SEGNALATO DAL DR. GIUSEPPE
COTELLESSA (ENEA)
Un nuovo cuore artificiale a
levitazione magnetica è stato impiantato con successo per la prima volta al
mondo in un paziente pediatrico. L’operazione è stata eseguita all’Ospedale
Pediatrico Bambino Gesù di Roma da un equipe mista del Dipartimento medico
chirurgico di cardiologia pediatrica, diretta dal dottorAntonio Amodeo,
responsabile ECMO e assistenza meccanica cardiorespiratoria. L’intervento è stato eseguito come soluzione
ponte (cioè in attesa di un cuore compatibile per il trapianto) il 7 gennaio
scorso su una ragazza di 16 anni affetta da miocardiopatia dilatativa severa.
L’impianto è stato necessario a causa del rischio di morte improvvisa causato
dalla patologia. Dopo 4 giorni si è reso disponibile un cuore compatibile e la
paziente è stata trapiantata l’11 gennaio. Il nuovo dispositivo meccanico si
chiama Heart Mate 3. Negli Stati Uniti è ancora in corso il trial clinico
mentre in Europa ha ottenuto il marchio CE nell’ottobre del 2015 ed è stato
impiantato da allora solo su popolazione adulta. Il dispositivo funziona grazie
a una pompa centrifuga a levitazione magnetica che mantiene il rotore sospeso
impedendogli di entrare in contatto con altre parti meccaniche. Questo
impedisce ai globuli rossi di danneggiarsi durante il passaggio del sangue nel
dispositivo riducendo fenomeni come l’emolisi. Impedisce anche l’attrito delle
parti meccaniche tra di loro, prevenendo così l’usura del dispositivo. Può
essere utilizzato sia come soluzione ponte in attesa del trapianto di cuore,
sia come soluzione definitiva (destination therapy) per chi, a causa delle sua
patologia, non è eligibile per il trapianto d’organo. Alla luce degli ottimi
risultati ottenuti nella sperimentazione europea, l’equipe del Bambino Gesù ha
deciso di chiedere il permesso alla casa produttrice, la St. Jude Medical, di
utilizzare questo modello per la prima volta al mondo su un paziente
pediatrico. Il trial europeo ha dimostrato una sopravvivenza del 98% a 30
giorni dall’impianto e del 92% a 6 mesi. Ancora più importante, su 50 pazienti
adulti trapiantati non si sono registrati eventi avversi (trombosi, emolisi o
malfunzionamenti meccanici) che sono tra le cause principali di morte. «Ci è
stata data l’opportunità di utilizzare per primi su un paziente pediatrico
questo nuovo dispositivo alla luce dell’esperienza maturata negli anni dal Bambino
Gesù nel campo degli impianti di cuori artificiali – spiega il dottor Antonio
Amodeo – È stato un intervento reso necessario dai rischi di morte improvvisa a
cui la ragazza era sottoposta a causa della sua patologia. Il nuovo dispositivo
magnetico offriva garanzie migliori in termini di efficacia e di sopravvivenza
ed infatti la ragazza a distanza di sole 16 ore dall’intervento era sveglia ed
in ottime condizioni. Oggi la ragazza sta bene ed è stata dimessa dall’Ospedale
dopo il trapianto cardiaco il primo febbraio». L'Ospedale Pediatrico Bambino
Gesù ha realizzato il primo impianto di cuore artificiale nel 2002. Da allora
sono stati impiantati oltre 60 cuori artificiali. Il 30 settembre 2010
l’Ospedale ha eseguito l’impianto del primo cuore artificiale permanente in un
paziente pediatrico portatore di distrofia di Duchenne, e, nell’aprile del
2012, quello del più piccolo cuore artificiale, del peso di 11 grammi, sempre
per la prima volta al mondo, su un bambino di appena 16 mesi. Nel periodo
2011-15, il Bambino Gesù ha coperto quasi il 50% di impianti di cuori
artificiali pediatrici in Italia.
FONTE:
http://www.diregiovani.it/2016/02/24/20842-bambino-gesu-roma-primo-impianto-cuore-levitazione-magnetica-heart-mate-3.dg/
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
1 commento:
Posta un commento