FANTASCIENZA O ASTROBIOLOGIA ?
E se invece di navi spaziali aliene, alcuni UFO fossero, in realtà, esseri viventi che normalmente popolano il vuoto cosmico? "Zeroid" è il termine generico utilizzato per ipotetiche entità biologiche che potrebbero popolare i remoti recessi dello spazio interstellare.
E se invece di navi spaziali aliene, alcuni UFO fossero, in realtà, esseri viventi che normalmente popolano il vuoto cosmico? "Zeroid" è il termine generico utilizzato per ipotetiche entità biologiche che potrebbero popolare i remoti recessi dello spazio interstellare.
L'habitat
di queste creature sarebbe caratterizzato da temperatura e pressione
atmosferica pari a zero.
Sebbene i
biologi siano convinti che lo spazio cosmico non è
adatto alla nascita della vita, un astrofisico russo, il dott. V.I. Godanskii,
sostiene che apprezzabili quantità di materiale prebiotico
potrebbero essersi accumulate nelle regioni circostanti le nebulose o le
gigantesche nubi di gas che stazionano nell'universo. Con il passare del tempo,
tale materiale, per le stesse leggi che hanno consentito la vita sul nostro
pianeta, potrebbe essersi evoluto in qualche forma di vita, adattandosi a condizioni
di vita estreme come quelle dello spazio aperto.
Non deve
stupire che la vita possa svilupparsi in condizioni ambientali così avverse. Anche sul pianeta Terra si conoscono forme di
vita capaci di vivere in habitat naturali, fino a poco tempo fa considerati
ostili alla vita. Basta pensare ai batteri estremofili, capaci di svilupparsi a
temperature e pressioni inimmaginabili. L'ultima scoperta in questa direzione è quella fatta da Hans Roy, dell’università danese di Aarhus. Il
ricercatore ha portato alla luce alcuni batteri che sono rimasti sepolti
"vivi" per 86 milioni di anni nelle profondità dell'oceano.
A
sostegno della teoria dell'astrofisico russo, va detto che già decine di composti organici sono stati identificati nello
spazio, quali alcune formaldeidi, l'acido cianidrico e addirittura la
cellulosa. Per farla breve, là fuori ci sarebbe
un'abbondanza di elementi organici tali da consentire l'evoluzione della vita
anche nella forma di "zeroids".
Considerando
che il nostro universo ha un'eta di quasi 14 miliardi di anni (miliardo più, miliardo meno), è ragionevole pensare che gli
zeroids potrebbero essere le prime forme di vita apparse nel cosmo. Con un arco
di tempo così lungo a loro disposizione,
gli zeroids potrebbero aver attraversato diversi stadi evolutivi. Potrebbero
essere unità biologiche microscopiche o,
al contrario, avere dimensioni gigantesche.
Anche la
loro morfologia potrebbe variare da forme molto semplici ad altre estremamente
complesse. Potrebbero vivere singolarmente, ma anche in vaste colonie.
Ovviamente sono da escludere la forma umanoide, ma non è da escludere che possano aver sviluppato un'intelligenza
come la nostra, se non addirittura superiore.
Il
sostentamento di alcuni zeroids potrebbe essere garantito dalla presenza di nubi
i polvere e gas interstellare. Per altri, invece, potrebbe valere la legge
classica della preda e del predatore. Teoricamente, potrebbero vivere in
qualunque punto dello spazio, sia all'interno che all'esterno delle galassie.
Dotati di mobilità e intelligenza, non è escluso che possano aver "solcato" la nostra
atmosfera in cerca di cibo e che siano stati scambiati per UFO dalla
popolazione e dagli strumenti.
Alcuni
zeroids potrebbero rimanere uccisi dall'attrito con l'atmosfera terrestre,
riducendo il corpo delle povere creature in sfere di fuoco prima, e in cenere e
gas poi. Altri, invece, potrebbero aver sviluppato una sorta di scudo
protettivo naturale - solido o elettromagnetico - che permette loro di
attraversare tranquillamente la nostra atmosfera in cerca di cibo. E questi
sarebbero alcuni di quelli che noi chiamiamo UFO!
In realtà ci sarebbero due avvistamenti intriganti che sembrerebbero
sostenere questa affascinante teoria. Nel 1976, nella regione di Cluj-Napoca
della Romania, si materializzò quello che sembrava essere
una "sfera di luce vivente" che mostrava un comportamento decisamente
animale! Le fotografie scattare all'entità hanno superato tutti i test
di autenticità.
Un altro
caso, invece, risale al 1978, nella British Columbia. La ricercatrice Dorothy
Wilkinson scattò la prima di una lunga serie
di immagini che mostrano delle bizzarre stringhe simili a forme di luce e che
somigliano ad una sorta di "vermi spaziali"!
Il tema
non è sfuggito alla fantascienza.
In almeno due serie tv si parla di "zeroids". La prima è la serie Farscape nella quale l'astronave utilizzata dai
protagonisti è Moja, un essere vivente dello
spazio utilizzato come mezzo di trasporto (tipo cavalli spaziali).
La
seconda è la più blasonata Star Trek - The Next Generation. Proprio nel
pilot della serie (Incontro a Farpoint), l'equipaggio dell'Enterprise aiuta un
essere vivente spaziale a ritrovare la libertà
...
da: IL
NAVIGATORE CURIOSO
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