Cina: prima videochiamata
quantistica intercontinentale al mondo
Grazie ad un gruppo di esperti è
stato possibile effettuare la prima videochiamata al mondo che sfrutta la
tecnologia quantica.
La quantistica è una branca della
tecnologia in via di sviluppo. Questa risulta essere molto interessante per i
vari studiosi per alcune peculiarità che la caratterizzano. E’ per questo che
ultimamente, sono sempre in numero maggiore le ricerche riguardo le tecnologie
che prevedono il suo impiego. Nel caso delle comunicazioni, l’utilizzo di
tecnologia quantistica permetterebbe di effettuare collegamenti tra vari punti
senza permettere in nessun modo l’intercettazione della chiamata. Il tutto è
reso possibile grazie alla particolare meccanica con la quale funziona questa
scienza. La meccanica quantistica non permette di effettuare clonazione delle
particelle leggere e di conseguenza è impossibile intercettare le chiamate.
Sarebbe una vera e propria svolta. Considerate che i sistemi di comunicazione
che vengono utilizzati ad oggi, per quanto possono sembrare sicuri, permettono
tutti di essere intercettati. E’ questa la motivazione principale per la quale
questa branca della fisica sta attirando molta attenzione negli ultimi tempi.
In molti paesi quali, Cina, Europa, Corea e Stati Uniti, sono numerosi i test
che mirano a comprenderne tutte le sfaccettature. Bisogna dire che sistemi di
comunicazione quantistica sono stati già utilizzati da questi paesi che abbiamo
citato. Sono numerosi i sistemi che sono stati creati appositamente per
sfruttare questo tipo di collegamenti. Purtroppo però, tutti gli scienziati che
l’hanno utilizzata hanno riscontrato lo stesso tipo di problema. Le
comunicazioni che sfruttano questo tipo di tecnologia innovativa non riescono
ad andare oltre 200-300 km di distanza. Questo perché la luce emessa svanisce
progressivamente muovendosi lungo la fibra fino a svanire. Sono stati vari i
tentativi svolti nel corso degli anni per poter porre rimedio a questa
problematica, ma nulla fino ad ora era stato scoperto. Pare che però il lampo
di genio sia venuto a degli scienziati cinesi che in associazione con dei
ricercatori austriaci sono riusciti a fare quello che fino ad ora era considerato
impossibile. Ovvero un tipo di comunicazione di tipo quantistico che si
spingesse oltre i 200-300 km standard di cui si è parlato prima. Dietro la
scoperta ci sarebbe anche il merito di un satellite. Scopriamo come hanno
fatto.
Chunli Bai, presidente
dell’Accademia Cinese delle Scienze e Anton Zeilinger, presidente
dell’Accademia Austriaca delle Scienze hanno tenuto un nuovo tipo di video
conferenza. E’ accaduto quello che migliaia di studi sulla quantistica avevano
cercato di produrre. Stiamo parlando di un tipo di comunicazione tra due
estremi del mondo. Il tutto utilizzando la tecnologia quantica. Chunli Bai ha
parlato da Pechino, mentre Anton Zeilinger ha parlato da Vienna. Nessun tipo di
comunicazione quantica aveva raggiunto mai una distanza così elevata. Per
permettere ciò gli scienziati si sono serviti di un particolare satellite
cinese in orbita da agosto 2016. Il suo nome è Micius. Non c’è bisogno di dire
che entrambi sono stati molto entusiasti di aver dato vita a quello che in
molti non sono riusciti a fare. La faccenda è stata definita una vera e propria
svolta della scienza. “Oggi, una semplice videochiamata
ha dimostrato l’importanza del potenziale innovativo delle varie ricerche” Sono
state queste le parole del rettore dell’Università di Vienna, Heinz Hengl. Era presente anche lui alla
conferenza video che si è tenuta tra Pechino e Vienna e si è visto molto
onorato nel partecipare ad un evento tanto importante per la storia della
scienza. La prima dimostrazione pubblica della comunicazione a lunga distanza
che sfrutta questo nuovo tipo di tecnologia quantica è arrivata poche settimane
dopo che la Cina ha presentato una nuova rete di comunicazione quantistica a
fibre ottiche di 1.240 miglia tra Pechino e Shanghai per i campi “militari,
finanziari e governativi”. Per effettuare la videochiamata, i ricercatori hanno
dovuto annunciare anche un nuovo computer quantistico che per quanto hanno
sostenuto si è rivelato 24.000 volte più
veloce rispetto ai computer analoghi progettati dalla concorrenza.
Tutti vogliono il potere della
tecnologia quantistica
Secondo quanto emerso, sarebbero
sempre in numero maggiore gli scienziati e le compagnie provenienti da Stati
Uniti, Cina, Europa e Corea che stanno tentando di aggiudicarsi il settore
della comunicazione quantistica. La lotta risulta essere molto dura per le
ragioni che vi abbiamo già citato all’inizio dell’articolo. “La comunicazione
quantistica è vista come una tecnologia volta a proiettarsi verso il futuro del
settore delle telecomunicazioni.” E’ quello che ha dichiarato un rapporto
dell’Accademia Cinese. Pare che gli scienziati siano convinti che questo tipo
di tecnologia sarà impiegata in futuro per tutti i dispositivi di
telecomunicazione. I fatti parlano chiaro, sono molti i paesi e le aziende che
si stanno impegnando attivamente nello sviluppo di questa branca della fisica.
Sono tutti molto interessati a padroneggiare nel settore perchè si è convinti
che questi meccanismi saranno alle basi dei sistemi di telecomunicazione del
futuro. Attualmente solo gli scienziati cinesi e austriaci sono riusciti a
sviluppare qualcosa di davvero innovativo grazie anche al satellite Micius. Ma
parliamo ora del dispositivo che ha permesso che questa videochiamata fosse
possibile. Ovviamente ci riferiamo a Micius, il satellite di cui il nome è
stato preso da un antico filosofo e scienziato cinese. Come abbiamo detto anche
in precedenza, questo è stato messo in orbita dal governo cinese nell’agosto
dello scorso anno. La sua distanza dalla terra risulta essere precisamente di
310 miglia. Micius contiene all’interno di esso un trasmettitore decoy-state
QKD, una sorgente continua di fotoni e un analizzatore di teletrasporto
quantico. A confermare i componenti del satellite rivoluzionario sono stati gli
stessi ricercatori dell’Accademia Cinese delle Scienze.
Come funziona Micius
Il satellite trasmette un segnale
attorno a tutto il globo usando l’intreccio quantico o creando coppie di fotoni
che coesistono nello stesso stato quantistico. Anche a grandi distanze, i due
fotoni saranno identici gli uni agli altri. I fotoni collegati permetteranno
quindi di comunicare tra le due parti a patto che questi continuino a mantenere
la stessa ed identica chiave segreta di accesso. Se questa cambia, la
comunicazione si interrompe. La chiave, nel caso della video chiamata, è stato
un protone polarizzato oppure una particella subatomica della luce con
magnetismo modificato e spin sul suo proprio asse. Gli scienziati hanno definito
il processo come un vero e proprio teletrasporto di qualcosa attraverso lo
spazio. E’ stato così che nello stesso momento è stato possibile collegare
Pechino e Vienna. Gli scienziati hanno anche spiegato che è impossibile
intercettare questo tipo di trasmissione. Chiunque voglia “hackerare” le
informazioni durante questo tipo di comunicazione dovrebbe prima di tutto
osservare e cambiare la chiave segreta sfruttando le leggi della meccanica
quantistica. Ciò però comporterebbe un problema per chi intercetta. Nel momento
in cui la chiave viene cambiata, le due parti che sono in contatto,
lecitamente, vengono avvertite dal cambio della chiave e di conseguenza vengono
avvisate della presenza dell’intruso. Fin’ora questo tipo di comunicazione non
è stato molto utilizzata proprio per limite di distanza che poteva raggiungere.
La luce nella fibra veniva a dissolversi. In questo modo, spiegano gli
scienziati, sarà possibile contattare qualsiasi punto della terra ad ogni tipo
di distanza. “Lo scambio di informazioni quantiche
criptate sulle distanze intercontinentali non fa altro che rafforzare l’idea
che il potenziale delle tecnologie di comunicazione quantistica sia davvero
elevato e argomento fondamentale delle future ricerche. Quello fatto oggi, è
uno dei passi più importanti che proiettano al futuro. Se le ricerche
procederanno come dovuto si apriranno le porte di un futuristico internet
basato sul meccanismo della quantistica.” Sono state queste le parole del presidente
dell’Accademia Austriaca delle Scienze.
L’Accademia Cinese delle Scienze
così come anche l’Accademia austriaca delle Scienze si ritengono molto
soddisfatte del lavoro svolto. Se da una parte gli scienziati austriaci pensano
di aver creato qualcosa di innovativo che può aprire le porte al futuro,
dall’altra parte gli scienziati cinesi sono molto entusiasti perchè pensano che
con questa scoperta il loro paese potrebbe diventare uno tra i principali
competitor del settore tecnologico. D’altra parte, il governo cinese ha tenuto
a precisare che il risultato ottenuto dimostra come il paese più popoloso al
mondo sia sulla pista giusta per diventare un potente leader tecnologico
mondiale. “La Cina ha effettuato grossi passi in avanti
nelle varie industrie manifatturiere all’avanguardia. Tra queste figurano
quella aerospaziale, nucleare e ferroviaria ad alta velocità. Queste saranno
solo le basi per la costruzione di qualcosa che sarà in grado di competere con
tutti i settori analoghi sparsi nel mondo, se la Cina continua a procedere di
questo passo, la trasformazione della sigla (vista male da tutti) “Made in
China” in “Designed in China” (sicuramente più apprezzata) sarà solo una
questione di tempo. E’ questo quello che ha affermato l’Accademia Cinese delle
Scienze in un comunicato al China Daily.
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