QUELLO CHE RIPORTO, E’ SICURAMENTE DEGNO DI ESSERE MENZIONATO, NELLA
SPERANZA CHE POSSA POI, ESSERE CONFERMATO.
IL DOTT. STEVEN GREER, RINOMATO RICERCATORE STATUNITENSE,(FONDATORE DEL “DISCLOSURE
PROJECT”) NON E’ NUOVO A CLAMOROSE RIVELAZIONI. IN CALCE RIPORTO L’INDIRIZZO
DEL SUO BLOG, DOVE TROVERETE TUTTE LE NOTIZIE RELATIVE ALLE SUE NUMEROSE
INCHIESTE.
AD ONOR DEL VERO, DEVO DIRE RIGUARDO LA NOTIZIA RIPORTATA SOTTO, CHE LA STESSA E' DATATA 18 OTTOBRE
2012, E L’INTEGRAZIONE CON LA TESTIMONIANZA DI JONATHAN WEYGANDT FA RIFERIMENTO
AL 19 DICEMBRE 2012.
COME AL SOLITO, LE TESTATE GIORNALISTICHE NOSTRANE, ARRIVANO CON I
SENSAZIONALISMI “RAFFAZZONATI”, QUANDO VOGLIONO ACCALAPPIARE LETTORI CHE SI
FANNO ABBAGLIARE DALLO SPECCHIETTO COME LE ALLODOLE.
QUESTO NON VUOL DIRE CHE LA NOTIZIA SIA FALSA O TENDENZIOSA, MA A TUTT’OGGI
DEVO REGISTRARE, CHE IL DNA ALIENO …ANCORA NON E’ STATO CONFERMATO…SE MAI
LO SARA’.
…ATTENDIAMO…
Marco La Rosa
“ACCERTAMENTI IN CORSO SU UN PRESUNTO CORPO UMANOIDE “.
Il corpo di un alieno
sulla Terra. Secondo un ufologo statunitense, la risposta è sì. Mancano ancora gli
ultimi test del DNA, ma Steven Greer è praticamente sicuro che i resti di una
piccola creatura ritrovati in Cile, corrispondano a quelli di un
extraterrestre. Si pensava a un feto. Quando venne ritrovata la creatura, la
cui altezza non supera i 12 centimetri, si era pensato potesse trattarsi di un
feto. Dimensioni ridotte, testa di grandi dimensioni e struttura umanoide.
Queste le caratteristiche dell'alieno. Alieno per altro molto simile ai
'grigi', ma di dimensioni troppo ridotte per appartenervi.
Riguardo la scoperta, Greer afferma: "Abbiamo ottenuto i primi strabilianti risultati dallo studio di quel piccolo, potenziale corpo extraterrestre. Raggiunta la località che ora ospita l'essere, siamo stati in grado di effettuare esami ai raggi X e una Tomografia Assiale Computerizzata dell'intero corpo. Abbiamo prelevato dei campioni di Dna in condizioni sterili. Ora verranno analizzati da uno dei genetisti più importanti al mondo". Continua: "I primi test hanno mostrato un organismo biologico intatto ed umanoide, senza alcun dubbio. Le sorprendenti immagini in 3-D ci hanno permesso di ricostruirlo nel dettaglio e così abbiamo potuto vedere i suoi organi interni, come i polmoni, e una struttura che sono pressoché sicuro possa essere il suo cuore".
Ad aggiungere un alone di mistero alla vicenda, la testimonianza di un militare, il quale avrebbe asserito di aver visto l'alieno ancora in vita. Jonathan Weygandt, questa l'identità del marine, ha raccontato a Greer di essere stato in Cile, nel deserto di Atacama. Qui avrebbe visto davanti a sé l'astronave con la quale l'alieno sarebbe giunto sul nostro Pianeta. Non solo, stando al suo racconto, Weygandt si sarebbe addirittura trovato faccia a faccia con l'alieno. In quel momento era ancora vivo, ed avrebbe cercato di comunicare telepaticamente con il marine. Contatto che venne però bruscamente bloccato da quella che Weygandt descrive come una squadra speciale. Il marine sarebbe stato liberato solo a seguito di una minaccia di morte: "Tu non hai visto niente, io non esisto, questo fatto non è mai accaduto. Se dici una parola, sparisci per sempre".
Riguardo la scoperta, Greer afferma: "Abbiamo ottenuto i primi strabilianti risultati dallo studio di quel piccolo, potenziale corpo extraterrestre. Raggiunta la località che ora ospita l'essere, siamo stati in grado di effettuare esami ai raggi X e una Tomografia Assiale Computerizzata dell'intero corpo. Abbiamo prelevato dei campioni di Dna in condizioni sterili. Ora verranno analizzati da uno dei genetisti più importanti al mondo". Continua: "I primi test hanno mostrato un organismo biologico intatto ed umanoide, senza alcun dubbio. Le sorprendenti immagini in 3-D ci hanno permesso di ricostruirlo nel dettaglio e così abbiamo potuto vedere i suoi organi interni, come i polmoni, e una struttura che sono pressoché sicuro possa essere il suo cuore".
Ad aggiungere un alone di mistero alla vicenda, la testimonianza di un militare, il quale avrebbe asserito di aver visto l'alieno ancora in vita. Jonathan Weygandt, questa l'identità del marine, ha raccontato a Greer di essere stato in Cile, nel deserto di Atacama. Qui avrebbe visto davanti a sé l'astronave con la quale l'alieno sarebbe giunto sul nostro Pianeta. Non solo, stando al suo racconto, Weygandt si sarebbe addirittura trovato faccia a faccia con l'alieno. In quel momento era ancora vivo, ed avrebbe cercato di comunicare telepaticamente con il marine. Contatto che venne però bruscamente bloccato da quella che Weygandt descrive come una squadra speciale. Il marine sarebbe stato liberato solo a seguito di una minaccia di morte: "Tu non hai visto niente, io non esisto, questo fatto non è mai accaduto. Se dici una parola, sparisci per sempre".
Fonte BLOG DEL DOTT. STEVEN GREER : http://drgreersblog.disclosureproject.org/
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