L’ENIGMA DELLA SFINGE E LA SUA
CONTROVERSA DATAZIONE
da: http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/12/12/lenigma-della-sfinge-e-la-sua-controversa-datazione/
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Scolpita nella pietra calcarea,
la Sfinge della Piana di Giza è una tra le più grandi statue al mondo.
L'enigmatica statua leonina è oggetto di accesi dibattiti nella comunità
scientifica, la quale non riesce ancora a trovare un parere univoco sulla sua
datazione.
La sfinge è una figura mitologica
raffigurata come un mostro con il corpo di leone e testa umana (androsfinge). La
sua icona più famosa, tra le più grandi mai realizzate, si trova in Egitto,
sulla piana di Giza, area che condivide con le famose tre piramidi. Scolpita in
loco nella pietra calcarea, la Sfinge di Giza è la più grande statua monolitica
tra le sfingi egizie: lunga 73,5 metri, alta 20,22 metri e larga 19,3 metri di
cui solo la testa è 4 metri. Il monumento fu probabilmente ricavato da un
affioramento di roccia, mentre alcune parti sono state costruite o riparate con
l’aggiunta di blocchi di roccia tagliati. Comunemente, egittologi e storici
ritengono che la Sfinge sia stata costruita durante il regno del faraone
Chefren, intorno al 2500 a.C., in concomitanza con la costruzione delle
piramidi. Eppure, alcuni ricercatori ritengono che la Grande Sfinge di Giza
potrebbe essere migliaia di anni più antica di quanto comunemente ritenuto, un
dubbio che serpeggia nella comunità archeologica da decenni e che alimenta un
acceso dibattito. All’inizio degli anni ’90, il dottor Robert M. Schoch,
geologo presso la Boston University, è stato uno dei primi a mettere in
discussione il dogma sulla datazione della Sfinge, annunciando che il monumento
potrebbe essere stato realizzato tra il 9000 e il 5000 a.C., anticipando la
cultura dinastica egiziana. “Nel 1990, ho
viaggiato in Egitto con il solo scopo di esaminare la Grande Sfinge da punto di
vista della geologia”, spiega Schoch nell’articolo comparso su Epoch Times.
“Ero convinto che la datazione
degli egittologi fosse corretta. Ma, ben presto, ho scoperto che le prove
geologiche non erano compatibili con quello che gli egittologi dicevano”.
Infatti, i rilievi geologici
eseguiti sulla Sfinge sembrano puntare a tempi decisamente più remoti. Sul corpo
della sfinge sono presenti evidenti segni di erosione dovuti all’esposizione
continua all’acqua piovana, ipotesi ormai accettata dalla comunità scientifica. L’egittologia
ufficiale non sa come spiegare questo fatto, considerando che le ultime piogge
in grado di sortire tali effetti nella regione di Giza risalgono alla fine
dell’ultima glaciazione. “Ho riscontrato
caratteristiche di erosione pesante, concludendo che tale fenomeno potrebbe
essere stato causato solo da piogge intense”, spiega Schoch. “Il problema è che
la Sfinge siede sul bordo del deserto del Sahara, una regione che è stata
decisamente arida negli ultimi 5000 anni”.
Schoch ha avuto la possibilità
di confrontare diverse strutture vicine risalenti a diversi periodi della
storia egizia. Ebbene, queste strutture mostrano esempi precisi di erosione
dovuta al vento e alla sabbia, fenomeno che differisce notevolmente rispetto
all’erosione causata dall’acqua. Si è tentato anche di spiegarne la causa con
le esondazioni del Nilo, ma i segni dell’erosione sono più marcati in alto e
meno nella parte bassa del monumento e sono incompatibili con quelli di
un’erosione dovuta all’acqua del fiume, che causerebbe evidenti segni alla base della statua. Tanto è bastato per
far concludere al dottor Schoch che la Sfinge deve risalire ad un periodo molto
più antico rispetto a quello indicato dall’egittologia classica. A suo parere,
la Sfinge “deve” risalire ad un periodo compreso tra il 9000 e il 5000 a.C.,
quando la zona era molto più interessata da precipitazioni intense. Curiosamente,
la più antica raffigurazione di sfinge conosciuta (una scultura) è stata
trovata vicino a Göbekli Tepe in Turchia, nel sito di Nevali Çori, e viene
datata al 9500 a.C.
Inoltre, ad un esame più attento,
Schoch ritiene che il faraone Chefren abbia semplicemente ristrutturato la
Sfinge, incorporandola nel suo complesso funerario. La Sfinge era già lì da
migliaia di anni. “È evidente a chiunque
che l’attuale testa non è quella originale: essa avrebbe mostrato gli stessi
segni di erosione del corpo. È chiaro che è stata ri-scolpita e alterata
durante i periodi dinastici”. Schoch
ha suggerito che nella sua forma originale la Sfinge di Giza potrebbe non essere
stata una sfinge, ma un leone.
Sfinge-leone:
Naturalmente, questa conclusione
ha contrariato molti scienziati, storici ed egittologi, i quali sostengono con
forza che non ci sono prove di una civiltà che possa aver costruito un
monumento come la Sfinge in tempi così antichi. Tuttavia, fin dai primi anni
’90, molti altri siti archeologici sono stati scoperti, i quali precedono ogni
civiltà conosciuta. Uno di questi, guarda caso, è proprio il sito di Göbekli
Tepe.
…la ricerca continua…
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