IL DUALISMO CARTESIANO E JHON ECCLES
John Eccles
(1903-1997), premio nobel per la
medicina nel 1963 per la scoperta dei processi chimici responsabili della
propagazione degli influssi nervosi, sostenne che : “Gli scienziati si sono per gran parte formati alla scuola
del materialismo. E’ una matrice estremamente rigida composta da un insieme di
dogmi che non sono necessariamente spiegati scientificamente! Ad esempio,
affermare che la nostra esistenza non è altro che un intreccio biologico senza
cercare di comprendere tutto ciò che non rientra in questo insieme, col
pretesto che non è scientifico, è non solo un dogma: peggio, è una
superstizione!! La scienza è piena di superstizioni, di credenze di ogni
genere…ma ciò che più sconcerta è che la gente è persuasa che la scienza abbia
una risposta a tutto”.
Cartesio (1596 - 1650)
John Eccles è
considerato il più significativo rappresentante contemporaneo della concezione
dualista dell'essere umano, che ha come lontano predecessore Cartesio.
Com'è noto, Cartesio, sosteneva
che il corpo umano, allo stesso modo dei corpi degli animali, può venire
assimilato a una macchina che funziona in base a principi puramente meccanici.
L'uomo, tuttavia, secondo la prospettiva cartesiana, si distingue dagli animali
in quanto è provvisto di un'anima immateriale che ha la capacità di influenzare
il corpo.
Come ho già più volte
scritto, l’attuale limite “strutturale” della scienza è proprio quello di non
considerare la “mente-spirito” come componente fondamentale che “agisce” inequivocabilmente
sulla materia.
Pertanto, l’errore
concettuale di “cercare nella materia l’origine della materia”, farà in
modo che la scienza resti prigioniera delle superstizioni e delle credenze,
rimandando continuamente quel “balzo evolutivo” che si auspica ma mai si raggiunge.
Marco La Rosa
Bibliografia:
Mambretti G. Séraphin
J.- La Medicina Sottosopra – Ed. Amrita 1999
J. Eccles – The Human mystery- Springer 1979
Dott. Massimo Corbucci
– Alla scoperta della particella di Dio – Macro Edizioni 2012
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