di: Marco La Rosa
La parola
"cancro" è brutta, spiacevole, evoca
pensieri e stati d'animo tristi e grigi.
La
temiamo, tentiamo di esorcizzarla evitando di pensarci e quindi di
pronunciarla.
Ma quando
ci tocca da vicino, cerchiamo inevitabilmente aiuto nella
"speranza" che qualcuno che "sa", che "conosce",
possa darci la soluzione facendoci tornare il sorriso.
Non
pensiamo con logica e raziocinio, ci gettiamo letteralmente nelle braccia di
"sconosciuti" che il senso comune e non la conoscenza, ci hanno
indicato per risolvere un problema, anzi il problema che riguarda
la nostra vita.
Ritorno
sempre li, sul "senso comune", che oggi più che mai ci "pilota", non ci fidiamo più dei nostri sensi, anzi meglio, ci hanno forzato a non seguire più il nostro cuore, ma piuttosto
a delegare sempre di più, fuori da noi stessi, non
solo il "sentire", il "percepire" con il cuore e la mente
in simbiosi, ma anche il non imparare per conoscere, quindi non sappiamo "discernere", tra bugia e verità.
Ecco
perché oggi, nel 2013, la nostra
società vive pilotata da
"credenze" e non da "conoscenze". Ecco perché oggi, nel 2013, il cancro non è ancora stato sconfitto...e potrei continuare ancora...
Il
proposito di questo blog e dei sui collaboratori è
quello di stimolare il "dubbio", che insieme alla volontà di conoscere, permette la formazione della "nuova
catena umana", in grado di tirarci fuori dalle sabbie mobili della
credulità.
Buona
lettura
di: Dott. Armando Vecchietti
"Fare
ricerca scientifica significa fare domande alla natura.
Guarda ed
ascolta solo ciò che la natura ha da dirti e
non quello che vuole il tuo sponsor.
Dimentica
per un istante anche quello che hai imparato a scuola e sii pronto a
riesaminare le tue vecchie “certezze”.
"Confronta
le nuove conoscenze con le vecchie e non cercare di essere acuto o
intelligente.
E’ sufficiente che tu sia umile.
Se hai
timore di ciò che i tuoi colleghi
potrebbero dire sulla tua ricerca non potrai mai essere un vero ricercatore.
Non
cercare di “indirizzare” gli esperimenti, prima cerca di comprenderli e poi
eseguili fedelmente.
Abbi
fiducia delle tue sensazioni ma poi controlla i risultati con strumenti che
siano indipendenti dai tuoi sensi.
Non
cercare di sviluppare idee su qualcosa che non hai mai visto.
Non
nascondere gli errori, parla di essi in modo franco e sii orgoglioso di
conoscerli. Essi sono i più sicuri indicatori della tua
strada".
"Una
ragionevole domanda che possiamo porci in campo oncologico è: “Com’è possibile che anche la ricerca oncologica nonostante tutti
questi anni di intense ricerche e miliardi di dollari spesi non è ancora riuscita a
scalfire nemmeno un pò l’enigma del cancro?
Possiamo
anche chiederci: “…ma la ricerca oncologica sta
veramente cercando nella direzione giusta oppure é
necessario ed opportuno cambiarla?”
Tutti
sappiamo che tra i problemi irrisolti dell’oncologia quello più indagato è come si forma la cellula cancerosa.
Per la
ricerca oncologica classica non c’é dubbio che essa si formi da
una mutazione genetica della cellula sana.Per spiegare la sua origine, i
ricercatori hanno indagato in numerosi settori cercando cause virali,
immunologiche o genetiche ma fino ad oggi non sono mai approdati a nulla di
definitivo.
Nonostante
il bilancio non proprio soddisfacente, molti credono ancora che per ciò che dovrebbe essere la terapia, un vaccino, le cellule
staminali o i farmaci “intelligenti” prima o poi risolveranno il problema.
Ma come è possibile che una cellula sana diventi cancerosa e sia
capace di distruggere un organismo per altri versi sano?
In fondo,
la cellula cancerosa è un organismo molto fragile,
si uccide con un soffio e quando è aggredita è incapace di opporre una resistenza efficace.
In verità le cellule dei tessuti colpiti, molto prima delle
manifestazioni più visibili della malattia,
subiscono delle modificazioni che solo in seguito portano alla formazione della
cellula cancerosa.
Vedremo come sia un errore credere che la cellula cancerosa si sviluppa
direttamente dalla mutazione genetica di una cellula sana.
Molto
probabilmente se la lotta contro il cancro non ha raggiunto gli obiettivi che
si era proposta di raggiungere è perché ha continuato a considerare la cellula cancerosa come l’oggetto della ricerca senza rendersi conto che il cancro
non è la malattia di una cellula ma
la malattia di tutto l’organismo".
approfondisci qui:
http://www.cellulacancerosa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=18&Itemid=16&lang=it
approfondisci qui:
http://www.cellulacancerosa.it/index.php?option=com_content&view=article&id=18&Itemid=16&lang=it
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