L’ARTICOLO CHE SEGUE, FA PARTE
DELL’INTRICATO PUZZLE DELLE EVIDENZE RIGUARDO L’UTILIZZO DI BIOINGEGNERIA
CLONANTE NEL PASSATO REMOTO DELLA NOSTRA SPECIE. NON E’ UN MISTERO CHE QUESTO
SIA UN MIO CAVALLO DI BATTAGLIA, VEDI: “IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE, LA VERA
GENESI DELL’HOMO SAPIENS (Ed. OmPhi Labs 2015).
PERCHE’ I REGNANTI DELL’ANTICHITA’
(SUMERI, EGIZI, INDU’, PRECOLOMBIANI) ERANO TUTTI ASSOLUTAMENTE CONVINTI
DI DISCENDERE DAGLI DEI CREATORI?
PERCHE’ NELLE CRONACHE ANTICHE
(CONSIDERATE MITI ED ALLEGORIE), SI DICE ESPLICITAMENTE CHE GLI DEI CREATORI ERANO
INFLESSIBILE SULLA REGOLA DI NON “MESCOLARE” IL SANGUE?
SE VOLETE SAPERNE DI PIU’
LEGGETE:
L’ALTEZZA DELLE MUMMIE EGIZIE
RIVELA ENDOGAMIA.
Discovery News, 11 Maggio 2015
L’altezza dei faraoni che
governarono l’antico Egitto conferma i documenti storici che attestano la
consuetudine delle unioni tra consanguinei. Ciò sarebbe confermato da una nuova
ricerca condotta su 259 mummie. È infatti noto da fonti storiche che i
matrimoni cosiddetti “incestuosi” erano comuni tra i reali egizi, (come
per altro nell’antichità presso quasi tutti i regnanti delle varie etnie – ndr MLR
– vedi: IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE, LA VERA GENESI DELL’HOMO SAPIENS- di
Marco La Rosa Ed. OmPhi Labs 2015 – cap. IV IL GRUPPO SANGUIGNO – PAG. 76
GENERAZIONE INBRED E OUTBRED). I faraoni ed i regnanti antichi in
genere, erano fermamente convinti di discendere dagli dei quindi l’endogamia
era necessaria per conservare la sacra linea di sangue. Risulta però difficile
provare l’incesto nei matrimoni reali attraverso i test genetici, in quanto sarebbe
necessario prelevare campioni di tessuto che verrebbero inevitabilmente
distrutti durante il processo di laboratorio, con rammarico e quindi veto da parte delle autorità
preposte alla conservazione dei corpi mummificati. Frank Ruhli, direttore
dell’Istituto di Medicina Evoluzionistica all’Università di Zurigo, ha quindi
ovviato al problema usando il marcatore
di carattere altamente ereditario dell’altezza del corpo, appunto per
evidenziare la prova della consanguineità in 259 mummie. Il team di ricercatori associati a Ruhli, ha studiato la variazione (differenza tra
individui) dell’altezza del corpo dei reali, comparandola con le variazioni tra
persone comuni. «I faraoni variarono meno
in altezza rispetto agli uomini comuni. Questo è un indicatore di endogamia»
ha commentato Ruhli. Dettagliando i risultati nell’American Journal of Physical
Anthropology, Ruhli e colleghi hanno visto che i faraoni erano più alti dei
maschi non reali dello stesso periodo, mentre vi era poca differenza nella
statura tra donne reali e comuni. L’altezza media della popolazione maschile
variava tra 161 cm nel Nuovo Regno (1550-1070 a.C.) e 169.6 nel primo periodo
dinastico (2925-2575 a.C.), con una media totale di 165.7 cm tra tutti i
periodi dell’epoca. Le donne avevano un’altezza media di 155.6 cm nel Tardo
Periodo (712-332 a.C.) fino a 159.5 cm nel Primo Periodo dinastico, con una
statura media di 157.8 cm. Il faraone più alto sembra essere stato Ramses II
(1303-1212 a.C.), che misurava almeno 173 cm ed era sposato alla regina
Nefertari-merjem-Mut, anch’ella alta per l’epoca, 165 cm, più alta della media
maschile nel Nuovo Regno. Re Amenhotep I fu probabilmente il risultato di tre
generazioni di matrimoni tra consanguinei. Il professore di antropologia
biologica Barry Bogin ha trovato simili evidenze anche in Guatemala, in ragazzi
e ragazze viventi. La scarsa variazione di altezza media riflette anche una
buona qualità dell’ambiente, in cui non è necessaria una grande variabilità
genetica.
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