LA TERRA
STA CAMBIANDO. CIÒ CHE È DIFFICILE CAPIRE, È IL FATTO CHE IL NOSTRO
PIANETA SI MUOVE NELLO SPAZIO ED INTERAGISCE CON GLI ALTRI CORPI CELESTI.
QUESTE INTERAZIONI ANCHE SE NON LE VEDIAMO, SONO IMPORTANTI ED INFLUISCONO
SULLA "FISIOLOGIA" DEL PIANETA E QUINDI ANCHE SU TUTTO CIÒ CHE È PRESENTE SU DI ESSO. NOI
COMPRESI.
GLI
ANTICHI LO SAPEVANO BENE, MA LA LORO SAGGEZZA, ANCHE IN QUESTO CAMPO, É STATA PERDUTA DAI PIÙ.
TUTTO CIÒ CHE AVVERTIAMO DI ANOMALO IN QUESTI TEMPI, È DOVUTO ANCHE A QUESTO, MA NESSUNO SEMBRA INTERESSATO A
TENERNE CONTO, ABBIAMO PAURA DELL'IGNOTO MA SOPRATUTTO NON VOGLIAMO ACCETTARE
L'IDEA CHE SIAMO COME FOGLIE IN BALIA DEL VENTO, NON POSSIAMO NULLA CONTRO LA
NATURA. IL RISPETTO E LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE SUOI FIGLI, SONO LA NOSTRA
UNICA SALVEZZA.
Marco La
Rosa
“La crepa nei ghiacci del Polo
Sud si sta espandendo
La grande
crepa scoperta dalla NASA nei primi mesi del 2012 nel ghiacciaio di Pine
Island, il più grande dell'Antartide, cresce
sia in lunghezza che larghezza. E' evidente nelle ultime immagini satellitari.
Un blocco di ghiaccio lungo 29 chilometri potrebbe diventare un gigantesco
iceberg se si separerà dal ghiaccio del continente.
I
ricercatori monitorano costantemente la crepa dal 2011. Ad un certo punto la
sua crescita ha subito un rallentamento e le sue dimensioni sono rimaste
stabili per diversi mesi, ma lo scorso maggio si è
aperta una nuova crepa. Se la crescita non si fermerà, può staccarsi dal ghiacciaio un
iceberg di circa 900 km2.L'Antartico è in piena forma. Nonostante la
brusca frenata avvenuta nel corso di ottobre, l'estensione della banchisa
antartica può ancora vantare oltre 450 mila
chilometri quadrati di margine dalla media degli ultimi 30 anni. Ma allora cosa
ci sarà di tanto importante per gli
scienziati della NASA che da un anno hanno puntato i riflettori proprio sui
grandi crepacci che solcano il Continente di Ghiaccio?
E' un
vero e proprio canyon di ghiaccio che a cadenze più o meno regolari (ultimamente circa 6-8 anni) spalanca le
fauci in un punto ben preciso, ovvero nel bel mezzo del Pine Island Glacier,
Antartide occidentale. In questo caso i sensori MODIS montati sui satelliti
della NASA Acqua e Terra, hanno scansionato la frattura che è poi stata post-elaborata e quindi ricostruita su un piano tridimensionale.
Quanto appare è allora davvero
impressionante: una fenditura lunga oltre 30 chilometri con una larghezza
massima di 200 metri e una profondità media intorno ai 60. Insomma
un vero e proprio canyon. Le immagini satellitari mostrano che è ormai imminente la nascita di un enorme grande iceberg che
finirà alla deriva nel Mare di
Amundsen, bacino posto sul settori occidentale del Continente.
Un
distacco che verrà agevolato dal progredire
dell'estate australe ma che non è provocato dal clima. Le temperature
sull'emisfero australe sono infatti lievemente inferiori alla media degli
ultimi 30 anni, contrariamente a quando avviene dalle nostre parti. La causa
del distacco dunque è da ricercarsi nello
scorrimento plastico del ghiaccio per la forza di gravità, anche a seguito del peso accresciuto per via degli
accumuli nevosi particolarmente importanti fatti registrare soprattutto
nell'ultimo anno solare”.
Fonti:
http://ilnavigatorecurioso.myblog.it
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