NUOVA TESI A FAVORE DELL’AUTENTICITA’ DEL VANGELO GNOSTICO
DI “GIUDA”.
"Uno studio scientifico sugli “inchiostri” antichi, corrobora
la tesi di autenticita' del vangelo di Giuda.
(la questione di fondo e’ quella
di confermare che il testo, scritto su papiro e legato da un laccio di pelle, e’
precedente all’anno 180 d.c., confermando anche la testimonianza di Ireneo di
Lione- 130 d.C. 202 d.C.-, che lo menziona proprio intorno a quegli anni. Ndr - MLR). E’ stato appurato infatti che un
antico certificato Egizio di matrimonio, potrebbe giocare un ruolo fondamentale
per confermare l’autenticità del papiro, con la datazione degli inchiostri utilizzati.
La scoperta e' stata annunciata durante il 245esimo National
Meeting&Exposition della American Chemical Society.
"Se non avessimo trovato uno studio del Louvre su un
matrimonio egizio, che risaliva allo stesso periodo e aveva inchiostri simili a quelli usati nel
vangelo di Giuda, avremmo avuto molte piu' difficolta' a capire se il Vangelo
era autentico", ha spiegato Joseph G. Barabe, microscopista senior della
McCrone Associates che ha guidato il progetto di microanalisi alla McCrone di
Westmont. Il team di Barabe ha fatto parte di un gruppo organizzato nel 2006
dalla National Geographic Society volto ad autenticare il Vangelo di Giuda
scoperto negli anni Settanta dopo essere rimasto nascosto per quasi 1.700 anni.
(da non dimenticare che il vangelo di
Giuda, al pari di molti altri vangeli gnostici, è andato perduto con l’estinguersi
dello gnosticismo, fiorito nei primi cinque secoli del cristianesimo – ndr –
MLR) Il testo, scritto in copto
egiziano, non dipinge Giuda come traditore di Cristo ma come suo più stretto
seguace che si trovò a eseguire l'ordine di tradire Gesù, affinchè la sua
missione terrena fosse compiuta. (Raffigurazione compatibile con gli
insegnamenti dello gnosticismo, secondo i quali la forma umana è una prigione per
l’anima – ndr - MLR). Dopo aver analizzato un campione del documento,
Barabe e colleghi avevano concluso che il Vangelo era stato probabilmente
scritto con un inchiostro ferrogallico. Anche se questo dato suggeriva che il
testo poteva risalire al terzo o quarto secolo dopo Cristo, l'inchiostro usato
nel Vangelo era diverso da qualsiasi altro analizzato prima.
In genere, gli inchiostri ferrogallici - almeno quelli dal
Medioevo - erano fatti da una miscela di solfato di ferro e acidi tannici, ma
quello del Vangelo di Giuda non conteneva zolfo. Un piccolo studio francese
condotto da scienziati del Louvre che analizzava un documento di matrimonio
egiziano e documenti catastali scritti
in copto e greco, risalenti dal primo al terzo secolo d.C., ha evidenziato un inchiostro a base di rame, che non conteneva zolfo,
quindi molto simile a quello del Vangelo di Giuda. Secondo Barabe, l'inchiostro
usato nel Vangelo di Giuda rappresenta un inchiostro di transizione, un
"anello mancante" tra gli inchiostri a base di carbonio del mondo
antico e gli inchiostri ferrogallici (fatti con solfato di ferro) che sono
diventati molto popolari in epoca medievale".
Da: agi.it
da: antikitera.net
ndr di Marco La Rosa
citazioni Wikipedia
Nessun commento:
Posta un commento