SEGNALATO DAL DR. MIGUEL LUNETTA
(ASTROFISICO)
La missione Kepler è una missione
spaziale della NASA parte del programma Discovery, il cui scopo è la ricerca e
conferma di pianeti simili alla Terra in orbita attorno a stelle diverse dal
Sole, tramite l'utilizzo del telescopio spaziale Kepler. Il veicolo spaziale,
chiamato in onore dell'astronomo tedesco del diciassettesimo secolo Johannes
Kepler, è stato lanciato con successo il 7 marzo 2009. Il telescopio Kepler è
stato "specificatamente progettato per monitorare una porzione della
nostra regione della Via Lattea e scoprire dozzine di pianeti simili alla Terra
vicino o nella zona abitabile e determinare quante delle miliardi di stelle
della nostra galassia posseggano pianeti". Per fare ciò, un fotometro
monitora costantemente la luminosità di più di 145 000 stelle di sequenza
principale nel suo campo di vista fissato, presso le costellazioni del Cigno,
della Lira e del Drago. I dati sono trasmessi a terra, dove vengono analizzati
in cerca di periodiche diminuzioni di luminosità delle stelle causate da pianeti
extrasolari che transitano di fronte alla loro stella. Nell'aprile 2013 il team
di Kepler aveva individuato 2 740 candidati pianeti e confermato altri 121. Nel
gennaio 2013 un gruppo di astronomi dell'Harvard-Smithsonian Center for
Astrophysics ha stimato dai dati di Kepler che nella Via Lattea risiedano
"almeno 17 miliardi" di esopianeti simili alla Terra. (da: Wikipedia)
24 Luglio 2015:
Un'altra Terra, un pianeta
cugino, forse gemello, "vicino" e con tutte le condizioni potenziali
necessarie per aver ospitato o ospitare a tutt'oggi la vita: un sole simile al
nostro, un anno lungo quanto quello terrestre, una forza di gravità,
temperatura, clima e terreno favorevoli alla presenza di acqua.
Siamo soli nell'universo?
Questa la storica scoperta
annunciata oggi dai dirigenti della Nasa con parole cariche d'emozione.
"Siamo più vicini a rispondere alla domanda che l'umanità si fa da
millenni se siamo soli nell'universo. Siamo alla vigilia di poter osservare un
pianeta simile alla Terra", ha detto Jon Grunsfeld, direttore delle
Missioni Scientifiche della Nasa. "Abbiamo scoperto il pianeta più vicino
gemello o almeno cugino della Terra", ha precisato Grunsfeld. Si tratta di
'Kepler 452-b' - questo il nome dato dagli astrofisici - e si trova a 1.400
anni luce da noi, eppure orbita attorno alla sua stella ogni 385 giorni. Quasi
come la terra.
Stelle lontane
Ad individuarlo è stato il mitico
telescopio 'Kepler' lanciato in orbita nel 2009 proprio con lo scopo di
individuare stelle lontane, simili al sole, con i loro possibili pianeti.
Nonostante un guasto nel 2013 abbia mandato Kepler in pensione anticipata, le
centinaia di miliardi di dati che ha raccolto continuano ad essere analizzati
dai laboratori a terra della Nasa con l'aiuto anche del telescopio Hubble: ecco
allora che Kepler ha portato all'identificazione non solo di circa 5.000
'candidati' pianeti, ma di una dozzina di questi - tra cui '452-b' - con i loro
sistemi solari simili alla Terra. 'Kepler 452-b' - è stato spiegato durante il
briefing della Nasa - è di dimensioni una volta e mezza la terra e riceve dalla
sua stella energia doppia della nostra, il che fa presumere la possibile
esistenza di piante e quindi del processo di fotosintesi che sostiene la vita.
Sei miliardi di anni
"Questo pianeta ha sei
miliardi di anni ed è la cosa più vicina ad un posto che qualcun altro potrebbe
chiamare 'casa', è il primo pianeta potenzialmente abitabile che abbiamo
individuato, ha trascorso sei miliardi di anni nella zona abitabile della sua
stella, più della terra", ha detto Jon Jenkins, capo analista del
telescopio Kepler. "Possiamo pensare a '452-b' come un cugino più vecchio
della terra, che ci dà l'opportunità di osservare come il nostro pianeta
potrebbe evolversi". Nel 2017 - ha annunciato Grunsfeld - la Nasa lancerà
un nuovo telescopio con l'unico scopo di studiare i pianeti vicini con
similitudini alla terra. (ANSA).
"Gli anni su Kepler 452B
sono della stessa lunghezza che qui sulla Terra" ha spiegato Jon Jenkins,
capo analista dei dati provenienti dal telescopio della Nasa "e il pianeta
ha trascorso miliardi di anni intorno alla zona abitabile della sua stella. Il
che significa che potrebbe aver ospitato vita sulla sua superficie ad un certo
punto, o potrebbe ospitarla ora". "Kepler 452B - hanno spiegato
ancora gli esperti - ha un'età di 6 miliardi di anni e riceve il 10% in più di
energia dalla sua stella rispetto alla Terra". La sua dimensione è
compatibile con quella della Terra - ossia una volta e mezza il nostro globo -
ed il suo sistema solare anche. Sebbene la composizione del pianeta non sia
stata ancora determinata, gli scienziati non escludano che possa essere di
origine rocciosa. La sua straordinaria importanza, spiegano alla Nasa, è che
potrebbe darci indicazioni su come potrà evolversi il nostro pianeta nei secoli
futuri. Il sistema solare scoperto da Kepler si trova a una distanza di 1.400
anni luce dalla Terra, nella galassia del Cigno.
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