Questo curioso reperto archeo-biologico è visibile al
“Nubian Museum”, nella citta di Assuan (antica Syene), famosa principalmente
per la mastodontica diga sul Nilo.
E’ stato oggetto di molte disquisizioni ed interpretazioni,
in quanto dato l’eccezionale stato di conservazione sono ben visibili sul
guscio dei disegni (vedi ingrandimento)
Sull’ uovo si vedono distintamente tre forme triangolari
affiancate ed attraversate da sottili linee parallele, una sorta di base
rettangolare che le unisce e, sulla
destra, una sagoma allungata che
potrebbe assomigliare ad uno struzzo piuttosto stilizzato.
Il reperto è stato rinvenuto a Saqqara, a poche miglia dalla
piana di Giza, fra il 1909 ed il 1910. La datazione al radiocarbonio lo colloca
(inequivocabilmente), in un periodo che
oscilla grossomodo tra il 4000 4500 a.C.
Molti studiosi,
ritengono che le tre figure triangolari simboleggino delle montagne, e
noi che non vogliamo mettere in dubbio Champollion e compagni, per ora la
prendiamo per buona. Alcuni altri dicono che potrebbero essere vele di
imbarcazioni. Sulla figura stilizzata dello struzzo, diciamo che sono quasi
tutti d’accordo.
Comunque, ancora oggi, possiamo constatare che da parte
della scienza ufficiale non vi sia affatto univocità.
Nel marasma di informazioni ufficiali e pseudo-ufficiali, ho
trovato interessanti le considerazioni
di un amico, ricercatore indipendente, esperto di antiche civiltà e con il
quale ho condiviso studi e ricerche per parecchio tempo.
Stefano Panizza (http://falsimisteri.myblog.it/), che
l’anno scorso ha potuto visionare di persona il reperto in questione, e ne ha
tratto un’interessante post : http://falsimisteri.myblog.it/archive/2012/07/05/l-uovo-delle-piramidi.html
Gli ho chiesto di ritornare in Nubia con la memoria, e di
rispondere alle mie domande:
MLR: Ciao Stefano, ben trovato. A proposito dell’uovo “nubiano”, mi puoi
illustrare in parallelo le ipotesi ufficiali di “montagne” e “vele”, con la terza ipotesi definibile
“ufficialmente scomoda” ?
S.P.: Ciao Marco, dato che amo essere sintetico, ti elenco i
motivi per i quali ho sposato l’ipotesi “montagne”:
- la “montagna” ha il suo simbolo
più antico proprio nella forma piramidale
- ripetuto tre volte sta a
significare il “plurale”, quindi si tratterebbe di “tante” montagne
- tale termine è espresso
anche da linee verticali parallele
In Egitto le montagne sono presenti; a volte sorgono
improvvise nella distesa pianeggiante, in altre formano un'irregolare sequenza
rocciosa (è vero che la forma delle montagne è essenzialmente
tondeggiante, mentre i “triangoli” sono appuntiti, ma migliaia
di anni fa potevano avere quella forma, considerando l'erosione da
sabbia e vento)
Quindi, credo che un ignoto artista abbia
rappresentato in modo realistico quanto stava osservando.
Esiste anche l’ipotesi “vele”, motivata soprattutto dal
fatto che una vela può assumere una forma triangolare. Trovare, allora, una
similitudine in altri reperti, qualunque essi siano, potrebbe essere un valido
sostegno a questa teoria.
Ma qui iniziano i problemi.
Le antiche imbarcazioni egiziane avevano una sola vela,
quadrata o rettangolare (non tre e triangolari), stesa fra una o due travi di
legno.
Lo sappiamo con certezza dalle pitture tombali e dai
modellini ritrovati
Appare, quindi, poco convincente l’ipotesa “vele” se nelle
numerose ed antiche testimonianze nautiche non esiste nulla del genere.
MLR: Secondo te, il fatto che l’uovo sia stato rinvenuto
nell’area archeologica di Saqqara, non molto lontano dalla piana di Giza, tra l’altro prospetticamente visibile
all’orizzonte, può giocare a favore della terza “scomoda” ipotesi, che di fatto
retrodaterebbe la data ufficiale della costruzione delle tre Piramidi?
S.P .: Ritengo essere la meno probabile, l’ipotesi che i tre
triangoli rappresentino le tre piramidi di Giza. E questo per i seguenti
motivi:
- le piramidi sono state (per
l’egittologia accademica - ndr) costruite attorno al 2.500 a.C., cioè ben
2.000 anni dopo che l’ignoto artista tracciasse quei disegni sull’uovo.
- il triangolo centrale e
quello posto a destra di chi guarda sono, si, nelle giuste proporzioni
“piramidali”, ma il terzo no (cioè la piramide di Micerino, nella
realtà, è molto più piccola delle altre due).
- mancano le piramidi
satelliti.
- le righe parallele non
hanno senso perchè l’intera struttura nell'antichità era ricoperta di
calcare bianco.
- non si comprende cosa
rappresenti il rettangolo sottostante alle tre figure.
In conclusione, ritengo che, pur in mancanza di
certezze assolute, l’ipotesi “montagne” sia quella che meglio risponda ai
riscontri ottenuti.
Ricordo che la certezza assoluta non esiste in campo
scientifico. Chi lo pensa non sa come funzioni la Scienza. Esistono, invece,
“probabilità” più o meno alte di trovare risposte corrette. Non per nulla Essa
procede correggendo sistematicamente il tiro.
L’idea di una grande civiltà predinastica, seppur
suggestiva, ha bisogno di supporti ben più saldi su cui reggersi. Non
basta, cioè, un singolo reperto per scardinare un‘intera sistema di credenze
basato su innumerevoli dati che ben si incastrano fra loro. Può essere un
interessante punto di partenza ma, a mio avviso, non ci sono gli estremi per
considerare feconda questa strada.
MLR: Grazie Stefano per la tua chiarezza e precisione.
Per concludere, mi permetto di instillare, se già qualcuno
non lo avesse, il DUBBIO. Il dubbio che già molti e molti anni fa, i primi
studiosi di confine, poco scientificamente e molto fantasiosamente (Erik Von
Daniken e Peter Kolosimo per esempio), esternavano sulla reale capacità (ancora
oggi? – ndr) della scienza ufficiale, di poter datare inequivocabilmente alla
IV Dinastia, il complesso piramidale di Giza. Venendo ai nostri giorni, molti
altri studiosi di confine come G. Hancock, R. Bauval, J.A. West ecc.., prima da
soli poi via via coadiuvati da scienziati e geologi come Robert Schoch, hanno
messo in discussione le datazioni ufficiali di piramidi e Sfinge. Il dibattito
è ancora in corso, almeno per costoro, gli egittologi di fatto vanno per la
loro strada confermando le datazioni ufficiali. Per dovere di cronaca, dobbiamo
dire che non vi sono neppure certezze riguardo la metodologia di
costruzione utilizzata, lo dimostrano gli ultimi brillanti studi dell’architetto
francese Jean Pierre Houdin, per citarne uno.
Ergo, il nostro bellissimo uovo della discordia, potrebbe
essere stata la “tavolozza” ante litteram, di un brillante quanto ignaro
artista delle dune, che presumibilmente in un limpido mattino di 6500 anni fa,
ritraeva il panorama di Giza che gli si stagliava all’orizzonte, tenendo di
spalle l’Oasi di Saqqara…forse.
2 commenti:
03 Maggio 2013
Dal libro le “Storie” di Erodoto storico del 500 a.c. è riportato un racconto nel quale egli chiedeva ad alcuni sacerdoti egizi quando furono costruite le piramidi dell’altipiano di Giza.
Risposta: “In un periodo nel quale il sole si era per quattro volte allontanato dal suo corso abituale: due volte sorse là dove di solito tramonta e due volte tramontò là dove di solito sorge”.
Espongo deduttivamente la seguente mia teoria:
In un articolo pubblicato su una rivista specializzata pochi anni fa, alcuni astrofisici americani hanno interpretato tale affermazione, come indicatrice dell’inversione di rotazione della terra e tale evento con l’aiuto di computer in dotazione della Nasa, sarebbe avvenuto intorno al 36 mila a.c.
Stabilito con il programma Sky Glob della Nasa attraverso un’intuizione dei ricercatori Bauval e Gilbert che le tre stelle in coda a Orione (Delta, Epsilon e Zeta)riflettevano la loro posizione sull’altipiano di Giza nel 10.450a.c. circa, [durante l’era zodiacale del Leone (vedi Sfinge)], è facile dedurre conoscendo la ciclicità delle precessioni degli equinozi, che per ritornare alla precedente era del Leone sia sufficiente sommare 26.000 mila anni circa, con data finale pari a 36.450 circa.
Pertanto la coincidenza non mi sembra del tutto casuale e sta a indicare che la loro costruzione risalirebbe a quell’epoca.
Più precisamente essendo la precessione equinoziale pari a 25.920 anni, la data finale risulterebbe 36.370 a.c.
Le Piramidi di Giza sono quindi state "griffate" illegittimamente dai faraoni della quarta dinastia e la Sfinge costruita poco prima, non rappresenta Kufuway ma ATON-RA.
La mia teoria ha avuto riscontro in un convegno tenutosi a Dubai il 28 gennaio 2015, presenti alcuni studiosi e ricercatori di fama internazionale tra i quali Robert Bauval (Il mistero di Orione) ed il Dr.Mei cattedratico torinese. Ebbene il dr. Mei ha presentato uno studio sull'età delle piramidi di Giza dal quale si evince come data di costruzione il 36.400 a.c. circa, allineata con quella rilevata dal sottoscritto (36.370). La sua ipotesi è scaturita dalla data rilevata intuitivamente da Bauval (10.450), scaturita con la proiezione delle tre stelle di Orione sull'altipiano di Giza, ma non coincidente perfettamente in quell'epoca, ma in quella precessionale precedente datata 36.400 circa, tramite il programma astrofisico della Nasa definito Sky Globe. A tal punto i ricercatori astrofisici che sono scienziati ed il sottoscritto che tale non è, O ci siamo inventati il tutto o come si dice "ci abbiamo azzeccato".
20 luglio 2005
Sintetizzo quanto si può leggere sulla rivista ufficiale di Voyager.
Giacobbo si è recato ad Assuan per filmare un uovo di struzzo particolare.
L'uovo di struzzo che si trova attualmente al Nubian Museum risale a 4500 anni avanti Cristo, e presenta incisioni che raffigurano struzzi e piramidi.
Se in effetti quei tre triangolini presenti sull'uovo dovessero essere interpetati come piramidi, ci si troverebbe di fronte ad un bel dilemma.
Se le piramidi risalgono a non prima del 2700 a.C., come possono essere state raffigurate da un ignoto viaggiatore nel 4500 a.C.?
Su questa altra faccia vi sono nuovamente tre triangoli, ma questa volta una linea che assomiglia molto al Nilo (qualcuno l'ha interpretata come un serpente).
"E' come se un viaggiatore di 6500 anni fa avesse disegnato il panorama che si era trovato davanti", sempre tenendo presente che tra la datazione ufficiale delle piramidi della piana di Giza e quelle ritratte sull'uovo passano 2000 anni.
L'uovo così come lo si può osservare è stato trovato nelle tomba di un uomo sepolto 4500 anni prima di Cristo e LO STRATO GEOLOGICO ERA ESATTAMENTE CORRISPONDENTE ALL'EPOCA DELLA SEPOLTURA!
Il carbonio 14 inoltre ha confermato l'età del sito e del guscio.
Fabry Panizzi
Le tavole smeraldine dicono che la piramide è stata costruita 36000 anni fa.
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