TESTO TRADOTTO, ADATTATO ED
INTEGRATO DA MARCO LA ROSA
L'analisi genetica di una mummia andina
congelata, rivela un “lignaggio” precedentemente sconosciuto.
Nel 1985, una mummia congelata di
un giovane ragazzo è stato recuperata sulle alture del monte Aconcagua, nella provincia
di Mendoza in Argentina. Successivamente, un team di scienziati ha estratto e
sequenziato il suo DNA mitocondriale tramite una bronco-scopia. I risultati
sono parsi subito sorprendenti indicando che il bambino apparteneva ad una
popolazione genetica il cui lignaggio è assolutamente estraneo ai nativi
americani. L’età apparente del ragazzo mummificato, stando alle analisi
effettuate, sarebbe stata di circa 7 anni di età al momento del decesso. La
causa della morte potrebbe essere dovuta al controverso rito del sacrificio “capacocha”.
In idioma quechua la parola capacocha
viene da “quapac”, “potere reale”, e “hucha”, che può tradursi come caos,
disordine, peccato. La traduzione potrebbe quindi essere: “atto del potere reale per ristabilire l’ordine” o per annullare il
caos e il disordine. Di solito un membro della comunità consegnava suo figlio,
bello, innocente e non maggiore di 13-14 anni all’inca, nel Cusco. La cerimonia
era guidata dai “curacas”, sacerdoti facenti parte dell’elite religiosa. In
cambio di quest’atto, l’inca consegnava al genitore, alcune proprietà terriere
e dei poteri considerati magici, che avrebbero permesso al soggetto in
questione di continuare a generare vita e alimento sulla Madre Terra. Quando
l’inca dava il suo assenso, iniziava il lungo viaggio che avrebbe portato il
bambino eletto per il sacrificio, i suoi genitori e i curacas nel luogo
destinato al sacrificio, di solito una montagna dalle nevi eterne. In questo
modo la capacocha si trasformava in un rito fondamentale per la società
incaica, per riportare l’equilibrio che per ragioni naturali o a causa di errati
comportamenti umani era andato perduto. Di solito nei luoghi dove avveniva il
sacrificio umano, venivano posizionati anche alcuni oggetti particolarmente
importanti, intrisi di significati tradizionali, per esempio gioielli d’oro,
argento e bellissime conchiglie marine. Fino ad oggi sono state trovate circa
20 salme mummificate di bambini, che furono sacrificati utilizzando differenti
metodi: soffocamento, avvelenamento o con un secco colpo di macana (chaska
chuqui in idioma quechua), nella nuca. Alcuni invece, previamente drogati,
erano lasciati soli nella cima della montagna, dove dopo poche ore morivano di
freddo.
Antica rappresentazione del rituale "capacocha"
Come riportato anche sulla
rivista “Nature”, gli scienziati sono riusciti a estrarre una piccola porzione
di tessuto tramite una biopsia polmonare sulla mummia in questione e dopo il
sequenziamento del DNA mitocondriale è stato possibile individuare un nuovo “aplogruppo”
denominato C1bi : “In genetica, o più
precisamente nel campo dell'evoluzione molecolare, si definisce aplogruppo (dal
greco: απλούς, haploûs, "unico, semplice") un insieme di aplotipi tra
loro differenti, tutti però originati dallo stesso aplotipo ancestrale. In genetica umana, i più studiati sono
l'aplogruppo del cromosoma Y (Y-DNA) e l'aplogruppo del DNA mitocondriale
(mtDNA), che possono essere utilizzati per definire le popolazioni genetiche.
Y-DNA ha il vantaggio di essere trasmesso solo attraverso l'eredità paterna (da
padre a figlio), mentre il DNA mitocondriale viene trasmesso solo attraverso
quella materna (dalla madre ai figli di ambo i sessi). Quindi Y-DNA e mtDNA
possono cambiare solo tramite mutazione e non per ricombinazione di materiale
genetico tra genitori. A tal proposito gli aplogruppi della regione non
ricombinante del cromosoma Y (NRY) e quelli del DNA mitocondriale (mtDNA) sono
particolarmente significativi negli studi filogenetici, tassonomici ed evoluzionistici”.
In collaborazione con i ricercatori dell’
Università Nazionale di Cordoba, in Argentina, gli scienziati guidati da
un genetista e professore presso l'Università di Santiago de Compostela
(USC) Antonio Salas Ellacuriaga e il
pediatra Federico Martinon, dell'Ospedale
Clinico di Santiago de Compostela,
ritengono che la discendenza filogenetica del bambino abbia avuto
origine circa 14.000 anni fa. Essi suppongono che quel particolare aplogruppo
sia giunto nella zona durante le prime ondate di immigrazione nelle Americhe.
Inoltre, essi sostengono che una delle possibili ragioni della scomparsa di questo
ceppo genetico sia stata causata dall’arrivo degli europei con le epidemie che
gli stessi si portarono dietro.
Antonio Salas Ellacuriaga,
professore di Medicina presso l'Università di Santiago de Compostela e Federico
Martinon, primario di pediatria clinica presso l'Ospedale di Santiago de
Compostela.
Gli esperti ritengono che ci possano
essere ancora i discendenti viventi di questo particolare lignaggio nelle
regioni del Perù e della Bolivia. E’
stata anche rilevata una elevata affinità dell’ aplogruppo C1bi in resti
scheletrici appartenenti a una persona che ha vissuto nell’ antica Wari : “Gli Huari (o Wari) furono una civiltà preincaica, che fiorì sulle Ande,
nel sud del moderno Perù, nel periodo chiamato medio orizzonte, precisamente
tra il VI e il XIII secolo. La capitale dell'Impero Huari era situata vicino
alla moderna città di Ayacucho, nell'attuale Perù. Questa città era il centro
di una civiltà che copriva molti degli altopiani e delle coste del moderno
Perù. Dapprima estesero il loro territorio fino ad includere la città di
Pachacamac, anche se sembra che questa sia rimasta pressoché autonoma. In
seguito espansero il loro territorio tanto da inglobare molte delle terre della
precedente civiltà dei Moche e di quella successiva dei Chimú. La civiltà Huari
fu contemporanea a quella di Tiahuanaco e artisticamente ne condivideva molti
attributi”.
Wari cultura funeraria bundle.
E’ interessante notare come la
datazione di presunta origine di questo aplogruppo, precedentemente indicata in
circa 14.000 anni fa, coincida con le attuali datazioni archeoastronomiche che
pongono l’edificazione delle vestigia della cultura Tiahuanaco, proprio in questo spazio temporale. Tali
datazioni sono estremamente significative per le teorie secondo le quali i
costruttori erano appunto un’etnia completamente avulsa dalle popolazioni che
sono venute dopo, sia dal punto di vista genetico che dal punto di vista
tecnologico e culturale. (ndr – MLR).
Tempio di Kalasaya a Tiahuanaco
Per concludere, possiamo aggiungere che lo studio sopra
citato, è stato sicuramente il risultato
di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto la bioinformatica e la matematica ed ha consentito
il raggiungimento dei risultati ottenuti. Allo stato attuale siamo quindi in
possesso di un database globale di circa 28.000 mitogenomi completi e più di
170.000 sequenze parziali. L'applicazione di moderne tecniche di DNA aumenta la
possibilità di una migliore conoscenza sulle malattie e stili di vita delle più
antiche civiltà, aiutandoci ad aggiungere nuovi tasselli all’intricato puzzle
delle vere origini dell’uomo.
Read more: http://www.ancient-origins.net/news-history-archaeology/genetic-analysis-frozen-andean-mummy-reveals-previously-unknown-lineage-020624#ixzz3sUUxBJ8O
Fonte:
Biblio: wikipedia
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DI MARCO LA ROSA
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