di: Dott. Giuseppe
Cotellessa (ENEA)
Il procedimento del brevetto può
risultare utile in quest’interessante applicazione.
IL FUTURO DEI ROBOT UN MISTO DI
DROIDI PROTOCOLLARI E “ASTRODROIDI”,
SPECIALIZZATI NELL’INTERFACCIARSI CON OGNI SORTA DI COMPUTER, ATTIVARE
MACCHINARI COME ASCENSORI ED ELETTRODOMESTICI DI CASA, SISTEMI DI PRIMA
MEDICAZIONE NONCHE’ ABILI NELLE RIPARAZIONI ECC… NELLA FAMOSA SAGA FANTASCIENTIFICA DI “GUERRE
STELLARI”, “R2-D2” E “C-3PO” SEMBRAVANO UN FUTURO IRRAGGIUNGIBILE...INVECE…
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NEC's cute
communication robot, Papero, is getting a new lease on life. Japanese
electronics giant NEC has announced an initiative called the Papero Partner
Program, calling for research and business partners to help develop apps and
distribute the robot to end users. Along with this announcement, NEC debuted
the Papero Petit, the newest model of the robot.
What
exactly is a communication robot? In recent years, NEC has positioned PaPeRo as
a robotic assistant for the elderly. In experiments conducted at nursing homes,
the robot would pipe up from time to time to remind people of their daily
routines, like when to take their medication. It also connected with a
pedometer to encourage a more active lifestyle by announcing how far a person
walked in a day, and could take measurements like blood pressure.
The new
robot, Papero Petit, stands 24 centimeters (9.4 inches) tall and weighs 1.3 kg
(2.8 lbs)—about half the size of earlier models. It combines multiple sensors (cameras,
ultrasonic range finders, temperature sensor, and microphones) to detect people
and look in their direction even in complete darkness. The robot can recognize
faces and has between 80 to 90 percent success rate at speech recognition.
But the
biggest change is that, unlike earlier versions, Papero Petit is stationary, so
it can no longer follow you from room to room like a cute little R2-D2. NEC
hopes the robot can be improved with new features by connecting to the cloud to
access software and computing resources. Family members could, for example,
send text messages to the robot, which would read them aloud to their
grandparents. NEC has already developed the app with NTT Docomo, one of Japan's
largest telecommunications companies.
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NEC is
looking for more partners to help develop apps targeting a wide assortment of
uses, from home security to health care. The company also wants to find
partners to provide Papero to end users, renting the robot on a monthly basis.
NEC says the monthly fee will likely be less than 10,000 yen (approximately US
$100), and could include NTT Docomo wireless Internet, since many nursing home
residents aren't online. NEC hopes to grow the business to 10 billion yen over
the next three years.
Papero,
whose name stands for Partner-type Personal Robot, was originally developed in
2000, following a prototype a few years earlier. Since then, NEC has improved
the robot's software capabilities, revised its hardware, and used it in
numerous experiments at care facilities and in smart homes. Despite these
ongoing developments, the robot has never been made available to the public.
The new business model seeks to change that, and if things work out, it could
lead to Papero Petit arriving in homes and stores across Japan.
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DA DOTT. COTELLESSA
Google robot: ecco gli umanoidi che sfideranno i droni di Amazon e lavoreranno in fabbrica
Di per sè la cosa ha pure senso. Dopo aver lasciato la direzione della divisione Android, il papà dello stesso, Andy Rubin, si è messo a lavorare ai robot. Sempre per Google, ma con uno sguardo proiettato decisamente di più verso il futuro. Andy sta progettando i nuovi robot che Google dovrebbe un giorno produrre e per farlo sembra che Larry Page gli abbia messo a disposizione un bel gruzzoletto, stando almeno alle sette aziende acquistate negli ultimi sei mesi e che secondo il New York Times sarebbero riconducibili a questo progetto.
Purtroppo i robot non sembrano essere destinati a breve a raggiungere il mondo consumer. Per quello Google è al momento concentrata sui Glass e pare che ci dovremo accontentare. Al massimo avremo l’auto che si guida da sola. I robot avranno un’applicazione pratica nel mondo aziendale e potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nel ribaltare lo scenario odierno nel mondo dell’elettronica, che vede i nostri dispositivi assemblati per la maggior parte manualmente nelle fabbriche della Foxconn o di altre aziende cinesi. Riportare la produzione in patria è un obiettivo non solo di Google, ma anche di Apple e altre grosse aziende a stelle e strisce.
Potremmo però avere a che fare con i robot personalmente. Uno scenario interessante dell’applicazione di questa tecnologia sarebbe infatti la consegna dei prodotti acquistati tramite il servizio di Google, per ora attivo solo a San Francisco. Si tratterebbe di uno scontro fra titani, con Amazon che progetta già le consegne con i droni. In fondo, la tecnologia per far camminare o guidare i robot per le strade delle nostre città Google già ce l’ha.
La progettazione di questo robot per Andy è una grande sfida. Si tratta di costruire una cosa che ha definito una specie di tergicristallo che ha abbastanza intelligenza da attivarsi da solo quando piove. Se però c’è una persona che può riuscirci, quella è davvero Andy.
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