di: MARCO LA ROSA
La scoperta è stata fatta nel
mese di Maggio scorso dal pescatore Victor Morozov, della città di Labinsk
nella regione russa di Krasnodar. Il minerale è stato poi consegnato agli
esperti per uno studio approfondito.
Una Università russa ha quindi
“ipotizzato” (poiché stanno ancora
studiando sul reperto) che l' “inclusione” o “microchip” in questione, sia
in realtà un fossile di crinoidea, conosciuta anche come stella marina piumata
o giglio di mare, molto comune nella zona del ritrovamento. Quel che è
singolare è la forma: essa dipenderebbe ( condizionale d’obbligo) dalla
posizione e dalla formazione del fossile.
“The answer from the
Institute: “The sample size of 15 × 11 × 4,5 cm gray-brown color, with
pripolirovannoy platform is organogenic material that consists of fragments of
skeletons of sea lilies (crinoids) and subordinate amounts of wings of small
shells rounded shape up to 1 cm. Estimated geochronological age –
Silurian-Devonian, ie 410-450 million years. The very same fragment of stem
lily represented on the sample along the stem itself in the axial slice. “(Google
translated)
In effetti, nessun esperto ha osato
ventilare che sia un microchip o frammento di paleo-tecnologia sconosciuta, anche
se la somiglianza con una “piastrina di silicio” è davvero sbalorditiva. I biologi hanno invece ipotizzato
che si possa trattare di un fossile già dal mese di Giugno scorso. Pare che lo strato geologico in
cui è stato rinvenuto il reperto, risalga a circa 400-450 milioni di anni fa.
“I Crinoidi (Crinoidea Miller,
1821) sono una classe di echinodermi, unica classe del subphylum Crinozoa. La
classe comprende 648 specie viventi e oltre 5.000 specie fossili. Sono
comunemente noti come gigli di mare o stelle marine piumate. Comparsi
nell'Ordoviciano, i crinoidi hanno avuto grande diffusione durante tutto il
Paleozoico. Durante il Paleozoico e il Mesozoico sono tra i principali
organismi produttori di carbonato, costituendo i calcari a crinoidi o encriniti.
Sono state descritte oltre 5000 specie fossili. A partire dalla fine del
Permiano, la gran parte delle linee evolutive dei crinoidi (sottoclassi
Cladida, Flexibilia, Camerata e Disparida) sono andate incontro ad estinzione
di massa, con l'unica eccezione della sottoclasse degli Articulata, a cui
appartengono tutte le specie viventi attualmente note. Al pari degli altri
echinodermi (ricci di mare, stelle marine, etc.) sono organismi bilateri allo
stadio larvale, mentre gli adulti presentano una simmetria radiale pentamera e
sono dotati di un endoscheletro calcareo. Le caratteristiche che distinguono i
crinoidi da altri echinodermi sono: una teca, o calice, che contiene o sostiene
i visceri, formata da piccole piastre ossee fuse insieme a forma di tazza; può
essere sostenuta da un peduncolo e possedere vari organi di fissazione al
substrato, definitivi o temporanei; cinque braccia flessibili, di solito
ramificate e a forma di piuma; bocca e ano situati entrambi sulla superficie
orale, che è rivolta verso l'alto.”
ESEMPI DI CRINOIDI FOSSILI:
Ho fatto un breve “incursione” in
numerose altre fonti paleo-zoologiche e biologiche ma non ho trovato nulla che assomigliasse
anche lontanamente al presunto “crinoide – chip” in questione.
La natura, se di natura si
tratta, non finisce mai di stupirmi.
Piuttosto, ma prendete con le “pinze”
quello che dico, la prima cosa che mi è balenata nel cervello quando ho visto l’immagine
del “crinoide-chip”, sono state le teorie esobiologiche sulle forme di vita a
base “silicio”.
…L’indagine continua…
Fonti:
wikipedia
LA VERA STORIA EVOLUTIVA DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA
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DI MARCO LA ROSA
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