SEGNALATO DAL DR. GIUSEPPE COTELLESSA (ENEA)
Tumori, gli scienziati di Brescia
scoprono una sostanza che blocca la crescita
La ricerca italiana fa passi da
gigante nella lotta al cancro, grazie alla scoperta di una sostanza che si è
dimostrata in grado di frenare la progressione tumorale.
Si tratta di un’altra vittoria in
campo medico parte della ricerca italiana. I ricercatori del Dipartimento di
Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università degli Studi di Brescia
hanno identificato una molecola in grado di inibire la crescita di diversi tipi
di tumori. La molecola in questione, per essere testata, è stata somministrata
per via orale ad animali di laboratorio portatori di tumori umani. Lo studio è
stato coordinato dal professor Marco Presta e condotto sotto l’egida
dell’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro (AIRC) che da anni
tramite innumerevoli iniziative si occupa di raccogliere i fondi per portare
avanti la ricerca. La scoperta è stata
pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Cancer Cell che gli ha
dedicato la copertina del numero di agosto. Lo sviluppo e la progressione di
diversi tipi di cancro umano, quali ad esempio il tumore alla prostata ed il
tumore polmonare (il più diffuso in Italia), possono dipendere ed essere
regolati da una famiglia di fattori di crescita denominati FGF. In queste
neoplasie la presenza di FGF stimola infatti la proliferazione delle cellule
tumorali e favorisce lo sviluppo di vasi sanguigni, accelerando la crescita
tumorale e la diffusione di metastasi. La nuova scoperta deriva da uno studio
iniziato diversi anni fa presso il laboratorio di Presta nell’ambito di
progetti di ricerca finanziati dall’AIRC. Lo studio individua come una proteina
denominata PTX3, coinvolta nei meccanismi naturali di difesa contro i
microorganismi, fosse in grado di inibire l’attività biologica di diversi FGF. Questa
scoperta può definirsi senza ombra di dubbio sensazionale poichè dà il via allo
sviluppo di nuovi farmaci in grado di bloccare la progressione del tumore e la
disseminazione delle metastasi. “Lo studio - sottolinea Presta - dimostra per
la prima volta come la crescita e disseminazione metastatica di tumori umani
FGF-dipendenti sia fortemente inibita quando tali tumori sono inoculati in
animali di laboratorio geneticamente modificati in modo da produrre livelli
elevati della proteina PTX3. Sulla base di tale osservazione - prosegue lo
scienziato - è stato possibile identificare, mediante modelli informatici, una
piccola molecola derivata dalla struttura di PTX3 capace di legare tutti i
membri della famiglia degli FGF. Tale molecola, denominata NSC12, si è
dimostrata in grado di inibire la crescita di cellule tumorali umane e la loro
capacità di dare metastasi al polmone e al fegato anche quando somministrata
per via orale”. La scoperta apre la
strada allo sviluppo di nuovi farmaci in grado di bloccare la progressione
neoplastica e la disseminazione metastatica dei tumori umani la cui crescita è
mediata dagli FGF.
Da : http://www.liberoquotidiano.it/news/scienze---tech/11820494/Tumori--gli-scienziati-di-Brescia.html
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
ACQUISTABILI DIRETTAMENTE DAL SITO OmPhi Labs ED IN LIBRERIA
Nessun commento:
Posta un commento