IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

lunedì 30 luglio 2012

CURIOSITY: MARTE HA MAI OSPITATO FORME DI VITA?



 Tra pochi giorni, il 5 agosto 2012, il nuovo rover della NASA Curiosity dovrebbe atterrare sul Pianeta Rosso nel cratere Gale, nei pressi di una montagna chiamata "Mount Sharp". La missione , nota con il nome di "Mars Science Laboratory " è sicuramente la più complessa e ambiziosa mai tentata nel campo dell'esplorazione robotica dello spazio. Le operazioni del rover dovrebbero durare almeno un anno marziano, cioè circa 2 anni terrestri e lo scopo sarà quello di investigare sulla passata, e presente, capacità di Marte di sostenere la vita. Già la tecnica di atterraggio costituirà una novità visto che, dopo l'ingresso in atmosfera e una discesa rallentata da paracadute, il rover marziano verrà calato sul terreno tramite dei cavi da una piattaforma volante chiamata "skycrane" (letteralmente: "gru del cielo") che rimarrà sospesa in aria grazie a dei razzi per il tempo necessario alla deposizione sul suolo marziano del laboratorio scientifico mobile. Questo nuovo metodo di atterraggio, che sostituisce il più classico uso di air-bag per attutire l'impatto col terreno, ha permesso di ampliare la gamma di possibili siti di atterraggio, tanto da includere alcune delle regioni marziane più interessanti dal punto di vista scientifico come il cratere Gale. Il rover stesso è da primato: essendo il più grande (ha le dimensioni di una piccola automobile) e sofisticato mai inviato sul Pianeta Rosso, Curiosity sarà in grado di effettuare complesse analisi geochimiche del suolo marziano che permetteranno di analizzare con un dettaglio senza precedenti la composizione chimica di suolo, rocce e atmosfera alla ricerca di indizi sulla passata, e eventualmente presente, abitabilità della regione. Tra gli avanzatissimi strumenti presenti sul rover figurano uno spettrometro per neutroni che andrà alla ricerca di acqua e particolari rocce nei suoli sotto il veicolo, un sensore di radiazioni che monitorerà raggi cosmici e radiazione solare, uno spettrometro a raggi x montato su un braccio mobile che determinerà in situ la composizione delle rocce, una stazione meteorologica, delle videocamere a colori ad altissima definizione, un laser per perforare le rocce fino a sette metri di distanza. Curiosity è anche dotato di un gascromatografo e di uno spettrometro di massa pensati soprattutto per individuare carbonio organico nei campioni di rocce e in atmosfera oltre che di un apparato per analisi mineralogiche mediante diffrazione dei raggi x.
Il luogo d'atterraggio è stato scelto dopo una accurata selezione a partire da una lista di più di 50 possibili siti candidati. Il cratere Gale, il luogo scelto come più adatto per la missione, al centro del quale si trova il monte Sharp, è situato nei pressi dell'equatore marziano ed ha un diametro di circa 150 km. All'interno di questo antico cratere da impatto l'erosione del vento, nel corso degli eoni ha esposto strati rocciosi un tempo sepolti e quelli che sembrano essere antichi depositi fluviali.
Lo studio del monte Sharp potrebbe essere una grande occasione per comprendere il passato di Marte. I ricercatori pensano infatti che il monte Sharp, con la sua evidente struttura a strati che si innalza per oltre 5 km di altezza, sia stato creato dalla stratificazione di depositi in epoche successive all'evento di impatto che deve aver creato il cratere Gale, oltre 3 miliardi di anni fa. Negli strati più profondi, le missioni marziane che in passato si sono trovate a studiare il pianeta dall'orbita hanno identificato minerali che possono essersi formati in presenza di acqua. La ricerca sul campo permetterà, nei prossimi mesi, di studiare le condizioni climatiche al momento in cui i diversi strati si sono depositati. Per il team della NASA sarà come leggere le pagine di un libro sulla storia geologica di Marte.

da: Antikitera.net

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