(dal Quotidiano "Il Secolo
d'Italia)
Di Bella al “Secolo”: «Sono anni
che faccio denunce. Nessuno si senta tirato in ballo»
Ricevo e pubblico una
lettera del dottor Giuseppe Di Bella dopo la pubblicazione dell’intervista dal
titolo:
«Relativamente alla mia
intervista pubblicata il 27 febbraio dal
Secolo d’Italia, ogni mia dichiarazione sulla sperimentazione del MDB e altro,
nasce esclusivamente, unicamente, da mie personali esperienze e profonde
convinzioni. Nessuno pertanto si senta coinvolto o corresponsabile a nessun
titolo e grado tra quanti al momento stanno cercando di documentare e fare
emergere la verità su tutta la vicenda Di Bella. Sottolineo questo perché
costantemente, senza eccezioni, chi ha perseguito questo obiettivo è stato
sempre attaccato con ogni mezzo dai circoli di potere.
Mi preme sottolineare che
nell’intervista che ho rilasciato al quotidiano il Secolo d’Italia, tutte le
considerazioni, le dichiarazioni sono unicamente mie personali, e non
riconducibili in alcun modo a nessun altro. Tengo a precisare ripetere e
chiarire in modo inequivocabile, che ogni mio giudizio o considerazione, o
parere o commento, sono e saranno sempre nei prossimi articoli o interviste da
considerare come esclusivamente miei personali, frutto di un’esperienza
cinquantennale, di mie profonde motivate e meditate convinzioni, che non sono
in alcun modo riconducibili a NESSUN ALTRO.
Mi sembra doverosa questa
precisazione per non coinvolgere in pretestuose polemiche, farisaiche
contestazioni, strumentali controversie, chi ha lavorato e lavora
all’accertamento della verità, e divulgazione di dati di fatto certificati e
documentati sul Prof Di Bella e il Suo Metodo. Concludo una volta per tutte,
rivendicando la mia totale libertà e diritto di dire sempre e dovunque quello
che penso, assumendone la piena e totale responsabilità e nessuno si senta
chiamato in causa o compartecipe o corresponsabile a qualsiasi titolo e grado
delle mie personali dichiarazioni, delle mie convinzioni, del mio pensiero
politico, scientifico e clinico, di cui devo rispondere solo a Dio e alla mia
coscienza. A NESSUN ALTRO.
Dal dicembre 1973, data della relazione
che organizzai per mio padre alla Società Medico Chirurgica di Bologna, ho
iniziato questa battaglia per la diffusione del Suo Metodo, di una concezione
terapeutica innovativa, di un’autentica rivoluzione copernicana nei paradigmi
della ricerca, nelle linee guida terapeutiche, nella concezione clinica.
Continuo la difficile battaglia iniziata dal Prof Luigi Di Bella per riportare
la medicina dall’attuale deriva politica, speculativa, commerciale al suo
naturale contesto ippocratico etico, scientifico e clinico. Da oltre 20 anni ho
ripetutamente trattato e documentato la totale mancanza di dignità scientifica
della sperimentazione ministeriale del 1998. Ho denunciato la disinformazione,
la macchina del fango contro il Prof Di Bella e la diffamazione continuata e
aggravata da parte dei professionisti del falso e dei mainstream di regime
contro di Lui e il Suo Metodo. Per potere comprendere la statura morale,
scientifica, clinica del Prof Di Bella, invito a leggera la sua biografia Il
poeta della scienza opera di grande valore storico e letterario di Adolfo Di
Bella. Il Prof Stagnaro, illustre ricercatore e clinico, autorevole membro
della New York Acàdemy of Sciences, definì il Prof Di Bella “l’ultimo grande
clinico, un gigante in un mondo di nani”.
Il Metodo del Prof Di Bella si
affermerà per la forza della verità, l’evidenza dei risultati, la logica ferrea
della concezione, la razionalità basata sulle scienze esatte e le evidenze
scientifiche. Ho incominciato questa battaglia da solo, la finirò da solo,
ognuno nasce, vive e muore da solo, il resto è letteratura. Finora ho fatto da
solo, potrò continuare da solo, potrò accettare collaborazioni ma non
condizionamenti, alleanze ma non sudditanze. Non ho mai contato i nemici, né li
ho temuti, come diceva mio padre, mi fanno pena. “Molti nemici molto onore”.
Non ho nessuna parte o merito
nelle ricerche di mio padre cerco solo di servire fedelmente, umilmente la
Verità consapevole che è, e sempre rimarrà l’unica Via che porta alla Vita».
Giuseppe Di Bella
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