Tante malattie o…. una sola malattia?
Evidenze e Incidenza delle principali patologie degenerative in Italia
Tipologia n. individui ammalati al 31.12.2013:
CANCRO 2.800.000; nuovi ammalati
ogni anno = 300.000
ALZHEIMER 1.000.000; nuovi
ammalati ogni anno = 150.000
PARKINSON 250.000; nuovi ammalati
ogni anno = dato non disponibile
SCLEROSI MULTIPLA 60.000; nuovi ammalati ogni
anno = dato non disponibile
EPILESSIA 500.000; nuovi ammalati ogni anno = 25.000
Totale : quasi 5 milioni di
persone solo nel nostro paese = circa il 10% della popolazione (senza contare
le patologie minori). Questi numeri fanno impressione !! E fa impressione, e
contemporaneamente provoca sconcerto, il fiume di danaro che viene impiegato
(nel mondo), e da decenni, per la Ricerca Scientifica dedicata al loro
…“contrasto”. E’ a dir poco desolante !! Ma, mi dico, se questi sono i
risultati…ci deve essere per forza qualcosa di sbagliato nella sua
impostazione…..una sorta di….”peccato originale”……ma dove? Il “Peccato
Originale” della Ricerca Scientifica Dal punto di vista “eziologico” (studio
delle cause) le malattie si possono suddividere in: · congenite: le malattie e le
malformazioni già presenti nel feto al momento del parto · acquisite tramite
contagio (malattie infettive) ·
dovuta all'accumulo o alla carenza di determinate sostanze nell'organismo (ad
es. argiria, scorbuto) ·
sorte a causa dell'esposizione dell'organismo a determinate sostanze, o agenti,
che ne determinano una mutazione genetica (patologie genetiche degenerative).
Le malattie genetiche sono malattie causate da un'alterazione del patrimonio
genetico (DNA) che, in alcuni casi sono ereditarie. Non tutte queste patologie
sono trasmesse alle generazioni successive in quanto il patrimonio genetico di
un individuo può subire modificazioni, mediante fattori esterni (es.:
radiazioni nucleari, cancerogeni chimici, farmaci ecc.), anche dopo la nascita
e, se queste mutazioni non coinvolgono le cellule germinali (spermatozoi nel
maschio e ovuli nella femmina), ma le cellule somatiche (cioè quelle che
compongono i tessuti e gli organi), la persona che ne è portatore non le
trasmetterà ai propri figli. E questo è il caso del cancro, malattia genetica
non ereditaria. Ma in massima parte anche delle altre patologie degenerative
sopra citate. E la MUTAZIONE ne è quindi la causa primaria, così come si
ostinano a spiegarci, o meglio, una o più delle innumerevoli possibili
mutazioni riscontrate nei tessuti patologici ( gene PSEN1, PSEN2, APP,APOE solo
per l’Alzheimer - MMR, BRCA1, BRCA2- MUTYH- FANC, BLM, ATM, geni XP-P53-
VHL-PTEN, ecc. per il Cancro..) ?? Sono queste fantomatiche sigle, cui si aggiungeranno
quelle che i ricercatori, nell’affannosa ricerca dell’infinitesimo piccolo,
rintracceranno in futuro fra le molecole organiche che ci compongono, che sono
le cause di tutte queste malattie? Ma…. ne siamo proprio sicuri? Ne sono
proprio sicuri? A me non sembra proprio….a pensarci bene, le mutazioni…., e
queste alterazioni, sono solo delle conseguenze……… Le vere cause sono gli
“agenti” che le provocano…o mi sbaglio? Un singolo agente mutageno (ad es:
radiazione) può provocare il danno genetico in una qualsiasi delle strutture
cellulari, e quindi in uno qualsiasi dei tessuti che ci compongono, a seconda
di quale ne sia il bersaglio….dando origine ad una mutazione che provocherà
questa patologia (cancro) o quella (alzheimer, parkinson) , a seconda della
mutazione e del danno arrecato…. Tuttavia la Ricerca, e i settori economici da
essa alimentati, è tutta orientata invece ad individuare, all’interno delle
cellule, le singole alterazioni del patrimonio genetico, le singole mutazioni,
e a proporci “nuovi farmaci mirati” volti ad ostacolarne i successivi processi
metabolici da queste derivanti…… La c.d. “Comunità Scientifica” quindi, è tutta
protesa a ricercare SOLO il danno, ma NON il colpevole. Per quale motivo?
Migliaia di ricercatori nel mondo, tutti con lo sguardo unicamente proteso
verso l’infinitamente piccolo, e centinaia di migliaia di miliardi, spesi per
ricercare i vari BRCA1, BRCA2- MUTYH- FANC, BLM..ecc. (e continuare ancora a
farlo) senza essere ancora riusciti a fare una sintesi di tutto ciò? Ma è così
difficile? Forse perché usare solo la testa (senza microscopio), non produce
risultati “scientificamente accettabili”? Ma perché non cercare invece di
individuare invece gli agenti che provocano le mutazioni (che in realtà si
conoscono già), verificarne la presenza nell’ambiente, stabilirne la
provenienza e studiare le contromisure per evitarli, o addirittura eliminarli?
Siamo proprio sicuri che se la Ricerca persegue solo questi obiettivi,
riusciremo ad invertire il “trend” relativo all’incidenza di tali patologie?
Non si è perso di vista l’obiettivo principale? Cioè l’individuazione della
vera causa, quella consapevolezza che ti può porre nella condizione di adottare
VERE MISURE DI PREVENZIONE? Sembra che nessuno si renda conto della tragedia a
cui sta andando incontro l’umanità. I vari organismi nazionali e sovranazionali
da chi sono diretti? Cosa fanno? Pensano forse che nascondere la polvere sotto
al tappeto sia la soluzione migliore? O la salute dunque è diventata, in un
siffatto sistema, non più una questione etica o scientifica, ma solo garanzia
di rendimento economico (profitto), e le malattie un ulteriore ambito
(delinquenziale) di gestione del potere (controllo sociale)? LEGGI ANCHE :
Cronache dalla Galassia n.3 UN INVITO: Ci avviciniamo al periodo relativo alla
Dichiarazione dei Redditi. Vi ricordo quindi della possibilità di destinare il
5 per mille alla nostra Fondazione, ma anche la possibilità di aiutarci nello
sviluppo di altri rami di attività, che non possono beneficiare dell’utilizzo
di questi fondi: Informazione (siamo in procinto, finalmente, di rinnovare il
sito online) Assistenza ai malati, (stiamo valutando la possibilità/necessità
di una sede operativa più ampia, che consenta una migliore resa del servizio di
visita e assistenza medica per far fronte ad una richiesta sempre più
massiccia) Formazione Professionale dei medici prescrittori, e di nuovo medici
che vogliano aggiungersi alla nostra “rete territoriale”. Avete la possibilità
di aiutarci attraverso queste ulteriori modalità di contribuzione volontaria: http://www.metododibella.org/it/mdb/links.do?idTipologia=128587&tipologia=SOSTIENI%20LA%20FONDAZIONE oppure “online” con Carta di Credito, tramite il link inserito
sull’Home Page del nostro sito.
Vi ringrazio
Alessandro Ricchi (Fondazione Giuseppe Di Bella ONLUS)
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