SONNO PROFONDO INDOTTO DA "ANTICHE SEDAZIONI", ASSORBITE DALL'ORGANISMO, NONSTANTE I PUNTUALI MONITI DI ILLUMINATI MEDICI...
MLR
MARVIN HARRIS (1927-2001)
da: www.beppegrillo.it
IL LAVORO CANNIBALE
"Ci sarà un motivo se i boscimani e gli irochesi lavoravano
per nutrirsi un'ora al giorno e oggi dobbiamo lavorare per 8/10 ore al giorno
per 40 anni, fino alla soglia della morte, per sopravvivere. Il lavoro ci
divora. Cos'è cambiato in peggio da allora? Qual è il significato della parola
"lavoro"? A cosa serve l'aumento del lavoro? A consumare la propria
esistenza in una miniera o in un ufficio 2x2 fino alla consunzione, spegnendosi
come delle candele? All'acquisto di beni inutili per far crescere il Pil? Ad
accumulare ricchezze materiali che non ci seguiranno nell'aldilà? A pagare le
tasse a uno Stato ipertrofico? Quando è iniziata questa follia che ormai non
riusciamo più a vedere, che ci ha trasportati in un "altrove" cognitivo
che scambiamo per l'unico mondo possibile? Il tempo, la felicità, la crescita
interiore sembrano scomparsi. Al loro posto ci sono solo il lavoro e il suo
opposto: "la mancanza di lavoro", la disoccupazione, temibile come e
più della schiavitù quotidiana a cui siamo soggetti.
"Gli imprenditori europei furono i primi a svolgere i
loro affari senza che qualche "ufficio del saccheggio interno"
cercasse di ridimensionarli. Essi potevano accumulare ricchezze senza
preoccuparsi di dividerle. Gli imprenditori accumulavano ricchezze spingendo i
loro seguaci, chiamati ora dipendenti, a lavorare più sodo. Grazie al possesso
di capitali, potevano comprare aiuto e noleggiare mani (oltre a schiene,
spalle, piedi e cervelli). L'imprenditore non era obbligato a promettere di consumare
tutto alla prossima festa del villaggio e poteva facilmente disattendere le
richieste di una più ampia partecipazione al prodotto. Inoltre, la
forza-lavoro, manuale o intellettuale, aveva ben poca scelta. Privi di accesso
alle terre e alle macchine, non potevano lavorare in nessun modo se non
accettavano la legittimità delle pretese dell'imprenditore. Essi assistevano
l'imprenditore semplicemente per evitar di morire di fame. L'imprenditore era
finalmente libero di considerare l'accumulazione di capitale come un obbligo
superiore a quello della redistribuzione della ricchezza e del benessere. Il
capitalismo è un sistema che tende a un aumento illimitato della produzione in
vista di un illimitato accrescimento dei profitti. Ma la produzione non può crescere
in modo illimitato. Liberi dalle restrizioni di despoti e di poveri, gli
imprenditori capitalisti debbono comunque fare i conti con le restrizioni
imposte dalla natura. La redditività della produzione non può estendersi
indefinitamente. Ogni aumento della quantità di suolo, acqua, minerali o piante
impiegati in un particolare processo produttivo per unità di tempo costituisce
un'intensificazione che porta a una diminuzione del rendimento. E questo
diminuito rendimento ha effetti negativi sullo standard di vita medio ...
secondo la legge della domanda e dell'offerta, la scarsità porta a prezzi più
elevati che tendono a ridurre il consumo pro capite." Marvin Harris,
antropologo, autore di "Cannibali e re".
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