IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it

LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

lunedì 30 gennaio 2012

2012 LO STATO DELL’ARTE NEL FENOMENO “CERCHI NEL GRANO”. Prima Parte


Alla luce delle ultime pubblicazioni sul fenomeno degli "agro glifi", l’ago della bilancia, sembra di nuovo orientato verso il “DISBELIEVER” (incredulo - miscredente), quasi ridicolizzando il “BELIEVER” ( chi crede –credente),  e tutti gli studi scientifici di laboratorio, effettuati negli anni.

Questa “stupida” etichettatura, è lo specchio del perenne “infantilismo cerebrale” dell’uomo in continua competizione, divorato da uno spirito scientista aggressivo e fine a se stesso.
Noi, non ci riconosciamo in nessuna delle due categorie sopra menzionate perché aneliamo alla umile cooperazione e alla multidisciplinarità. Non siamo scettici, perché sarebbe solo da “scientisti” relegare un fenomeno ancora “inspiegato” nell’ambito umanissimo delle burle fantasiose; non siamo “credenti” o “creduloni” perché non riconosciamo con certezza, chi o cosa “crea” queste misteriose formazioni, però ci sentiamo “misticamente” attratti da qualcosa che ci “coinvolge” nel profondo. Piuttosto riteniamo sia molto più “affascinante” cercare di scoprire se e quale messaggio è eventualmente celato o non del tutto rivelato.
PERCHE’ QUINDI A TUTT’OGGI,  IL SUDDETTO FENOMENO NON PUO’ ESSERE SPIEGATO COME OPERA DI INGEGNO PURAMENTE E TOTALMENTE UMANO ?
A tal proposito abbiamo girato la domanda a tre studiosi , che hanno soddisfatto appieno, per ora, la nostra mai doma “curiosità”.
Pubblicheremo gli interventi di questi studiosi per tre puntate, anche per permettervi di assimilare bene le ragioni degli interventi di ognuno, che sono esaustivi ed articolati.
BUONA LETTURA.
PRIMA PARTE di tre:

 Adriano Forgione (Direttore Rivista Fenix – autore di : Scienza,Mistica e Alchimia dei Cerchi nel grano- studia il fenomeno da oltre 16 anni)

La stagione 2011 dei cerchi nel grano non va ricordata certamente per la bellezza delle sue formazioni, sebbene alcune di esse possano essere annoverate come capolavori.  Ho già avuto modo di esprimere l’idea che la fenomenologia sia caratterizzata da una fase discendente, in linea con le caratteristiche del campo magnetico terrestre di questo periodo, cui, in base alla mia teoria, è legato indissolubilmente. In effetti, negli ultimi anni in linea con la diminuzione del magnetismo terrestre c’è stata una sensibile riduzione nel numero delle formazioni autentiche. Addirittura qualcuno aveva affermato: “I  Cerchi nel Grano sono morti”. Motivati e ringalluzziti da tale situazione, gli scettici parevano marciare sulla depressione strisciante delle principali voci a favore del fenomeno e, ulteriormente aiutati da un’azione costante dei falsari che lasciavano qua e là le loro tracce nei campi, forse anche nelle formazioni autentiche per depistare gli studiosi e screditare l’intera fenomenologia, si sono affrettati a suonare un requiem all’intero mondo simbolico-cerealicolo. Un fatto del tutto normale, si dice che «il diavolo tenta sempre di entrare nella casa del sole nascente». Comunque sia, non sono affatto d’accordo. Non lo sono mai stato con gli scettici e, dopo 16 anni di studio, sono orgoglioso di averne sempre sostenuto l’autenticità. Così come non lo ero e non lo sono con i miei colleghi che sembravano e sono tuttora delusi, quasi abbattuti, da un fenomeno che negli ultimi anni si esprime “a sprazzi” e non vuole saperne di riprendere il vigore della fine degli anni ’90 e inizio XXI secolo. Non sono d’accordo perché, sebbene a partire dal 2004 le stagioni non siano da ricordare come straordinarie (se si escludono la stagione 2005 e 2009) e il trend, come già detto è caratterizzato da un decremento netto delle apparizioni di formazioni nei campi, vi sono comunque state in questi anni  alcune simbologie di notevole importanza, perlomeno dal mio punto di vista, fondamentali per confermare alcune letture esoteriche che da tempo discuto in conferenze e nel mio libro Scienza Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano. In secondo luogo perché il fenomeno non agisce a comando, ma negli anni ha sempre operato quasi prendendosi gioco degli scettici. La “Fonte occulta” di questo fenomeno si muove, da una parte, secondo principi a noi sconosciuti, ma dall’altra è legata alle variazioni energetiche della mente collettiva e alle trasmutazioni dei campi elettromagnetici solari e terrestri. L’ho rimarcato più volte, ma non mi stancherò mai di dirlo: l’attività della “Fonte” è in stretta relazione con l’energia magnetica del Sole e sottolinea tale commistione realizzando gran parte delle simbologie nei campi con glifi “solari”. Nulla di preoccupante quindi, il fenomeno segue i suoi principi. Certo, un giorno tutto questo finirà, il ciclo temporale che sta per chiudersi lascerà il posto a uno nuovo e non ci sarà più bisogno di questi glifi energetici che, a quel punto, avranno completato la loro Grande Opera trasmutativa. Ma, da quanto credo di capire (se sono ovviamente nel giusto, e lo sa soltanto Iddio), per questo ci vorranno ancora alcuni anni.
Voyager, indagare per non capire
Intanto nello scorso mese di settembre più che la stagione inglese 2011 ha fatto parlare la prima puntata della nuova serie del programma Voyager, andata in onda lunedì 26 settembre, che ha nuovamente trattato dell’enigma dei Cerchi nel Grano, riproponendo lo squallido teatrino dei falsificatori come possibile spiegazione del fenomeno. Quello che è stato programmato era già andato in onda quasi cinque anni prima, il 27 novembre 2006 e come allora abbiamo osservato allibiti lo spettacolo. Mostrare l’opera falsificatrice di una squadra di circlemakers (per chi non ne conosca il significato, si tratta di gruppi organizzati di individui che sono impegnati a creare cerchi nel grano “handmade”, fatti a mano) nei termini espressi dal programma ha fatto sì che il messaggio che ne è scaturito è una soluzione definitiva dell’enigma, ma chi è all’interno del settore sa bene che le cose stanno diversamente. Tutti siamo consapevoli che un numero sempre maggiore di squadre di “artisti” si sta dedicando a fare cerchi nel grano e la stagione 2011 in Inghilterra ne è la prova, ma da qui a dichiarare, come ha fatto il capo squadra Matthew Williams, il “falsificatore” messo all’opera da Giacobbo, che si tratta sempre e solo di opera umana avendolo dimostrato, ce ne passa. Stiamo parlando di un fenomeno che dura da oltre 30 anni e posso confermare che nella notte diverse squadre di ricercatori tra giugno e agosto vanno per campi con visori ad intensificazione di luce notturna (cosa che ho fatto anch’io con colleghi come Nikola Duper, Andreas Müller e Wernher Anderhub) per scoprire i falsificatori. Possibile che questo non sia mai accaduto durante le nostre ronde? Eppure stiamo parlando oramai di decine di migliaia di formazioni. Inoltre, chi ha osservato bene il servizio di Voyager avrà notato che le misure di base per creare il cerchio sono state prese a riflettori accesi, cosa impossibile per i campi notturni del Wiltshire, immersi nella piena oscurità della notte, così come avrà notato anche che, sebbene a prima vista la formazione sembrasse ben fatta, a una ripresa più ravvicinata i particolari rivelavano un grossolano abbattimento delle spighe e diversi errori di realizzazione, il tutto completato in quattro ore, dalle 1.30 alle 5.30 del mattino. Con questi parametri la straordinaria formazione di Milk Hill del 2001 resta ancora una chimera. È quella che i falsari devono saper replicare in tutto e per tutto se vogliono dimostrare qualcosa, in ragione di un reale termine di paragone, ma è palese che non lo faranno mai, perchè va oltre ogni possibilità umana. Messaggi distorti come quelli emersi dal servizio della nota trasmissione, di cui sono stato consulente fino all’anno scorso, estromettono ogni tipo di risultato scientifico ottenuto dal BLT Research del dottor Richard Levengood e della dottoressa Nancy Talbott, venuta negli anni scorsi anche in Italia per presentare tutt’altri risultati, a conferma dell’origine anomala del fenomeno, ma nessuna televisione o giornalista si è presentato per volerci capire un po’ di più rispetto alla solita noia degli “schiacciatori notturni di spighe”. Insomma, ancora una volta si è mostrato il metodo per creare cerchi nel grano fasulli, ma non quelli autentici. Inoltre non mi è sfuggito che oltre all’inglese, almeno due degli altri tre componenti della squadra erano membri del CICAP, anche molto conosciuti. Trattasi di Francesco Grassi, a capo del gruppo di ricerca sui Cerchi nel Grano per il CICAP, e Marco Morocutti. Dunque membri del CICAP, anche se a solo titolo personale, sono coinvolti nella realizzazione dei cerchi nel grano, in quanto l’abilità mostrata non è certamente figlia dell’ultimo minuto, ma è conseguente all’esercizio che essi hanno acquisito con i circlemakers inglesi. E questo ci era noto: lo stesso Grassi, dietro le quinte della trasmissione di Italia1, “L’Incudine”, condotta dall’ex ministro Claudio Martelli nel maggio 2006, mi confidava di far parte di squadre esperte nel realizzare in Inghilterra i Cerchi nel Grano. Ma la cosa ancora più strana è un’altra: sappiamo che il CICAP e i suoi membri “vagliano” e “controllano” tutte le affermazioni sul paranormale, spiegando il tutto in modo razionalista, perché sono per loro stessa ammissione “al servizio della ragione”. È stato lo stesso Matthew Williams ad affermare al microfono di Roberto Giacobbo che di notte, durante la lavorazione delle loro opere, questi hanno spesso osservato sfere di luce e “insoliti bagliori nei campi oltre a cose piuttosto bizzarre”, proprio quello che molti testimoni affermano per i cerchi nel grano. Perché Grassi non ne ha mai fatto menzione? Certamente preferisce tacere perché “non è conveniente” che un membro CICAP parli, quale testimone, di cose che ufficialmente ha sempre negato. Ed infatti lo stesso Williams, ovviamente da falsificatore qual è, dice che non c’è relazione tra i fenomeni anomali, di cui è testimone nottetempo nei campi, e i cerchi nel grano. La malafede si palesa proprio all’inizio del lavoro, dato che Williams si cimenta in un rito cui dimostrano di essere ben addentro anche Grassi e Morocutti, ripetiamo, soci effettivi e volti televisivi del positivista e battagliero CICAP. Prima di iniziare il lavoro sul campo, davanti alle telecamere di Voyager, recitano un’invocazione, un rito propiziatorio, guidato dallo stesso Williams. Ecco la traduzione del rito andato in onda: «Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi che ci osservate dall’alto stanotte, per favore dateci l’ispirazione a completare questo cerchio e dateci protezione mentre facciamo il cerchio, e che possa ispirare la gente sulla verità della creazione dei cerchi. In uno spirito di buona creazione di cerchi, noi facciamo questo. Amen» (l’originale può essere visto e ascoltato al link: http://www.youtube.com/watch?v=oVCuAJy6wbU al minuto 9:19). Possibile che membri importanti del CICAP, così fermi nell’analizzare ogni credenza e fenomeno paranormale riduncendoli tutti, e sottolineo tutti, a mera superstizione, chiedano alle “Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi” mediante un rito, , di aiutarli nel lavoro di “falsificazione” attraverso una preghiera che ha molto di pagano? Se per loro il paranormale, il metafisico, il mistico non esiste, mi chiedo, allora cos’era quella, una pantomima? E se non lo era, allora devono spiegarci come mai si stavano rivolgendo a quelle “Grandi Intelligenze Creatrici di Cerchi” che loro stessi negano, chiudendo il rito con un “Amen” molto cristiano. In breve, i circlemakers si fanno volontari mediatori delle Intelligenze, assumendo su di sé lo stesso ruolo che hanno le sfere di luce per il fenomeno autentico. E questo conferma l’idea che avevo circa il fatto che fenomeno autentico e fenomeno imitatorio stanno emtrambi concorrendo, comunque, ad elevare la coscienza della gente, utilizzando i medesimi strumenti: i simboli e gli archetipi. Questi falsari credono in quello che fanno, sapendo che la loro opera sarà di ispirazione per molti, consapevoli che esistono altre intelligenze “che osservano dall’alto” , gerarchie spirituali, già impegnate nella stessa opera, cui questi si ispirano. È, dunque, solo una pantomima quella che queste persone fanno davanti alle telecamere e sui palchi delle loro conferenze, quando smentiscono ogni fenomeno inspiegabile.

  Foto aerea scattata in Germania nel 1959, sullo sfondo nei campi si vedono "strani" cerchi che assomigliano a quelli odierni. Alcuni hanno ipotizzato fossero "residui" di crateri da bombardamento.
Teoria curiosa ! Non ci pronunciamo.... proseguiamo il nostro cammino.
Abbeverarci alla Fonte
A proposito di inspegabilità e metafisica, non ho mai fatto segreto della mia convinzione che il fenomeno rappresenti una teofania, un’irruzione improvvisa e dirompente del divino nella nostra realtà, e in questo Metthew Williams un po’ mi somiglia, sebbene io sia dall’altra parte della barricata. Mentre  buona parte degli scettici e dei ricercatori più affini al lato tangibile del fenomeno si accaniscono a dibattere sul vero o sul falso di questo enigma, dopo oltre 30 anni di interesse mediatico, di discussioni interminabili, di dati acquisiti e contestati, non sono più interessato a comprendere i “se”, ma solo ed esclusivamente i “perché”. Qualche tempo fa il ricercatore inglese Michael Glickman scrisse in un suo articolo a sfondo antropologico sui cerchi nel gramo: «Il fenomeno ci lascia l'obbligo di riflettere più profondamente, di giudicare con più saggezza e, forse, di perdonare gli impauriti, ovvero i terrorizzati, con maggiore comprensione. Stiamo vivendo quanto mai prima il miracolo in terra e ognuno di noi reagisce nel miglior modo possibile». Dunque, data la bellezza e la grazia in gioco, con chi stiamo interagendo? Cosa sono le sfere di luce che sembrano danzare tra le spighe generando questi meravigliosi doni? Non si tratta di manifestazioni nuove, queste intelligenze sono testimoniate ovunque e da millenni nei luoghi energetici e spesso teatro di eventi associati alle apparizioni del sacro. Questi simboli sono una traccia, un percorso, stanno veicolando e favorendo una trasformazione che è in corso da tempo e che non soltanto agisce sul pianeta, ma sulla coscienza di tutti coloro che li osservano. Le leggi geometriche auree che sottintendono a queste architetture sono il linguaggio della natura e, come tali, sono espressione del linguaggio di Dio. Pertanto, oltrepassando le barriere della mente razionale, agiscono direttamente sul subconscio e veicolano senza errori il loro codice vibrazionale-evolutivo, essendo esse stesse il prodotto di una frequenza. Dunque, qual è la “Fonte”? Il divino, che scientificamente, oggi che è stata superata la velocità della luce, si può descrivere come “il substrato quantico della realtà” (entanglement), dove ogni cosa prende forma (si tratta infatti di “in-formazioni”). E il messaggio? Ne ho parlato nel mio saggio Scienza, Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano. Ribadisco però che non vi è un solo messaggio, ma più comunicazioni a differenti livelli. Reputo fondamentale però una lettura su tutte: l’annuncio della fine del Kali Yuga, la chiusura di un vecchio modello vibrazionale per l’ingresso a un nuovo stato energetico. E collegato a questa, leggo nelle simbologie attraverso il loro significato originario, quello che tutte le tradizioni spirituali hanno sempre ad esse associato, l’invito attraverso la lingua simbolico-geometrica dei Saggi Maestri di ogni epoca, a favorire il nuovo passo evolutivo umano, “L’uomo di Luce”. Non è fantasia, del Corpo di Luce parla ogni grande tradizione spirituale dell’umanità sino alle religioni monoteistiche attuali, ma dietro a questo concetto si nasconde una scienza strettamente legata alla manifestazione, nell’Uomo, di un fenomeno quantico, di un apporto energetico che toccò lo stesso Gesù nei tre giorni nel sepolcro, quando tutto il suo corpo divenne luce. Questo fenomeno è davvero una teofania, il dono più grande che l’umanità potesse ricevere. Questo fenomeno è messianico, è il Meshia Meshishim, l’atteso Messia collettivo che sta aprendo l’era dell’Acquario, riversando sull’umanità inconsapevole la sua cascata di acqua viva. A noi decidere se voler bere da questa “Fonte” e sollevare il capo.
Per saperne di più: Adriano Forgione -  Scienza Mistica e Alchimia dei Cerchi nel Grano – HERAbooks. Il libro è ordinabile al tel/fax 06.9065049 oppure xpublishing@gmail.com
... fra tre giorni la seconda parte.

venerdì 27 gennaio 2012

LO ZUCCHERO FALSO

Quante cose false ci vengono dette,  ogni giorno, ora ve ne racconto una sul cibo , una delle tante...

c....te che ci vengono nascoste

CIO’ CHE STO PER DIRVI è una cosa che sapevo e si sapeva, ma nessuno lo ricorda mai, e poi...  ...non immaginavo che parecchi studi su questo erano stati fatti  già molti e molti anni fa.

Signori, poco tempo fa mi trovavo in una bibliotca dell’Università.

Tra le mani un testo di 2 kg, rigoroso e preciso, tradotto in italiano, inerente molte parti dello scibile della chimica: dall’entropia a diverse leggi quantitative e applicazioni pratiche .

In questo testo stra-riconosciuto  a livello ufficiale, vi era anche una tabella con le percentuali di rischio su determinati comportamenti umani.

Tabella derivata da parecchi studi, campioni statistici rappresentativi  a largo spettro ed esperimenti.

In questa tabella viene chiaramente indicato che L’USO DI  “ zuccheri artificiali “, cioè per capirci gli zuccheri “Light “ presenti nelle bibite, dolcificanti, torte e merendine light caramelle ecc... ovvero per comprenderci  praticamente tutti quegli “zuccheri”che non sono saccarosio ( lo zucchero da cucina ) , fruttosio o glucosio AUMENTANO L’INCIDENZA DI CANCRO .

Guardate, le formule sono infatti ben diverse:


(GLUCOSIO OK)



                                                  (SACCARINA NO)                                                       
           


                                                     (SACCAROSIO  OK)


Quindi state alla larga da tutte le cose light, l’uomo è fatto per mangiare lo zucchero di canna ( è quello bianco da essa derivato ) o il miele o gli zuccheri “ naturali “, agli altri il nostro corpo non obbedisce e lo si manda in OVERFLOW.

La cosa che sorprende è che questi studi erano già stati compiuti decine di anni fa: perchè molte cose risapute da anni si fa finta invece di non saperle e addirittura si vendono per “ sane “ ???

Considerate che nella tabella questo pericolo è a fianco a quello di abitare vicino a una centrale nucleare!!!

Aufidersen (-:


Dott. Matteo Zavattaro




mercoledì 25 gennaio 2012

TERREMOTO NEL NORD ITALIA

Oggi verso le ore 9.00  è avvenuto un terremoto di MAGNITUDO 4.9 
L’epicentro, in via di calcolo , si trova nella zona della bassa Reggiana ( Re ).
Per calcolare l’epicentro sono sufficienti tre stazioni di rilevamento , che poi si comunicano i dati per risalire al punto in cui le onde sismiche si affacciano sulla crosta terrestre.

Esempi   di rilevazione 
Come sapete è salutare uscire dagli edifici e recarsi in spazi ampi come piazze o vie larghe . Dopo le prime scosse in genere se ne attendono altre , questo accade perchè il sottosuolo deve assestarsi dopo che qualche movimento ha variato l’equilibrio che esisteva in precedenza.
Nel crearsi il nuovo equilibrio potrebbero avvertirsi ancora altre onde sismische.
Pare la scossa delle ore 9.00 non sia la prima , ma ne siano avvenute alcune durante la notte ( e quindi forse non avvertite ) .
Di conseguenza STATE ALLERTA   per le prossime ore , tenetevi pronti a “ scappare “ in caso di emergenza.  Le scuole e università dove abito io sono state evacuate . 
Forse non succederà nulla, ma è bene tenersi pronti e attenti almeno per le prossime ore. 
Dott. Matteo Zavattaro
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Nota di Redazione: prossimamente pubblicheremo un approfondimento sulla ipotetica correlazione tra i cicli solari ed i terremoti. Per chi segue il nostro blog, avra' notato che ieri abbiamo pubblicato un post relativo al potente flare solare di questi giorni, che guarda caso ha colpito la terra tra stanotte e stamattina ed e' tutt'ora in atto.   Terremoti importanti nelle nostre zone:
                                         1971-1983-1996-2008
queste date coincidono con il ciclo solare di 11/12 anni, nel 2008 è iniziata l'attività anomala del sole che è culminata con il flare di ieri.

martedì 24 gennaio 2012

TEMPESTA SOLARE IN ARRIVO NELLE PROSSIME ORE - SEGUI L'EVENTO



Una forte tempesta di radiazioni solari, la più intensa dal 2005, e' in progresso e' continua ad intensificarsi, un'altra espulsione di massa coronale avvenuta alle ore 4:00 UT del 23 gennaio di classe M9 molto vicino all'intensità di un flare di classe X ed e' diretta ad alta velocità in direzione della Terra. Il Solar Dinamyc Observatory ha registrato l'evento estremo sulla superficie solare. Da una prima stima dei dati si prevede che l'impatto avverrà tra il 24-25 gennaio 2012. Le Tempeste di radiazioni sono una preoccupazione per gli astronauti, per le comunicazioni alle alte latitudini, per i satelliti . E’ possibile seguire la tempesta di radiazioni su sito http://www.swpc.noaa.gov/rt_plots/pro_3d.html fino a quando la traccia rossa è sopra la linea tratteggiata, siamo a livelli di allarme. La foto allegata mostra che l'evento continua ad aumentare in questo momento.


da: Antikitera.net

domenica 22 gennaio 2012

MOVIMENTO DEI FORCONI ! DIAMO VOCE ALLA VERITA' PER LA LIBERTA' E LA GIUSTIZIA


EVOCARE LA VERITA', PER NOI NON SIGNIFICA SOLO DAR VOCE ALLA CONOSCENZA NELLE VARIE DISCIPLINE SCIENTIFICHE  E UMANISTICHE. VIVIAMO IN UN MONDO CHE DEVE CAMBIARE PER NON MORIRE.
ECCO PERCHE',  ABBIAMO DECISO DI PUBBLICARE IL GRIDO DI VERITA', GIUSTIZIA E LIBERTA' CHE ARRIVA DALLA SICILIA, DOVE TUTTI , HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI SCENDERE IN STRADA E NELLE PIAZZE PER FARE QUELLO CHE ANCHE NOI QUI AL NORD E NON SOLO, DOVREMMO FARE.
I NOSTRI DELEGATI IN PARLAMENTO, DA MOLTO TEMPO NON CI RAPPRESENTANO PIU', QUINDI ORA, SIAMO NOI  A DOVER AGIRE IN PRIMA PERSONA PER CAMBIARE LE COSE. UN FUTURO BUIO E TETRO, COSTRUITO SULLA MENZOGNA E SUL PROFITTO ESASPERATO INCOMBE SU TUTTI.
IL CARO CUGINO ALFIO MI HA TESO LA MANO, IO L'HO AFFERRATA PER FORMARE UNA CATENA CHE DA SUD A NORD CI UNISCA DAVVERO, DOBBIAMO RIPRENDERCI QUEL "LUMINOSO FUTURO" CHE I NOSTRI FIGLI SI ASPETTANO DI RICEVERE IN EREDITA' DA NOI.

LEGGETE E PASSATE PAROLA... TENIAMO ACCESA LA LUCE !

Marco La Rosa


La Sicilia si ferma...
ne hanno dette di tutti i colori, mafiosi, delinquenti...ma indipendentemente da chi manifesta, la vera triste realtà è che la Sicilia dei siciliani per bene, quella che lavora, che paga le tasse e spera in un futuro migliore, tutti i giorni si rimbocca le maniche e torna a lavorare a denti stretti sapendo che quello che produce deve essere suddiviso fifty-fifty con il "padre padrone" ovvero le caste che governano questo paese disastrato, le stesse caste che assieme a politici al guinzaglio hanno contratto l'enorme debito pubblico.
Magari le così dette "infiltrazioni mafiose" ci sono, ma la stragrande maggioranza di chi manifesta è gente per bene, è il popolo che non ce la fa più a sottostare ad uno stato di schiavitù dove la dignità è calpestata e i diritti che la costituzione Nazionale sancisce e dovrebbe garantire, sono stati richiesti come un favore ! BASTA, con le bugie di potere propagandate dal servilismo giornalistico, svegliati popolo, perché i delegati alle garanzie di democrazia stanno solo garantendo loro stessi ed i loro padroni...
Saluti a tutti
Alfio Cultrera


Ascolto a destra ascolto a sinistra, sento tanti commenti, ma quello che vedo è ben diverso da quello Che sento.Vedo un popolo in strada, vedo la disperazione delle famiglie, vedo imprese soffocate da: INPS, ESATTORIA, BANCHE, ASSICURAZIONI E CONTROLLI FISCALI CHE T’IMPONGONO QUANTO DEVI GUADAGNARE. Rincaro carburante, il tutto in nome del POPOLO ITALIANO. Popolo che, oggi prendendo spunto dal "MOVIMENTO DEl FORCONI”, ha trovato il coraggio di gridare Ia propria sofferenza, Ia propria INDIGNAZIONE!  
Scuole che crollano con i nostri figli dentro, ospedali che invece di salvarti, molte volte ti fanno morire perché non hanno posto, ambulanze che arrivano dopa Ia pizza a domicilio, una burocrazia che non fa nulla per facilitare le case, rimborsi che arrivano dopo decenni ….e  
P O T R E M M O   C O N T I N U A R E  A L L ’ I N F I N I T O .
Vedo una terra calpestata da persone che non Ia amano, dove si vendono per un niente, dove tutti parlano di Iotta alla mafia ma alla fine non VOGLIONO risolvere niente, tutti "PARLANO”, ma finalmente , oggi in molti abbiamo trovato il coraggio per ALZARE LA TESTA!!!
Agricoltori, Commercianti, Artigiani, Operai, Studenti, Autotrasportatori, Braccianti Agricoli, Pescatori, Mamme, Pensionati e tanti altri, il popolo fatto da persone che amano Ia propria terra, ecco chi siamo, ecco chi c'è in strada, un popolo stanco della casta che, coni soliti giochetti di potere, ci sfrutta e ci dissangua sempre di più, Ia nostra non è una guerra tra poveri, ma contro questa classe dirigente che vuole farci pagare il conto dei loro DIVERTIMENTI.
Non dovrebbe essere un popolo ad aver paura dei propri governi, ma dovrebbero essere i governi ad avere paura del popolo affamato, di un popolo deluso. Non regaliamo piu sorrisi a nessuno, non ne abbiamo tempo, lavorare lavorare, questa e quello che facciamo ogni giorno. Non abbiamo più tempo da dedicare alla famiglia, non vediamo più crescere i nostri figli, figli che oggi NON HANNO PIU’ FUTURO. Figli, che per avere un futuro, lasciano a malincuore Ia propria terra.
Vedo un popolo cieco, un popolo stanco, un popolo condizionato dai media da anni, pensate che sia un rivoluzionario? Io volevo stare con Ia mia famiglia, coccolare i miei figli, lavorare onestamente, ma come posso guardarli in faccia come posso amarli se non faccio qualcosa per il loro futuro?
Vedo un popolo sfilare in strada senza colore politico, vedo i media nazionali che ci impongono di pagare il canone ma ci lasciano soli, infamando le famiglie, dandoci dei mafiosi, quando i veri mafiosi sono loro, servi di un potere che ci porterà alla distruzione, e mentre il manganello puo sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere, Ia comunicazione, Ia conoscenza darà dignità a questa terra.
Vedo un potere che ci vuole sempre piu ignoranti, perché con Ia cultura, Ia conoscenza, il popolo inizia ad alzare Ia testa, inizia ad avere piu dignità e, non sono parole dette tanto per dire, Ia storia insegna, un popolo colto e meno manovrabile. Non raccontiamo scenari di un altro mondo! E' Ia nostra vita di ogni singolo giorno.
SIAMO SICILIANI VERI E INVENDIBILI, AMIAMO LA NOSTRA SICILIA, PER QUESTO CERCHERANNO DI
METTERCI UNO CONTRO L'ALTRO, MA NOI LO SAPPIAMO, PER QUESTO DOBBIAMO RIMANERE UNITI
PACIFICAMENTE, CERCHERANNO LA VIOLENZA MA OGGI NEL POPOLO SICILIANO NON LA TROVERANNO!
PERCHÉ ABBIAMO LA SICILIA NEL CUORE!

QUANDO UN GOVERNO VIOLA I DIRITTI Dl UN POPOLO L'INSURREZIONE E’, PER IL POPOLO E PER OGNI PORZIONE DI POPOLO, IL PIU' SACRO DEI DIRITTI E IL PlU’ INDISPENSABILE DEI DOVERI". (art. 35 della Dichiarazione dei Diritti dell'uomo e del Cittadino del 24 giugno  1793). 
SALVATORE AZZARO
(LEADER DEL MOVIMENTO DEI FORCONI GIARRATANA)

mercoledì 18 gennaio 2012

TESLA E L'ENERGIA DEL VUOTO


di Massimo Teodorani

Tratto da Tesla, lampo di genio di Massimo Teodorani, Macro Edizioni, 2005.

Pur non avendo lasciato traccia di lavori tecnici con cui presentare modelli fisici autoconsistenti in materia di etere, Nikola Tesla si era lasciato andare a delle speculazioni il cui scopo era quello di tentare di spiegare in maniera non-quantitativa, o per lo meno di ipotizzare in prima battuta, quello che invece era apparso empiricamente nel corso delle sue esperimentazioni con i suoi trasmettitori e relative bobine. Ciò fa pensare che Tesla avesse intuito, a livello molto profondo, l’esistenza di un’altra energia in grado di sovrapporsi alla emissione di normali campi elettromagnetici. Questa era la ragione per la quale lui denominava questa energia usando la definizione esotica di “onde di Tesla” o “energia radiante”, e per la quale lui era convinto di riuscire a trasmetterla ovunque nel mondo in maniera illimitata. L’emissione di potenza elettrica tramite il suo trasmettitore era dunque solo un mezzo per realizzare un fine: l’estrazione di energia dall’etere. Gli accademici del suo tempo e soprattutto gli “scienziati canonici” del nostro tempo che hanno effettuato un’analisi a posteriori dell’operato di Tesla sviluppando una serie di calcoli sulla effettiva capacità del sistema di Tesla di trasmettere potenza elettrica senza fili, senza effettuare nemmeno un esperimento comparativo ma solo con calcoli a tavolino, hanno dedotto o creduto di dedurre che il sistema di trasmissione di Tesla non avrebbe mai potuto funzionare: energie troppo basse, dispersioni elevate, scarsa efficienza e impossibile realizzabilità. Questo il loro laconico responso. Non si può negare il fatto che i loro calcoli fossero corretti in sé. Il problema è che i calcoli di questi “revisori” del lavoro di Tesla sono stati fatti solo ed esclusivamente sulla base dei concetti della fisica classica che in sostanza si fondano ancora sulle equazioni di Maxwell del campo elettromagnetico, ma senza tenere conto di un fattore chiave non ancora contemplato. In tal modo, quand’anche essi dovessero progettare un esperimento simile a quelli effettuati da Tesla lo farebbero in maniera del tutto parziale e cieca, ovvero evitando di finalizzare l’esperimento alla rilevazione dell’anomalia. Ma era proprio quella anomalia a interessare Tesla, perché con grande spirito di osservazione aveva avuto modo di osservarla nel corso dei suoi esperimenti.

Gli esperimenti di Nikola Tesla non erano mirati a provare una teoria o a confutarne un’altra, ma erano mirati solo ed esclusivamente ad auscultare in maniera totale e disinteressata le forze della natura. Fu proprio la sua umiltà nei confronti delle leggi del cosmo che lo pose di fronte a possibilità inimmaginabili. Purtroppo la totale assenza di un modello matematico basato sui suoi, invece, più che concreti esperimenti, hanno reso le sue affermazioni in merito all’energia libera scaturita dall’etere altamente opinabili da parte dei benpensanti della fisica tradizionalista.

Anche volendo evitare le equazioni di Maxwell sull’elettromagnetismo classico, e utilizzando invece le equazioni di campo di Einstein, le asserzioni di Tesla non possono essere che confutate in base alla presunta accertata non-esistenza dell’etere. Per “etere” i fisici del tempo intendevano quel mezzo, di cui poi confutarono recisamente l’esistenza, attraverso il quale vibrerebbero le onde di un campo elettromagnetico. Ma l’etere che intendeva Tesla non aveva a che fare con il campo elettromagnetico bensì con le particelle virtuali del vuoto quantistico.

Tratto da Tesla, lampo di genio di Massimo Teodorani, Macro Edizioni, 2005.



  

martedì 10 gennaio 2012

La riscoperta del Nuovo Mondo: la potenza dimenticata del sacro nome "America"



da: I SEGRETI DELLE ANTICHE CARTE GEOGRAFICHE.

di Claudio Piani e Diego Baratono

È da almeno cinquecento anni, ossia da quando si è scoperto il "Nuovo Mondo", che si cerca di capire perché a queste terre "nuove" sia stato affibbiato proprio il nome America. Le soluzioni avanzate da quei numerosi studiosi che si sono cimentati nell'impresa, sono molte, tutte interessanti, tutte discordanti, nessuna in grado però di dirimere chiaramente l'annosa questione. Ultimamente due studiosi italiani, Diego Baratono e Claudio Piani, ricercatori indipendenti, liberi pensatori, sono riusciti a fornire una decifrazione razionalmente credibile al mistero. Americu, Americo, Amerigen, Americam, Americi, America: queste sono le incerte declinazioni utilizzate nell'anno 1507, dai "savants" del cenacolo di Saint Dié des Vosges, località della Francia nord-orientale (Alsazia, Lorena) dove si è stampata una tra le carte geografiche più importanti che la Storia ricordi, per cercare di denominare, anzi, proprio per "battezzare" liturgicamente, per la prima volta il "Nuovo Mondo", forse appena scoperto. La questione di fondo è che per essere coerenti con il resto della toponomastica, con le denominazioni geografiche accettate, i sapienti di Saint Dié dovevano individuare per prima cosa un nome femminile che "legasse" in qualche modo con gli altri toponimi già esistenti di derivazione ellenica, ossia Asia, Africa ed Europa. Sono questi i tre nomi a tutti noti, che il "Vecchio Mondo" adotta per i suoi tre continenti, prestando fede al testo più autorevole conosciuto, ossia la Bibbia. Si deve ricordare, infatti, che la tripartizione terrestre, viene indicata proprio nel Testo Sacro: Sem, Cam e Jafet sono i rispettivi destinatari di quelle poche terre emerse dopo la terrificante esperienza del Diluvio Universale. Insieme all'Arcobaleno, sono questi i tre territori concessi da Dio a suggello della sua prima alleanza con l'uomo. Semiti, Camiti e Giapeti saranno così le popolazioni discendenti a loro volta dai tre figli di Noè e saranno inoltre coloro che colonizzeranno rispettivamente i continenti d’Asia, Africa ed Europa. Per le credenze correnti all'epoca era quanto bastava sapere. Era tutto ciò a cui si doveva prestar fede. Era il "Vecchio Mondo". Per la Bibbia, per i teologi, per gli uomini comuni, non potevano esistere pertanto altri territori all'infuori di questi tre. È chiaro, quindi, che per gli eruditi di Saint Dié, a questo punto si prospettava un ulteriore arduo compito: far accettare ideologicamente, teologicamente e quindi fideisticamente la scoperta "controcorrente" di un "Nuovo Mondo". Le terre emerse di questo nuovo spazio appena trovato, esistevano "fisicamente", su questo nessun dubbio. Ora, di conseguenza, non c'erano più soltanto tre parti di terraferma a stendersi sopra il Globo terrestre. Ora ne esisteva una quarta parte che la Bibbia sembrava non aver indicato. Era un bel problema, soprattutto per la Chiesa, o meglio, per gli uomini che nel periodo formavano la Chiesa. Anzi. Era proprio un enorme problema di fede, che poteva essere dirompente se mal interpretato, soprattutto se mal comunicato. Si correva il rischio di mettere in discussione l'autorevolezza della Bibbia, con tutto il portato che ne conseguiva. Non dimentichiamoci che si è nel 1507, il Medio Evo è appena terminato. In Europa, in Italia, nella Firenze neoplatonica dei Medici era il Rinascimento. È periodo storico ricchissimo di straordinari fermenti culturali questo, che porterà gli splendidi frutti che si conoscono, ma era anche epoca dominata da ossessive visioni non ancora propriamente scientifiche. Il clima intellettuale particolarmente vivace era nondimeno coartato dal potere di una Chiesa decisa a mantenere l'antico "status quo". Sono del 1492, ossia proprio l'anno della scoperta del "Nuovo Mondo", gli editti emanati dai "re cattolici" spagnoli Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia, finalizzati all'espulsione di ebrei e musulmani dai loro territori. Di qui in poi sarà conclusa la "reconquista", e per tutti la Spagna filopapale, diventerà la "cattolicissima" Spagna. Non soffermiamoci su quanto storicamente la Spagna regalò al resto del Mondo in nome di questa sua presunta cattolicità. La "Conquista" proprio del "Nuovo Mondo" appena scoperto avvenuta con mano estremamente pesante, e la "Santa Inquisizione" di un certo Torquemada, istituita in Spagna nel 1478 dai domenicani, mettono i brividi ancora oggi. Ad ogni modo, discostarsi dalle "informazioni" fornite dalle Sacre Scritture in questo periodo poteva voler dire essere "calorosamente" spronati a ripensarci. Non è possibile dimenticare Giordano Bruno, arso vivo nel 1600 a causa della sua libertà di pensiero. Non si può dimenticare la paura di un Niccolò Copernico, che per non incorrere in "problemi" vorrà pubblicare la sua teoria eliocentrica soltanto nel 1543, a tredici anni dalla sua formulazione, ricevendone una copia solamente sul letto di morte. Non si può certo dimenticare l'umiliante esilio ideologico cui fu costretto Galileo Galilei ancora nel 1633, quando dovette abiurare le sue teorie per non finire nell' "anti-Atanor" dell'Inquisizione, ossia più prosaicamente, sul rogo. Si può ben intendere, dunque, quanto sia "infuocato" il clima intellettuale agli inizi del secolo XVI. Non basta. Si deve anche pensare all'ulteriore, enorme difficoltà incontrata dai savants vosgensi, la stessa che ancora oggi attanaglia gli studiosi: benché contemporanei degli eventi per i savants era già allora difficile capire chi scoprì che cosa e quando. Fu il genovese Cristoforo Colombo il primo a scoprire il Nuovo Mondo oppure è stato il fiorentino Amerigo Vespucci, o sono stati entrambi in una staffetta straordinaria? Difficile stabilire con certezza la paternità dello scoprimento. Certo è che Vespucci, contrariamente a quanto si crede, ha più voce in capitolo che non Colombo. È proprio dal testo compilato dai predetti savants francesi, in effetti, che si può evincere, essere Amerigo colui che per primo ha svelato ed ha "compreso" trovarsi davanti non a territori asiatici, non ad isole, bensì al cospetto di un continente intero. Nuovo di zecca. È pertanto Amerigo ad avere il diritto di denominare questi nuovi territori con il suo nome. In effetti, America può benissimo essere intesa quale "Terra d'Amerigo". Stranamente, però, non sembra esistere nessun "Amerigo's day": chissà perché, invece esiste un "Columbus' day". Mistero. È vero che Colombo sbarca nel Nuovo Mondo nel 1492, approdando però sulle isole e non sulla terraferma. È allora Vespucci a metter piede per primo, in qualche maniera, sulla terra continentale? Può essere. Per completare il quadro mancano però ancora alcuni tasselli. Sono fondamentali. In primo luogo si deve dire che il Cenacolo di Saint Dié des Vosges è comunità monastica totalmente votata a Maria. Del resto Maria è la "Stella maris" per eccellenza. I marinai aprono e chiudono le loro giornate in mare con l' "Ave Maria". Del resto, la radice del nome Maria è la stessa di "mare". La famiglia Vespucci, dinastia marinara, è notoriamente devota a Maria. Non è certo un caso, quindi, che proprio nella cappella di famiglia eretta nella chiesa fiorentina di "Ognissanti", l'intero casato, fiorentino anch'esso, venga rappresentato in un celebre quadro ai piedi di una splendida Madonna che a braccia spiegate accoglie protettiva i membri dei Vespucci sotto il suo manto. Si tratta della "Madonna della Misericordia" celebre quadro del 1472 del Ghirlandaio. Il manto protettivo di Maria, protegge la nobile famiglia toscana. Curiosamente, sarà proprio il contorno policircolare di questo mantello misericordioso a far da cornice alla carta del mondo tracciata da Martin Waldseemüller nel 1507 a Saint Dié des Vosges. Già questo è indicativo. Amerigo poi nasce il 10 Marzo dell'anno 1454. Verrà battezzato però, soltanto otto giorni dopo. Il numero otto. Si ricorda che il numero otto è cifra mariana per eccellenza. Si può leggere qui un messaggio dedicatorio dei Vespucci chiaro e forte: viene dedicato,             A - merigo a Maria. Cosa c’entra tutto ciò con la scoperta ed il battesimo dell'America? Partendo da una notevole serie coerente d'indicazioni, tra cui quelle che si sono segnalate, Diego Baratono e Claudio Piani sono riusciti a ricostruire le motivazioni che stanno dietro al nome scelto dagli eruditi vosgensi per battezzare il Nuovo Mondo. Di cosa si tratta? Per superare tutta la serie di problemi che si sono elencati, per essere coerenti con quanto le Sacre Scritture indicavano, per far sì che non esistessero primati di paternità i savants francesi, per inciso la Francia è terra mariana praticamente da sempre, decisero di formulare un nome che contenesse un'informazione particolare. Doveva essere un messaggio potente. Sacro. Un messaggio che andasse al di là delle semplici questioni, per dir così, umane. Un comunicato che fosse "super partes". Doveva essere un messaggio teologicamente in grado di giustificare la scoperta di una nuova parte del Mondo. Un messaggio che doveva "far capire" a tutti che queste terre non erano state scoperte dell'uomo, bensì erano state "donate" dalla "misericordia" di Dio all'uomo. Per essere giustificate e rese fruibili, queste terre dovevano quindi passare attraverso la "Porta del Cielo" per eccellenza, attraverso la "Madre di Misericordia", attraverso Maria. È a questo punto, allora, che si profilò qualche cosa d'eccezionale nella mente dei sapienti di Saint Dié: creare un acronimo, una sigla, per rendere eterno il concetto misericordioso sotteso alla "scoperta" del Nuovo Mondo. Ci riuscirono, appunto, creando il nome AMERICA. Sì perché il nome AMERICA è un acronimo, è una sigla. È un nome di per sé intraducibile, che non ha niente a che vedere quindi con Colombo o con Amerigo, anche se per quest'ultimo rimane il vago "fumus" di cui si è detto sopra. Vediamo allora che cos'è quest'acronimo. Secondo i due ricercatori italiani, in maniera estremamente coerente con la loro quindicennale ricerca, AMERICA è l'acronimo di:

A … ve        M … aria        E … den        R ... egina        I ... anua                     C ... aeli        A ... ve


È un saluto beneaugurante. Si tratta quasi di una preghiera. Bellissima. Le varie giustificazioni teologiche dell'acronimo, non proprio comuni, sono nondimeno facili da intendere. Sorprendente e bellissimo è quell' "Eden Regina": Maria quale "Regina dell'Eden". Concetto devozionale inaspettato. Ricco di significati profondi ed antichi. Per la mariologia più "accreditata", Maria è proprio l' "Eden piantato da Dio". È la "Nuova Eva nel Nuovo Paradiso Terrestre". Il "Nuovo Mondo" è un "Paradiso Terrestre". Anzi. È la nuova "Terra Promessa". È straordinaria la profondità concettuale raggiunta. È notevole del resto il "ianua caeli", ossia la "porta che consente l'accesso al Cielo". Sottile è la distinzione da una semplice "porta", normale passaggio, banale varco in un muro. Maria è invece accesso misericordioso, è "la" mediatrice di Misericordia. Maria è l'unico tramite possibile tra Divino ed umano e viceversa. Soltanto attraverso la mediazione di Maria, i doni della Misericordia infinita di Dio diventano fruibili all'uomo. Il nome AMERICA, è in sostanza una litania dedicatoria a Maria di straordinaria bellezza euritmica. È musicabile secondo i ferrei canoni del canto gregoriano. È armonia allo stato puro. In sostanza, dunque, il "Nuovo Mondo", l' "AMERICA" è un regalo di Dio agli uomini del "Vecchio Mondo". Con questa profonda convinzione, distorta dai "Conquistadores" e da chissà quanti altri, le popolazioni indigene di quelle terre paradisiache sono state quasi sterminate … ma questa è già un'altra Storia. "
Ave Maria Eden Regina Ianua Caeli Ave": è questa invece la soluzione che s'aspettava da quasi cinquecento anni. Diego Baratono e Claudio Piani pensano che da oggi in avanti il nome AMERICA, il continente AMERICA, si dovrà guardare con un occhio un po' diverso …



Copyright © Claudio Piani e Diego Baratono

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I SEGRETI DELLE ANTICHE CARTE GEOGRAFICHE


Carte antiche e nuovi sogni

        di Annamaria Bonavoglia

Ci sono libri che per la loro stessa natura portano al sogno, o al desiderio di evasione. Libri che raccontano di terre lontane e di avventure, che conducono lo spirito su sentieri forzosamente solo immaginari. E ci sono libri, rarissimi, che pur essendo di stretta divulgazione scientifica, testi accurati e completi di date, esempi, indicazioni … spalancano la mente al coraggio.
E’ il caso del magnifico testo “I segreti delle antiche carte geografiche. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo” recentemente edito da Albatros ad opera di due appassionati ricercatori torinesi, Diego Baratono e Claudio Piani. Qual è il segreto di questo libro e che segreti ci svela.
E’ questo il nucleo della sua fondamentale bellezza, del suo valore al di là delle stesse parole. Il libro narra, e stupisce per questo, di come i due ricercatori abbiano scoperto, studiando antiche carte, paragonandole ad altre ancora più antiche, confrontando testi dimenticati e attuando associazioni di idee a dir poco geniali, una nuova storia, per così dire, della scoperta del Nuovo Mondo. Partendo dalla semplice domanda che si saranno fatti tutti, anche da bambini “ma se l’ha scoperta Colombo, perché si chiama America?”, i due sono partiti, e ci hanno portato con loro, in una ricerca affascinante, nel tempo, nella conoscenza antica, nel vero concetto del sapere che nei tempi andati era fondamento di sapere e che si è perso con lo scorrere degli anni.
Scorrono, nella lettura, date e fatti concreti, disegni di un angolo di mondo che si integrano perfettamente con dipinti famosissimi, ammirati e forse – anzi sicuramente – mai compresi fino in fondo.
Una serie di dati che si incastrano come un meccanismo prezioso, a creare un affresco di sapienza e di conoscenza che lascia senza fiato.
Ma quello che maggiormente stupisce, e appassiona, è prima di tutto la certezza che non si tratta di mere invenzioni, non è un romanzetto pseudo avventuroso che saccheggia qua e là antichi testi per creare chissà quale intrigo fantasioso.
La bellezza intellettuale del libro sta proprio nella sua natura di reale.
La grandiosità sta nel fatto che due giovani studiosi, al di fuori dei soliti circuiti e schemi intellettuali, si sono posti delle domande e con umiltà sono andati alla ricerca di risposte, non accettando muri dogmatici come ostacolo.
Si percepisce, in ogni riga, in ogni parola, non già la vuota prosopopea di rugosi studiosi che hanno perso il senso stesso del sapere, ma l’umile stupore del ricercatore che passo dopo passo scopre un nuovo sentiero, che si addentra sempre di più in un fumoso passato, per poi rivelarsi una meravigliosa strada, tracciata in tempi remoti da una conoscenza che aveva ben poco di antico, e che è solo colpa del frenetismo del futuro, se si è persa.
Un libro da leggere per scoprire la verità, non nascosta ma palese e evidente, celata solo dall’antica ignoranza, che incrina alla base obsolete teorie geografiche, e riscopre antiche verità inconfutabili.
Ma soprattutto un libro da ammirare e da prendere come esempio.
Perché nella loro quieta sensibilità, i due ricercatori, umili e attenti, ci hanno dato una dimostrazione rara di quello che è la vera missione dell’essere umano.
Non fermarsi alle apparenze, alla “crosta” dipinta magari truffaldinamente da qualcuno il cui ricordo si è perso nel tempo, ma di andare oltre, oltre il consueto, oltre il già detto, oltre il già conosciuto.
Non fermarsi.
Avere il coraggio della propria intuizione e l’umiltà di perseguirla, la perseveranza incontrando gli ostacoli e il sapore dolce e incomparabile della vittoria.
Come raggiungere un Nuovo Mondo, il piano più elevato della propria conoscenza.
Fortunatamente molta gente sta riscoprendo questo gusto, e il testo di Baratono e Piani è sempre più richiesto nelle librerie.
Ecco, forse il primo passo per poter seguire il nostro sentiero di conoscenza, attraverso il loro esempio è proprio questo: cercare il loro libro, leggerlo per scoprire quali misteri/non misteri ci narra. Vedere come si può da un’intuizione realizzare un sogno e poi … partire senza fermarsi mai.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO:
Sabato 14 gennaio 2012, ore 18.00
              MDD Bookshop, via Ascanio Sforza 37 - Milano  

                    EDIZIONI GRUPPO ALBATROS  IL FILO  - www.gruppoalbatrosilfilo.it


domenica 8 gennaio 2012

DEMOGRAFIA

di  Matteo Zavattaro


Nel 70.000 a.c la popolazione umana si era ridotta a poche migliaia di individui a causa di un cataclisma , ciò è desunto secondo una  teoria studiata su vari fronti: DNA , mitocondri e parametri geoclimatici.
Nel 1347 a seguito della morte nera, pandemia di peste, la popolazione mondiale si stima fosse di circa 350 milioni di persone
Nel 1800 era di un miliardo di persone
Nel 1975 sale a 4 miliardi di persone
Poche decine di anni  fa era di 6 miliardi di persone
Due mesi fa,  data simbolica del 31 Ottobre 2011,  la polazione tocca i 7 miliardi di persone
Stima 2050 : 9 miliardi di persone

 Forse era più facile vivere nel passato, essendo in meno?  Difficle dirlo
Comunque
Può la terra sostenere una simile popolazione?
O arriverà qualche malattia, guerra o altro a decimare la popolazione , come vuole la curva di Malthus (biologo che studiò i fenomeni della crescita di popolazioni e sovraffollamento) ?

Anche questo non lo sappiamo.
Di certo è che se noi analizziamo i dati sopra riportati, credo che ci troveremo di fronte  a qualcosa di “nuovo” e non di già visto, nel senso che è la prima volta, per la Terra, che si ha un livello tale di esseri che mangiano, vivono, sporcano e competono...
Inoltre un altro fattore di differenza è che oggi esistono mezzi di comunicazione istantanei, come Internet, per cui le informazioni circolano in tempo reale .
Consideriamo che fino a poco più di 100 anni fa si girava al massimo a cavallo, la luce con candele o lampade a olio, ed è stato così per 50.000 anni, l’uomo uguale a se stesso.
Ora abbiamo mezzi a motore e a reazione, anche energia nucleare e fotovoltaica, e addirittura lo spazio, tutto è cambiato nel giro di soli 120 anni.
Inoltre a oggi esistono mercati più o meno folli per cui vi vendono l’acqua o un formaggio che dista da casa vostra 1.000 km e vi costa meno di quello prodotto a 3 km da dove risiedete.
Se un tempo aveste voluto barattare un pollo di vostra proprietà con un pollo della Romania o della Francia, vi avrebbero dato sempre un pollo per un pollo, o ppure tre latti per un pollo , mai vi avrebbero dato 4 polli per 1 pollo...
Questo tipo di squilibri a cosa porterà? 
Vi sarà un riequilibrio dei fattori ?
L’uomo è forse invitato ad amarsi ed aiutarsi per proseguire?
La crisi mondiale è una “ lezione “ collettiva per invertire la rotta ?
La chimica ci insegna che se si sposta il punto di equilibrio , poi avviene un movimento in direzione opposta che riporta al punto di equilibrio, amenochè non si intervenga con fattori esterni .

Dott. Matteo Zavattaro 

giovedì 5 gennaio 2012

IL PENSIERO E' LA FORZA PIU' POTENTE CHE C'E' NELL'UNIVERSO


di Massimo Corbucci
La fine dell’Homo erectus per effetto del “pensiero debole”. Una grande scoperta di neuro-ortopedia: le discopatie sono dovute all’azione della gravità sulla colonna...
Pensiero, come ebbi modo di dirvi altre volte, è correlato etimologicamente alla parola latina pènsum, che significò la quantità di lana pesata, dacché le cosiddette “ancelle pensili”, giovani “operaie-intellettuali”, avevano il compito di stimare il peso della lana, meditando, vale a dire esercitando la funzione “mentale” del pe-n-sare, appunto!
(Avanti vedremo la doppia accezione del termine mente, che ci riporta al significato di misurare, che attiene il dolore, dalla radice indo-germanica matìs e al significato di mèdeor = medicare, dal latino mèdicus = colui che cura le malattie, essendo un sapiente)
Peso e pensiero sono dunque legati da un “filo concettuale” straordinariamente intrecciato e nell’anno 2012 alle porte, sta per rendersi evidente una sorpresa, che quel tipo di “scienza”, figlia del metodo cartesiano, non si sarebbe mai aspettata di trovarsi di fronte.
La causa per la quale i corpi cadono a terra, a-tratti (c’è un’alfa privativa e il verbo trarre) va annoverata nel regno dei quid impalpabili, immateriali e... inexistenti… come lo è il pensiero.
È una rivoluzione copernicana che l’Establishment non prevedeva e probabilmente non è preparato a fronteggiare. Anche le conseguenze non sono al momento facilmente prevedibili.
È finita una Civiltà, che ha creduto fermamente nell’esistenza di “fettucce” invisibili, in grado di avvinghiarsi in tutti i corpi e di trascinarli verso il centro della terra a velocità sempre più crescente, stante una accelerazione costante e equa per tutti. Dall’oggetto di ferro a quello realizzato in morbida plastica o in leggerissimo polistirolo.
Ne comincia una nuova, libera da questi lacci e consapevole del vero “meccanismo-interno”, il quale ha il potere di far muovere i corpi, senza che vi sia niente di fuori a tirare.
Il fenomeno gravitazionale assimilabile ad un fenomeno squisitamente “psichico”, fa indubbiamente scalpore e il Fisico non può non percepire quella sensazione disarmante di sconcerto, sentendosi depauperato della “rassicurante” nozione newtoniana di Forza di gravità.
Tante nozioni però sono destinate ad essere stralciate dai Libri di Scienza, insieme a paradigmi che hanno incredibilmente attraversato i secoli, pur essendo concettualmente strampalati e affatto aderenti a qualche tipo di logica attendibile.
C’è un esperimento sul peso, che si può annullare, condotto ipnotizzando una persona e facendole “credere” (Crédere = dalla radice della lingua sanscrita crad-dhà = porsi a testa alta con fede) che può vincere la gravità. Vedere per questo l’esperienza di San Giuseppe da Copertino e le cronache del 4 Ottobre 1630, relativamente a ciò che accadde nel monastero dove il frate era stato “rapito” dalla meditazione, durante la santa messa.
L’esperimento condotto in un una Università Russa, ai tempi nostri, contestualmente alle ricerche del Fisico Russo Evgeny Podkletnov, lasciò attoniti i presenti, che ebbero modo di constatare come l’ago della bilancia, sulla quale poggiava la persona ipnotizzata, segnasse zero!
Questi esperimenti appaiono anti-scientifici, visti con l’occhio newtoniano, di chi crede di avere le risposte a tutte le domande e non vuole vedere altro, che ciò che gli fa comodo. Tuttavia aprono l’orizzonte nuovo della - reale - percezione del mondo fenomenico.
A chi è adusato alle esperienze di confine della levitazione, condotte da maestri della “meditazione-trascendentale”, in oriente, (Nella parte destra del globo terrestre) nemmeno sembrerà di leggere qualcosa di… estremo, continuando la lettura di questo articolo.
Tutti gli altri, per comprendere di cosa stiamo parlando, debbono convincersi intanto che nel mondo della Scienza sono accaduti alcuni eventi, per cui oggi dovrà essere riveduto e corretto il concetto di gravità, soprattutto sul punto che non è vero che sia ininfluente il materiale di cui si compone l’oggetto in caduta, ai fini della accelerazione di caduta.
Sto parlano del celeberrimo dato di fatto, che la sfera di alluminio cade più accelerata della sfera di ferro e più lenta ancora sarebbe la caduta del piombo e al limite dell’uranio, che rappresenta l’ultimo elemento realmente estraibile dalle miniere, sul nostro pianeta e su qualunque altro pianeta.
Il paradosso gravitazionale non è come potreste credere che sia!
Che questo sia incontrovertibile è pacifico ormai. Quanto alla possibilità che ingegneri, fisici, laureati in discipline tecnico-scientifiche e tanti altri professionisti della Scienza, nemmeno lo sappiano, nel 2012, che questa osservazione scientifica è stata fatta ed ha determinato in Fisica l’introduzione della “quinta Forza”, è tutta un’altra storia. Paradigmatica dei “vizi” dello scientismo, ma tutta un’altra storia. (Ogni volta che faccio conferenze, noto tra il pubblico facce stravolte, quando racconto questa cosa e che molti credono sia ovvio e naturale, che il piombo cada più accelerato del litio, nemmeno avrei voluto dirlo, ma a scanso reiterazione di sprazzi di ignoranza delle più elementari nozioni di Fisica, è meglio dirlo, che la norma della legge di gravità, prevede l’uguaglianza gravitazionale, che per questo si chiama universale! Il “paradosso gravitazionale” consiste nella diversa “g” di 2 metalli, che per la nozione di “Forza”, dovrebbero essere attratti con eguale intensità. Ci siamo?
Dal momento che il metallo con più basso numero atomico (non diciamo il più leggero, che è sbagliato) tocca terra prima di quello con più alto numero atomico, vuol dire che la spiegazione secondo il “modello attrattivo”, dove si visualizzano idealmente le “cordicelle” di Pierre Gassendi, fa acqua da tutte le parti e che urge l’introduzione del “modello a-trattivo”, dove non ci sono corde tiranti. E viva Dio, si potrebbero chiudere tutti i centri mondiali, dove si cercano, erroneamente, le onde gravitazionali. Non è stata inutile solo la ricerca del Bosone di Higgs al CERN di Ginevra. Qualificarla inutile, la ricerca della particella che crea la massa, mi rendo conto che può offendere tanti Scienziati serissimi, che vi hanno e vi stanno lavorando. Per meglio dire, mettiamola così: la mancata scoperta del Bosone di Higgs, è auspicabile che induca a iniziare la caccia di “quello” che crea la massa, in sua vece. Ovviamente si scoprirà che è quella soluzione della continuità nello shell elettronico e nella “topografia” barionica; il Vuoto Quantomeccanico!
E saranno “resettati” tutti i paradigmi scientifici, della cui validità molti sono convinti e ci metterebbero le mani sul fuoco, ciecamente. Solo perché sta scritto sul libro! Si ripartirà con una “Nuova Fisica”, intanto chiara a comprensibile a tutti e bando ai contorsionismi concettuali e alle formule “esoteriche”, studiate apposta per essere deterrenti funzionali a non far avvicinare alla Scienza, chi non indossa un badge “omologato”.
Il trionfo della Psicologia
Lo Psicologo non è considerato uno scienziato, dacché si occupa di qual cosa di impalpabile non soggetto alle leggi della Fisica. Invero tutto sta per capovolgersi. Niente più del pensiero entrerà nel novero delle competenze del Fisico. Per effetto del pensiero è esploso l’Universo. Ricordatevi che ho introdotto in astrofisica la nozione, che già prima del Big Bang, la gravità era lì. Per effetto del pensiero le galassie si attraggono, si muovono e i Soli all’interno, vedono girare intorno ad essi pianeti, che attraggono sulla propria superficie ogni cosa proveniente dall’alto.
Attenzione, che qui viene l’interessantissimo. Per effetto del pensiero si può far diventare una donna bella come un’Elena. Basta guardarla e immaginarla bellissima. Lei ci diventerà “ineluttabilmente”. Si può liberare un sofferente, da qualunque male. Basta dire delle “parole chiave”, contrapposte a quella ideazione patologica, che tiene acceso un circuito patogeno.
Possiamo determinare la nostra vita, facendo in modo di avere un lavoro, che ci fa stare in ufficio con la segretaria seduta sulle ginocchia o alla guida di un autocarro, affiancati da un nerboruto datore di lavoro, il quale per esortarci a modo suo a far presto, ci prende a scapaccioni dietro la testa.
Tutto dipende da come pensiamo e “a-traiamo” la reAltà.
Anche che voi siate finiti a leggere questo articolo, è dipeso dal vostro pensiero. Nulla vi impediva di leggere un giornale di gossip. Se lo aveste fatto, non avreste saputo quello che ora sapete, però.
Inzuppati nel pensiero
Dovreste aver capito, che siamo inzuppati come pavesini dentro al caffè, in qualcosa che permea tutto. Ogni nostro atomo. Da “dentro” e ci a-trae a dividere con tutti gli altri che sono del pari inzuppati dentro, con tutte le cose, persino; un “destino” (destino = viene da de + essere fermi = che toglie dall’immobilità) che ci “muove” gli uni verso gli altri.
Vi siete mai chiesti, cosa distingue l’uomo dalla bestia?
Vi rispondo nel modo più scientifico, che possiate immaginare. L’intelligenza. Ovvero il modo con cui si usa il pensiero. Il quale vi ricordo, è una miscela in parti uguali di intelligenza, memoria e volontà.
Sapete da cosa si vede se un animale è più o meno intelligente? Dal clinostatismo a dall’ortostatismo che sceglie per accoppiarsi sessualmente. L’accoppiamento orizzontale è segno di difetto d’intelligenza. Al contrario quello verticale denota estrema intelligenza. I serpenti, dunque si distinguono da noi, per intelligenza, anziché no.
E ci insegnano anche una lezione di Fisica incredibile. Toccano appena con la coda sul terreno, come se in certi momenti “vincessero” la gravità.
Vi voglio confidare una nozione, che è la chiave della ViTa: persino il DNA si avvolge a spirale e si “solleva”. Se non ci fosse questa “vis viva”, il DNA sarebbe schiacciato come una “girella”, di quelle che divorate la mattina al bar. Con effetti sulla genetica, molto … avvilenti! 
Il pensiero che “ti tira su”
Allora, lo sapevate che gli oligofrenici hanno la testa pendente? Se si avete vocazione per la psicologia e anche per la fisica.
Sapreste dirmi, perché, secondo voi, quando sentiamo parlare di cose, di cui non cap-iamo niente, ci viene spontaneo “piegare in giù la testa”? Beh, no! Non siamo oligofrenici.
Dovete sapere che cap-ire, significa ire col capo, andare su col capo. Questo è importante da sapere. Magari milioni di sedicenti coltissimi e sapientoni, non lo sanno. Però voi si.
Avete mai sentito parlare che nella storia dell’Homo, c’è stato un evento (evento = avvento = forma contratta di avvenimento) per il quale ha guadagnato “di colpo” la stazione eretta?

L’evento è la presa di coscienza, che non si nasce da sotto i cavoli e nemmeno c’entra niente la cicogna. È stato tanto pregante ontologicamente, da tirar su l’uomo da carponi ad “eretto”, come il DNA, del resto. Peccato che poi, colui che ha “capito” come ci si “riproduce”, vada a farlo in “stazione clinostatica”.
Pensare fa stare con la testa dritta e tira in su la colonna vertebrale. Questo sia il paradigma di una nuova nozione, che presto tutti gli addetti ai lavori in medicina e in psicologia e in scienze motorie, dovranno conoscere. Le implicazioni? Sono di seguito riportate. Prendete nota. 
La storia delle linee di forza
L’Establishment medico dice: il passaggio dell’uomo dalla posizione quadrupedica a quella eretta ha determinato uno spostamento delle linee di forza sulla colonna vertebrale, e in particolare a carico delle lordosi (curve del movimento), che si sono dovute rettificare causando uno spostamento posteriore dei dischi inter-vertebrali.
Morale della favola, uomo hai voluto stare in piedi? Ora paghi lo scotto con le ernie del disco e con tutta una sequela di problemi, che c’è da farsi venire il mal di mare.
Lo scientismo semplifica sempre, quando bisognerebbe approfondire e moltiplica gli enti, quando non ce ne sarebbe affatto bisogno.
Messa così, lo credo bene, che la classe medica si trovi spiazzata, nel comprendere le correlazioni, per esempio, tra gli stati depressivi psichici e l’aumento preoccupante dei casi di discopatia, con le relative neuropatie periferiche algodistrofiche - che causano dolori, gonfiori e degenerazioni).
Rammentate cosa vi dissi, nel precedente articolo su questo tema apparso su Scienza e Conoscenza 38, a proposito di questo? Vi feci l’esemplificazione da “Dottore della Radio TV”, che disattento alla possibilità che può danneggiarsi il cavo d’antenna, finirebbe per consigliare la riparazione e persino l’acquisto di una nuova TV, con esiti poco lieti. Per farvi rendere conto di quale disavventura, oggi, può colpire chiunque di noi, potendosi persino scambiare un ginocchio che fa vedere le stelle, per un problema a carico del ginocchio, quando invero è a carico della colonna!
Pertanto, stante essere la colonna (guarda bene la colonna come causa di malattia Ippocrate 460 a.c.) la causa di molti problemi, invalidanti, importanti, incidenti sulla felicità della vita delle persone, mi è sembrato doveroso, ahimè, come medico e come fisico, richiamare l’attenzione di tutti quelli, che è hanno motivo di essere attenti, sul “filo rosso” che collega il p e n s i e r o a diverse patologie d’organo, degli arti, di distretti del corpo, finendo così per chiarire definitivamente come si deve interpretare il concetto controverso di depressione psichica.
In modo da risalire correttamente alla causa di quella sorta di… “afflosciamento” a cui va incontro la pila di vertebre sovrapposte, allorquando quella “fiammella” dello spirito umano si affievolisce penosamente.
Finiamola di ritenere “sine materia” che il depresso abbia il cortisolo ematico alterato, contratture muscolari dei muscoli interspinali e atteggiamenti del rachide… patogeni.
Vero è, invece, che il “pensiero debole” riporta l’uomo alla preistoria, per dirla spiritosamente. Ma c’è poco da ridere però’, perché l’alluminio dei vaccini si è reso cagionevole del morbo di Halzeimer, che com’è noto è la demenza e cosa fa il mercurio, è meglio che non lo dica io.
In conclusione, per richiamare il punto da dove siamo partiti, il pensiero è “gravità”, posto che non sia un falso la teoria del Vuoto Quantomeccanico e che la forza di gravità è uno svarione concettuale; per cui semplicemente sarà sempre più difficile vivere a testa alta, vittime innocenti del depauperamento dello spirito (il pensiero che tira in su!) da cui non possiamo difenderci, se corriamo a farci vaccinare, credendo di tutelare la nostra salute.
Come pure non è sorprendente se non riusciamo a tener su la nostra colonna, resi ignoranti da una disinformazione, foriera della condizione penosa del “non capire” niente.
Dulcis in fundo, le cinture di sicurezza. Che è mio dovere di uomo di scienza dirlo – non – sono state inventate per la sicurezza, bensì per separare (sekur = scure = tagliare in due) il cervello destro dal sinistro e determinare quel “conflitto psichico”, che non può che concludersi con la testa pendula e più pesante, che pensante.
SCIENZA E CONOSCENZA 29-12-2011