Scoperta la chiave per sopravvivere su Marte? :
è un fungo nero nel reattore di Chernobyl
Si tratta di un fungo nero dello spessore di 21 centimetri.
Come riportato dal Daily Mail i dettagli della scoperta sono stati descritti su New Scientist: quello individuato sarebbe un fungo dello spessore di 21 centimetri in grado di “negare ampiamente l’equivalente dose annuale dell’ambiente di radiazione sulla superficie di Marte“, come sottolineato da Nils Averesch dell’università di Stanford a New Scientist. “Ciò che rende fantastico il fungo è che hai solo bisogno di pochi grammi per iniziare”. Già nel 1991 vennero scoperte le prime tracce di questo fungo nero, comparso sulle pareti del reattore cinque anni dopo l’esplosione. Le ulteriori scoperte hanno permesso di accertare che non solo è in grado di auto-replicarsi ma anche di auto-guarire. Qualora un bagliore solare dovesse danneggiare lo schermo radioattivo, dunque, esso sarebbe in grado di riformarsi nell’arco di pochi giorni. L’esperto ha infatti ricordato: “È già stato in grado di assorbire i dannosi raggi cosmici sulla Stazione Spaziale Internazionale e potrebbe essere potenzialmente utilizzato per proteggere le future colonie di Marte”.
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