere l'avversario ad esagerare le proprie affermazioni e quindi confutarle.
24)Forzare la consequenzialità: trarre a forza dalle affermazioni dell'avversario, con false deduzioni, tesi che non vi siano contenute (apagoge).
25)Istanza o Exemplum in contrarium: l'apagoge si demolisce presentando un unico caso per cui il principio non è valido.
26)Retorsio argumenti: l'argomento che l'avversario vuole usare a proprio vantaggio viene usato meglio contro di lui.
27)Sfruttare l'ira dell'avversario: se di fronte a un certo argomento l'avversario si adira, insistere su quell'argomento, poiché è facilmente il punto debole del suo ragionamento.
28)Argumentum ad auditores: funziona meglio quando persone colte disputano di fronte ad ascoltatori incolti. Avanzare un'obiezione non valida ma "spettacolare", che richieda, per essere smentita, una lunga e noiosa disquisizione.
29)Diversione: qualora l'avversario fosse sul punto di vincere la disputa cambiare completamente argomento e proseguire come se fosse pertinente alla questione e costituisse un argomento contro l'avversario.
30)Argumentum ad verecundiam: invece che di motivazioni ci si appelli ad autorità rispettate dall'avversario.
31)Dichiarazione di incompetenza: dichiararsi incompetenti per insinuare negli spettatori il dubbio che l'affermazione dell'avversario sia una cosa insensata.
32)Denigrazione: per accantonare, o almeno rendere sospetta, un'affermazione dell'avversario ricondurla ad una categoria odiata dagli spettatori.
33)"Vero in teoria, falso in pratica": ammettere con questo sofisma le ragioni e tuttavia negarne le conseguenze.
34)Incalzare l'avversario: se l'avversario si dimostra evasivo riguardo ad un argomento, incalzarlo su quell'argomento, poiché facilmente sarà uno dei suoi punti deboli.
35)Argumentum ab utili: anziché agire sull'intelletto con il ragionamento, agire sulla volontà con motivazioni, dimostrando all'avversario che la sua opinione, se vera, non può recargli che danno.
36)Sproloquiare: l'avversario rimarrà sconcertato e sbigottito da sproloqui privi di senso.
37)Spacciare un argumentum ad hominem per uno ad rem: se l'avversario sceglie una cattiva prova a sostegno del suo argomento confutare la prova e passare questa confutazione come una confutazione all'intero argomento.
38)Argumentum ad personam: come ultima risorsa diventare offensivi, oltraggiosi e grossolani.

Concludendo, ritengo che fino a quando il nostro modus operandi, per voler far prevalere la nostra "ragione", rientrerà nei canoni sopra citati, vorrà dire che il nostra anima-mente, non sarà ancora matura per conoscere la "VERITA" che non ha "rivali" o "padroni" che disputano all'infinito per appropriarsene indebitamente.


La verità passa per tre gradini: prima viene ridicolizzata, poi viene contrastata, infine viene accettata come ovvia.

Arthur Schopenhauer




Bibliografia:

Arthur Schopenahuer Larte di ottenere ragione esposta in 38 stratagemmi Adelphi 1991

Arthur Schopenahuer il giudizio degli altri. Dov’è la nostra felicità? Nella testa degli altri.
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli 2004

Arthur Schopenauer Larte di conoscere se stessi Adelphi 2003

Arthur Schopenhauer Il mondo come volontà e rappresentazione. Ed. Int. Newton Compton 2011

Arthur Schopenhauer Larte di farsi insultare Adelphi 1999

Arthur Schopenhauer Larte di farsi rispettare esposta in 14 massime Adelphi 1998

Arthur Schopenhauer Il fondamento della morale Laterza 2005

Arthur Schopenhauer Il mio Oriente Adelphi 2007


Wikipedia


venerdì 22 febbraio 2013

VACCINAZIONI E REAZIONI AVVERSE

NOSTRO DOVERE, DOVERE DI TUTTI, E' QUELLO DI NON ESSERE PIGRI NELL'ACQUISIRE INFORMAZIONI; NOSTRO DOVERE E' QUELLO DI NON ADAGIARCI NELLA CREDULITA', CHE PORTA "A RITENERE CHE LA SCIENZA ABBIA SEMPRE UNA RISPOSTA A TUTTO". QUESTO LO RIPETEVA SPESSO IL DOTT. JOHN C. ECCLES, PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA NEL 1963. INFORMARSI COSCIENTMENTE ( dal Latino CUM-SCIRE= sapere insieme) SIGNIFICA ACQUISIRE LA "CONSAPEVOLEZZA" DEL DISCERNIMENTO (dal greco DIS due volte, doppiamente e sempre dal greco KRINEIN =separare, distinguere, dividere minuziosamente le cose per meglio conoscerle e giudicarle).


TRASMETTIAMOLO AI NOSTRI FIGLI CON L'ESEMPIO.

Marco La Rosa




Uno studio americano mette in relazione l'aumento dei rischi di gravi reazioni e morte con il numero di vaccini ineittati
  
I cicli di vaccinazioni raccomandati per linfanzia sono cambiati radicalmente nel corso degli anni, arrivando a 30 vaccini (compresi i vaccini combinati) iniettati entro i sei anni di vita del bambino. In molti casi, medici e gli infermieri somministrano 6  o più vaccini tutti in una sola seduta risparmiando tempo su nuovi appuntamenti. Purtroppo però, secondo i dati raccolti da government's Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS), negli ultimi 20 anni sono più di 145.000 i bambini deceduti per cause riconducibili a questo approccio che prevede vaccini multipli, e oggi, sempre più genitori sono consapevoli di questo fatto sconvolgente.

In uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Human & Experimental Toxicology, vari ricercatori hanno valutato il numero complessivo di ricoveri e decessi associati a vaccini somministrati tra il 1990 e il 2010, rispetto agli stessi dati associati a vaccini somministrati in una sola volta. Ospedalizzazioni e decessi dovuti a una sola dose di vaccino sono stati confrontati con quelli di due dosi di vaccino, poi tre dosi di vaccino  fino ad arrivare a otto dosi di vaccino. I ricercatori hanno anche valutato l'ospedalizzazione complessiva e tassi di mortalità associati a: da 1 a 4 dosi di vaccino combinato, da 5 a 8 dosi di vaccino combinato, e da 1 a 8 dosi di vaccino combinato.

Dall'analisi dei risultati, il team ha rilevato che più vaccini si iniettano più aumentano i rischi di gravi reazioni e morte. Secondo Heidi Stevenson dal sito Health Gaia, per ciascun vaccino supplementare che un bambino riceve, la sua possibilità di morte aumenta di un sorprendente 50 %; e con ogni dose di vaccino supplementare, le probabilità di dover essere ricoverato in ospedale per gravi complicazioni si duplica. Per riassumere, il numero di vaccini iniettati può essere direttamente associato allaumento delle ospedalizzazioni e al rischio morte.

Nello studio è interessante notare che il numero totale di ricoveri e decessi segnalati dopo un solo vaccino è stato superiore al numero riportato dopo due tre o anche quattro vaccini in contemporanea. Si ritiene che questi dati siano confutati dal fatto che i neonati che hanno subito danni dal primo vaccino, poi non vengono più sottoposti a vaccini, quindi diminuisce in seguito il dato di quelli che ne hanno ricevuti due. Dai dati emerge che raggiunte le cinque vaccinazioni, il tasso di ospedalizzazione e di morte si impenna drammaticamente.

"I nostri risultati mostrano una stretta correlazione tra il numero di dosi di vaccino somministrate e la percentuale dei ricoveri e delle morti", hanno scritto gli autori nella loro conclusione al VAERS. "Inoltre, i bambini più piccoli hanno più probabilità di quelli grandi di essere ricoverati in ospedale o di morire dopo aver ricevuto diverse dosi di vaccino. Dal momento che i vaccini vengono somministrati a milioni di bambini ogni anno, è assolutamente necessario che le autorità sanitarie valutino i dati scientifici provenienti da studi di tossicità sinergica su tutte le combinazioni di vaccini che i bambini andranno a ricevere".


Da: Scienza e Conoscenza

Fonte originale in lingua inglese
naturalnews.com
Fonte dei dati di studio
Relative trends in hospitalizations and mortality among infants by the number of vaccine doses and age, based on the Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), 19902010, Human and Experimental Toxicology, GS Goldman and NZ Miller, DOI: 10.1177/0960327112440111

mercoledì 20 febbraio 2013

LA GRAVITA'...QUESTA SCONOSCIUTA ?



SONO DI PARTE.
MA LO SONO CONSAPEVOLMENTE.
VI DICO APERTAMENTE CHE ME NE INFISCHIO DELLE CRITICHE, FORSE MOLTI DI VOI SE NE SONO GIA ACCORTI.
NON HO NULLA DA PERDERE AD ESSERE UN RIVOLUZIONARIO DI VITA E DI PENSIERO, CHI MI CONOSCE PERSONALMENTE LO SA.
NON SONO CAPACE DI UNIFORMARMI AD UN PENSIERO COMUNE, ECCO PERCHE ANDARE CONTROCORRENTE E UNA MIA PREROGATIVA.
MA SE SBAGLIO, SO CHIEDERE SCUSA, NON MI VERGOGNO.
TUTTO QUESTO PER DIRVI, CHE LARTICOLO CHE SEGUE, SCATENERA OGNI GENERE DI IMPROPERI NEGLI UNIFORMATI BEN PENSANTI DELLA SCIENZA     CANONICA, MA IO SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE AMICO ED ALLIEVO INDEGNO DI MASSIMO CORBUCCI.
NEL 1999, DURANTE UNO STUDIO SULLA PETROVOLTAICA (ARCHEOSETI- MARCO LA ROSA 2000), MI IMBATTEI IN UN TESTO DI T.T.BROWN (FISICO 1905-1985) -SISTEMI DI COMUNICAZIONE ELETTROGRAVITAZIONALE (BR.USA 1956), NE SEGUII LE TRACCE FIN DOVE POSSIBILE (MOLTI STUDI DI T.T.BROWN SONO ANCORA SECRETATI ), QUINDI INIZIAI A STUDIARE QUELLO CHE GLI INTERFEROMETRI GRAVITAZIONALI VIRGO E LIGO STAVANO PRODUCENDO IN TERMINI DI RISULTATI. POSSO DIRE DI AVERCI SBATTUTO LA TESTA PER PIU DI DIECI ANNI SENZA ARRIVARE A NULLA DI SIGNIFICATIVO, FINCHE NON BUSSAI ALLA PORTA DI MASSIMO.
EBBENE LUI MI HA SVUOTATO LA TESTA DALLA SPAZZATURA, E MI HA APERTO UN NUOVO UNIVERSO.
FORSE NON E PER TUTTI, MA VOGLIO PROVARE A CONDIVIDERLO.

BUONA LETTURA

Marco La Rosa


La gravità non esiste? Il pensiero di Massimo Corbucci

L'illuminazione concettuale di Massimo Corbucci avvenuta quando, ancora studente universitario, capì che la gravità non era una forza fisica

 di: Massimo Corbucci - 19/02/3013

Già anticamente luomo si è reso conto che saltando da una certa altezza,  finiva velocemente a terra e tanto più velocemente, quanto  maggiore  fosse stata laltezza, fino a schiantarsi e a farsi molto male, se fosse caduto da altezze cospicue, dellordine dei  6 8  o più metri. Lanciarsi da altezze maggiori sarebbe stato letale.

Sebbene non si comprenda per quale contorto ragionamento intuitivo, luomo antico ha  sempre avuto la  convinzione che la velocità di caduta dipendesse dal peso del grave.  A dirimere questo dubbio sembra sia stato Galileo Galilei, con il suo esperimento della caduta di legno, ferro e quantaltro,  dalla torre di Pisa,  dal quale si  evinse che, apparentemente,  i corpi cadevano con uguale accelerazione,  indipendentemente dal materiale di cui erano composti e dal  peso. Soltanto il suo allievo Torricelli fece notare che laria un pochino inficiava la prova,  facendo galleggiare i corpi leggerissimi come piume e per questo propose dei tubi, svuotati dellaria, allo scopo di condurre lesperimento col massimo rigore scientifico.  La domanda che si fecero tutti gli uomini di Scienza fu: che cosa determinava la caduta di un oggetto?

Il  Prelato e Fisico  francese   Pierre Gassendi  introdusse la più supponente nozione,  che sia mai stata inventata  nella storia della  Scienza:  delle cordicelle tiranti"  che sebbene non si vedessero a occhio nudo e non si potessero toccare  agitando le mani sotto al corpo in caduta, fu creduta vera senza riserve di alcun tipo.

Isaac Newton sulle cordicelle costruì la più grande Teoria mai concepita, detta gravitazione universale e non esitò  a  dare per scontato che la gravità fosse  una  FORZA  fisica,  in grado di tirare giù  tutte le cose e di accelerarle ad un valore di accelerazione costante.

Poi  successivamente  queste cordicelle divennero le onde gravitazionali e infine i  bosoni gravitoni e tutti  i  Fisici del mondo,  escluso me, ci scommetterebbero tutto quello che hanno, che a tirare per i piedi le cose in caduta gravitazionale,  sono proprio loro,  sebbene  gli enormi rivelatori costruiti  in più parti della Terra,  non abbiano mai  rivelato  la presenza di onde gravitazionali e i bosoni gravitoni siano ancora  mancanti

Con Albert  Einstein le cose cambiarono leggermente,  nel senso che rimase lidea di qualcosa di ignoto,  che certamente  tirava verso terra  le cose  pesanti,   ma si aggiunse anche il concetto che per effetto della GRAVITA lo SPAZIO potesse  CURVARSI  un pochino, pertanto  finisse per premere  sulla  testa  delle persone,  come una lastra di  plastica  che flettendosi,  schiaccia le cose!

Il cruccio di Einstein, a dire il vero,  fu di non essere mai riuscito a  far conciliare la sua Teoria della Relatività  inerente la gravitazione,  con  la meccanica quantistica,  che  voleva ad ogni costo la gravità,  assimilabile ad una raffica di bosoni gravitoni,  sparati  come escono le pallottole dal mitra,  non con continuità  come il getto dellacqua di un rubinetto.


La rivelazione nel  Dicembre 1976:

Ancora studente del corso di Laurea in Fisica dellUniversità la Sapienza di Roma, rimettendo in un ordine diverso dal convenzionale, gli elettroni  intorno al nucleo,  mi accorsi che la distribuzione non era affatto continua,  ma  si interrompeva 2 volte.   Una volta  tra il  n° atomico 71  e  72  e  una seconda volta tra il 103 3  il 104.   (LA FIGURA MOSTRA LORDINE DI RIEMPIMENTO DEI LIVELLI ATOMICI di Massimo Corbucci  dellatomo-112 (allora senza nome), oggi  battezzato  Copernicio   in onore di Copernico. Nella figura   si vede il buco nero  tra 71 72   e  103 104,   che può dare  tante risposte alle domande della Scienza,  ancora senza risposta).
                                                          
Lilluminazione concettuale fu tale,  che quellallora studente 22 enne,  ritenne di aver capito che la gravità  fosse tuttaltro, di quello che per secoli era sembrata agli uomini di Scienza!   Non era una  Forza  fisica!
 
LESPERIMENTO che DIMOSTRA CHE la gravità NON E UNA FORZA FISICA:

A  quel tempo, nel 1976, dire che la gravità non fosse una Forza fisica,  era uneresia talmente grave, da meritare  la censura di tutto il corpo docente. Negli anni 90 i nodi sono giunti al pettine: alcuni fisici facendo cadere una sfera di alluminio e una sfera di ferro in 2 tubi di Torricelli alti 300 mt,  hanno rilevato con sorpresa indicibile, che la sfera di alluminio anticipava di qualche milionesimo di secondo, rispetto alla sfera di ferro. Questo fenomeno è andato sotto il nome di paradosso gravitazionale. La Comunità scientifica per non mettere Newton tra gli asini della Fisica, ha puntato disperatamente i piedi ed ha negato che la gravità non fosse una forza.  Anzi ha introdotto la nozione di quinta forza:  la gravità che tira in su e si infilzerebbe con attrito frenante tra i 26 protoni del ferro,  mentre frenerebbe meno la caduta dellalluminio, che di protoni ne ha 13. Una teoria esilarante,  ma passata  ufficialmente come lunica spiegazione del  paradosso gravitazionale.

C’è e come, la spiegazione del paradosso gravitazionale,  che dimostra come la gravità sia tuttaltro che una forza fisica. Leggete il seguito! 

Secondo il mio modello, nel nucleo atomico  i barioni non sono tanti quanti gli elettroni dello shell esterno,  ma ne mancano 9:   questo buco è il Vuoto Quantomeccanico nucleare, analogo ai buchi neri  già visti nell'ordine di riempimento dei livelli atomici.
Pertanto il Vuoto Quantomeccanico può essere considerato il motore interno degli atomi e quindi lalluminio è in caduta gravitazionale più sprint del ferro,  dacché  ha meno carrozzeria da portarsi dietro. 
Pensiamo a come una Ferrari F1 carrozzata in alluminio è più sprint di quella carrozzata in ferro!

LESPERIMENTO CHE DIMOSTRA CHE ESISTE IL VUOTO QUANTOMECCANICO NEGLI ATOMI:

Basta far cadere 3 sfere  da  3  tubi di Torricelli,  fatte rispettivamente di Litio, di Berillio e di Boro. Se fosse giusta la spiegazione che dà la Comunità  scientifica alla diversa caduta degli atomi (dopo la scoperta del paradosso!) di diverso numero atomico, lordine di arrivo sarebbe: 1° Litio, 2° Berillio,  3° Boro.     
Osservandosi invece lordine di arrivo: Litio e Berillio, allineati  senza nessuno scarto  e  in ritardo il Boro;  la Fisica deve essere completamente riscritta. A parere mio lannuncio del CERN  del  04 Luglio 2013,  sarebbe da  ritrattare,  perché  sia il conferimento della massa,  che il conferimento del peso,  avvengono  attraverso il Vuoto  Quantomeccanico! La ricerca della Particella di Dio sarebbe quindi inutile

Il concetto di Gravità e quello di pensiero:

Lho chiamato principio di equivalenza  gravità pensiero.
Il quid che conferisce massa e peso alle cose altro non è che il  pensiero.   Quel  nero,  quel VUOTO (che vuoto non è) tra il numero atomico 71 e 72 -  103 e 104   e   nel nucleo,  dove  mancano  9  barioni, rispetto al numero elettronico.
E per effetto di quel nero che la materia funziona perfettamente, gli atomi si avvicinano tra loro, per affinità”, costituendo molecole complesse, fino a strutturarsi nella complessità del D.N.A.
Il DNA  stesso  permette la formazione di organismi complessi e di organi speciali come il cervello,  che  secernono pensiero,   il quale era già  presente  prima del cervello,  tant’è che  il cervello stesso si è potuto strutturale  in modo estremamente complesso. 

La scoperta  relativa  al fatto che la gravità è pensiero, come può cambiarci  la vita?
Il giorno che la Comunità scientifica si renderà conto di cos’è veramente la gravità,  avrà la risposta a tutti i quesiti insoluti della Fisica: 
1) Cos’è la materia oscura
2)  Perché nel Cosmo c’è solo materia e non antimateria
3) Cosa cera prima del Big Bang 
4)  Cosa sono i buchi neri  ecc
La vita dellUmanità cambierà radicalmente, perché si vedrà che ogni uomo,  solo avvalendosi del pensiero, potrà ottenere tutto quello che de-sidera,  compreso  star  bene in salute e non avere più alcuna malattia !!!
Per questo apparirà esilarante il ricordo di quando si cercava di guarire le malattie con la chirurgia  (prendendo  a  martellate e a colpi di bisturi,  il corpo)    o con la medicina   (somministrando  ettogrammi  di potentissimi  farmaci ad effetto sconvolgente la  normale fisiologia).
Cos’è davvero il nostro corpo e di cosa siamo fatti? Atomi messi in modo funzionale a pensare !!!   Una  volta compreso come avviene il conferimento della  massa  e il conferimento del peso,   lUmanità si renderà conto che gli uomini sono  fatti  niente altro che della  stessa  materia del  pensiero !!!
Siamo fatti della stessa materia dei sogni   (cit. M. Corbucci  Marzo 1999)

NOTA dellautore (Massimo Corbucci):

Quanto scritto  è seriamente fondato scientificamente  è  realistico.
Qualora lesperimento della caduta delle 3 sfere,  desse  il risultato dimostrato  (ed è certo al 100%  che lo dia),   non ci sarebbe alcun dubbio  che quanto  sopra detto,  sia  vero.  



NOTIZIE DI SVAGO


Di seguito notizie DI CURIOSITA'
                                                             tonno da record



neonato precoce



elicottero più piccolo del mondo




lunedì 18 febbraio 2013

IL GRANDE "FLIPPER" DEL COSMO




METEORITI, COMETE.
ARGOMENTO AFFASCINANTE, MA ALLO STESSO TEMPO VAGAMENTE INQUIETANTE, SE CI SOFFERMIAMO A RIFLETTERE SULLE CONSEGUENZE DI UN IMPATTO CON IL NOSTRO PIANETA.
STATISTICAMENTE "POCO PROBABILE", SECONDO LE STIME UFFICIALI DEGLI ENTI SPAZIALI PREPOSTI ALLO STUDIO ED AL CONTROLLO DI TALI FENOMENI.
MA QUANTO "STATISTICAMENTE" POSSIAMO STARE TRANQUILLI NELL'ARCO DI TEMPO COSMICO CHE SIAMO STATI IN GRADO DI STUDIARE FINO AD ORA?
FORSE LA MIA E' UNA DOMANDA IRRILEVANTE, MA QUANTO CONOSCIAMO DELLE LEGGI COSMICHE IN TERMINI DI TEMPO LINEARE, CHE PER NOI E'  L'UNICO METRO DI MISURA COMPRENSIBILE ?
SIAMO VERAMENTE IN GRADO DI CONTROLLARE TUTTO LO SPAZIO CHE CI CIRCONDA IN MODO COSÌ "PROFONDO" DA POTER VEDERE TUTTO, MA SOPRATUTTO DA POTER "PREVEDERE" TUTTE LE TRAIETTORIE POSSIBILI ?
ED INFINE, SAREMMO DAVVERO IN GRADO CON LA NOSTRA TECNOLOGIA DI SCONGIURARE E SALVARCI DA UN IMPATTO DEVASTANTE?

NESSUN ALLARMISMO, MA QUELLO CHE È SUCCESSO NEI GIORNI SCORSI, MI FA RIFLETTERE SUL FATTO CHE NOI CI SENTIAMO DAVVERO TROPPO SLEGATI DAL COSMO CHE CI CIRCONDA, PENSANDO DI ESSERE SU UN PIANETA AVULSO DA QUALSIASI ALTRA LEGGE, CHE NON SIA CONTROLLABILE DALLA NOSTRA VOLONTA'

Marco La Rosa


17 Febbraio 2013

da:
http://www.meteoweb.eu
IN POCHE ORE DIVERSI METEORITI HANNO SORVOLATO IL NOSTRO PIANETA

"Mentre stavamo col naso in su ad aspettare che il meteorite di "san Valentino" decidesse se impattare al suolo o sfiorare la terra e disperdersi negli spazi siderali, siamo rimasti stupiti dalla potenza del bolide che è esploso sopra una località russa con la violenza di 30 bombe atomiche. Ma questi due non son casi isolati. A distanza di una manciata di ore gli uni dagli altri, bolidi di notevoli dimensioni hanno sorvolato i cieli della California e di Cuba.
C'è forse una qualche relazione che ancora non abbiamo scoperto o ben compreso?

Il Lick Observatory ha riferito che le telecamere di sicurezza hanno ripreso una palla di fuoco che ha sorvolato i cieli della California sopra Arena Bay, il 17 Ottobre 2012 alle 07:42 (ora locale). La meteora sembrava essere una lenta palla di fuoco sporadica, non associata allo sciame delle meteore Orionidi, resti della cometa di Halley, con i quali il nostro pianeta sta interagendo. In effetti sono proprio le meteore sporadiche a generare i meteoroidi più grandi, capaci di esplosioni (flare) che affascinano tantissimi osservatori. Alcuni testimoni hanno riferito che alla visione si è aggiunto un boato, tipico delle esplosioni dei bolidi. L'osservatorio ha pubblicato dei video che ritraggono l'evento osservato su San Jose e sull'osservatorio stesso".


da:
http://tg24.sky.it
Russia, esplosione meteorite 30 volte quella di Hiroshima
  
"Un evento con una portata simile si verifica una volta ogni cento anni" ha precisato la Nasa. Si stimano danni pari a 22 milioni di euro. Circa 10 mila le case danneggiate e 1200 i feriti.
L'energia rilasciata dall'impatto con l'atmosfera del meteorite è stata di 500 chilotoni, circa 30 volte la forza della bomba esplosa ad Hiroshima nel 1945. E' quanto hanno stabilito scienziati della Nasa sul meteorite di 10mila tonnellate che il 15 febbraio è entrato nell'atmosfera, si è spaccato ( alcune voci parlano addirittura di un missile anti missile russo, lanciato per intercettare l' intruso - ndr), ad un'altitudine di circa 32 miglia, provocando una "shockwave" che, due minuti e mezzo dopo, ha danneggiato migliaia di abitazioni e ferito 1200 persone nella regione russa degli Urali.

Intanto, le autorità della regione russa di Cheliabinsk, negli Urali, hanno stimato in più di 22 milioni di euro i danni causati dalla caduta del meteorite. "Circa 100.000 case hanno subito danni e stimiamo danni per più di un miliardo di rubli", pari a 22 milioni di euro, ha spiegato in una conferenza stampa il governatore della regione, Mikhail Yurevich. Il governatore ha riferito che il 30% dei vetri delle finestre mandati in frantumi in sei città dall'ondata di esplosioni sono già stati riparati nella regione, dove le temperature raggiungono i 20 gradi sotto zero. Il resto dovrebbe essere riparato entro la fine della prossima settimana, ad eccezione delle grandi vetrate di epoca sovietica che richiederanno tempi più lunghi. Il ministro per le Emergenze, Vladimir Puchkov, ha reso noto che le squadre dei suoi tecnici sono al lavoro per verificare la stabilità degli edifici più colpiti.

I sommozzatori russi stanno anche esplorando i fondali del lago di Chebarkul, a 60 chilometri dalla città di Cheliabinsk, dove un frammento del meteorite potrebbe essere la causa di un foro di otto metri di diametro che si è prodotto sulla superficie ghiacciata.  ( E' notizia di oggi 18 Febbraio 2013, che diversi frammenti del meteorite sono stati effettivamente rinvenuti nel lago Chebarkul - ndr).
"Noi ci aspettiamo che un evento di questa portata avvenga in media una volta ogni 100 anni - ha detto Paul Chodas del Nasa Near-Earth Object Program Office - Quando si vede una palla di fuoco di quelle dimensioni ci si aspetta un grande numero di meteoriti che raggiungano la superficie terrestre e in questo caso alcuni dovrebbero essere grandi", si legge in una sua dichiarazione pubblicata sul sito della Nasa.

Da: Antikitera .net