Il quinto stato della materia
sulla Stazione Spaziale
Fatto di super atomi, è stato
ottenuto in un ambiente freddissimo
Ottenuto per la prima volta in
orbita, sulla Stazione Spaziale Internazionale, il quinto stato della materia,
distinto da quello liquido, solido, gassoso e dal plasma: è una nuova forma
della materia possibile solo a temperature estreme, vicine allo zero assoluto,
ed è costituita da super-atomi che si comportano come onde anziché come
particelle. E' stato possibile ottenerlo grazie all'esperimento Cold Atom
Laboratory (Cal) della Nasa, basato su uno strumento delle dimensioni di un
frigorifero che può essere azionato anche da Terra, nel quale sono stati
utilizzati atomi di rubidio. La nuova forma di materia è nata da tempo sulla
Terra e si chiama condensato di Bose Einstein. Averlo prodotto nello spazio,
dove il suo stato sopravvive più a lungo e può essere studiato meglio, può
aprire la strada a molte applicazioni, a partire dai laser del futuro, basati
su fasci di atomi capaci di 'dipingere' circuiti su scala minuscola. Gli stessi
laser potrebbero essere alla base di strumenti per ottenere misure ultraprecise
della gravità. Sulla Terra, infatti, questo stato della materia può essere
studiata solo per frazioni di secondo. La microgravità consente invece di
osservarlo per circa 10 secondi e di ripetere le misure fino a sei ore al
giorno. Nel condensato di Bose Einstein gli atomi si comportano come onde e non
come particelle e di conseguenza si comportano come un singolo 'super-atomo'.
Questa nuvola risponde alle leggi della fisica quantistica, che governano il
mondo dell'infinitamente piccolo. Previsto nel '25 da Satyendra Nath Bose e da
Albert Einstein, il condensato che porta il loro nome è stato prodotto per la
prima volta in laboratorio nel 1995, da Eric Cornell, Carl Wieman e Wolfgang
Ketterle, che per questo nel 2001 hanno
condiviso il Nobel per la Fisica. Fra i gruppi che condurranno gli esperimenti
sulla stazione orbitale ci saranno anche quelli di Cornell e Ketterle.
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