IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

venerdì 27 giugno 2014

CELLULE STAMINALI E TRAPIANTO DI MIDOLLO OSSEO



Segnalato  da:  Dr. Giuseppe Cotellessa (ENEA)

Staminali, al Bambin Gesù nuova tecnica di trapianto di midollo da genitori a figli.

da: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/17/staminali-al-bambin-gesu-nuova-tecnica-di-trapianto-di-midollo-da-genitori-a-figli/1030983/

Cellule staminali:

Le cellule staminali in Italia non sono solo fonte di polemiche e contenziosi nelle aule giudiziarie. Lo dimostra una nuova procedura, messa a punto dai ricercatori dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù, che ha già salvato la vita di decine di bambini con malattie genetiche rare o tumori del sangue. Illustrata oggi a Roma, la metodica ha già avuto un primo riconoscimento internazionale con la presentazione dei risultati lo scorso dicembre a New Orleans, nel corso del congresso della Società americana di ematologia, e la pubblicazione sulla rivista specializzata “Blood”. “Si tratta di una tecnica innovativa di ingegneria dei trapianti di midollo che, in assenza di donatore compatibile, consente il trapianto dai genitori ai figli”, spiega Franco Locatelli, responsabile del reparto di Oncoematologia e medicina trasfusionale dell’ospedale della Santa Sede. “Il protocollo messo a punto nei nostri laboratori – gli fa eco entusiasta Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’ospedale romano – rappresenta una pietra miliare nella terapia di molte patologie del sangue ed è destinato a incidere radicalmente sulla loro storia naturale”.

Il metodo è stato testato finora su circa 70 bambini affetti da leucemie e su una trentina di piccoli pazienti con malattie rare che coinvolgono il sangue o il sistema immunitario, come la talassemia, l’immunodeficienza severa, o l’anemia di Fanconi. Ma in cosa consiste la nuova metodica? “La tecnica – chiarisce Alice Bertaina, responsabile dell’unità trapianti di midollo del Bambin Gesù – consiste nel ripulire le cellule staminali del donatore, che può essere indifferentemente uno dei due genitori, eliminando solo quelle cattive che causano le principali complicazioni, ma preservando, allo stesso tempo, una grande quantità di cellule buone che proteggono il paziente dalle infezioni, soprattutto nei primi mesi successivi al trapianto. Questo metodo di trapianto di cellule staminali – aggiunge la studiosa – consente di avere oltre il 90% di probabilità di cura definitiva, e di ottenere una percentuale di successi confrontabile a quella che si aveva cercando un donatore compatibile”.

Fino a pochi anni fa le tecniche di manipolazione cellulari adoperate nei trapianti di midollo osseo comportavano, infatti, un elevato rischio di mortalità, a causa soprattutto di infezioni. Inoltre, i trapianti da uno dei due genitori erano caratterizzate da una probabilità di successo significativamente inferiore a quella ottenibile impiegando come donatore un fratello o una sorella, oppure un individuo immunogeneticamente compatibile, identificato al di fuori dell’ambito familiare.

In Italia, nel 2013, sono stati sottoposti a trapianto di midollo da donatore esterno per malattie non maligne 125 bambini. Grazie a questa nuova procedura, secondo gli esperti, almeno altri 40 bambini l’anno, destinati ad esempio a dipendenza cronica da trasfusioni, potranno avere una chance di guarigione definitiva. “Con questa tecnica possiamo offrire a tutti la speranza di un trapianto efficace per diversi tipi di malattie – sottolinea Locatelli -. Nonostante i registri dei donatori volontari di midollo osseo, che contano ormai più di 20 milioni di iscritti, e le banche di sangue cordonale e placentare, pari a 600mila unità in tutto il mondo, infatti, il 30-40% dei pazienti non riesce ancora a trovare un donatore idoneo”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/17/staminali-al-bambin-gesu-nuova-tecnica-di-trapianto-di-midollo-da-genitori-a-figli/1030983/
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Aids, in Usa due pazienti “guariti” dopo trapianto di midollo osseo.

da:  http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/03/aids-in-usa-due-pazienti-guariti-dopo-trapianto-midollo-osseo/645189/


A rivelarlo sono i ricercatori del Brigham and Women's Hospital (Bwh) di Boston, durante l'International Aids Society Conference a Kuala Lumpur.
Nuovo passo avanti nella lotta all’Aids. Altri due pazienti con virus Hiv dopo un trapianto di midollo osseo non hanno più avuto bisogno dei farmaci antiretrovirali e la malattia sembra ‘sparita’ dal loro sangue. A rivelarlo sono i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital (Bwh) di Boston, durante l’International Aids Society Conference a Kuala Lumpur. I due casi si aggiungono a quello di Timothy Brown, l’uomo ribattezzato ‘paziente Berlinò e giudicato ‘guarito’ dall’Hiv dopo un trapianto di midollo. “Uno dei pazienti ha trascorso già quasi quattro mesi senza prendere farmaci – affermano i medici – e senza alcun segno del ritorno del virus”. Il team avverte però che “è troppo presto per parlare di una cura definitiva, in quanto il virus potrebbe tornare in qualsiasi momento”.
I due uomini, la cui identità non è stata ancora rivelata, lottavano contro il virus da circa 30 anni. Entrambi hanno sviluppato un linfoma che ha richiesto un trapianto di midollo. Dopo l’operazione, in un caso non è stata rilevata più traccia dell’Hiv nel sangue per due anni, mentre nell’altro paziente sono passati già 4 anni. Tutti e due hanno non prendono più farmaci antiretrovirali (necessari per la cura anti Hiv) dall’inizio di quest’anno, uno da 4 mesi circa e l’altro da 7 settimane. Secondo Kevin Frost, capo Fondazione per la ricerca sull’Aids, “questi risultati forniscono chiaramente nuove importanti informazioni che potrebbero anche modificare le attuali considerazioni sul virus e sulla terapia genica. Anche se il trapianto di cellule staminali non è una valida opzione per le persone con Hiv su vasta scala – aggiunge – a causa dei costi e della complessità, questi nuovi casi potrebbero aiutare a sviluppare nuovi approcci per il trattamento anti Hiv”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/03/aids-in-usa-due-pazienti-guariti-dopo-trapianto-midollo-osseo/645189/

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