di: Elsa Masetti
“E primo fu il Verbo… quello della
Scienza
E in seguito Esso creò
i sui comandamenti: dieci. Ovvio.
Essi sono scolpiti nella materia meccanica, da corpi inerti e
menti limitate alla massa cerebrale. Imponenti nella loro autorevolezza sono
tali da influenzare alla base la visione dell’universo, della
vita sulla terra, della mente, della coscienza, della medicina… Megafonati dai
media, infiltrati in Wikipedia, pubblicati in ogni bibbia scientifica
scolastica, rappresentano a tutt’oggi il sapere della scienza e, a seguire, della
visione-cultura materialista al nocciolo dormiente della nostra civiltà. Nessuno nega che abbiano fornito ingenti miracoli al progresso
tecnologico e tuttavia è
altrettanto evidente che stanno franando. Della scienza hanno perduto il
passo facendosi fissi, occhi vitrei di chi, negando la coscienza, rischia di
negare la vita e il suo movimento. La scienza, ci mostra Rupert Sheldrake – uno degli
scienziati più innovativi
a livello mondiale –
è diventata più
dogmatica che scientifica. Il suo libro, intitolato nella versione
italiana Le illusioni della scienza (Urra Editore), dovrebbe circolare in tutte
le scuole superiori e le università, per stimolare di nuovo l’indagine,
la ricerca in aree inesplorate, lo spirito vitale del metodo scientifico. La
Scienza crede che il più
sia stato scoperto, spiegato e, da tempo, si è seduta sulle parole di un suo esimio
rappresentante, di cui non ricordo il nome, che ne dichiarano il capolinea.
Infatti, a un capolinea siamo arrivati, quello della scienza meccanicistica
stessa, della moribonda ideologia materialista, dell’autorità di una medicina solo chimico-chirurgica. Può sembrare una disamina eccessiva,
eppure – ci
credereste? – il
video dell’intervento di Rupert Shaldrake a TED è stato censurato e
rimosso, sotto una pioggia di articolate critiche. Vedi su youtube: The Science
Delusion BANNED TED TALK, sottotitoli in italiano
Come dicevamo, dogma ci cova!”
Da: Sceinza e Conoscenza n. 47
“Sembra essere un condizionamento quasi
universale: “Se
la scienza dice che è
vero deve essere così”.
Da dove deriva questa fede nella scienza?
La scienza possiede un’autorità enorme
perché i
suoi risultati tecnologici sono impressionanti. I computers, internet, i
telefoni cellulari, i jet, impressionano tutti, e a ragione.
Sono nuovi nella storia dell’umanità e la scienza li
ha resi possibili. Allo stesso modo, tutti sono giustamente impressionati dai
trionfi della medicina moderna, come gli antibiotici e la chirurgia
mininvasiva. Questo rende la scienza estremamente importante nel mondo contemporaneo.
E da quando la scienza moderna è
iniziata – nel
XVII secolo – si
è sempre
basata sullo slogan di Francesco Bacone, il principale profeta della scienza: “la conoscenza è potere”.
Nel XIX secolo essa è
diventata il principale interesse dei movimenti sociali che volevano
stabilire una nuova agenda politica, come il comunismo, che si dichiarò scientifico.
Questi movimenti sociali impostarono la scienza come fonte di autorità che rivaleggiasse con la religione. Erano spesso antireligiosi e
vedevano gli scienziati come una nuova forma di sacerdozio. Ed è andata avanti così. Con ogni nuovo
trionfo della scienza e della tecnologia il prestigio è aumentato, almeno fino ai tempi
recenti. Tuttavia ora la scienza è
diventata per molte persone un sistema di credenze dogmatico e c’è una crescente
messa in discussione dei suoi presupposti. E, giacché, gli effetti nocivi, suoi e della
tecnologia globalizzate, diventano più
evidenti, attraverso il fenomeno del cambiamento climatico, ancor più diventa importante
porsi domande su ciò che
accade.”
continua sul n. 47 di Scienza e Conoscenza
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