Di Marco La
Rosa
19 Aprile 2015
Breve pensiero scaturito dopo la conferenza di Maurizio Baiata a Cremona il 18 Aprile 2015.
Il caso non esiste e gli eventi sincronici hanno fatto si che
rivedessi un caro vecchio amico. Il tempo scorre in modo diverso se intraprendi
vie sconosciute ai più. Ecco perché ho ritrovato una persona che non è
invecchiata affatto nello spirito e neppure nel corpo. Vent’ anni fa le nostre
strade hanno preso direzioni diverse e ieri, quando ci siamo rivisti, è bastato un attimo per realizzare che la
“visione” della realtà che ci circonda è
cambiata radicalmente per noi, ma non per il mondo attorno che scorre ancora
ignaro di ciò che avviene dietro il velo a pochi millimetri (o forse meno) dai
nostri sensi. Quello che abbiamo fatto in questi anni non ci ha fatto
progredire materialmente nella ricerca che avidamente e spasmodicamente
macinavamo insieme giorno dopo giorno, ma in realtà ci ha fatto crescere
esponenzialmente e a nostra insaputa,
nell’affinamento dei sensi che permettono di guardare al di là del velo. Ecco
che all’improvviso ti trovi, un giorno qualsiasi, magicamente catapultato
dall’altra parte. Ti volti e guardi indietro, dove a pochi passi le immagini di
un “futuro passato” scorrono come un nastro trasportatore e ti vedi lì, inutilmente indaffarato ad inseguirti. E’ la
consapevolezza che arriva come un pugno nello stomaco; ti fermi e finalmente comprendi che cercavi nel posto
sbagliato, lontano, troppo lontano da te stesso, confuso e distratto dal rumore
e dal caos generato dalla “materia”. Ciò che invece è nascosto in bella vista sta
dentro di te, talmente vicino da non dover nemmeno allungare la mano per
toccarlo.
grazie Maurizio !
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