Immagine aerea del Grand Prismatic Spring, nel parco
nazionale di Yellowstone. La colorazione brillante è in parte dovuta alla
presenza di termofili.
SEGNALATO DAL DR. GIORGIO PATTERA
(BIOLOGO)
“Un estremofilo è un microrganismo che
sopravvive e prolifera in condizioni ambientali proibitive per gli esseri umani,
ad esempio in ambienti che presentano valori estremamente alti o bassi di
temperatura, pressione, pH o salinità”.
Da:
"Ecco Luca: è lui l'antenato
di tutti gli esseri viventi". Gli scienziati scoprono un organismo
unicellulare "chiave"
Potrebbe essere lui l'ultimo
antenato comune a tutti gli esseri viventi, colui che c'era ancor prima che le
specie si formassero e diversificassero. Si chiama LUCA o Last Universal Common Ancestor,
è un organismo unicellulare risalente a 4 miliardi di anni fa e, secondo gli
scienziati della Heinrich Heine University of Düsseldorf, riusciva a
sopravvivere in ambienti vulcanici, privi di ossigeno e ricchi di minerali, in
condizioni molto simili a quelle delle sorgenti idrotermali che ancora oggi
esistono in alcune zone del pianeta. Lo Smithsonian sintetizza così la
scoperta: "Ognuno di noi è evoluto a partire da un antenato unicellulare
vissuto 4 miliardi di anni fa quando la Terra era solo una bambina".
(Insomma deriveremmo tutti da un cosiddetto “estremofilo – alieno” – ndr MLR)
Scovarlo non è stato facile: i
biologi hanno cercato tra oltre 6 milioni di geni appartenenti ad altri
organismi unicellulari (Archaea e Bacteria), fino ad isolarne 355 che sarebbero
appartenuti a Luca. Dall'analisi dei geni, hanno ricostruito il suo metabolismo
e l'habitat in cui viveva. Un ambiente sicuramente inospitale per l'essere
umano, ma in cui Luca è riuscito a sopravvivere: in assenza di ossigeno e a
temperature relativamente elevate, questo organismo unicellulare si nutriva di
anidride carbonica, azoto e idrogeno, sfruttando anche metalli come il ferro e
altri elementi come il selenio. La notizia della scoperta, riportata sulla
rivista "Nature Microbiology", ha fatto il giro del mondo e ha acceso
un dibattito nell'ambiente scientifico. "Quando parliamo del metabolismo
di Luca - ha commentato James McInerney, biologo dell'Università di Manchester
- parliamo del metabolismo dominante e di maggior successo sul pianeta Terra
prima che gli esseri viventi si dividessero in batteri e archea. Questo nuovo
studio ci offre un'affascinante visione della vita risalente a quattro miliardi
di anni fa'". Alcuni ricercatori, però, hanno preferito frenare
l'entusiasmo e andare più cauti: "Il ritratto genetico di Luca è
interessantissimo, ma non ha nulla a che vedere con le reali origini della vita
sulla Terra", ha affermato John Sutherland, chimico alla University of
Cambridge. Insomma, la ricerca deve andare avanti, ma una cosa è certa:
"Stiamo vedendo qualcosa per il quale prima non c'era alcuna evidenza
scientifica - ha spiegato William Martin, autore dello studio -. Soltanto
ponendo la giusta domanda al genoma, siamo riusciti ad ottenere risposte molto
interessanti".
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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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