DEL DR. GIUSEPPE DI BELLA
L’inarrestabile, rapida,
epidemica progressione dell’incidenza dei tumori, mi ha portato a
documentare, spiegare, e divulgare la
concezione terapeutica, il meccanismo d’azione, il sinergismo fattoriale dei
principi attivi
alla base di una
reale,
scientifica ed efficace
prevenzione farmacologica e terapia dei
tumori. Ad oggi sono pubblicati
sulla
massima banca dati biomedica
www.pubmed.gov oltre un migliaio di casi di ammalati
oncologici, che hanno ottenuto col Metodo Di Bella( MDB) qualità di vita,
mediane di sopravvivenza, risposte obiettive superiori ai risultati dei
protocolli oncologici nelle stesse patologie e stadi. Sono dati di fatto,
realtà evidenti, documenti incontestabili, ma intollerabili per i circoli di
potere globali che temono di esserne delegittimati, e di perdere potere e
credibilità. Essi pretendono, esigono, l’assoluto, esclusivo monopolio della
gestione della salute e della vita della gente, e i relativi fatturati.
Le evidenze scientifiche del
MDB
nella prevenzione e terapia del cancro sono pubblicate e facilmente
reperibili sulle maggiori banche dati biomediche ma
la
loro valorizzazione ne è vietata.
L’esponenziale incremento della diffusione del cancro rappresenta
la
più evidente documentazione del
totale fallimento delle attuali misure di prevenzione. Così come i gravi limiti
della terapia medica del cancro sono certificati dai milioni di morti ogni anno
e dal dato reale e documentato che malgrado i continui annunci di grandi
progressi e spettacolari scoperte (solo mediatiche, però) ancora oggi la prima
causa assoluta di morte nelle donne, in tutto il mondo, è il cancro del seno.
Se la terapia medica del cancro fosse realmente in grado di guarire i tumori
solidi (le leucemie sono una minoranza delle neoplasie) ovviamente non avrebbe
ragione di esistere la chirurgia oncologica, che oggi rappresenta l’unica
efficace misura terapeutica in grado di salvare una
certa percentuale di ammalati con tumori solidi.
Significative, a tale proposito, le pubbliche dichiarazioni del premio Nobel ,
Prof. Randy Schekman:
“”…la ricerca in campo
scientifico non è affatto libera ma in mano ad una cerchia ristretta ( la
cosiddetta “Comunità scientifica”). ALMENO IL 50% DEI DATI MEDICI E’
CORROTTO…””
Il riferimento delle
istituzionali sanitarie alla tanto celebrata “Comunità scientifica” è continuo.
Essa pontifica con giudizio infallibile, ma è ormai talmente inquinata, da aver
falsificato almeno il 50% del dato
scientifico. Questa realtà, è stata documentata da Richard Horton,
caporedattore del Lancet, una delle più prestigiose riviste mondiali di
medicina, che ha dichiarato: “…Gran parte della letteratura
scientifica, forse la metà, può essere dichiarata semplicemente falsa. La
scienza ha preso una direzione verso il buio...”.
Anche Marcia Angell, per 20 anni
caporedattore di un’altra delle massime
testate scientifiche internazionali, il New England Medical Journal (NEMJ), ha
dichiarato: “”…Semplicemente, non è più possibile credere a gran parte della
ricerca clinica che viene pubblicata…”
Una dichiarazione da valutare con
la massima attenzione, per la competenza, l’esperienza e la cultura, il livello
scientifico della Prof Angel, che come Il Prof. Horton, per anni ha revisionato
la letteratura scientifica internazionale. Premi Nobel e caporedattori delle
massime testate medico scientifiche mondiali non sono pericolosi complottisti,
né biechi populisti, ma le rare, forse ultime voci che all’onestà intellettuale
associano una grande cultura e rilevanti meriti scientifici.
LE EVIDENZE SCIENTIFICHE CHE NON
ARRICCHISCONO NON SONO PUBBLICATE.
Infatti, una rilevante quantità
di evidenze scientifiche, cioè di dati scientifici definitivamente acquisiti,
certificati e incontestabili, sono rifiutati dalle grandi riviste biomediche
per la pubblicazione, e non sono trasferiti nella clinica, non sono inseriti
nei “prontuari”, nelle “linee guida”, nei “protocolli”. Per questo, malgrado
una vastissima e autorevole letteratura dimostri quanto la proliferazione
cellulare tumorale sia strettamente dipendente dall’interazione tra PRL
(Prolattina) e GH (ormone della crescita), e da fattori di crescita GH
dipendenti, né il suo antidoto naturale, la Somatostatina, né gli
inibitori prolattinici, sono inseriti
come antitumorali nei prontuari, in quanto produrrebbero se non un crollo, un
grave ridimensionamento dei fatturati
oncologici. E’ evidente che per
superare l’attuale grave stallo nella terapia del cancro e affrancare la
ricerca scientifica e la pratica medica
dall’esasperata logica del profitto, è necessaria una rivoluzione
copernicana dei parametri di valutazione dei risultati clinici, dei paradigmi
della ricerca. Questi sono stati attentamente programmati e pianificati per
perpetuare l’attuale asservimento ai circoli di potere che gestiscono il
farmaco, la vita e la salute della gente, i governi, le istituzioni, la
cosiddetta comunità scientifica , l’informazione e la stampa scientifica.
Diversi medici, diocenti in Istituti di ricerca negli USA (alcuni dopo
esperienze personali) stanno incominciando a condividere il razionale del MDB,
la necessità assoluta di una multi-terapia oncologica e la demolizione
ragionata degli attuali paradigmi e programmi di ricerca. Questi stessi circoli
accademici statunitensi, ricercatori e docenti universitari hanno preso piena
coscienza del grave e intollerabile inquinamento della scienza e della clinica.
Hanno diffuso un film-documentario fallimento degli attuali protocolli
oncologici, la paralisi della ricerca e
del progresso terapeutico per pratiche
standardizzate, illogiche, ingessate, che non tengono presente la base
del ragionamento scientifico, l’esame, l’attenta valutazione del dato di fatto,
della realtà. https://www.survivingterminalcancer.com/ che, a distanza di
quarant’ anni, conferma pienamente, condivide e spiega le reali ragioni del
fallimento della ricerca e della terapia oncologica denunciate a suo tempo dal
Prof Di Bella.
Tra gli autori e gli scienziati
intervistati:
Prof. Raymond Chang, che crede
fortemente nelle terapie combinate (“Non c’è solo una chiave per bloccare il
tumore)
Prof.Henry S. Friedman (Prof.
Universitario di neuro-oncologia)
Dr. Andrew Von Eschenbach
Dr. Andrew Parsa, del
dipartimento di chirurgia neurologica a Chicago
Pr. Marc –Eric Halatsch
(fondatore del “International Initiative for the acceleration if glioblastoma
care”
Dr.Bharat B. Aggarwal. Del MD
ANDERSON a Huston (la più grande clinica oncologica in USA)
Questi clinici e ricercatori ritengono fondamentale lo stesso approccio
multi-terapico innovativo del Prof Di Bella, e spiegano perché
l’oncologia e le case farmaceutiche ne sono decisamente contrarie. Questi sono
i veri motivi per cui non sono razionalizzati
i paradigmi della ricerca scientifica
e non valorizzate in terapia oncologica le evidenze
scientifiche del Metodo Di Bella : Multi-terapia vuole dire che diversi farmaci
sono da somministrare insieme e questo comporta tempi per trials clinici
incredibilmente lunghi (fino ad un secolo) per studiare le interazioni che
tutte queste componenti hanno fra di loro. Diversi farmaci vengono prodotti da
diverse case farmaceutiche: non c’è abbastanza guadagno per tutti. Quando si
parla di prodotti biologici (es Melatonina retinoidi , Vit D ecc… non c’è fonte
di guadagno (non sono brevettabili). Nel filmato viene affermato che ““.. I
medici non lasciano al paziente nessun margine nelle decisioni, ma vogliono
anticiparle… “
La Storia è piena di scoperte
scientifiche che sono state censurate per le ripercussioni sullo status- quo
predominante:
Semmelweis, disinfezione
,sterilità per non diffondere infezioni( ebbe ogni sorta di contrasto ,
delegittimazione , emarginazione , morì
in manicomio
Pettenkofer, M. J. bevve il
contenuto di provette di vibrioni del colera per dimostrare che non erano
responsabili del colera (1892) . Ne rimase immune perché aveva da poco ingerito
rilevanti quantità di alcolici durante un pasto.
Barry James Marshall, Premio
Nobel per la Medicina 2005, (proprietà
cancerogene dell’elicobacter ) fu deriso e la sua ricerca si affermò solo dopo
molti anni .
Hanno strumentalizzato, con
finalità coercitive, e modalità intimidatorie, la RESPONSABILITA’ GIURIDICA del
medico, per evitare la prescrizione di farmaci utili, indicati e pertinenti, ma
non conformi ai protocolli istituzionali. I medici rischierebbero di essere
processati per pratica illecita anche in assenza di denuncie per eventi avversi
causati dalle loro prescrizioni.
Blocchi, da parte dei comitati
etici, della ricerca se questa compromette i fatturati delle multinazionali.
Per quanto riguarda i trials
clinici sui nuovi farmaci, gli intervistati sono unanimi nel dichiarare che sia
necessaria una riforma delle regole su trials, sia per i lunghi tempi, che sul
primo utilizzo in pazienti terminali (esattamente come fu fatto nella Sperimentazione
sul MDB del 1998)
Questa concezione
terapeutica biologica fisiologica e
razionale, oggi rivalutata e riscoperta, fu creata oltre quarant’anni fa dal
prof Di Bella e così da lui enunciata:
“…Essere essenziale più che
l’inattuabile ed immaginaria uccisione di tutti gli elementi neoplastici, la
realizzazione di tutte le condizioni, note, possibili e non dannose entro
determinati limiti, atte a ostacolarne lo sviluppo, fino alla morte per
apoptosi, soprattutto attraverso l’intergioco fra i numerosi fattori di
crescita. L’essenziale sta nell’attivare tutti gli inibitori dei noti fattori
di crescita alle dosi e con tempestività e tempi opportuni. Il protocollo MDB è
nato in quest’atmosfera, quella della vita e non dell’intossicazione e morte
delle cellule, metodo che asseconda ed esalta le reazioni vitali, senza
ricercare con precisione statistica le dosi più opportune per uccidere. Il tumore (dagli stadi iniziali, pretumorali,
alle fasi avanzate, metastatiche) è deviazione dalla vita normale, per cui
occorre riportare le reazioni deviate alla norma, attraverso l’esaltazione di
tutti quei mezzi che la Fisiologia considera essenziali per la vita. La
premessa della sua concezione è considerare il cancro come forma di vita, da
lui definita “potente, prepotente, parassitaria, anarchica…”””…non esiste né
esisterà alcun trattamento chemioterapico citotossico (né monoterapia) in grado
di guarire un tumore solido, ma unicamente un Metodo, una multiterapia
razionale e biologica, un complesso di sostanze sinergiche e fattorialmente
interattive, singolarmente dotate di attività antitumorale atossica, che
sequenzialmente o contemporaneamente agiscano centripetamente sulla miriade di
reazioni biologiche della vita tumorale, riconducendo gradualmente alla
normalità le reazioni vitali deviate dal cancro..””
Da qui è venuta non una sostanza,
ma un metodo, per la prevenzione e cura
del cancro .
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