UN BUON ESEMPIO
da vanityfair.it
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Una storia, quella di un «angelo del bene» senza nome, ci ricorda che al di là dei famosi luoghi comuni, nelle grandi metropoli esistono anche persone di grande umanità, che fanno della comunità una famiglia.
L'angelo invisibile di Milano salda i debiti, paga gli affitti, paga il bollo della macchina a perfetti sconosciuti che ne hanno bisogno. Ha aiutato Noemi, una pensionata finita nel girone di poveri che vive nelle case popolari di Via Molise e aveva bisogno di un frigorifero nuovo. Salvatore, invece, si era indebitato per far studiare i suoi figli, e il benefattore senza nome è arrivato in suo aiuto. E ancora: il piccolo Mohamed, con una rara malattia genetica, ora può tornare in Tunisia, Anna e Virginia, senza pensione, né posto di lavoro hanno saldato i loro debiti grazie a lui.
«Ho lavorato nelle grandi banche, e so che ci sono centinaia di manager milionari che potrebbero fare quello che faccio io», dice l'uomo al Corriere della Sera. Il suo nome, ha ragione, non conta. Il suo esempio sì, però. «Perché l'anomalia non sono io. E' chi volta le spalle a chi è stato sconfitto dalla vita», conclude l'uomo che ai suoi figli insegna: «Chi ha deve aiutare chi non ha». "
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