IL FASCINO MISTERIOSO DELL’ANTICO
SANTUARIO PAGANO DI PANÓIAS, PORTOGALLO
Nel nordest del Portogallo, nella
regione di Vila Real, ad un'altitudine di 460 metri e a circa 85 chilometri
dalla costa atlantica, si trova uno dei templi pagani più affascinanti e
misteriosi d'Europa: il Santuário de Panóias.
Gli insediamenti umani nella
regione di Vila Real, nel nordest del Portogallo, si perdono nella notte dei
tempi, ma sappiamo che l’area era già abitata nel Paleolitico. È qui che si
trova il Santuário de Panóias, noto anche come Fragas de Panóias, uno dei
templi pagani più enigmatici di tutta europa. Classificato come monumento
nazionale dal governo portoghese, il santuario, sin dal VI secolo, è stato
oggetto di pellegrinaggi e studi da parte di numerosi ricercatori nazionali ed
esteri, soprattutto a partire dal XVIII secolo fino ai giorni nostri. Il
santuario è costituito da un complesso di tre grandi massi, sui quali sono
stati aperti numerosi pozzi di varie dimensioni, a cui è possibile accedere
tramite una scala scavata nella roccia. Le rocce sono state incise con alcune
iscrizioni, tre in latino e una in greco, le quali descrivono il rituale che
veniva celebrato Panóias. Le tre grandi rocce mostrano tracce di templi che
originariamente erano parte del santuario. Si stima che la costruzione del
luogo sacro sia iniziata tra la fine del II secolo a.C. e l’inizio del III secolo
d.C., ma alcuni ricercatori credono che il santuario abbia origini molto più
antiche, forse addirittura da far risalire alla preistoria. Anche se il sito è
stato utilizzato dai romani per scopi rituali, come parrebbero indicare le
scritte il lingua latina, nulla prova che siano stati essi a costruire il
tempio.
Anzi, le modalità di costruzione e di lavorazione della roccia sono
molto più simili alle tecniche viste in siti precolombiani dell’America
Centrale e dell’Antico Egitto, ma anche al complesso piramidale di Asuka in
Giappone (vedi post del 2 Settembre 2014: http://marcolarosa.blogspot.it/2014/09/piramidi-in-giappone.html).
Il ricercatore Geza Alföldy, il più impegnato nello studio del sito, ha
tradotto le iscrizioni incise sulle rocce, rivelando la testimonianza di un
antico rito di iniziazione celebrato nel nome delle divinità infernali. I
requisiti del sito sono identificati come parti di una legge sacra, tra cui la
posizione precisa. La scelta del posto non è stata casuale, ma piuttosto il
risultato di criteri specifici e stabiliti in precedenza. La topografia del
luogo ha giocato un ruolo importante. Secondo la ricostruzione di Alföldy, il
culto romano nel santuario di Panóias è stato introdotto da Calpurnio Rufino,
un alto funzionario del governo romano della provincia, innestandolo su un
culto indigeno molto più antico. L’ipotesi più accreditata è che sia il tempio
sia stato utilizzato per il culto di Endovelicus, una divinità dell’Età del
Ferro, venerato in epoca pre-romana e romana in Lusitania e Gallaecia. Dopo
l’invasione romana, il culto si diffuse per la maggior parte dell’impero,
entrando così a far parte della mitologia romana. Endovelicus era considerato
un dio solare supremo di guarigione. Alcuni ricercatori pensano che fosse una
divinità bivalente, buona e cattiva, con un lato positivo e uno infernale, in
quanto tutti gli dei solari scesero agli inferi e ne tornarono dotati di poteri
di guarigione. Dopo aver partecipato ai riti di iniziazione, la persona che
dormiva nel santuario riceveva in sogno la visione di Endovelicus, con il quale
poteva parlare per conoscere il proprio futuro o chiedere consiglio. Nel 19°
secolo, António da Visitação Freire ha suggerito che il nome Endovelicus sia di
origine celtico e fenicio, adattato poi alla lingua romana. La radice “end” in
lingua celtica corrisponde al fenicio “bel”, e significa Signore; la parola
originale celtica doveva essere “Andevellicos” che significava “molto buono”. Il
santuario di Panóias ancora una volta dimostra quanto sia carente la nostra
comprensione della storia antica. Questo antico sito pagano, fortemente
apprezzato dai romani, rivela un lato enigmatico e ancora poco conosciuto della
nostra vecchia Europa.
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA STORIA EVOLUTIVA DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA
DI MARCO LA ROSA
E' UN'EDIZIONE OMPHILABS
ACQUISTABILE DIRETTAMENTE DAL SITO OMPHILABS ED IN LIBRERIA
Nessun commento:
Posta un commento