L'Ordine dei medici boccia
l'omeopatia
In Italia la prescrivono i
medici, e addirittura qualche Asl la rimborsa, ma in realtà non ci sono prove
scientifiche della sua efficacia e gli eventuali benefici sulle persone sono
dovuti all’effetto placebo. Ad affermarlo è il massimo organo deontologico dei
camici bianchi, la Federazione degli Ordini (Fnomceo), che ha dedicato al tema
una scheda del proprio sito Dottoremaeveroche.it, dedicato a rispondere ai
dubbi più comuni sulla salute. «Sebbene vi siano pubblicazioni di vari studi,
allo stato attuale non ci sono prove scientifiche né plausibilità biologica che
dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici
della ricerca scientifica», si legge nella scheda preparata dal medico Salvo Di
Grazia. «Infatti - prosegue - diversi studi condotti con una metodologia
rigorosa hanno evidenziato che nessuna patologia ottiene miglioramenti o
guarigioni grazie ai rimedi omeopatici. Nella migliore delle ipotesi gli
effetti sono simili a quelli che si ottengono con un placebo (una sostanza
inerte)». Di Grazia, che cura anche il sito Medbunker, precisa che «l'effetto
placebo è conosciuto da tempo, ha una base neurofisiologica nota e funziona
anche su animali e bambini, ma il suo uso in terapia è eticamente discutibile e
oggetto di dibattito. L’uso dell’omeopatia è un’abitudine molto limitata e in
continua diminuzione, rappresenta infatti meno dell’uno per cento dei prodotti
venduti in farmacia in Italia». Nel documento si spiega anche perché sono proprio
i medici a prescrivere i farmaci omeopatici. «In Italia - si legge -
l'omeopatia può essere praticata solo da medici chirurghi abilitati alla
professione.(? –ndr) Questa norma non intende attribuire una base
scientifica a questa pratica, ma solo garantire da una parte il diritto alla
libertà di scelta terapeutica da parte del cittadino e dall'altro un uso
integrativo e limitato alla cura di disturbi poco gravi e autolimitanti,
evitando il rischio di ritardare una diagnosi più seria o che il paziente
stesso sia sottratto a cure di provata efficacia». D’altra parte, segnala Di
Grazia, «i presunti meccanismi di funzionamento dell’omeopatia sono contrari
alle leggi della fisica e della chimica. Anche l’annuncio di un ricercatore
francese di aver scoperto una prova dell’esistenza della "memoria
dell’acqua", nel 1988, venne smentito da un esperimento di controllo,
mentre i suoi risultati non sono mai più stati riprodotti da altri laboratori.
Lo studio, pubblicato su un’importante rivista scientifica, fu quindi
ritirato». (? – ndr) In Italia secondo l’Istat dal 2005 al 2013 l’uso
di rimedi omeopatici è sceso dal 7% al 4,1%, mentre Omeoimprese recentemente ha
affermato che sono 9 milioni le persone che ricorrono almeno una volta all'anno
all'omeopatia, vale a dire un italiano su cinque, mentre un calo del 7%
registrato nei fatturati delle aziende sarebbe dovuto a motivi tecnici. La
presa di posizione Fnomceo è stata molto apprezzata da molti esperti
antibufale, a cominciare dal dal medico pro-vaccini Roberto Burioni secondo cui
la scheda è «un parto laborioso ma felice», mentre il Cicap lo definisce «un
risultato importante».
COMMENTO DI MARCO LA ROSA:
Già nel 2011 Il Nobel Montagnier confermò i principi
dell'omeopatia
Il premio Nobel Luc Montagnier ha
condotto numerose ricerche a conferma dei principi dell'omeopatia, in Italia
ancora denigrata dalla medicina allopatica.
Da ricerche condotte dal premio
Nobel Luc Montagnier è emersa (fin dal
2011) la possibilità di "trasferire per via quantistica" il segnale
del Dna e di rigenerarlo grazie all'imprinting quantistico (quantum imprinting)
su acqua informata. Il concetto di base, poi ripreso da numerosi altri
studiosi, ha constatato che il Dna può inviare un segnale elettromagnetico di
sè stesso a distanza verso un fluido ricevente, che vale come imprinting. Gli
enzimi scambierebbero l'imprinting nell'acqua così informata come una replica
del DNA, permettendo il processo della generazione di un Dna reale. Secondo
Giuseppe Vitiello, fisico teorico
dell'Università di Salerno, il risultato è attendibile ed è da
escludersi la possibilità di contaminazione negli esperimenti di Montagnier.
Vitiello è autore insieme a Emilio Del Giudice e ad Alberto Tedeschi dello
studio dei meccanismi fisici che avvengono nell'esperimento alla luce
dell’indubbia comparsa di fenomeni di coerenza nell'acqua informata. Purtroppo, fino ad oggi gran parte della
comunità medica allopatica è stata scettica ed addirittura contraria prima di
tutto per una scarsa, o quasi nulla “preparazione” scientifica in campo
quantistico. Vale la pena ricordare che:
allopatia In medicina, è la
terapia classica, che si fonda sul principio d’Ippocrate: contraria contrariis curantur («i contrari si curano con i
contrari»); così denominata da S. Hahnemann, in contrapposizione all’omeopatia
(similia similibus curantur). Fortunatamente, oggi molti medici si stanno
avvicinando al concetto di “medicina quantistica”, aprendo la strada ad un
difficile e lungo cammino per il vero cambio di paradigma. Ecco dunque che il
documento dell’ordine dei medici“contro la medicina omeopatica” è stato
energicamente contestato da molti degli stessi, ma naturalmente i media non ne
hanno “veicolato” notizia al grande pubblico…perché la vera conoscenza è nemica
delle bugie oscurantiste di una scienza vecchia, corrotta e malata.
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