SEGNALATO DAL DR. GIORGIO PATTERA (BIOLOGO – GIORNALISTA)
MA QUALE CELIACHIA: CHIAMATELA ROUNDUP
di: MAURIZIO BLONDET
maurizioblondet.it
Sono almeno 12 mila anni che l’umanità
mediterranea si nutre di frumento, senza
problemi. E di colpo, ecco sorgere la “intolleranza al glutine”, con relativo
ipersviluppo degli affari relativi a questa “malattia”: paste senza glutine a 5
volte il prezzo delle normali, prodotti
bio dove l’etichetta dichiara “senza glutine”, cibi spesso a carico del servizio
sanitario nazionale… Il glutine è un veleno? Si deve sospettare del grano
geneticamente modificato? Per una volta no. Anche se c’entra il Roundup, il
diserbante della Monsanto, specificamente concepito dalla multinazionale per
essere usato in abbondanza coi suoi semi geneticamente modificati (modificati
appunto per resistere al diserbante, che uccide tutte le erbacce) . Come ha
scoperto la dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al Massachusetts
Institute of Technology (MIT), da una quindicina d’anni gli agricoltori
americani, nelle loro vastissime estensioni, hanno preso l’abitudine di
irrorarle di Roundup immediatamente prima della mietitura. In questo caso,
profittano delle qualità disseccanti del prodotto, con il suo agente attivo,
glisofato. Hanno scoperto che, spargendo tonnellate di glisofato, la resa per
ettaro aumenta. Perché? Perchè, prova a spiegare la Seneff, “le brattee protettive
si frantumano, la spiga muore, e con l’ultimo sospiro, rilascia i
chicchi” che altrimenti resterebbero attaccati nel resti della spiga ancor
umida. L’aumento di resa non è enorme, ma è importante per coltivatori
stra-indebitati con le banche. Inoltre, il disseccamento facilita la battitura
condotta coi giganteschi macchinari industriali (spesso affittati, quindi se li
si può usare per meno giorni, si risparmia) e consente di anticipare
l’operazione di mietitura. “Un campo di grano matura di solito in modo
ineguale; una irrorata di Roundup consente di disseccare ugualmente le zone
ancor verdi e quelle già gialle, e procedere alla mietitura nello stesso
tempo”, ha spiegato un coltivatore di nome Keith Lewis. E’ dunque l’estrema
manifestazione della industrializzazione totale dell’agricoltura americana, nel
quadro della violenza generale sulla natura (hanno abolito la rotazione
agricola, coltivano sempre le stesse
colture da denaro sullo stesso campo, compensando l’impoverimento del terreno
con tonnellate di fertilizzanti chimici), hubrys che resterà sempre come lo
stigma dell’americanismo quando avrà condotto all’estinzione di questa civiltà.
Lo stesso ministero americano dell’agricoltura ha reso noto che, dal 2012, il
99% del grano duro, il 97% del frumento primaverile, e il 61 % di quello
invernale subisce il trattamento al glisofato: il che costituisce un aumento
dell’88% per il grano duro, e del 91% per il primaverile rispetto a quanto si
faceva nel 1998.
Piccolo particolare, l’industria
della birra non accetta l’orzo da trasformare in malto, se è irrorato di
Roundup; i piselli e le lenticchie, se irrorate, non hanno parimenti mercato.
Invece il grano si può vendere, e dar da mangiare agli esseri umani, oltre che
agli animali allevati per la carne e il latte. Che esista una relazione diretta
fra il consumo di grano così trattato e la misteriosa “intolleranza al glutine”
non è dubbio. E’ stato comprovato da uno studio della dottoressa Senef e del
suo collega Anthony Samsel, pubblicato già nel 2013 sulla rivista
“Interdisciplinary Toxicology”. Chi è interessato può trovare i particolari (molto
allarmanti) dell’interferenza patologica del glisofato nei processi di
malassorbimento di minerali, inibizione dei citocromi, nella distruzione dei
bio-batteri intestinali e persino nella sintesi della serotonina, senza dire
che la celiachia quadruplica il rischio di cancro.
http://responsibletechnology.org/media/Glyphosate_II_Samsel-Seneff%281%29.pdf
A noi profani basterà la tabella
qui sotto, del tutto eloquente:
celiachia
Ora, è noto che quando in Sicilia
il frumento è vicino al raccolto, arrivano nei nostri porti navi granarie delle
sei “sorelle”, le multinazionali oligopoliste globali del grani, con i loro
carichi: a prezzi stracciati. E’ grano americano, canadese, australiano –
probabilmente conservato da più stagioni in quelle navi, dove controlli
occasionali hanno rivelato grumi di muffa. Il mistero è come mai queste navi
non vengano sistematicamente sottoposte ai controlli dei NAS e della Finanza,
per procedere al sequestro, alla distruzione delle granaglie tossiche o
muffite. Ciò che farebbe bene alla salute dei celiaci, e punirebbe il
trasparente dumping che danneggia i nostri produttori. Il video-giornalista
francese (origine portoghese) Paul Moreira ha completato un reportage esplosivo
sulle coltivazioni Ogm (e il conseguente spargimento dell’erbicida Roundup)
nelle pianure argentine, dove ormai la coltivazione di soia e mais sono tutte
geneticamente modificate. “mi ha messo sull’avviso – racconta – un lancio della
Asociated Press che segnalava che un numero crescente di bambini nelle zone
agricole argentine nasceva malformato. Sul posto, telecamera a spalla, ho
trovato cose indicibili. Si continua a ripetere che la cultura estensiva di OGM
non presenta rischi per gli uomini? Ma non si dice che il Roundup e simili
erbicidi sono sempre meno efficaci, e quindi gli agricoltori ne raddoppiano, o
triplicano, la disseminazione per continuare a produrre le stesse quantità di
mais e soia. Le sostanze restano durevolmente nelle falde freatiche. “In un
villaggio di venticinque case, nel mezzo della pampa, ho visto cinque casi di bambini deformi e malati. Non ho
avuto il coraggio di mostrarli tutti, ho ripreso le immagini della bambina
relativamente più bella che abbraccia la mamma. In queste famiglie nascondono i
loro bambini, se ne vergognano come fosse colpa loro. Le autorità hanno cercato
di dire che si tratta dei frutti di unioni fra consanguinei, poi hanno ammesso
– davanti alla mia telecamera – la vera causa. Il giornalista ha prodotto il
documentario Bientôt dans votre assiette (de gré ou de force)” (presto nei
vostri piatti, che lo vogliate o no) visibile su youtub. Anche la dottoressa
Seneff ha segnalato l’abnorme comparsa di neonati malformati nello stato di
Washington , 20 casi negli ultimi tre anni. “Hanno cercato le cause, hanno
pensato a tutto, tranne al glifosato. Non ci hanno pensato, ritenendolo
innocuo. Ma ne gettano a tonnellate, e finisce nei corsi d’acqua. Ci sono studi
pubblicati che il glifosato causa l’anencefalia nelle rane (rane nascono senza
cervello, ndr.): c’è una chiara connessione, e io ho anche appurato il motivo.
Il glisofato blocca la degradazione naturale dell'acido retinoico, che si
accumula nel feto e è notoriamente la causa dell’anencefalia. …inoltre
interrompe gli enzimi citocromo p450, che si accumulano nel fegato… è l’enzima
che decompone l’acido retinoico”. La speranza, conclude la dottoressa, “viene
da Cina e Russia. La Russia ha preso una posizione fortissima contro gli Ogm.
Putin ha detto: mangiate puro i vostri Ogm, noi non li vogliamo. E vengo adesso
da una conferenza a Pechino organizzata dal professor Gu: ha raccolto tutti gli
scienziati che hanno compiuto studi su Ogm e Roundup, ed hanno suonato
l’allarme; Don Huber, Mae-Wan Ho, Jeffrey Smith, Judy Carman dall’Australia….i
cinesi hanno visto che, in rapporto diretto con l’aumento della importazione di
soya Ogm al Roundup, sono cresciuti infertilità, autismo, Parkinson. I cinesi
possono fare la differenza, se cominciano a rifiutare le importazioni”.
Fonte: www.maurizioblondet.it
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