IL “CONTROVERSO” RITROVAMENTO DI UNA SPADA DI
PRESUNTA EPOCA ROMANA NEI PRESSI DI OAK ISLAND, SUGGERIREBBE CHE GLI ANTICHI
MARINAI ARRIVARONO NEL NUOVO MONDO 1000 ANNI PRIMA DI COLOMBO.
INTRODUZIONE DI MARCO LA ROSA:
Il condizionale è d’obbligo, se
questa notizia sarà confermata (ANCHE CON
IL RECUPERO E L’AUTENTICAZIONE DEL RELITTO NAVALE ROMANO) nel corso dei
prossimi mesi, dovremo riscrivere un pezzo della nostra storia antica. In ogni caso la
figura di Cristoforo Colombo, ne uscirebbe sicuramente ridimensionata, ma non
sarebbe poi così drammatico. Il punto centrale è che i molti (forse troppi)
indizi fino ad ora accantonati od ignorati sul (comunque logico anzi probabile),
sbarco di civiltà antiche pre-medievali nel
Nuovo Mondo, si fanno davvero scomodi per gli storici e gli archeologi
ortodossi, ma molto di più per i nostri obsoleti libri di storia. Ho tradotto
ed adattato il testo della notizia che segue, per una spero adeguata
informazione, aspettiamo comunque ulteriori e più approfonditi studi che ci
permetteranno di confermare o meno una scoperta che potrebbe rivelarsi epocale.
Buona lettura
MLR
I ricercatori che attualmente
indagano sul mistero del tesoro di Oak Island, isolotto sulla sponda sud della
Nuova Scozia in territorio Canadese, hanno ritrovato un’antica spada "cerimoniale" romana tra i resti di ciò che si presume essere il relitto di un
antico vascello romano. La prova dell’importante ritrovamento, è stata fornita
in esclusiva alla Johnston Press e pubblicato nel The Boston Standard, dagli
ormai famosi fratelli Lagina, molto conosciuti in tutto il mondo grazie al
programma: “The History Channel Curse of
Oak Island”, trasmesso anche in Italia. I due fratelli ricercatori, con
tenacia e perseveranza, stanno riportando pian piano alla luce il famoso pozzo
del tesoro di Oak Island, che si dice legato anche ai Cavalieri Templari. Per
quanto riguarda la presunta spada romana ad uso cerimoniale (?), ultimo dei tanti reperti antichi ritrovati
fino ad ora nella zona, è stato chiamato in causa il noto storico e ricercatore
di tesori J. Hutton Pulitzer, che insieme ad esperti forensi di manufatti
antichi della Preservation Society, ha redatto un documento di autenticità,
dopo le dovute perizie del caso e che sarà pubblicato nei primi mesi del 2016.
Il mistero di Oak Island
pozzo del "Money Pit"
L’isola di “Oak” è sede di una delle più grandi cacce al tesoro
della storia, iniziata nel 1795, quando a soli 18 anni, Daniel Mc Ginnis, vide
strane luci balenare nelle radure dell'isola. Incuriosito, andò ad indagare
scoprendo una strana depressione circolare all’interno della radura che aveva
individuato dalla sua barca. Successivamente, con l’aiuto di alcuni amici iniziò
a scavare e ad un paio di metri scarsi dalla superficie rinvenne una lastra di
pietra levigata; tolta questa proseguì lo scavo per alcuni metri rinvenendo
ogni tre metri circa un basamento di legno. Mc Ginnis ed i suoi si fermarono a
poco più di 10 metri di profondità senza rinvenire nulla di importante oltre le
strane piattaforme di legno. Otto anni più tardi, la Società Onslow, richiamata
dai racconti della stampa su Mc Ginnis e compagni, si assunse l’onere di uno
scavo in grande stile, denominando il pozzo: “Money Pit” . Tuttavia, andando molto più in profondità, si
imbatterono in un problema che per i due secoli successivi è rimasto
insormontabile, l’inondazione del pozzo da parte dell’acqua marina. Numerose equipe
di ricerca si sono succedute per oltre duecento anni, continuamente vessate
dalle difficoltà di crolli e inondazioni. Il testimone, come prima accennato, è
ora in mano ai fratelli Marty e Rick Lagina, i cui lavori di ripristino e scavo
hanno dimostrato che effettivamente là sotto c’è qualcosa di artificiale molto
antico e molto prezioso.
APPROFONDISCI QUI:
La spada romana ed il misterioso
relitto…già individuato in precedenza (?)
Mentre la maggior parte dei cacciatori di tesori sono finiti a mani vuote,
i due fratelli Lagina ed il loro team,
oltre a diverse monete antiche di varie epoche, che testimoniano comunque l’importanza
strategica di questo isolotto per i navigatori antichi, hanno recuperato un
antico relitto romano, che però era già stato con tutta probabilità individuato
in precedenza da alcuni anonimi pescatori locali, i quali, avevano recuperato
dal relitto la spada romana in questione, ma l’avevano tenuta nascosta per
paura delle severe leggi locali riguardo il ritrovamento dei tesori di naufragi.
Solo successivamente alla morte del titolare della scoperta, ed in seguito ai
successi dei fratelli Lagina anche per il ritrovamento ufficiale del relitto,
gli eredi dello scopritore hanno consegnato la spada ai ricercatori ed al loro
collaboratore Pulitzer.
La "presunta" spada romana trovata nei pressi di Oak Island. Foto per gentile concessione di investigatinghistory.org e
National Treasure Society
Sul reperto in questione sono
state effettuate analisi con un analizzatore XRF, che ha evidenziato nel
metallo della spada tracce di arsenico e piombo in percentuale compatibile con altri
manufatti romani. Ma ovviamente su questo punto (oltre che su quelli prettamente tecnico-storici), le polemiche di mistificazione ed imbroglio stanno impazzando sulla rete.
BISOGNA IN EFFETTI TENERE IN DEBITO CONTO ANCHE L'ENORME POSSIBILITA' ODIERNA DI REPERIRE MANUFATTI ANTICHI...CHE POI ANTICHI NON SONO MA BUONE RIPRODUZIONI E QUINDI FALSI BEN RIPRODOTTI... E BAY DOCET:
http://www.ebay.it/itm/PARTICOLARE-SCULTURA-COMMEMORATIVA-SPADA-BRONZEA-ROMANA-CON-IMPUGNATURA-STATUA-/301746768453?clk_rvr_id=955893292311&rmvSB=true
PER UN REPERTO ORIGINALE INVECE:
http://romanofficer.com/roman_amazon_artifacts/RomanAmazonBU081912.html#Hercules e qui :http://romanofficer.com/roman_officer_permanent_collection/HerculesGladius.html/HerculesGladiusTwo.htm )
"Il relitto è ancora nel luogo del naufragio ed attualmente si attende di poterlo recuperare”, ha detto Pulitzer al The Boston standard. "Abbiamo effettuato parecchie scansioni sonar e sappiamo esattamente dove giace, aspettiamo direttive dal governo della Nuova Scozia per consentire ad un team archeologico di ispezionare il relitto per programmare il recupero. Abbiamo pochi dubbi sul fatto che sia un’antica nave romana”.
BISOGNA IN EFFETTI TENERE IN DEBITO CONTO ANCHE L'ENORME POSSIBILITA' ODIERNA DI REPERIRE MANUFATTI ANTICHI...CHE POI ANTICHI NON SONO MA BUONE RIPRODUZIONI E QUINDI FALSI BEN RIPRODOTTI... E BAY DOCET:
http://www.ebay.it/itm/PARTICOLARE-SCULTURA-COMMEMORATIVA-SPADA-BRONZEA-ROMANA-CON-IMPUGNATURA-STATUA-/301746768453?clk_rvr_id=955893292311&rmvSB=true
PER UN REPERTO ORIGINALE INVECE:
http://romanofficer.com/roman_amazon_artifacts/RomanAmazonBU081912.html#Hercules e qui :http://romanofficer.com/roman_officer_permanent_collection/HerculesGladius.html/HerculesGladiusTwo.htm )
"Il relitto è ancora nel luogo del naufragio ed attualmente si attende di poterlo recuperare”, ha detto Pulitzer al The Boston standard. "Abbiamo effettuato parecchie scansioni sonar e sappiamo esattamente dove giace, aspettiamo direttive dal governo della Nuova Scozia per consentire ad un team archeologico di ispezionare il relitto per programmare il recupero. Abbiamo pochi dubbi sul fatto che sia un’antica nave romana”.
Ci sono prove a sostegno della presenza di romani nel Nuovo Mondo ?
Nel tentativo di arginare il
prevedibile scetticismo di chi ipotizza un’origine “fortuita” od addirittura "mistificatoria" per
la spada romana, i fratelli Lagina, Pultizer
ed il loro team interdisciplinare, hanno portato altri numerosi elementi di
prova a sostegno della teoria che i Romani (e non solo) visitarono il Nuovo
Mondo più di 1000 anni prima di Cristoforo Colombo. Questi elementi includono:
Petroglifi scolpiti sulle pareti
di grotte e Menhir in Nuova Scozia dal popolo Mi'kmaq, indigeni che raffigurano quelli che appaiono
chiaramente come soldati romani che marciano con gli elmi e le loro spade, nonché
la rappresentazione delle tipiche navi romane. Ma non è tutto, Il popolo
Mi'kmaq è anche portatore di un marcatore del DNA "particolare" che è tipico dei
popoli del Mediterraneo orientale. Cosa molto curiosa è anche l’idioma Mi'kmaq,
nel quale sono presenti termini nautici “latini” usati dai marinai di epoca
romana. Anche Una specie invasiva di piante come la Berberis vulgaris, che cresce su Oak Island e nella regione
Canadese di Halifax, una volta era
utilizzata dai romani per condire il loro cibo e prevenire lo scorbuto ed
infine monete romane di epoca cartaginese e la borchia centrale di uno scudo
romano.
Borchia centrale di scudo romano come quella ritrovata in Nuova Scozia, solo immagine rappresentativa (dominio pubblico)
"Quando si mettono insieme tutte queste prove le anomalie non sono più un caso", ha detto Pultizer al Boston Standard. "Le
piante, il DNA, gli artefatti, la lingua, i disegni antichi – abbiamo indubbiamente
qualcosa che merita di essere preso sul
serio e che può riscrivere la storia”. Anche Il professor Carl Johannessen della
University of Oregon, che si sta occupando del caso, dice che i risultati
sfidano l'ortodossia storica ma non possono più essere ignorati. Mentre è stato
a lungo ipotizzato che altre civiltà antiche hanno raggiunto il Nuovo Mondo
prima di Colombo, compresi i Vichinghi, cinesi e greci, questa è la prima e
forse più importante serie di risultati convincenti che ci porteranno (quando e se saranno confermati - ndr - MLR) ad
una revisione della nostra storia antica.
Fonte della notizia:
Foto di presentazione:
principale: Oak Island, Nova Scotia credito: Farhad Vladia / Panoramio. Nel riquadro: La presunta spada romana trovata nelle acque limitrofe Oak Island, Nuova
Scozia. Credito: investigatinghistory.org e National Treasure Society
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DI MARCO LA ROSA
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