di: Marco La Rosa
Questa
mattina, ho dormito più del solito. È giorno di festa.
Mentre
facevo colazione, sfogliavo distrattamente le notizie flash sui giornali on
line.
Le solite
cose, politica, finanza, terrorismo...bla bla....ecc...
Ma oggi è il 25 Aprile, festa della liberazione, la fine della II
guerra mondiale...
Quanta
gente questa mattina si è alzata distrattamente dal
letto e si è fermata a pensare, anche solo
per un secondo, il perché oggi non si lavora e non è un giovedì qualsiasi?
Perché ormai siamo un paese "apatico" e senza memoria.
Sono
d'accordo con Beppe Grillo, che proprio oggi sul suo blog scrive: " il 25
Aprile è morto", perché...
Andatevelo
a leggere, fate almeno questo sforzo, anche se è
festa !
Io me lo
ricordo mio nonno, lui che pur di non cedere al nazifascismo, è stato prigioniero nei campi di concentramento in Germania.
È stato più fortunato di tanti altri perché è tornato, ha potuto
raccontarmi il perché non bisogna dimenticare, il
perché la "memoria" delle
generazioni più anziane deve passare a quelle
future. Altrimenti succede questo. Oggi non celebrando il 25 Aprile,
disonoriamo quello che i nostri nonni hanno fatto per noi. Ci hanno donato la
libertà a costo della vita. Noi non
siamo nemmeno capaci di ricordare e quindi permettiamo lo smembramento del
nostro paese, dei nostri valori e non muoviamo nemmeno un dito per impedirlo.
Continuiamo a dormire un sonno ipnotico che ci porta alla morte. Il non ricordo
è un insulto dei figli verso i
padri, non permettiamo che questo succeda. Non distruggiamo del tutto il futuro
dei nostri figli.
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