Che tutto ciò che ci circonda sia
reale o meno? Beh nessuno lo aveva mai messo in discussione prima che i
visionari Lana ed Andy Wachowski diressero il primo Matrix, film che ha
sollevato una possibilità inedita e "plausibile". Ovvero, siamo tutti
parte di un programma computerizzato, una simulazione ben orchestrata da chissà
chi, teoria tornata sotto i riflettori dopo che Elon Musk parlò alla Code
Conference 2016 di reale eventualità. Teoria complottista ai massimi livelli,
adesso sconfessata da un recente studio di fisica teorica redatto da un team di
scienziati della Oxford University e pubblicato nei giorni scorsi sul
Scientific Advances. In questo studio le prove fisiche che la nostra realtà, e
la vita come la conosciamo, non sono frutto di una simulazione computerizzata
come quella di Matrix. La spiegazione è piuttosto semplice: secondo i calcoli
dei due autori, Zohar Ringel e Dmitry Kovrizhi, non ci sono abbastanza
particelle nell'universo conosciuto che possano sostenere la potenza necessaria
per una simulazione di questa portata. La possibilità paventata anche da
filosofi e rispettatissimi astrofisici, come Neil deGrasse Tyson, si sbriciola
dinnanzi alla realtà della fisica. Per studiare la materia in questione, i due
fisici hanno studiato il cosiddetto "quantum Hall effect" utilizzando
la tecnica quantistica Monte Carlo (QMC - Wikipedia), definita come una
"grande famiglia di algoritmi sfruttati per simulazioni di sistemi
quantistici". Il team ha cercato di realizzare un modello accurato dei
fenomeni quantistici che occorrono nei metalli, una simulazione complessa ma
limitata ad una porzione estremamente ridotta di materia. La complessità dello
studio cresceva all'aumentare del numero di particelle coinvolte, rendendo la
cosa praticamente impossibile. Pensate che, per tener traccia delle
informazioni di un paio di centinaia di elettroni, servirebbe una memoria per
computer con più atomi di quelli presenti nell'intero universo. Possiamo far da
soli la conseguente moltiplicazione e dedurre l'impossibilità scientifica. Ma
non tutto è escluso, i due fisici hanno dovuto ammettere che c'è sempre
l'eventualità che esistano proprietà fisiche inedite che possano permettere la
simulazione di molti corpi quantistici. Nel dubbio, se siete persone molto
curiose puntate sempre sulla pillola rossa.
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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