SEGNALATO DA MARCO VECCHI (OmPhi
Labs Private Research & Publishing)
Di: Sabato Scala
DA:
La Fisica è a una svolta storica
ma pochissimi se ne sono accorti
substrato causale - vuoto
superfluido
Sono ormai quotidiane le notizie
su nuove prove scientifiche a favore dell’esistenza di un substrato causale e
di un “mondo di retroscena” che sottende ai fenomeni quantistici. Giorno per
giorno appare sempre più chiaro che l’interpretazione “casuale” di tali
fenomeni, ovvero l’interpretazione di Copenaghen, é superata dai fatti
sperimentali. La notizia più recente risale al 23 febbraio 2016, giorno in cui
é apparso su “Scientific American” un articolo dal titolo “Risolto il paradosso delle
traiettorie surreali dei fotoni“ relativo alla verifica sperimentale
della correttezza dell’interpretazione Bohmiana della quantistica. Ma cosa
cambia con questa scoperta? Nell’interpretazione di Bohm, i fenomeni
quantistici sono tutt’altro che casuali, esiste, infatti, una funzione reale e
quindi non semplicemente probabilistica, che “guida” sempre e comunque le
traiettorie delle particelle. In altre parole si riporta in vita una visione
deterministica della realtà fisica, seppure parzialmente diversa da quella nota
nella fisica classica. Onda pilota di BohmLe particelle finiscono per avere
traiettorie ben definite e viene introdotta una cosiddetta “onda pilota” che
traccia una sorta d’invisibile autostrada lungo cui viaggiano i fotoni e quindi
l’energia che determina i cambiamenti di stato di ogni particella.
Non si nega,
quindi, l’essenza probabilistica delle funzioni della MQ, ma essa viene
connessa unicamente all’impossibilità di conoscere le condizioni iniziali in
cui si trova la particella senza violarne lo stato (principio
d’indeterminazione di Heisenberg). Esiste, quindi, una sorta di tessuto
sottostante che definisce il modo in cui la particella agirà una volta
“osservata” attraverso lo strumento di misura.
Con l’Onda pilota di Bohm sparisce, quindi, la casualità assoluta connessa al collasso della funzione d’onda ovvero all’evento della “Misura” che determina un passaggio con caratteristiche del casuali ed imprevedibili di una particella, dal mondo della meccanica dei quanti a quella classica. Questo salto di qualità non rende, però, ancora chiara la direzione che stanno prendendo i ricercatori e la convergenza tra diversi studi e ricerche, che ha subito una particolare accelerazione proprio tra la fine del 2014 ed il 2015. Il “Mondo di retroscena” di Prigogine e di Bohm, stà avanzando a sempre maggiore velocità, prendendo la nitida forma della reintroduzione di un mezzo di “trasmissione” dell’informazione a effetto istantaneo (come quello previsto dalla “onda pilota” di Bohm) sparito all’inizio del secolo scorso: l’Etere.
Con l’Onda pilota di Bohm sparisce, quindi, la casualità assoluta connessa al collasso della funzione d’onda ovvero all’evento della “Misura” che determina un passaggio con caratteristiche del casuali ed imprevedibili di una particella, dal mondo della meccanica dei quanti a quella classica. Questo salto di qualità non rende, però, ancora chiara la direzione che stanno prendendo i ricercatori e la convergenza tra diversi studi e ricerche, che ha subito una particolare accelerazione proprio tra la fine del 2014 ed il 2015. Il “Mondo di retroscena” di Prigogine e di Bohm, stà avanzando a sempre maggiore velocità, prendendo la nitida forma della reintroduzione di un mezzo di “trasmissione” dell’informazione a effetto istantaneo (come quello previsto dalla “onda pilota” di Bohm) sparito all’inizio del secolo scorso: l’Etere.
La forma con cui questo “scomodo
intruso” è ritornata è quella degli studi sui superfluidi e sulla
sempre più probabile natura fluida, o meglio “superfluida” del vuoto. Alcuni
lavori che ho già segnalato già in passato anche su Altrogiornale, e che oggi
sono ancora assai poco conosciuti e studiati, figureranno tra pochi anni tra i “classici” della fisica
come vere e proprie pietre miliari per uno storico e radicale cambio di
paradigma. Ve ne sono tanti e tutti assai recenti, ma tra questi mi piace
citare, oggi, “Physical vacuum is a special superfluid medium” di Valeriy
Sbitnevi, pubblicato il 13 maggio 2015 su “Selected Topics in Applications of
Quantum Mechanics“. Questo lavoro è intimamente collegato alla pubblicazione di
“Scientific American” e all’esperimento che conferma la natura Bohmiana della
quantistica. In esso, infatti, Sbitnevi mostra come il modello “superfluidico”
del vuoto, ed in particolare le equazioni di Navier-Stokes, che descrivono la
dinamica macroscopica dei vortici e dei moti nel fluidi, siano una diversa
forma matematica della interpretazione Bohmiana della MQ e della “onda pilota”
.
In altre parole un Etere
in forma di vuoto superfluido è, matematicamente, affine
all’interpretazione di Bhom della equazione di Schroedinger. Precisiamo ancora
meglio il concetto perché non sfugga il salto di qualità che si stà compiendo. Il
Vuoto Superfluido e la interpretazione di Bhom coincidono e il “Mezzo” che
consente di diffondere ovunque e istantaneamente l’informazione di correlazione
che da vita ai fenomeni di entanglement quantistico. I fenomeni della
meccanica dei quanti sono, quindi, matematicamente ricavabili dalle equazioni
che descrivono il modo vorticoso in un superfluido. A questo rilevantissimo e
naturale secondo passaggio si aggiunge il terzo ancora più rilevante sul quale
mi sono soffermato sia nel nostro libro “La Fisica di Dio”, sia negli articoli
divulgativi che ho pubblicato su Altrogiornale e che può essere compreso senza
grande sforzo, sfogliando gli articoli relativi alle ricerche sperimentali sui
superfluidi. Alcuni lavori, sempre recenti, infatti propongono l’uso di un
modello noto con nome di “Vetri di Spin”, e quindi del modello di Ising, ovvero
di una estensione del modello neurale di John Hopfield, per modellare sostanze
in stato superluifo come l’Elio 3. In particolare i Vetri di Spin e, di
conseguenza un modello affine alle reti neurali di Hopfield, è adoperabile per
descrivere matematicamente bene le dinamiche e i vortici in una sostanza
superfluida. Non ci vuole molto a comprendere che questi studi portano a
ritenere che il passo tra una descrizione “NEURALE” dell’Elio 3 e quella
NEURALE DEL VUOTO superfluido è brevissimo. In altre parole, il salto che
attendevamo per riportare al centro un modello deterministico (seppure nei
termini indicati da Bohm) connesso alla natura neurale del vuoto è alle porte.
PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI SUL CONCETTO DEL VQM (VUOTO QUANTO MECCANICO – del Dr. Massimo Corbucci)
LEGGI:
L’UOMO KOSMICO di Marco La Rosa –
OmPni Labs 2014 – Cap. 6 Menti Innovatrici: gli umili che riscoprono la nuova
fisica. Da pagina 97 a pag. 104.(ndr – MLR)
Ma torniamo al modello proposto
da Bohm.
Esso è intrinsecamente
olografico, ovvero prevede che l’informazione sia distribuita in modo uniforme
ovunque, in tal modo consente la “Istantaneità” della propagazione delle
correlazioni attraverso una “onda pilota” e, con essa, l’istantaneità dei
fenomeni di entanglement. Karl Pribram, con le sue sperimentazioni sulla retina
dei gatti, ha mostrato in laboratorio quanto era già stato reso noto dalla
matematica delle reti neurali: il cervello opera in modo intrinsecamente
olografico. A questo punto il cerchio si chiude. Il modello olografico che Bohm
cercava e che non era riuscito a trovare, è quello neurale di Hopfield, o se si
vuole é il modello di Ising che descrive le dinamiche del vuoto superfluido. Le
conseguenze della scoperta che il vuoto e i meccanismi della gravità
quantistica operano con le stesse leggi ed equazioni che governano il nostro
cervello, appaiono straordinarie e fantascientifiche anche a una mente profana.
Nei prossimi anni, quindi, è assai probabile, se questi studi troveranno
conferme, che la natura “Non casuale” ma finalistica dell’Universo produrrà una
vera e propria rivoluzione della scienza che riguarderà tutti i settori dello scibile. Consentitemi, in
chiusura, una triste profezia: alcuni italiani figureranno tra i primi nomi in
queste scoperte, ma tutti proverranno da contesti di ricerca che operano fuori
dal nostro paese e non per mancanza di finanziamenti, ma per una tendenza tutta
italiana a privilegiare ed esaltare il peggio e la mediocrità in tutti i
settori, allontanando innovazione, capacità e inventiva.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI SU
SPAZIO-TEMPO SUPERFLUIDO:
E se lo spazio-tempo fosse un
superfluido?
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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