Nombre Cientifico: Dracontium
Loretense
Nombre Indígenas: Jergón sacha,
fer-de-lance, sacha jergon, hierba del jergon, erva-jararaca, jararaca,
jararaca-taia, milho-de-cobra, taja-de-cobra
Usos: AIDS/HIV, tumores cancerosos,
problemas gastro-intestinales, hernias (como decoccion aplicada topicamente),
temblores de mano, palpitaciones, y para aumentar el sistema inmunologico.
...LA NATURA CI METTE A DISPOSIZIONE OGNI RIMEDIO ...MA L'UOMO SI E' ALLONTANATO TROPPO DALLA MADRE...
Dracontium loretense:
la pianta di origine amazzonica può curare l'AIDS ?
Il dracontium loretense, pianta
di origine amazzonica peruviana usata da millenni come antidoto al morso di
alcuni serpenti velenosi, possiede straordinarie proprietà antivirali e
immunostimolanti.
di: Antonio Colasanti
da: Scienza e Conoscenza
"E la storia si ripete: le piante
non sono brevettabili e se non si riesce a fare la sintesi chimica del
principio attivo si abbandona tutto.
È quanto succede per il
dracontium loretense, pianta di origine amazzonica peruviana usata da millenni
come antidoto al morso di sepenti velenosi per uso sia interno che esterno.
Il dottor Roberto Inchuastegiu
Gonzales, studiando il perché la pianta avesse tali proprietà, scopre che il
suo principio attivo, la dracontina, è in grado di bloccare l'enzima proteasi,
cosa che fanno i farmaci attivi contro l'HIV. Dal 1989 al 1993 il dottor
Gonzales conduce uno studio su pazienti ammalati di AIDS somministrando in
contemporanea il dracontium e l'uncaria tomentosa, il primo con spiccata
attività antivirale e il secondo immunostimolante. Risultato: dopo sei mesi di
terapia remissione completa della malattia.
Il meccanismo d'azione è che con
il blocco dell'enzima proteasi, il virus HIV produce copie imperfette che non
sono piu trasmissibili: siccome il veleno di serpente contiene la proteasi, le
piante usate sono dei potenti inibitori di tali enzimi. Dal punto di vista
botanico il dracontium o jergon sacha e una pianta con una unica foglia gigante
e con un grosso stelo che somiglia a una forma di serpente. Il rizoma contiene
alcaloidi, flavonoidi, fenoli, triterpeni, saponine.
Per ora sappiamo che la pianta
possiede attività antivirali, immunostimolanti, e anti AIDS: dove arrivino tali
proprietà non e dato sapere dato che non ci sono sperimentazioni serie a tal
proposito.
È curioso sapere che il frutto
somiglia in modo impressionante a quello del nostrano arum maculato che pare
sia un cibo dei serpenti. La pianta è velenosa in quanto contiene derivati
dell'acido cianidrico, ha però attività antinfiammatoria e vermifuga.
Abbiamo tra le mani un potente
antivirale, quasi una soluzione all'AIDS da sperimentare in altre patologie
virali, comprese il cancro e altre forme degenerative.
Come accade per numerose altre
piante abbiamo a disposizione dalla natura i rimedi, ma non sappiamo
sfruttarli".
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