( con inserimenti e specifiche di Marco La Rosa)
Il nostro pianeta beneficia degli
effetti importanti che la Luna produce su di esso. Se non ci fosse, l'asse
terrestre non potrebbe essere stabile come lo è oggi e la dinamica delle maree
sarebbe certamente diversa. Alcuni ricercatori sono convinti che il nostro
satellite in realtà non è frutto di un fortuito caso cosmico, ma il risultato
di una intelligenza che l'ha voluta: è possibile che la Luna sia una nave
spaziale camuffata in orbita attorno al nostro pianeta?
Se non ci fosse, bisognerebbe
inventarla! La Luna, con la sua presenza discreta, rende un servizio
insostituibile al pianeta Terra e agli esseri viventi che su di esso vi
abitano. Senza la Luna quasi certamente il nostro pianeta sarebbe molto
diverso da come lo conosciamo. Se essa non ci fosse, il fenomeno delle maree
sarebbe del tutto stravolto. L’acqua degli oceani sarebbe distribuita
diversamente, occupando equamente le regioni equatoriali e quelle polari. Così,
alcune correnti oceaniche non sarebbero mai sorte, impedendo la regolazione
termica del pianeta e la formazione delle nubi e quindi la circolazione
atmosferica su scala globale. Come spiega l’INAF, un altro fondamentale ruolo
della Luna è la stabilizzazione dell’asse di rotazione. Attualmente il valore
medio dell’inclinazione di questo asse rispetto al piano dell’eclittica è di 23
gradi e mezzo, e questo valore oscilla sì ma in un intervallo di meno di due
gradi e mezzo nell’arco di circa 41 mila anni. Se non avessimo la Luna ad
orbitarci attorno, questa forbice sarebbe molto più elevata, fino a raggiungere
valori prossimi a 90 gradi. In pratica, significherebbe che, seppure nel corso
di milioni di anni, le calotte polari potrebbero migrare fino in prossimità
dell’equatore! Infine, un’altra importante funzione della Luna è legata alla
cultura umana. Sui suoi movimenti sono stati basati i primi calendari. Basti
pensare che il più antico calendario lunare è stato concepito circa 10 mila
anni fa. Lo stesso raggruppamento dei giorni in settimane e mesi
rispettivamente sulla durata di una singola fase lunare tra le quattro
principali e sulla durata di un ciclo completo di fasi, cioè a quattro
settimane. La settimana ha una valenza sacra in tutta l’area mesopotamica,
culla anche della cultura ebraica e del suo calendario in cui la settimana
risulta una delle istituzioni più antiche. L’osservanza del sabato (il settimo
giorno) e la cadenza settimanale sono accertate solo dopo l’esilio da
Gerusalemme cui gli ebrei furono costretti dalla conquista babilonese del 586
a.C., ma probabilmente l’uso preesisteva da molto. Secondo l’opinione di un
certo filone di ricerca, tutti questi fattori non sarebbero semplicemente delle
coincidenze naturali, ma condizioni determinate da un intelligenza per fare in
modo che la Luna rendesse più stabile il pianeta Terra. In questa visione, non
solo la Luna non avrebbe origini naturali, ma sarebbe addirittura un’astronave
con una finalità del tutto sconosciuta. La teoria dell’Astronave Luna,
conosciuta anche come la Teoria Vasin-Shcherbakov è stata proposta nel 1970 da
Michael Vasin e Alexander Shcherbakov, due membri dell’Accademia Sovietica
delle Scienze, in un articolo intitolato “La Luna è la creazione di
un’intelligenza aliena?”:
Nell’articolo i due scienziati
sostengono che il nostro satellite sarebbe un planetoide cavo realizzato da
esseri sconosciuti in possesso di una tecnologia di gran lunga superiore a
qualsiasi altra disponibile sulla Terra. Enormi macchinari sarebbero stati
utilizzati per fondere le rocce e creare grandi cavità all’interno della Luna,
con il risultato di abbondanti fuoriuscite di lava sulla superficie lunare. La
Luna sarebbe quindi costituita da uno guscio esterno, realizzato con le scorie
metalliche della lavorazione delle rocce, e da uno scafo interno, una sorta di
guscio più profondo.
Le anomalie della Luna:
Nonostante le numerose visite
eseguite grazie alle missioni Apollo, la Luna resta un enigma per gli
scienziati sotto molti punti di vista. Non da ultimo lo strano scambio di
battute tra il centro di controllo a Houston e gli astronauti della missione
Apollo 11 nel luglio del 1969, captata da
diverse stazioni radio terrestri a frequenza ultrarapida, prima che la
NASA la sopprimesse nella trasmissione televisiva che illustrò l’arrivo di
Apollo XI sulla Luna (nonostante la NASA affermi il contrario, esisteva infatti
una leggera differita tra le reali comunicazioni Nasa-Apollo e quelle
ritrasmesse al mondo). Ecco il testo integrale: “Astronauta 1: Ma cos'è quello? Astronauta 2: Avete una spiegazione?
Houston: Non vi preoccupate, attenetevi al programma! Astronauta 1: Mio Dio, ma
è incredibile, questo è fantastico, non lo potreste mai immaginare! Houston:
Sappiamo di questo, andate dall'altra parte! Astronauta 1: Ma che diavolo è
quello? È incredibile ...... Dio ... ma cos'è? Allora, me lo dite? Houston:
Cambiate frequenza, usate Tango, Tango! Astronauta 1: Allora è una forma di
vita, quella! Houston: Cambia frequenza. Houston: Usa Bravo Tango, Bravo Tango,
scegli Jezebel, Jezebel! Astronauta: ......sì! ..... ma tutto questo è
incredibile! Houston: Passa su Bravo Tango, Bravo Tango! “A questo punto la
comunicazione viene interrotta. Tuttavia, come affermano Vasin-Shcherbakov nel
loro articolo, molti aspetti considerati finora enigmi lunari sarebbero
spiegabili alla luce della loro ipotesi. L’origine della Luna è uno dei
problemi più complessi della cosmogonia. Finora, le ipotesi in discussione sono
state tre:
1) La Luna era una volta parte
della Terra e un qualche tipo di forza la espulsa in orbita. Questa teoria,
secondo i due ricercatori, è stata smentita dalle ricerche più recenti.
2) La Luna si è formata in
maniera indipendente dalla stessa nube di polveri e gas della Terra,
diventandone un satellite naturale. Ma allora perché c’è una grande differenza
tra il peso specifico della Luna (3,33g per centimetro cubo) e quello della
Terra (5,5g)? Inoltre, le analisi sui sassi portati a Terra dalle missioni
Apollo rivelano che la composizione delle rocce lunari è differente da quelle
terrestri.
3) La Luna si è formata
separatamente e lontano dalla Terra (forse fuori dal Sistema Solare). Ciò
significa che il nostro satellite avrebbe navigato nel cosmo per lungo tempo e
una volta giunta in prossimità della Terra, grazie ad una complessa interazione
tra le forze gravitazionali, sarebbe stata catturata in un orbita geocentrica
perfettamente circolare.
Si tratterebbe di un complesso di fattori davvero
eccezionale! Di fatto, secondo Vasin e Shcherbakov, gli scienziati che studiano
l’origine dell’Universo ad oggi non hanno alcuna teoria accettabile per
spiegare come sia nato il sistema Terra-Luna. La loro ipotesi è semplice: la
Luna è un satellite artificiale messo in orbita attorno alla Terra da parte di
intelligenze non terrestri a noi sconosciute. L’ipotesi dei due scienziati
russi implica che la Luna deve essere vuota al suo interno, con un guscio
sottile di metallo che spiegherebbe come mai i grandi crateri lunari,
generalmente formati da impatti meteoritici, sono così poco profondi,
presentando il fondo piatto o addirittura convesso, a differenza dei crateri
più piccoli che hanno una profondità proporzionale al loro diametro. Gli autori
sottolineano che il materiale di superficie della Luna è composto
prevalentemente da cromo, titanio e zirconio, tutti metalli refrattari,
meccanicamente resistenti e con proprietà anti-corrosivo. Se qualcuno avesse
dovuto mettere a punto un materiale per proteggere un gigantesco satellite
artificiale dagli effetti sfavorevoli degli sbalzi di temperatura, dalle
radiazioni cosmiche e dal bombardamento meteoritico, probabilmente avrebbero
scelto proprio questa miscela di elementi. Questa considerazione spiega il motivo
per il quale le rocce lunari sono un così straordinario cattivo conduttore di
calore, un fattore che stupì molto gli astronauti delle missioni Apollo e i
ricercatori della Nasa. Non era proprio quello l’effetto desiderato da chi ha
progettato la Luna? Così scrivono i due ricercatori russi nell’articolo: “Dal
punto di vista ingegneristico, l’astronave che noi chiamiamo Luna è
superbamente costruita. E questo spiega molto bene la sua longevità. È
possibile che sia anche più antica del nostro stesso pianeta: alcune rocce
lunari si sono dimostrate essere più antiche della Terra. Se questo è vero,
questo però potrebbe valere per l’età dei minerali utilizzati e non per quando
è sono stati utilizzati per costruire il satellite”.
Quando è stata messa lì? E da
chi?
Secondo i due ricercatori, è
difficile stabilire il tempo quando la Luna ha cominciato a brillare nel cielo.
Ciò implica che potrebbe esserci stato un tempo in cui la Terra era senza Luna?
Alcuni studiosi di storia e di miti antichi hanno trovato nella letteratura
antica alcuni brani tratti da autori importanti del passato nei quali si legge
chiaramente che un tempo il cielo terrestre era senza la Luna, forse il ricordo
più remoto dell’umanità. Ippolito di Roma, un autore cristiano del II secolo,
nel suo Refutatio Omnium Haeresium spiega che Anassagora e Democrito, due
filosofi della Grecia antica, insegnavano che era esistito un tempo in cui non
c’era la Luna. Aristotele, nel frammento 591, scrisse che il territorio
dell’Arcadia, prima di essere abitato dai greci era occupato dalla popolazione
dei Pelasgi, una cultura proto-ellenica che secondo il grande filosofo esisteva
prima che ci fosse una luna nel cielo; per questo motivo sono stati chiamati
Proseleni. Plutarco ne Le Questioni Romane parla degli arcadi come delle
persone pre-lunari. Infine, il grammatico romano Censorino allude ad un tempo
passato, quando non c’era la luna nel cielo. Se, dunque, un tempo non c’era la
Luna, chi l’ha messa lì e perchè?
A TAL PROPOSITO SU QUESTE ANTICHE
TESTIMONIANZE, CONSIGLIO LA LETTURA
DEGLI STUDI DEL PROF. EMILIO SPEDICATO DELL’UNIVERSITA’ DI BERGAMO:
I due ricercatori russi ipotizzato che la Luna
possa essere una nave spaziale molti antica, una sorta di antica arca di Noè
utilizzata da un’antica civiltà per viaggiare nello spazio per migliaia di
milioni di chilometri e giungere sul nostro pianeta per colonizzarlo: noi
saremmo i loro discendenti. Gli autori immaginano l’interno della Luna sia
pieno di carburante per i motori, materiali e apparecchi per lavori di riparazione,
strumenti per il sostentamento vitale e apparecchiature di osservazione. Vasin
e Shcherbakov, non credono che la Luna sia ancora abitata, e probabilmente
molti dei suoi dispositivi automatici hanno smesso di funzionare. Ma in alcune
ipotesi più malevole, alcuni teorici del complotto alieno credono che non solo
la Luna sia ancora abitata, ma che svolga ancora un ruolo importantissimo nei
piani degli ‘occupanti’ alieni. Un po’ come descritto nel film “The Truman
Show”, nel quale il regista del programma può osservare tutto ciò che accade
dal suo ufficio posizionato nella finta luna, così i nostri ‘invasori’
utilizzano il nostro satellite come avamposto di osservazione per
“l’esperimento uomo”.
D’altra parte, il fatto che la
Luna mostri sempre lo stesso lato alla Terra (caratteristica guarda caso di
molti satelliti naturali (?) del Sistema Solare e conosciuta come: ROTAZIONE
SINCRONA o RISONANZA SPIN-ORBITA – NDR
MLR) faciliterebbe comunque il compito degli osservatori, che avrebbero la
possibilità di guardare e controllare costantemente la Terra, senza dover
aspettare ogni volta il completamento della rotazione della Luna sul proprio
asse. Ad ogni modo, secondo Vasin e Shcherbakov ci sarebbero moltissimi altri
indizi, purtroppo solo circostanziali, a favore della loro ipotesi, che a prima
vista potrebbe sembrare folle. Un’idea pazza simile fu avanzata già nel 1959
dal professor Iosif Sklovskij, un eminente scienziato, in relazione ai
satelliti di Marte, Fobos e Deimos. Dopo aver attentamente analizzato i dati,
il ricercatore concluse che entrambi devono essere vuoti e perciò satelliti
artificiali. Quando scrissero l’articolo, i due ricercatori russi speravano che
aver sollevato abbastanza questioni per fornire argomenti per una seria
riflessione sulla materia, il cui risultato potrebbe risolvere i numerosi
enigmi lunari e gettare luce sulla vera origine della specie umana.
da:
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