SEGNALATO DAL DR. GIORGIO
PATTERA (BIOLOGO)
"Nessuno è contrario al vaccino quando non comporta rischi"
DIVULGAZIONE DI NOTIZIA UTILE
ALLA POPOLAZIONE A SUO TEMPO NON ADEGUATAMENTE VEICOLATA DAI MEDIA MAINSTREAM (30-05-2017)
DA:
Vaccini. Codacons svela i dati
sulle reazioni avverse: 21.658 totali, di cui 3.551 per l'esavalente in 3 anni.
Il Codacons in una conferenza
stampa ha svelato i dati di AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, sulle
segnalazioni di sospette reazione avverse ai vaccini, dati che dal 2013 non
erano stati più resi noti. Nel 2014,
2015 e 2016 le segnalazioni complessive sono state 21.658, di cui 3.551 per il
solo vaccino esavalente, di cui 454 gravi e 5 decessi. I dati sono stati ottenuti dal Codacons
nell’ambito di un’inchiesta avviata dalla magistratura a seguito di una
denuncia della stessa associazione dei consumatori. Emerge che tra il 2014 e il
2016 le reazioni avverse ai vaccini segnalate sono state in totale 21.658 , di cui per il solo esavalente 3.551: 454
gravi e 5 decessi.
«I dati – ha spiegato il Codacons
in conferenza stampa – erano noti al Ministero della Salute ma non sono stati
sottoposti all’attenzione del Consiglio dei Ministri in sede di esame del
decreto legge annunciato che prevede l’obbligatorietà per 12 vaccinazioni pena
il mancato accesso ad asili e scuole. Il Codacons ha quindi denunciato il
ministro Beatrice Lorenzin per abuso d'ufficio, omesso controllo e favoreggiamento
delle case farmaceutiche interessate alla somministrazione dei vaccini, in
relazione alla morte di cinque neonati. Alla conferenza stampa è intervenuto
anche l’avvocato Marcello Stanca, che da anni si occupa di azioni legali per
persone danneggiate dai vaccini per l’Associazione Malati Emotrasfusi e
Vaccinati di Firenze: «Non posso credere che ancora ci sia chi dubita
dell’esistenza delle reazioni avverse. Nel 2005 è stato approvato il
risarcimento per le 5 annualità precedenti di 70 persone decedute e 700
danneggiate: per i decessi si è stanziato un risarcimento una tantum di 150.000
euro». Giorgio Tremante si è poi collegato via skype: è padre di 3 figli di cui
2 deceduti e uno tetraplegico in seguito ai vaccini, danno riconosciuto dai
tribunali. Secondo una stima del dottor
Fabio Franchi (virologo e per anni, prima della pensione, in forze all’ospedale
di Trieste), «i danneggiati potrebbero essere fino a 10 volte tanti a causa
della vaccinovigilanza scarsa». Secondo i medici che erano presenti in sala,
«bisognerebbe vaccinare quando il sistema immunitario è pienamente formato,
dopo i 4 anni, ed evitare i vaccini polivalenti ma usare dosi singole». Il
Codacons ha invitato anche a valutare la necessità di «vaccinare in maniera
personalizzata e di effettuare indagini prevaccinali». Come è stato ricordato in conferenza stampa, «la libera scelta
vaccinale esiste in 15 paesi europei su 29: Austria, Danimarca, Estonia,
Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda,
Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito non hanno alcuna vaccinazione
obbligatoria, eppure hanno una buona copertura vaccinale volontaria. Negli
altri paesi le vaccinazioni obbligatorie variano da 1 a ¾, mai 12 come si vuole
introdurre in Italia».
Il Codacons ha poi ricostruito
gli antefatti:
«Nel 2014 il presidente di
AIFA e il ministro Lorenzin sono stati alla Casa Bianca, dove hanno ricevuto
l’incarico di capofila delle campagne pro-vaccini su scala mondiale per il Global
Health Security Agenda. Da allora i dati AIFA sulle segnalazioni non sono più
stati diffusi ed è iniziata un’intensa campagna pro-vaccini, sino ad arrivare
al recente decreto».
«L’amministratore delegato della
casa farmaceutica GlaxoSmithKline, che produce il vaccino esavalente in uso, in
questo video, spiega la strategia che sta dietro alla formulazione di un
prodotto con sei antigeni». Il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha proposto
poi alcune considerazioni: «L’esavalente, usato in Italia dagli anni 2000, di
fatto imponeva 2 vaccini facoltativi “impacchettati” con quelli obbligatori; lo
Stato pagava ogni anno alle multinazionali 10 milioni di euro. Le Regioni non
si sono mai procurate i vaccini singoli e ancora oggi è impossibile trovare i
vaccini singoli contro la difterite, il morbillo o la pertosse in Italia, si
trovano solo in Danimarca o in Svizzera. In Francia si trova il trivalente. Nel
Febbraio 2017, in Francia nientedimeno che il Consiglio di Stato ha sentenziato
che i 3 vaccini obbligatori (tetano, difterite e polio) devono essere resi
disponibili in dose singola alla cittadinanza». Sempre stando a quanto emerso in
conferenza stampa, «nell’ambito di AIFA esistono conflitti di interesse che hanno costretto il suo ormai ex
presidente a dimettersi . Anche su altri rappresentanti istituzionali
ci sono ombre ». «Ci sono poi bambini
che hanno un’immunità acquisita naturalmente contro la varicella, bambini che
hanno già fatto alcuni vaccini in dose singola, ma il recente decreto li costringe
tutti a vaccinarsi in massa». Il Codacons consiglia poi ai genitori di
«richiedere alla propria Asl le indagini pre-vaccinali. Le ASL non sono
attrezzate per tali indagini e temporeggeranno». L’associazione dei consumatori
metterà online un formulario a disposizione del pubblico «allo scopo di
ottenere un certificato che consente l’iscrizione a scuola dei propri figli. In
ogni modo - secondo Rienzi - questo
decreto sarà un vero e proprio boomerang, poiché è inapplicabile ed esagerato.
E non siamo certi neppure che giunga in fondo al percorso legislativo. I
parlamentari Bartolomeo Pepe e Adriano Zaccagnini, presenti all’evento, si
adopereranno per garantire il diritto alla libertà di cura». Immediata la
reazione dell'Aifa: "Le affermazioni del presidente del Codacons Carlo
Rienzi diffondono dubbi e incertezze che non trovano fondamento nella scienza,
e l'attività di farmacovigilanza, e nello specifico di vaccinovigilanza, svolta
dall'Agenzia conferma la verità scientifica attraverso un'attività quotidiana
di monitoraggio". L'Aifa quindi ha dato mandato ai propri legali "di
difendere contro il Codancons, in ogni forma e in ogni sede, la verità
scientifica, la realtà dei dati, la qualità dell'operato del lavoro svolto
dall'Agenzia che ha nella tutela della salute dei cittadini il suo unico scopo
e obiettivo". A sua volta il Codacons ha ribattuto: «Del tutto
sproporzionate, fuori luogo e abnormi le dichiarazioni rilasciate oggi
dall’Aifa contro di noi. Siamo ben consapevoli che i vaccini salvano molte vite
umane ma, in base al principio di prevenzione dei danni alla salute, lo Stato è
obbligato ad assicurare che qualsiasi trattamento sanitario sia eseguito
soltanto in condizioni di assoluta sicurezza – spiega il Codacons – E’ questo
che la nostra associazione chiede, e cioè che i vaccini siano singoli e sicuri,
e indagini pre-vaccinali sui bambini prima della somministrazione dei vaccini.
Se poi tra gli eventi mortali o le migliaia di reazioni avverse alle
vaccinazioni esista o meno un nesso di causalità, questo non ha rilevanza se
non per il diritto al risarcimento dei danni sulla base della legge specifica
in materia. Ciò che l’Aifa finge di non capire è che l’azione del Codacons è
semplicemente tesa alla ricerca della massima informazione possibile in favore
delle famiglie, informazione che dovrebbe provenire dalle autorità sanitarie
sulle cui eventuali omissioni dovrà ora pronunciarsi la magistratura. Chiunque,
a partire dall’Aifa, dovesse ancora affermare che il Codacons è contro i
vaccini, sarà immediatamente querelato per diffamazione e per
strumentalizzazione diretta a favorire le case farmaceutiche attraverso
affermazioni false – conclude l’associazione».
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