di: Dott. Giuseppe Cotellessa (ENEA)
L'applicazione del procedimeno del
brevetto può risultare utile per l'ottimizzazione del funzionamento delle auto
elettriche.
BRUXELLES - I numeri promettono bene, ma occorre abbassare i
costi di produzione
ed essere più competitivi. E' lo scenario che dovranno
affrontare i produttori di auto
elettriche, se vorranno davvero fronteggiare il mercato
tradizionale dell’automobile. A
dirlo è uno studio di Frost & Sullivan, che analizza il
mercato dell’auto elettrica
considerando i dati del 2012 e tracciando le previsioni per
il futuro prossimo. Secondo
la ricerca di Frost & Sullivan nel 2012 sono state
vendute 120 mila automobili elettriche:
entro il 2018 dovrebbero toccare quota 2,7 milioni. Nel
corso dell’anno i produttori
hanno fatto uno sforzo per contrarre i costi: questo ha
permesso un generale
abbassamento dei prezzi del 18%. Secondo gli analisti di
Frost & Sullivan, i piccoli
accorgimenti messi in campo dai produttori in modo autonomo
potrebbero però non
bastare a rendere i veicoli elettrici davvero competitivi.
NUOVI MODELLI DI VEICOLI ELETTRICI - Entro la fine di
quest’anno gli analisti
prevedono un balzo di oltre il 50%, grazie anche ai nuovi
arrivi previsti: saranno venduti
complessivamente almeno 170 mila veicoli “puri”. Anjan
Hemanth Kumar, team leader del settore Automotive e Transportation per Frost
& Sullivan, ha spiegato: "L’introduzione prevista di circa 15 nuovi
modelli di veicoli elettrici nel prossimo anno come la BMW i8, la Tesla Model
S, la Audi R8 e la Q7, la
Porsche 918 Spyder e la Mercedes SLS AMG eCell,
intensificherà la concorrenza sul mercato e aiuterà a far scendere i prezzi.
Diverse nuove auto elettriche tra cui la Model S di Tesla, la Zoe di Renault
Zoe, e la Ford Fusion Energi sono già best-seller nei rispettivi mercati".
COSTI PROIBITIVI PER LE BATTERIE - Tasto dolente del
percorso di contrazione dei costi di produzione è quello delle batterie:
malgrado i prezzi siano scesi del 20-40% negli ultimi 5 anni, le batterie al
litio restano ancora proibitive per molti clienti. A questo si aggiunge la
carenza di progetti pubblici per la costruzione di
una solida rete di ricariche stradali per veicoli elettrici:
numerosi invece gli esperimenti dei privati, come quelli della Society of
Automotive Engineers International sulla standardizzazione dei connettori a
corrente continua.
INCENTIVI PER I PRODUTTORI - Un elemento che potrebbe
aiutare i produttori sono gli incentivi. La Norvegia ha già aperto la strada:
grazie ai contributi statali il tasso di penetrazione delle auto elettriche ha
toccato quota 3% ed è destinato ad aumentare nel corso dei prossimi anni. Kumar
ha concluso: "L’Europa ha investito quasi 2 miliardi di euro in diversi
progetti di ricerca e sviluppo, vanno dalla catena cinematica del veicolo
elettrico alla rete di ricariche. Se questi sviluppi saranno ben inseriti nello
scenario di ricerca di Cina e Usa, L’Europa potrà massimizzare le prestazioni e
ridurre ulteriormente i costi". Ma lo Stato
dell'Europa Settentrionale sarà anche il primo Paese
dell'Unione a sperimentare i supercaricatori per auto elettriche costruiti da
Tesla Motors.
RETE RICARICA VELOCE TESTATA IN NORVEGIA - Destinati a
rivoluzionare il sistema di approvvigionamento di energia alle batterie dei
veicoli a emissioni zero, i supercaricatori saranno posizionati lungo tutto il
Paese scandinavo permettendo così ai possessori della Model S, la berlina
elettrica le cui vendite sono
iniziate negli Stati Uniti nel giugno del 2012 e in Europa
nel corso dell’estate 2013, di fare il pieno di energia in pochi minuti ed
evitando le lunghe soste fino a oggi necessarie per i possessori di veicoli con
questo tipo di alimentazione. Saranno privilegiate le strade a scorrimento
veloce che percorrono la Norvegia da
nord a sud e tenendo conto della distribuzione della
popolazione, con l’obiettivo che il 90% degli abitanti del Paese scandinavo e
il 60% del territorio si trovi a non più di 320 chilometri da una stazione
dotata di “supercaricatore”.
FASE DI SPERIMENTAZIONE - Questi impianti di ricarica sono
stati dislocati in aree di sosta dotate di bar, ristoranti e centri commerciali
per dare l’opportunità al proprietario della Tesla S di attendere il servizio
cenando o facendo compere. Durante la fase di sperimentazione, 3 Model S sono
partite da Oslo verso 3
direzioni diverse percorrendo circa 500 chilometri ciascuna
fermandosi a ricaricare per 2 volte sotto gli occhi ammirati degli automobilisti
presenti. Fino a questo momento, il costruttore californiano ha consegnato più
di 15.000 auto elettriche con il proprio marchio in 31 Paesi del mondo. Da
qualche anno è
inoltre fornitore di Toyota e Daimler per quanto riguarda
componenti di motori a emissioni zero.
10 commenti:
COMMENTO PERVENUTO VIA MAIL DA DOTT. COTELLESSA:
Oh, the irony! Tesla Model S hits electric pole, causes blackout
tesla model s crash
Talk to utility grid operators and, for the most part, they will tell you that electric vehicles pose little-to-no threat to the electric grid in the US. Except, sometimes, EVs can make the power go out. Not from the simple act of plugging in and charging, but from a more traditional danger: crashing.
A Tesla Model S recently crashed into a utility pole in Murfreesboro, TN, and managed to black out local power for a few hours. The driver was taken to the hospital but there are no reports of injuries.
DAL DOTT. COTELLESSA:
Il carrellino che ricarica l’auto. In Francia si sta mettendo a punto un sistema che garantisce alle auto elettriche un’autonomia di batteria fino a 800 km. L’azienda francese Tender EP sta ultimando un sistema di ricarica autonomo che si aggancia all'auto elettrica come un carrellino e la ricarica mentre è in marcia. Questo tipo di generatore di energia portatile è in grado di creare fino a 22 kW di potenza: a seconda del veicolo trainante e delle prestazioni richieste, il Tender EP può raggiungere l’autonomia totale di circa 600-800 km. In vendita a partire dal 2015, potrà anche essere noleggiato.
DA DOTT. COTELLESSA
Parte la Formula E, 100% elettrica
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Anche a Roma debutterà la Formula E
Tra un anno esatto la "rivoluzione elettrica" farà il suo debutto anche nelle competizioni automobilistiche. La FIA (Fèdèration Internationale de l'Automobile) che è il massimo organo di gestione degli sport su quattro ruote ha infatti presentato in tutti i suoi dettagli la prossima stagione della Formula E che debutterà appunto nel settembre 2014.
LE PRIME GARE - Già quest'anno, però, ci saranno gare dimostrative ma il Campionato vero e proprio - che prevede la partecipazione di 10 team e 20 piloti - scatterà tra 12 mesi sui circuiti cittadini ricavati a Berlino, Bangkok, Pechino, Buenos Aires, Londra, Los Angeles, Miami, Putrajaya (Malesia), Rio de Janeiro e Roma. I percorsi avranno una lunghezza compresa tra 2,2 e 3 chilometri ed offriranno i dovuti livelli di sicurezza anche se le caratteristiche dei tracciati privilegeranno le accelerazioni piuttosto che le velocità di punta, proprio in funzione delle caratteristiche delle monoposto 100% elettriche. Le monoposto di Formula E sono delle monotipo: denominate Spark-Renault SRT_01E utilizzano una monoscocca in fibra di carbonio ed alluminio prodotta dall'italiana Dallara. La parte propulsiva (motore elettrico, trasmissione ed elettronica) sono invece fornite dalla McLaren Electronics Systems, mentre le batterie, con potenza di 200 kW, e sistemi di gestione sono della Williams Advanced Engineering. A livello di integrazione dei sistemi, sviluppo delle monoposto e ottimizzazione della prestazioni e della sicurezza la responsabilità è stata assegnata dalla FIA ad un altro 'attore' della Formula Uno, la Renault. Sulle monoposto elettriche non ci sarà invece il marchio Pirelli (riconfermato per la Formula Uno) sostituito da quello della Michelin, che fornirà pneumatici da 18 pollici di diametro sviluppati per soddisfare le richieste di grip sull'asciutto e sul bagnato.
DAL DOTT. COTELLESSA
Le auto elettriche di domani corrono sul tetto del Lingotto
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Lo storico circuito del Lingotto
Sullo storico circuito del Lingotto per 2 giorni a fine settembre correranno le auto del futuro. Elettriche, dal design completamente nuovo, e soprattutto 'digital', connesse col mondo. Questa una delle iniziative che caratterizzeranno il 26-27 settembre la 1/a edizione di Smart Mobility World, il primo evento B2B mai organizzato in Italia completamente dedicato alla cosiddetta "mobilità intelligente". La due giorni dedicata alla mobilità intelligente, presentata oggi a Torino da Italia-Lingotto Fiere e altri partner, non è un caso che si tenga in Piemonte. "In un territorio come il nostro - ha detto il segretario della Camera di Commercio di Torino, Guido Bolatto - riteniamo doveroso parlare dell'auto del futuro. Questo evento è un'occasione unica per creare le condizioni di sviluppo tecnologico".
INNOVAZIONE TECNOLOGICA - Il settore dell'auto - hanno spiegato in relatori - è pronto a una evoluzione pari soltanto a quella degli Anni '60. Stanno per affacciarsi sui mercati del mondo quelle che saranno le auto del futuro: elettriche, a bassi consumi, 'intelligenti'. Nella sua sezione 'Greencars', SmartMobility sarà l'occasione per fare il punto a livello internazionale: dalle opportunità offerte al design a quelle relative ai nuovi carburanti 'bio', fino alle novità legate al trasporto ferroviario. "Sul tema del trasporto ferroviario regionale - è stato spiegato - la Regione Piemonte è capofila in Italia per tutta una serie di progetti 'smart'. Anche per questo l'evento è stato organizzato a Torino, dove si svolgerà un forum sulla logistica che dovrebbe coinvolgere tutti gli assessori regionali ai Trasporti d'Italia".
DA DOTT. GIUSEPPE COTELLESSA
ENEA presenta a Klimamobility le sue proposte perhttp://www.enea.it/it/enea_informa/img-1/news/KlimaMobility.jpg/@@images/899391a6-35d2-4dbc-9b4c-de10908b6cec.jpeg
la mobilità sostenibile, che consistono in soluzioni per la mobilità individuale, per il trasporto merci, per i veicoli da trasporto collettivo, per la logistica, la sicurezza e l’infomobilità. Una novità è rappresentata dal sistema per la ricarica veloce, frutto di un Protocollo di Intesa in essere tra ENEA, Enel, Università degli studi di Padova e il Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica dell’università La Sapienza di Roma.
Saranno esposte in mostra: il caricabatteria “reverse” dell’ENEA, che integra in un solo dispositivo le funzioni di ricarica e di alimentazione del motore di trazione, un prototipo finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito del progetto “Ricerca di Sistema Elettrico”; una vettura elettrica da competizione che parteciperà alla “Formula ATA Electric & Hybrid Vehicles”; una colonnina per la ricarica veloce, gestita da remoto, che è stata sviluppata dall’ENEL nell’ambito del suo programma di mobilità elettrica.
Per un’efficace diffusione delle macchine elettriche è necessario sviluppare in parallelo le infrastrutture di distribuzione con varie tipologie di ricarica: nei parcheggi vanno previste delle colonnine per la ricarica “lenta”; nelle “stazioni di servizio” multi-energia dovrà essere possibile fare la ricarica rapida. Queste colonnine presentano oggi anche un’elevata flessibilità d’utilizzo, poiché permettono “rabbocchi” di energia in emergenza e buoni recuperi di autonomia (circa 30 minuti per recuperare l’80% della capacità della batteria e 45 minuti circa per il 100%).
DA DOTT. COTELLESSA
L'energia dei fulmini per ricaricare i cellulari? Nokia ce l'ha fatta
http://www.ecoreport.tv/immagini/Upload/Fulmini(1).jpg
Nokia sperimenta: energia dai fulmini
SOUTHAMPTON - L'energia di un fulmine per ricaricare un Lumia 925, la notizia giunge dalla BBC: l'esperimento è stato condotto dall'Università di Southampton in collaborazione con Nokia. Gli esperti ne sono convinti: sfruttando l'energia della natura, in questo caso quella prodotta dai fulmini, si potrebbe produrre corrente elettrica anche nelle zone del mondo più povere.
L'ESPERIMENTO - Il team di esperti ha creato un fulmine "in provetta" canalizzando una scarica da 200.000 Volt attraverso un traferro di 30 cm. Il risultato è stato inaspettato per gli stessi scienziati, infatti Neil Palmer, scienziato del laboratorio di alta tensione dell'Università di Southampton, ha dichiarato: "Siamo stupiti del fatto che i circuiti della Nokia abbiano in qualche modo stabilizzato il segnale, facendo in modo che la batteria si caricasse".
DA DOTT. COTELLESSA
L'energia dei fulmini per ricaricare i cellulari? Nokia ce l'ha fatta
http://www.ecoreport.tv/immagini/Upload/Fulmini(1).jpg
Nokia sperimenta: energia dai fulmini
SOUTHAMPTON - L'energia di un fulmine per ricaricare un Lumia 925, la notizia giunge dalla BBC: l'esperimento è stato condotto dall'Università di Southampton in collaborazione con Nokia. Gli esperti ne sono convinti: sfruttando l'energia della natura, in questo caso quella prodotta dai fulmini, si potrebbe produrre corrente elettrica anche nelle zone del mondo più povere.
L'ESPERIMENTO - Il team di esperti ha creato un fulmine "in provetta" canalizzando una scarica da 200.000 Volt attraverso un traferro di 30 cm. Il risultato è stato inaspettato per gli stessi scienziati, infatti Neil Palmer, scienziato del laboratorio di alta tensione dell'Università di Southampton, ha dichiarato: "Siamo stupiti del fatto che i circuiti della Nokia abbiano in qualche modo stabilizzato il segnale, facendo in modo che la batteria si caricasse".
DA DOTT. COTELLESSA
Conventional Batteries Not Required
Conventional Batteries Not RequiredResearch at the Volvo Car Group suggests that carbon fiber sheets, laminated onto lithium-based thin films, may solve the weight and cost penalties associated with hybrid and electric car batteries. These energy storage materials, they say, could be integrated directly into the vehicle's infrastructure
DA DOTT. COTELLESSA
Electric Cars Not So Bad After All
Electric Cars Not So Bad After AllFear not, utilities! Although the rising popularity of electric cars had some worried about spikes in peak demand at the end of every workday, a new study says those assumptions are way off. Power Magazine reports that most car-charging takes place outside the expected 3 p.m. to 7 p.m. window.
DA DOTT. COTELLESSA
Extending EV Range
Extending EV RangeWhen it comes to range, electric cars can't compete with gasoline-powered vehicles. Could an inexpensive material added to lithium-ion batteries improve the situation? Science Daily says a new electrode, developed by researchers from China and Singapore, and made from iron oxide nanoparticles could help electric vehicles cover greater distances.
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