Luc Montagnier nato Chabris
(FR) il 18 agosto 1932
è un medico, biologo e virologo francese.
Professore
presso l'Istituto Pasteur di Parigi,
presidente della fondazione mondiale per la ricerca e prevenzione dell'AIDS, ha scoperto nel 1983 il virus dell'HIV, insieme alla
dottoressa Françoise Barré-Sinoussi e al dottor Robert Gallo e ha vinto il Premio Nobel per la medicina nel 2008.
Nel 2011 una sezione della
rivista scientifica Journal of Physics (la Conference Series) ha pubblicato uno
studio di Luc Montagnier intitolato “DNA waves and
water”,
nel quale viene illustrato come alcune sequenze di DNA potrebbero indurre
segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente
diluite, le quali manterrebbero poi “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso. Una scoperta che, se
fosse confermata, potrebbe aprire nuove prospettive scientifiche a tutto campo.
Ovviamente, nonostante il
Nobel e tutto il resto, se uno scienziato del calibro di Montagnier dopo la
decisione di approfondire gli studi sull’”OMEOPATIA”, fa scoperte
epocali ed ottiene risultati strabilianti, senza il supporto e l'ausilio del
"carrozzone" accademico-scientifico, cade inevitabilmente in
disgrazia.
Ma l'importante è perseverare, e Montagnier lo ha fatto, divulgando tutto sulle sue ricerche. Sono convinto che alla fine, anche gli strenui
inutili baluardi del "vecchio carrozzone", finiranno per morire o perdersi nel nulla
insieme ai discepoli-servi e si riconoscerà il valore dei pionieri come Montagnier.
Ma vediamo come lo scienziato francese ha
scoperto ed ottenuto risultati incredibili dallo studio dell'acqua.
Lo spiega il Prof. Emilio Del
Giudice fisico:
"Montagnier pone in una
provetta di acqua delle sequenze di DNA batterico; e poi – molto importante – diluisce via via con acqua.
Una bobina prende i segnali elettromagnetici provenienti dalla provetta. Prima
cosa importante è il fatto che più si diluisce più aumentano i segnali
elettromagnetici! Quindi è l’acqua a regolarne l’intensità. Quali frequenze? Lo stabilisce il DNA. Infatti, l’acqua può oscillare su un grande numero
di frequenze, ma è il partner con cui l’acqua se la sta facendo in quel momento che stabilisce
quali.
Già questo è interessantissimo, e si
capisce che Montagnier si è ispirato ai famosi
esperimenti di Jacques Benveniste, che a suo tempo purtroppo furono incompresi.
Sì, infatti, Montagnier non ne fa mistero… Ma lui è andato oltre, e infatti la
seconda parte dell’esperimento è quella più sconvolgente. Ebbene, cosa
succede? Questi segnali vengono inviati ad un secondo recipiente con pura acqua
distillata e, per evitare dubbi di contaminazione, la cosa è stata fatta anche per via telematica a centinaia di km di
distanza.
Che succede nel recipiente di
acqua pura esposto a questi segnali?
Gli sperimentatori aggiungono
a quell’acqua pura le sostanze
necessarie alla strutturazione del DNA, adenina, timina, citosina e guanina, più i necessari catalizzatori, le polimerasi, ecc… e cosa succede? Dopo un certo numero di ore (circa 20 ore)
compare fisicamente lo stesso tipo di DNA da cui era stato estratto il
segnale!!!
Eccezionale! Quindi, capire l’acqua fresca… aiuta a risolvere il mistero
della vita?!
Eh sì! Ma, non solo, capire queste cose potrà permettere di dare origine ad una nuova industria chimica
non inquinante, che si ispiri al caso biologico, in cui le molecole
interagiscono in maniera precisa tra di loro senza generare composti a caso, e
cioè in maniera altamente
efficiente, a basso consumo energetico, e senza generare rifiuti inquinanti… E credo che l’Effetto Ossidroelettrico che ho
da poco sperimentalmente evidenziato in PROMETE, cioè l’estrazione di corrente
elettrica dall’acqua, mediata dalle molecole
di Ossigeno, possa essere un primo passo in questa direzione. Infatti, gli
organismi viventi riescono proprio grazie all’acqua
a trasformare energia di basso grado (calore, infrarossi) in energia di alto
grado (energia elettrica, energia chimica), appunto con questo tipo di
meccanismi ancora non molto chiari ai più…”
Perche’ l’acqua, fondamento della vita è scientificamente “snobbata”?
Emilio Del Giudice:
“…E’ semplice rendersi conto che l’acqua ha un ruolo fondamentale nella vita. Il nostro corpo,
come numero di molecole, è costituito da circa il 99% da
molecole d’acqua; soltanto il restante 1%
è costituto da molecole diverse
dall’acqua (proteine, DNA, ormoni,
vitamine, ecc…). Ci si può chiedere come mai i biologi finora hanno studiato l’1% e trascurato il 99%. La ragione è che esiste il preconcetto secondo cui la dinamica
biologica è governata dalla chimica, cioè dal fatto che questo 1% di molecole si incontra, fa
reazioni chimiche, e l’insieme di tutte queste
reazioni chimiche da luogo alla dinamica biologica. Siccome le molecole d’acqua non fanno reazioni chimiche, vengono trascurate, come
se fossero gli spettatori della partita: allo stadio 22 persone giocano e 60
000 guardano…
Come superare questo
preconcetto? Sarà di certo difficilissimo. Ad
esempio, ci sono voluti secoli per cogliere l’esistenza
della pressione atmosferica…
Il trucco sta nel farci una
domanda ingenua. Spesso sono proprio le domande ingenue che danno origine alle
grandi scoperte. Nella visione attuale, posto che siano le molecole diverse
dall’acqua che danno origine alla
dinamica vivente, come fanno queste molecole a riconoscersi, a trovarsi e ad
incontrarsi? Infatti, nella dinamica biochimica non ci sono errori, non ci sono
incontri che danno luogo a specie molecolari non volute. Mentre in un reattore
chimico industriale ci sono incontri di ogni genere, per cui oltre al prodotto
che si vuole si producono anche i rifiuti. Ma allora deve esistere una sorta di
“governo” delle reazioni biochimiche, un qualche agente fisico che
dice alle molecole dove devono andare e chi devono incontrare.
La domanda apparentemente
sciocca, come quelle che fa il tenente Colombo, ci sta iniziando a far intuire
qualcosa… Quindi, qual è questo agente?
Si può senz’altro candidare a questo ruolo
il campo elettromagnetico. Infatti esiste un teorema che dice che quando un
campo elettromagnetico occupa una certa regione di spazio ed oscilla ad una
certa frequenza, è capace di attirare in quella
regione molecole che oscillino alla stessa frequenza (o a frequenze molto
simili). C’è quindi un meccanismo
selettivo di richiamo.
Ma chi produce questo campo
elettromagnetico?
Negli ultimi anni, la risposta
a questa domanda ha fatto cogliere il ruolo fondamentale dell’acqua. Le molecole d’acqua sono capaci di avere un’attività collettiva, cioè in metafora: le molecole dell’acqua liquida non sono una folla di oggetti indipendenti,
ma sono come un corpo di ballo, cioè danno luogo ad un ordine, non
di tipo spaziale, come in un cristallo, ma “si
muovono” in modo definito. Poiché i campi magnetici sono prodotti dalle oscillazioni delle
cariche elettriche, un’oscillazione di un gran numero
di molecole in fase da luogo appunto ad un campo elettromagnetico ben definito.
Ecco l’origine del campo
elettromagnetico, che si comporta da governatore; ed ecco quindi anche il ruolo
per i 60 000 dello stadio i quali, facendo la “ola”, fanno sì che i calciatori giochino
meglio…”
Sincronicità, entaglement, sono tutti aspetti da approfondire, poichè è indubbio che l'acqua supporta fenomeni che sono il fondamento della vita, ma che non siamo ancora in grado di comprendere appieno.
Le
implicazioni sulla ricerca di vita ET delle scoperte di Montagnier sulla
memoria, e sulla trasmissione di segnali "non locali" anche attraverso l'acqua, sono fondamentali.
La mia
ipotesi é che, chiunque detenesse una
conoscenza ed una tecnologia avanzata in questo campo, potrebbe letteralmente
portare e replicare la vita su qualsiasi pianeta che ospitasse acqua allo stato
liquido e forse anche solido (ghiaccio), semplicemente trasmettendo il segnale
elettromagnetico voluto, come quello che Montagnier registra ogni volta che replica
l'esperimento.
Chi ci dice che qualcuno non l'abbia già fatto, magari più e più volte?
Dopotutto se nell'Universo ci fossimo solo noi terrestri..."non sarebbe uno spreco di spazio"?
MLR
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2010: Space, Time, Matter - Current Issues in Quantum Mechanics and Beyond,
2011 (in corso di pubblicazione).
Roberto
Germano - 05/08/2013
Intervista a :
Emilio
Del Giudice
Fisico
teorico. Ricercatore INFN a Milano, ora in pensione, è membro dell'International Institute of Biophysics di Neuss
in Germania. Ha lavorato presso il MIT di Cambridge, USA e presso il Niels Bohr
Institute di Copenhagen. I suoi interessi scientifici riguardano
prevalentemente la teoria quantistica dei campi, e lo studio delle proprietà collettive della materia, per fare luce sulla natura della
vita. E’ autore di numerosissimi
articoli scientifici. E’ stato insignito della
Prigogine Medal 2009.
Per
approfondire
Metodo
WHITE e HadoShiatsu
Il
Prof.Emilio Del Giudice (INFN, Milano) è pubblicato online sul Journal
of
Physics
con il recente lavoro "The interplay of biomolecules and water at the
origin of the active behavior of living organisms". Scritto insieme a
Giuseppe Vitiello, fisico teorico (Univ. Salerno), Alberto Tedeschi, studioso
delle dinamiche coerenti dell'acqua (metodo WHITE) e
Patrizia
Stefanini, fisica che studia le
dinamiche biofisiche dello shiatsu
(HadoShiatsu),
il paper illustra il metodo WHITE che
per permette di ottenere
acqua
biologica supercoerente e la sua rilevanza sulla salute, la materia
vivente e
gli ecosistemi e HadoShiatsu, una innovativa pratica della medicina
tradizionale
cinese che utilizza principi della fisica quantistica.
Il
download del paper è libero al seguente link:
http://iopscience.iop.org/1742-6596/329/1/012001/
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