di: DOTT. GIUSEPPE COTELLESSA (ENEA)
L'applicazione del procedimento brevettato potrà essere
utilissimo per la gestione di quest'applicazione:
“Solara 50, l'aeroplano solare gigante che sostituirà i
satelliti”
Si chiama Solara 50 ed è una sorta di gigantesco aeroplano
senza equipaggio alimentato a energia solare in grado di svolgere buona parte
delle funzioni degli attuali satelliti atmosferici.
E' stato presentato da Titan Aerospace nel corso dell'ultima
edizione dell'expo AUVSI (Association for Unmanned Vehicle Systems
International), durante la quale quale vengono passate in rassegna le ultime
novità in fatto di veicoli robotici senza equipaggio. Solara 50 è lungo 15
metri e ha un'apertura alare di 50 metri, ma pesa solo 160 chilogrammi ed è in
grado di trasportare un carico di 30 chili.
Questo velivolo è stato pensato per arrivare fino a 20 mila
metri di altezza e rimanerci per cinque anni grazie alla sua alimentazione
interamente a energia solare. Ogni sua parte è infatti ricoperta di pannelli
fotovoltaici, mentre le batterie sono situate all'interno delle ali. Solara 50
genera energia a sufficienza durante il giorno da immagazzinare nelle batterie
e utilizzarla poi durante la notte. Questo gli consente sia di stazionare sopra
un punto ben preciso sia di muoversi in volo, all'incirca per un'autonomia di
4,5 milioni di chilometri a una velocità poco al di sotto dei 60 nodi.
Si tratta quindi di un velivolo molto più versatile rispetto
a un satellite anche perché è possibile riportarlo a terra al termine dei 5
anni, o anche prima se qualcosa dovesse andare storto. Secondo Titan Aerospace
è anche più economico in confronto ai satelliti convenzionali, sebbene ancora
non sia dato sapere quanto.
Esiste una versione più grande di Solara con ali di 60 metri
(Solara 60), mentre una di dimensioni più ridotte è già stata testata in volo.
Titan Aerospace sostiene che entro un anno Solara 50 sarà operativo e pronto
per il mercato.
IL VIDEO:
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Al World Solar Challenge 2013, sfreccia Emilia 3: l'auto solare italiana che gareggia in Australia
http://www.ecoreport.tv/immagini/Upload/Emilia3.jpg
Emilia 3 gareggerà al World Solar Challenge 2013
E' l'unica italiana in gara e non aspetta altro che dare "gas solare" ai motori. "Emilia 3" è già sbarcata in Australia. Il team ci arriverà nei prossimi giorni per gareggiare nel "World Solar Challenge 2013", una delle più prestigiose sfide per auto a energia solare, 3000 km da nord a sud dell'isola attraverso il deserto dal 6 al 13 ottobre. Il prototipo "Emilia 3" è stato realizzato dalla squadra di "Onda Solare", un team che a Castel San Pietro (Bologna) ha messo insieme aziende e personale di Università e Cnr.
UNA GARA ESTREMA - Dall'incontro tra competenza industriale e ricerca e nato questo gioiello tecnologico pronto a sfidare le eccellenze provenienti dal Giappone (come l'università Tokai, campione in carica), dagli Usa (ci sarà anche il Mit di Boston), dall'Europa (Cambridge). Una sfida interdisciplinare che ha coinvolto anche gli studenti delle facoltà, tra meccanica ed efficienza energetica per realizzare un'auto in grado di superare i 100 km/h di velocità massima, ma soprattutto una velocità media in grado di farla competere su una gara "estrema", che dal 1982 (data della prima pionieristica edizione) ad oggi ha sviluppato regole ben precise: il tempo massimo concesso per coprire la distanza tra Darwin e Adelaide è di una settimana; la competizione partirà ogni giorno alle 8 di mattina e alle 17 gli equipaggi si dovranno fermare e dovranno accamparsi; la griglia di partenza sarà decisa con delle qualifiche come per i gran premi di Formula 1. Solo che poi la gara si svolgerà su strade aperte al traffico (e per queste le vetture devono essere omologate alla guida diurna) e al volante si alterneranno un minimo di due e un massimo di quattro piloti.
UNA COMPETIZIONE SPERIMENTALE - Gran parte dei costi sono stati sostenuti dagli stessi partecipanti (in Australia il team sarà composto da circa 20 persone che metteranno a punto la macchina e poi la seguiranno lungo il percorso). Con alcuni sponsor come Macron, l'azienda di fornitura sportive che ha fornito le divise ufficiali. Una competizione sperimentale, ma non fine a se stessa: come hanno spiegato gli ingegneri dell'Università di Bologna, Andrea Zucchelli per la parte meccanica e Giovanni Serra per quella elettrica, l'80% dei suoi componenti ha delle potenziali ricadute concrete sulle auto elettriche che popoleranno le nostre città.
DA DOTT. GIUSEPPE COTELLESSA
Cars to Cross Desert Without Gas
Cars to Cross Desert Without GasThis month, cars from 24 countries will attempt to cross 3000 km of Australian desert powered only by the hot sun overhead. Instead of gasoline, cars entered in the World Solar Challenge must use solar energy stored in batteries to power the electric motors that make them go.
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