Paleoastronautica - Archeologia misteriosa - Miti e Civiltà scomparse - Nuove frontiere della fisica della medicina e della ricerca scientifica - ATTUALITA' SCOMODE - NOETICA
Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *
con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *
con il patrocinio di: • Associazione socio-culturale ITALIA MIA di Roma, • Regione Lazio, • Provincia di Roma, • Comune di Arcinazzo Romano, e in collaborazione con • Associazione Promedia • PerlawebTV, e con la partnership dei siti internet • www.luoghimisteriosi.it • www.ilpuntosulmistero.it
LA NUOVA CONOSCENZA
martedì 24 dicembre 2013
BUON NATALE
"NOI NON CONOSCIAMO LE PERSONE QUANDO VENGONO DA NOI; DOBBIAMO ANDARE NOI DA LORO PER SAPERE QUEL CHE SONO"
Johann Wolfang Von Goethe
domenica 22 dicembre 2013
LA LUCE PER USCIRE DAL BUIO ARRIVA SEMPRE DAL PASSATO
UNA PLACIDA
DOMENICA MATTINA PROSSIMA AL NATALE; UN PALLIDO SOLE FREDDO E ASSONNATO SEMBRA
AIUTARMI A FARE CHIAREZZA NEI PENSIERI CHE VOGLIO SCRIVERE…
ACCENDO IL
COMPUTER E L’OCCHIO CADE SU UNA CARTELLA CHE AVEVO MESSO IN UN ANGOLO COME
PROMEMORIA: “ITALO CALVINO SU CHE GUEVARA”.
QUARANTESEI
ANNI SONO PASSATI EPPURE LE PAROLE DI CALVINO MI SEMBRANO SCRITTE OGGI, PER IL
MONDO DI OGGI…
LA LUCE PER
USCIRE DAL BUIO ARRIVA SEMPRE DAL PASSATO.
MLR
“Qualsiasi
cosa cerchi di scrivere” - ottobre 1967
di Italo
Calvino
“ Pensando a Che Guevara
Qualsiasi
cosa io cerchi di scrivere per esprimere la mia ammirazione per Ernesto Che
Guevara, per come visse e per come morì, mi pare fuori tono. Sento la sua risata
che mi risponde, piena d'ironia e di commiserazione. Io sono qui, seduto nel
mio studio, tra i miei libri, nella finta pace e finta prosperità dell'Europa,
dedico un breve intervallo del mio lavoro a scrivere, senza alcun rischio, d'un
uomo che ha voluto assumersi tutti i rischi, che non ha accettato la finzione
d'una pace provvisoria, un uomo che chiedeva a sè e agli altri il massimo
spirito di sacrificio, convinto che ogni risparmio di sacrifici oggi si pagherà
domani con una somma di sacrifici ancor maggiori.
Guevara è
per noi questo richiamo alla gravità assoluta di tutto ciò che riguarda la
rivoluzione e l'avvenire del mondo, questa critica radicale a ogni gesto che
serva soltanto a mettere a posto le nostre coscienze.
In questo
senso egli resterà al centro delle nostre discussioni e dei nostri pensieri,
così ieri da vivo come oggi da morto. E' una presenza che non chiede a noi né
consensi superficiali né atti di omaggio formali; essi equivarrebbero a
misconoscere, a minimizzare l'estremo rigore della sua lezione. La "linea
del Che" esige molto dagli uomini; esige molto sia come metodo di lotta
sia come prospettiva della società che deve nascere dalla lotta. Di fronte a
tanta coerenza e coraggio nel portare alle ultime conseguenze un pensiero e una
vita, mostriamoci innanzitutto modesti e sinceri, coscienti di quello che la
"linea del Che" vuol dire -una trasformazione radicale non solo della
società ma della "natura umana", a cominciare da noi stessi- e
coscienti di che cosa ci separa dal metterla in pratica.
La
discussione di Guevara con tutti quelli che lo avvicinarono, la lunga
discussione che per la sua non lunga vita (discussione-azione, discussione
senz'abbandonare mai il fucile), non sarà interrotta dalla morte, continuerà ad
allargarsi. Anche per un interlocutore occasionale e sconosciuto (come potevo
esser io, in un gruppo d'invitati, un pomeriggio del 1964, nel suo ufficio del
Ministero dell'Industria) il suo incontro non poteva restare un episodio
marginale. Le discussioni che contano sono quelle che continuano poi
silenziosamente, nel pensiero. Nella mia mente la discussione col Che è
continuata per tutti questi anni, e più il tempo passava più lui aveva ragione.
Anche
adesso, morendo nel mettere in moto una lotta che non si fermerà, egli continua
ad avere sempre ragione.”
Granma del 25/09/2007
mercoledì 18 dicembre 2013
UN COMPUTER VECCHIO DI 2000 ANNI
IL MECCANISMO DI ANTIKYTHERA E' UNO DEI DISPOSITIVI
MECCANICI più sorprendenti provenienti dal mondo antico. Per decenni, gli
scienziati hanno utilizzato tutta la tecnologia disponibile per cercare di
decifrarne il funzionamento. Tuttavia, a causa della sua complessità, il suo
vero scopo è rimasto avvolto nel mistero. Ma negli ultimi anni, un certo numero
di scienziati sembra aver risolto il mistero sul funzionamento e l'utilizzo del
dispositivo.Se oggi siamo in possesso del meccanismo di Antikythera, dobbiamo
ringraziare due tempeste separate da circa 2 mila anni.La prima tempesta,
avvenuta intorno al 65 a.C., che ha distrutto la nave romana su cui viaggiava
il meccanismo, affondandola vicino l'isola di Antikythera, tra la Grecia
continentale e Creta.La seconda, invece, avvenuta nel 1900, la quale costrinse
alcuni pescatori di spugne a riparare nei pressi dell'isola, dove hanno poi scoperto
il relitto della nave romana. Ciò porto alla prima grande spedizione
archeologica nella zona.Oltre alle preziose sculture e altre opere d'arte
saccheggiate dai rimani, gli archeologi subacquei trovarono uno strano grumo di
bronzo,
in seguito denominato "Meccanismo di Antikythera". All'esame,
il grumo di bronzo si è rivelato essere un complesso assemblaggio di
ingranaggi, un dispositivo meccanico totalmente sconosciuto nella civiltà
greca.
COME RIPORTA L'ARTICOLO PUBBLICATO DA IRISH TIMES, dai segni
zodiacali incisi sulla parte esterna, gli sconcertati archeologi ipotizzarono
che fosse uno strumento per l'osservazione astronomica piuttosto che per la
navigazione. Diverse tecniche di datazione hanno stabilito che il meccanismo è
antico di almeno 2 mila anni.Peter Lynch, professore di meteorologia presso
l'University College di Dublino, ha spiegato quello che doveva essere il
funzionamento della macchina. Il meccanismo veniva azionato da una maniglia
collegata ad un sistema di oltre 30 ruote dentate. Utilizzando le moderne
tecniche di imaging, è possibile contare i denti delle ruote, vedere
chiaramente la cremagliera e i rapporti tra i vari ingranaggi, dettaglio che
permette di capire quale sia stata la funzione originaria del meccanismo.
Gli
ingranaggi sono stati accoppiati ai puntatori posti sulla parte anteriore e
posteriore del meccanismo, i quali mostrano la posizione del Sole, della Luna e
dei pianeti mentre si muovono attraverso lo zodiaco. Un braccio estendibile con
un perno segue una scalanatura a spirale, in maniera molto simile ad un
giradischi. Una piccola sfera, metà bianco e metà nero, indicava le fasi della
Luna.Ciò che impressiona di questo stupefacente meccanismo è la sua
impressionante precisione nel prevedere le eclissi solari e lunari. I Babilonesi
avevano compreso che se si osserva un'eclissi lunare, un altro evento simile si
verifica 223 lune piene più tardi. Questo periodo dura circa 19 anni ed è
conosciuto come il Ciclo di Saros. Per implementare il ciclo all'interno del
meccanismo è stato eseguito un complesso ragionamento matematico e un
sofisticato intervento tecnologico.
IN MESOPOTAMIA SI UTILIZZAVANO SISTEMI DI ARCHIVIAZIONE
"COMPUTERIZZATI"?
Il meccanismo è talmente preciso che potrebbe
fornire le previsioni accurate delle eclissi per diversi decenni a venire.
Sorprendentemente, il dispositivo comprendeva anche un quadrante concepito per
indicare quale dei giochi ellenici avrebbe avuto luogo ogni anno, comprese le
Olimpiadi che si verificavano ogni quattro anni.Derek de Solla Price, che ha
analizzato il meccanismo nel 1960, ebbe a dire che la sua scoperta è stata come
trovare un motore a scoppio nella tomba di Tutankhamon. Il meccanismo di
Antikythera ha rivoluzionato il modo di intendere l'eredità scientifica dei
Greci. Ciò dimostrerebbe che gli ellenici erano in grado di concepire e
sviluppare meccanismi complessi, simili agli orologi comparsi in Europa solo
nel Medioevo.E' incredibile pensare a quanti ricercatori ci sono voluti per
svelare i segreti di un oggetto tanto antico e tanto complesso. Al momento,
solo un piccolo ingranaggio su 30 rimane senza spiegazione e si spera che
ulteriori studi possano gettare luce sul suo funzionamento.Eppure, il
Meccanismo di Antikythera, oltre all'enigma sul suo funzionamento, conserva
ancora un altro mistero: perchè è l'unico oggetto nel suo genere finora
scoperto? Se i Greci erano in grado di progettarli, perchè non ne sono mai
stati trovarti altri?
da: Antikitera.net
da: http://www.ilfattaccio.org/2013/12/11/antikythera-ecco-come-funziona-il-computer-di-2-mila-anni-fa/
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA STORIA EVOLUTIVA DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA
DI MARCO LA ROSA
E' UN'EDIZIONE OMPHILABS
ACQUISTABILE DIRETTAMENTE DAL SITO OMPHILABS ED IN LIBRERIA
http://www.omphilabs.it/prod/L-UOMO-KOSMICO.htm
domenica 15 dicembre 2013
PREMIO NOBEL CONTRO LE RIVISTE SCIENTIFICHE
Randy Sheckman, biologo statunitense premio Nobel
per la medicina, parla chiaro e non le manda a dire: le riviste scientifiche
mercificano i contenuti pubblicati e con la loro politica editoriale spingono anche
i ricercatori a modificare i risultati ottenuti.
Randy Scheckman ha ricevuto il premio Nobel per
aver scoperto il meccanismo del trasporto delle molecole nelle cellule, si
ribella alle riviste scientifiche come Science, Nature e Cell e ammette che la
ricerca in campo scientifico non è affatto libera ma in
mano ad una cerchia ristretta.
Dunque la ricerca scientifica per il premio Nobel,
sarebbe tutt’altro che indipendente,
questa l’accusa di Randy Sheckman
che incalza sostenendo che ormai le riviste scientifiche non pubblicano
contenuti in base alle ricerche ma in base all’interesse legato alle vendite.
In questo modo si crea un circolo vizioso perché anche i ricercatori sono spinti a modificare
i risultati ottenuti e il loro lavoro per vedere pubblicate le loro ricerche,
ed è per questo che il
premio Nobel è convinto che questa
sorta di “supervisione” deve essere eliminata soprattutto per il bene
della ricerca scientifica.
Randy
Schekman:
Randy Wayne
Schekman statunitense biologo cellulare
Presso la University of California, Berkeley Proceedings ed ex Direttore della
Rivista della National Academy of Sciences.
Studi : Università della
California, Los Angeles , Università della California, San Diego , Università di Stanford
Premi : Premio Nobel per la
medicina , Premio Louisa Gross Horwitz
giovedì 12 dicembre 2013
"SE VOI LEGGETE SOLTANTO LIBRI CHE TUTTI STANNO LEGGENDO, VOI POTETE PENSARE SOLTANTO CIO' CHE TUTTI GLI ALTRI PENSANO"
"Una coppia sta
facendo una passeggiata sulla spiaggia, in una giornata tiepida con un forte
sole e senza vento. Fino al giorno prima c'èra stata tempesta e ampie
mareggiate. La spiaggia oceanica è costellata di stelle marine che le onde
potenti hanno vomitato sulla battigia. La donna prende a un certo punto una
stella marina e la ributta in acqua. L'uomo le chiede: "che cosa
fai?". E lei risponde: "E' un animale vivo, anche se invertebrato è
pur sempre un animale, fuori dall'acqua sopravvive per almeno due giorni, è
ancora vivo. Se ne muoiono tante si spezza l'equilibrio armonico della
natura". L'uomo non dice nulla. Proseguono nella loro passeggiata e ogni
tanto lei ne sceglie una e va a rimetterla nell'acqua. A un certo punto, l'uomo
le dice: "Tu sei matta! Non penserai mica di produrre una qualche
differenza per il fatto che rimetti in acqua qualche stella marina! Che
differenza fa?".
Lei lo guarda e gli
dice: "Prova a chiederglielo a quelle stelle marine se fa o non fa
differenza!".
di: Sergio Di Cori Modigliani
Considerando la citazione di Murakami, nell'immagine qui
sopra in bacheca ("se voi leggete soltanto i libri che tutti stanno
leggendo, voi potete pensare soltanto ciò che tutti gli altri stanno
pensando") si potrebbe sostenere che l'attuale situazione politica
italiana corrisponda alla perfezione a quella del mondo mentale in cui vivono
Fabio Volo, Maurizio Gramellini, Luciana Litizzetto, Bruno Vespa e il resto
della compagnia cantante che vi guarda dagli scaffali delle librerie, che ben
giustifica il fatto che il nostro paese abbia raggiunto nel 2013 il penultimo
gradino in occidente come indice di lettura. L'ultimo paese è il Guatemala, la
nazione più violenta e degradata del continente americano.
Il Censis ha sintetizzato lo stato della nazione definendoci
un "paese sciapo e infelice". Considero questa definizione come la
caratteristica di ogni etnia che abbia dimenticato il piacere del racconto, il
gusto per la narrazione, la volontà di conoscere mondi mentali altri attraverso
la lettura di romanzi.
I dati ufficiali parlano chiaro: negli ultimi quindici mesi
sono stati pubblicati e distribuiti circa 800 nuovi titoli relativi alla crisi
economica, scritti da economisti, giornalisti esperti in materie economiche,
aspiranti economisti, economisti professionisti, economisti dilettanti.
Inevitabile sentirsi sciapi e infelici.
E' il risultato di una diabolica e ben ideata trappola del
potere oligarchico che si è avvalso della indispensabile collaborazione della
cupola mediatica per far credere agli italiani che la crisi nella quale il
paese è precipitato sia di natura economica. Non lo è.
Se così fosse, quella minima percentuale (8%) che possiede
il 72% della ricchezza collettiva, già da lunghissimo tempo avrebbe preso i
componenti dell'intera classe politica dirigente, li avrebbe legati con una
fune, li avrebbe buttati nel mare Mediterraneo con un bel calcione e li avrebbe
sostituiti con altri soggetti in grado di varare le necessarie riforme per la
ripresa della nazione.
Invece, questa classe politica è stata, ed è tuttora,
perfettamente funzionale ai loro interessi.
Tanto è vero che gli stessi dati del Censis ci informano che
il 6% della popolazione italiana (i più ricchi, tanto per intendersi) nel 2011
hanno aumentato la propria quota di ricchezza nell'ordine dell' 11% rispetto al
2010; nel 2012 del 17% e in questo 2013 viaggiano verso un pimpante 23%,
poichè, le loro tasse si sono abbassate del 9% e godono di nuovi incentivi,
sconti, privilegi.
L'Italia, come nazione, è la terza al mondo (dopo il
Giappone e la Gran Bretagna) come quantità di consumo interno nel genere lusso
(gioielli, mobili antichi, automobili da 80.000 euro in su, yacht da diporto,
compravendita di immobili di prestigio, alta moda firmata, collezionismo, arte
antica e moderna) e prima al mondo sia come volume d'affari che come quantità
di prodotti venduti nella sezione "alta qualità del consumo interno nel
genere lusso".
L'Italia è ancora la più ricca nazione d'Europa, con il più
alto numero in assoluto di miliardari e la più vasta quantità di depositi
bancari del continente, che superano un milione di euro in risparmio contante.
La composizione sociale di questa classe anonima è molto
diversa rispetto a 30/40 anni fa, quando la matrice aristocratica, insieme al patrimonio familiare, tramandato
attraverso i secoli, svolgeva ancora un ruolo importante in campo finanziario,
economico, produttivo e investiva nella
cultura.
Tra tutte le nazioni ricche d'occidente (le prime 20)
l'Italia è oggi quella con la più bassa e triste percentuale di investimento da
parte dei ricchi nel campo dell'editoria, del cinema, del teatro, della ricerca
scientifica, dell'arte, insomma della cultura e dell'innovazione. Quasi
nulla: viaggia intorno a un 1% (in Usa è
il 26%, in Francia è il 29%, in Gran Bretagna è il 22%).
A mio modesto parere, si trova in questa analisi scomposta
dei dati la chiave della infelicità.
E' stato calcolato che negli ultimi 30 anni c'è stato un
sommovimento di capitali familiari dell'ordine di circa 5.000 miliardi di euro
che hanno dato vita a nuove famiglie e dinastie la cui caratteristica
principale consiste nella scelta di non investire in attività culturali e
scientifiche. Il motivo è semplice e banale: sono territori che non
frequentano, sono dimensioni che non praticano, sono spazi mentali che non si
sono mai insediati nella loro mente.
La corruttela è il loro più grande alleato, poichè, grazie
alla diffusione di massa della corruzione sia istituzionale che privata, si
sono assicurati la garanzia di un crollo della domanda interna sia di cultura
che di arte e di scienza. Non essendoci offerta, poco a poco la domanda ha
cominciato a diventare sempre più timida, si è poi trasformata in una
caratteristica a dir poco eroica, e alla fine è svanita nel nulla.
Da qui, secondo me, il sapore sciapo dell'esistenza degli
italiani.
Questa nazione vive ormai dando per scontato che si può
esistere senza grandi romanzieri, grandi registi, grandi pittori, grandi
fotografi, grandi designer, grandi architetti, grandi intellettuali, grandi
ingegneri, grandi scienziati. Tutti questi esistono pure, ne sono sicuro, il
genio italiano creativo è un fatto e un dato reale della nostra splendida e
martoriata etnia, ma vivono suddivisi in due ampie fasce: quella degli
auto-esiliati all'estero, dove vengono sempre apprezzati e riconosciuti e
quella dei clandestini invisibili in patria.
La crisi economica, quindi, è il risultato di una crisi di
valori, forse pianificata, voluta, architettata in maniera strategica (o forse
no) che ha portato all'accumulo di ricchezza e alla sottrazione di capitali di
qualità da investire nel mercato interno.
L'Italia non scomparirà, finirà per diventare come l'Arabia
Saudita dove il 2% della popolazione possiede il 97% della ricchezza collettiva
e il 98% della popolazione se la deve cavare distribuendosi il 3%.
Questa è la tendenza in atto nel nostro Paese.
E ci vogliono far credere che sarà una teoria economica (e
perfino una teoria monetaria) che risolverà
i problemi.
L'Italia può uscire domattina dall'euro, uscire dalla Unione
Europea, staccarsi con una sega dalle Alpi diventando un' isola: non
cambierebbe nulla.
Perchè non è quello il problema.
Il vero problema è la scomparsa dei valori di riferimento
culturali trainanti, la genesi di un immaginario collettivo analfabeta, privo
di sostanza ma pieno di illusioni, la rinuncia, da parte dei soggetti politici,
dei partiti, dei sindacati, a chiedere e pretendere l'unica risposta sensata,
pragmatica, efficace: una redistribuzione immediata e più equa della ricchezza
nazionale, esigendo che coloro che detengono la ricchezza investano sul
territorio nazionale, a lungo termine, nei campi strategici della ideazione e
della manifattura italiana, dall'arte all'agricoltura, dalla scienza
all'innovazione.
Per far ciò non c'è bisogno di leggi, è necessario un cambio
di passo nella prospettiva, alimentando la mente che compone l'immaginario
collettivo del paese di nuove suggestioni.
La doppia aggettivazione del Censis (non a caso passata in
cavalleria senza neppure una intervistina di due minuti ai ricercatori che
l'hanno condotta, chiedendo loro ulteriori dati a suffragio della statistica)
quella del paese "sciapo e infelice" è stato un input forte e poteva
e doveva essere una buona occasione di riflessione collettiva, chiamando la
classe dirigente imprenditoriale ad assumersi le proprie responsabilità.
Senza investimento nella cultura e nella scienza, senza
redistribuzione della ricchezza operativa, che non peschi soltanto nelle
clientele partitiche, questo paese non ha neppure una probabilità su cento di
riprendersi mai. E non serve a nulla leggere avidamente interminabili serie di
grafici, numeri, teorie, statistiche proiettive, se non si comincia ad
modificare le sinapsi del proprio immaginario collettivo, sottraendosi alle
sirene ormai sfiatate della cupola mediatica, che impone ormai il veleno della
falsa idea di una crisi economica che sta producendo sfracelli.
C'è una salda oligarchia al comando che se la passa
benissimo, che è contentissima di come vanno le cose e che investe la propria
energia e quattro soldi quattro per abbassare il livello e far sì che non parta
mai la domanda.
Così in Italia, oggi.
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lunedì 9 dicembre 2013
L' ENERGIA ODICA: Lettere sull'OD e il magnetismo di Karl Von Reichenbach
Karl Von Reichenbach
(1788 – 1869), possiamo definirlo il capostipite dei moderni “scienziati maledetti”. Ma chi sono e perché si definiscono così?
E’ presto detto: la “scienza ufficiale” ha delineato da molto
tempo ormai, confini prestabiliti per
accreditare oppure screditare studi e ricerche nell’ambito delle scienze umane.
Arbitrariamente, secondo canoni e dogmatismi via via accondiscendenti con il
pensiero politico, religioso ed economico del momento, si celebrano oppure si
distruggono i pensatori e gli uomini di scienza che avanzano idee nuove per un
mondo nuovo ed un uomo nuovo.
Potrei fare un
lungo elenco di scienziati innovatori,
gettati nel fango e relegati nell’oblio per non ledere l’interesse
economico-politico, piuttosto che il prestigio e la cattedra dei falsi
depositari della sapienza, tuttavia mi limiterò
solo a tre esempi epigoni ed affini a Von Reichenbach del quale, sono certo,
conoscevano perfettamente gli studi:
NIKOLA TESLA (1856-1943)
WILHELM REICH (1897-1957)
SEMEN DAVIDOVICH KIRILIAN (1898 – 1978)
Ho menzionato questi
tre scienziati (scienziato= La parola "scienziato" era già
sporadicamente in uso nel Seicento anche se, fino al Settecento,
chi si occupava delle scienze naturali veniva chiamato
principalmente naturalista oppure "filosofo naturale". L'introduzione del
termine "scienziato", nel senso a noi oggi noto, risale al filosofo e storico della scienza William
Whewell, il quale propose la nuova parola nel 1834 in una
recensione di un libro di Mary
Somerville. La necessità di un nuovo nome per chi praticava la
"filosofia naturale" fu data dai diversi
ruoli che gli studiosi della natura, della matematica,
della fisica,
della chimica e
della biologia cominciavano
ad assumere nelle imprese e nelle amministrazioni pubbliche di molti stati europei a
partire dall'Illuminismo), poiché sono quasi contemporanei di Von Reichenbach, e ne hanno raccolto il testimone. Poi il progresso
(oppure l’involuzione dipende dai punti di vista) scientifico ha fatto il “vuoto”
in una sostanziale ed incontrovertibile stagnazione nel meccanicismo che ha
avuto la meglio sull’ organicismo, come ho ribadito qualche giorno fa:
Oggi però sento nell’aria
un profumo nuovo di cambiamento che arriva a noi direttamente con le parole di
coloro che, solo apparentemente, sono stati dimenticati. In realtà la verità
non muore mai e come un fiume sotterraneo prima poi torna in superficie.
Buona lettura
MLR
L'ENERGIA ODICA
"Lettere sull'OD e
il magnetismo"
di Karl Von Reichenbach
Un concentrato delle
straordinarie ricerche di Reichenbach sulla misteriosa Forza Odica, da lui
scoperta ma osteggiata a priori dalla "Scienza Ufficiale" del suo
tempo.
DESCRIZIONE DEL LIBRO:
“ L'Energia Odica è una
particolare manifestazione dell'energia eterica, e ne è anche l'aspetto meno
compreso. Reichenbach descrive la straordinaria scoperta dell'Od, o Forza
Odica. L'energia odica può essere percepita con la vista e il tatto, ed è
visibile da tutte le persone con un minimo di sensitività, a condizione di
essere nella più totale oscurità e dopo almeno due ore di adattamento della
vista al buio totale. A tale scopo Reichenbach aveva adattato una stanza del
suo castello di Reisenberg a camera oscura, schermandola totalmente dalla luce
esterna, e in essa sperimentò per anni con soggetti ritenuti sensitivi in base
a determinate caratteristiche da lui notate.
La forza Odica appare
ai soggetti sensibili come una tenue luminosità, un'aura che circonda gli
esseri viventi, emanata soprattutto da mani, piedi e testa; ma è emessa anche
dalle estremità dei cristalli e dei magneti, simile a una fiamma variamente
colorata. La luce odica è bipolare, cioè si manifesta con due diverse
caratteristiche: quella della estremità superiore dei cristalli e del polo nord
dei magneti è detta od-negativa, e alla vista appare di colore blu, mentre
quella od-positiva è emessa dalla base dei cristalli e dal polo sud dei
magneti, ed è di colore rosso-giallastra.
Reichenbach ha scoperto
che anche tutti gli esseri viventi sono odicamente polarizzati, maggiormente
sui due lati destro e sinistro del corpo, e pure in verticale (metà superiore e
inferiore), e davanti-dietro (metà anteriore e posteriore). Le metà
destra-superiore-anteriore risultano essere od-negative, mentre quelle
sinistra-inferiore-posteriore sono od-positive. L'energia odica può essere
inoltre percepita con il senso del tatto, al quale dà due diverse sensazioni,
secondo la combinazione delle polarità: l'incontro di Od opposti dà una lieve
sensazione di piacevole frescura che, se mantenuta, si diffonde nel braccio e
rinvigorisce; invece l'incontro di Od simili è
percepito come un tepore sgradevole che, se prolungato, indebolisce e provoca
nausea.
Osservando diversi materiali e
sostanze chimiche i sensitivi riferirono a Reichenbach che anche questi avevano
una loro luminosità caratteristica, però di un solo colore, e davano loro
sensazioni del tutto peculiari e riconoscibili. Reichenbach scoprì inoltre che
la forza Odica viene liberata anche dalle reazioni chimiche di ogni genere, dalla
vibrazione acustica, dall'attrito e dall'elettricità, sempre con le stesse
caratteristiche unipolari. Reichenbach si rese conto, attraverso i suoi
sensitivi, che anche la normale luce è odicamenre carica: quella solare ha
entrambe le componenti od-positive e od-negative, associate ai colori
dell'iride, e come questi possono essere separate attraverso un prisma; invece
la luce lunare è solo od-positiva.
Studiando le reazioni dei sensitivi,
Reichenbach fece altre importanti scoperte: essi erano in grado di percepire
l'Od prodotto dall'attrito dell'acqua che correva nel sottosuolo, e l'Od
emanato dai metalli, e ciò spiega il fenomeno della rabdomanzia; e ancora: la
terra stessa è odicamente polarizzata secondo l'orientamento magnetico; molti
malati allettati, e persone anche solo leggermente sensitive soffrono di
insonnia e inutili disagi (a volte anche gravi) solo a causa di un errato
orientamento di letti, divani, poltrone e sedie, rispetto all'Od terrestre; e
ancora tante altre affascinanti scoperte…
Nel libro L'ENERGIA ODICA sono
riportate quasi tutte le straordinarie e meticolose ricerche di Reichenbach,
con l'aggiunta di figure e note esplicative. Una appendice di tabelle tratte
dall'opera maggiore di Reichenbach estende e completa gli elenchi delle caratteristiche
odiche. Seguono appendici con una interessante biografia del barone scienziato,
l'elenco delle sue opere, un'altra di libri su vari aspetti dell'energia
eterica, e infine una guida con consigli e idee per sperimentare con l'Energia
Odica.”
http://www.omphilabs.it/prod/L-ENERGIA-ODICA_Lettere-sull-OD-e-il-magnetismo.htm
definizioni e biblio: Wikipedia
definizioni e biblio: Wikipedia
venerdì 6 dicembre 2013
ADDIO A NELSON MANDELA
E' SCOMPARSO NELSON MANDELA
una vita per la libertà : Nelson Mandela ha investito tutto il suo essere, tutto il suo corpo e tutta la sua anima in nome della libertà, libertà del suo popolo, ma libertà come emblema per tutti gli esseri umani.
Un simbolo vivente che ha acceso in ogni luogo sulla Terra la speranza, ma soprattutto il desiderio di vedere gli uomini liberi : liberi da soprusi, liberi dalla cattiveria, liberi da ogni fardello che annichilisce l'uomo.
La sua statura morale è fuori discussione, aldilà del tempo, aldilà delle sbarre di ogni tipo, sbarre fisiche di ferro o sbarre concettuali.
La sua determinazione irrevocabile e inscalfibile ha portato alla fine reale dell'apartheid. Un concetto nuovo e vibrante continua scuotere il mondo, in ogni angolo ogni essere umano sà che c'è stato Nelson Mandela, che qualcosa si salva, che qualcosa si può cambiare, che l'umano che è nell'uomo può riemergere in qualsiasi momento in ogni uomo.
TI RINGRAZIAMO NELSON , INSIEME A TUTTO IL SUD AFRICA E A TUTTI GLI UOMINI, IN UN ETERNO ABBRACCIO CHE AVVOLGE TUTTA L' UMANITA'
Chi vuol seguire la Pace, la segua, con un primo passo
m.z
yahoo.it:
"Un eroe che non ha mai smesso di credere nell’ uguaglianza degli esseri umani e nella giustizia. La storia ricorderà così Nelson Mandela. Simbolo del Sudafrica e dellabattaglia (vinta) contro l’apartheid, "Madiba" è stato un punto di riferimento per la lotta al razzismo in tutto il mondo.
una vita per la libertà : Nelson Mandela ha investito tutto il suo essere, tutto il suo corpo e tutta la sua anima in nome della libertà, libertà del suo popolo, ma libertà come emblema per tutti gli esseri umani.
Un simbolo vivente che ha acceso in ogni luogo sulla Terra la speranza, ma soprattutto il desiderio di vedere gli uomini liberi : liberi da soprusi, liberi dalla cattiveria, liberi da ogni fardello che annichilisce l'uomo.
La sua statura morale è fuori discussione, aldilà del tempo, aldilà delle sbarre di ogni tipo, sbarre fisiche di ferro o sbarre concettuali.
La sua determinazione irrevocabile e inscalfibile ha portato alla fine reale dell'apartheid. Un concetto nuovo e vibrante continua scuotere il mondo, in ogni angolo ogni essere umano sà che c'è stato Nelson Mandela, che qualcosa si salva, che qualcosa si può cambiare, che l'umano che è nell'uomo può riemergere in qualsiasi momento in ogni uomo.
TI RINGRAZIAMO NELSON , INSIEME A TUTTO IL SUD AFRICA E A TUTTI GLI UOMINI, IN UN ETERNO ABBRACCIO CHE AVVOLGE TUTTA L' UMANITA'
Chi vuol seguire la Pace, la segua, con un primo passo
m.z
yahoo.it:
"Un eroe che non ha mai smesso di credere nell’ uguaglianza degli esseri umani e nella giustizia. La storia ricorderà così Nelson Mandela. Simbolo del Sudafrica e dellabattaglia (vinta) contro l’apartheid, "Madiba" è stato un punto di riferimento per la lotta al razzismo in tutto il mondo.
Ha condotto gran parte della sua azione politica dietro le sbarre di un carcere. E quando gli fu offerto di essere scarcerato in cambio della rinuncia all’attività per il suo popolo, rifiutò e continuò a combattere."
mercoledì 4 dicembre 2013
MARCO TODESCHINI : LO SCIENZIATO DEL FUTURO
di:
Massimo Teodorani
da: Spaziodinamica e psicobiofisica:
“Dall’altro versante la scienza ufficiale – anche quella dei giorni nostri – se si fa eccezione per pochi centri di eccellenza sparsi
in qua e in là nel mondo, nega in maniera fideistica e antiscientifica l’esistenza di fenomeni del genere, preferendo trincerarsi
dietro il fragile velo di un paradigma scientifico ormai in pezzi, che sta in
piedi solo ed esclusivamente per il sistema politico-economico e
istituzionalmente religioso che lo alimenta e lo vuole ancora funzionante.
Nonostante questo, menti eccelse, coraggiose e determinate, proprio come quella
di Todeschini, proseguono indipendentemente al puro e semplice scopo di creare
una scienza al servizio dell’umanità, una scienza
comprensibile a tutti e unificata in tutte le sue branche.”
Todeschini
dedicò tutta la vita a “lanciare la palla”, quella palla che nessuno o quasi prima di lui aveva avuto
il coraggio di maneggiare. Noi adesso dobbiamo raccoglierla e, dopo avere
studiato a fondo pregi e difetti delle teorie più recenti riguardanti sia la
struttura dell’Universo che i meccanismi
fisiologici e psichici che regolano la vita degli esseri viventi, dobbiamo
sviluppare analiticamente tutta la parte matematico-sperimentale, allo scopo
soprattutto di risolvere i problemi la cui essenza era stata ben compresa con
abile e impareggiabile sintesi da Marco Todeschini. In tal modo potremmo essere
in grado di sviluppare una nuova tecnologia, e non solo espandere le nostre conoscenze
astratte sulla natura della realtà. La tecnologia è il miglior vettore per
trasmettere la scienza direttamente alle masse. E noi nell’Universo esistiamo non solo per conoscerne i meccanismi, ma
anche per usarli in maniera tale da vivere una vita completa, fatta non solo di
pensiero, ma anche di azione diretta. Sicuramente altri nell’Universo sono riusciti in
questo intento. Forse si potrebbe partire dal progetto di Todeschini sul suo “motore a forza propulsiva centrifuga”, e vedere cosa riusciamo a ottenere con una tecnologia
più aggiornata di 60 anni?
Concludiamo
questa breve digressione sull’opera di Todeschini
direttamente con le sue parole che riassumono tutti i risultati raggiunti dalla Spaziodinamica e dalla
Psicobiofisica:
«Scoperto il primo bivio
davanti al quale si è trovata la scienza moderna [seguire la via di Cartesio o
seguire la via di Newton], ho scartate entrambe le vie in cui si biforcava e
seguendo invece il filo di Arianna delle sensazioni, sono giunto ai seguenti
eccezionali risultati: 1) Ho identificato tutti i fenomeni fisici in
particolari movimenti di spazio fluido e ne ho dedotte tutte le leggi da quella
basilare della fluidodinamica. 2) Ho riformato il metodo sperimentale di
Galileo, ampliandolo sino a considerare non solo i fenomeni fisici oggettivi,
ma anche quelli spirituali che sorgono nel soggetto osservatore. 3) Ho scoperto
la meravigliosa tecnologia elettronica di tutti gli organi del corpo umano. 4)
Ho dato le dimostrazioni scientifiche che non esistono solo realtà materiali,
ma esistono anche quelle spirituali che dominano e splendono nell’Universo intero».
C’è da sperare
che in un futuro più o meno prossimo qualcun altro abbia il fegato di mettere
a punto una così imponente architettura scientifica, e di lottare tenacemente
affinché le idee della nuova scienza possano farsi strada in una società
tuttora decadente sia sul piano morale che ecologico bisognosa di
riappropriarsi della vita nella più profonda accezione del termine. Noi non
siamo “robot asserviti”
come qualcuno vorrebbe farci diventare, noi siamo esseri di spirito calati in
un corpo nell’ambito di un
misterioso meccanismo che solo una scienza completamente riformata e
moralizzata potrà risolvere. Al servizio dell’umanità
nella sua interezza, certamente non di lobby di potere.
“La resistenza contro qualunque
nuova idea è proporzionale al quadrato della sua importanza”
Bertrand Russell
CHI E’ MASSIMO TEODORANI:
Massimo Teodorani, astrofisico di Cesena, ha lavorato
presso gli osservatori di Bologna e Napoli occupandosi dal punto di vista
osservativo interpretativo di varie fenomenologie eruttive di tipo stellare, in
particolare delle protostelle di tipo FU Orionis e di stelle Novalike.
Successivamente, al radiotelescopio di Medicina del CNR ha
svolto ricerche sulla riga spettrale dell'acqua a 22 GHz in candidati pianeti
extrasolari. In parallelo alla ricerca astrofisica ha condotto ricerche in
fisica dei plasmi atmosferici con particolare interesse per il "fenomeno
luminoso di Hessdalen", dove come direttore scientifico ha svolto diverse
missioni sul campo. Svolge tuttora ricerche teoriche nel campo del progetto
SETI e prosegue la sua ricerca sulla fisica dei fenomeni luminosi anomali.
lunedì 2 dicembre 2013
ORGANICISMO VS MECCANICISMO
E’ UN VIZIO LO SO’ !
SOPPORTATEMI SE POTETE.
RITORNO SEMPRE LI’ COME UN PEZZO DI “FERRO”
NEI PARAGGI DI UNA POTENTE CALAMITA.
OSSERVARE LA REALTA’ SIGNIFICA ISOLARSI IN SILENZIO ED
IMPEGNARE TUTTE LE ENERGIE POSSIBILI PER CERCARE DI COMPENETRARE L’ORGANIZZAZIONE
DELL’UNIVERSO. QUESTO E’ QUELLO CHE TENTA DI FARE LA FISICA IN
GENERE, MA PIU’ PROPRIAMENTE LA FISICA QUANTISTICA.
GRANDI MAESTRI IN QUESTO CAMPO, MI HANNO INSEGNATO A NON
OSSERVARE IN MODO ASETTICO, MATERIALISTA E SENZA SENTIMENTO, PERCHE’
L’UNIVERSO NON E’ REGOLATO DAL MECCANICISMO, MA AL
CONTRARIO DAL’ORGANICISMO.
L’UNIVERSO ESPLICATO VIENE PARTORITO “ORGANICAMENTE”
DALL’IMPLICATO IN UN ATTO CREATIVO “SENZIENTE”.
ECCO QUINDI IL SEGRETO DELLA CORRETTA “OSSERVAZIONE”.
SEMPLICE, ELEMENTARE COME LA NATURA CHE ABBIAMO SOTTO GLI OCCHI
QUOTIDIANAMENTE.
MLR
“Negli anni cinquanta del Novecento il
fisico David Bohm propose un'affascinante interpretazione olistica della
meccanica quantistica, che faceva da contraltare alla visione ortodossa, la
cosiddetta Interpretazione di Copenhagen. Basil Hiley, assistente e collaboratore
di Bohm, racconta perché non si può fare
a meno di confrontarsi con questa teoria.”
Intervista di: George
Musser
http://www.lescienze.it/news/2013/11/16/news/reale_unitario_fisica_quantisticabasilio_hiley-1889812/
BH: Sì, non è niente di simile. Non si tratta di
meccanicismo, ma di organicismo. La natura è più organica di quanto pensiamo. Solo
allora si può capire perché la
vita ha avuto origine: solo se la natura è organica, in essa vi è
la possibilità di una vita.
Seguimi in questo ragionamento: stiamo cercando una particella
fondamentale. Così dividiamo la materia in atomi, e
pensiamo: “ecco dove si trova la vera essenza della natura”.
Rutherford spaccò l'atomo e trovò il
nucleo. OK. Il nucleo è dove risiede la materia. Poi si
guarda all'interno del nucleo e si trovano i neutroni. OK, ora ci siamo! Ma poi
troviamo i quark, ma i quark non si lasciano afferrare. Prendiamo un protone,
un anti-protone, li facciamo collidere e... puf ! Compare la radiazione.
Allora, dove è la solidità della
materia? Dove si trova? Perché comunque cerchiamo di afferrarla ?
GM: ...ci sfugge tra le dita.
BH: Sì, è ciò che percepiamo. E non è
tutto. Ciò che la vecchia fisica classica dice è che
vogliamo "stare fuori", e guardare ogni cosa, come Dio, come se non
fossimo lì. Ma non possiamo. Siamo lì, che ci piaccia o meno. Siamo dentro
guardando fuori, non fuori guardando dentro. Ciò che è implicito non si può
spiegare, ma è necessario avere diversi punti di
vista, proprio perché siamo "dentro". Non si può
stare al di fuori, si può avere solo una visione parziale.
Quando tengo una conferenza su questo argomento, uso sempre
quella classica illusione in cui si può vedere sia una elegante signorina sia
una donna anziana. Le linee del disegno sono sempre le stesse, ma il loro
significato dipende da come viene esplicitato un ordine rispetto all'altro.
Perché un sacco di cose si basano su cose che non si possono
spiegare nello stesso momento. La natura è tale che non si può
effettivamente esplicitare posizione e quantità di moto allo stesso tempo.
GM: In un certo senso, creiamo quella particella?
BH: Questa è una domanda molto interessante.
Creiamo ciò che vediamo? Forse sì. So che la gente dice: "Beh, è
tutto soggettivo". Ma ci sono solo alcune cose che puoi fare. Non è
possibile fare magie, ma solo riordinare le cose. È
possibile riorganizzare le cose quando si sta costruendo la realtà.
Stiamo riorganizzando i processi. Noi siamo parte del processo.
http://www.lescienze.it/news/2013/11/16/news/reale_unitario_fisica_quantisticabasilio_hiley-1889812/
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA STORIA EVOLUTIVA DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA
DI MARCO LA ROSA
E' UN'EDIZIONE OMPHILABS
ACQUISTABILE DIRETTAMENTE DAL SITO OMPHILABS ED IN LIBRERIA
http://www.omphilabs.it/prod/L-UOMO-KOSMICO.htm
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domenica 1 dicembre 2013
IL FUTURO DEI DROIDI
di: Dott. Giuseppe
Cotellessa (ENEA)
Il procedimento del brevetto può
risultare utile in quest’interessante applicazione.
IL FUTURO DEI ROBOT UN MISTO DI
DROIDI PROTOCOLLARI E “ASTRODROIDI”,
SPECIALIZZATI NELL’INTERFACCIARSI CON OGNI SORTA DI COMPUTER, ATTIVARE
MACCHINARI COME ASCENSORI ED ELETTRODOMESTICI DI CASA, SISTEMI DI PRIMA
MEDICAZIONE NONCHE’ ABILI NELLE RIPARAZIONI ECC… NELLA FAMOSA SAGA FANTASCIENTIFICA DI “GUERRE
STELLARI”, “R2-D2” E “C-3PO” SEMBRAVANO UN FUTURO IRRAGGIUNGIBILE...INVECE…
http://spectrum.ieee.org/img/papero-image-1384411236205.jpg
NEC's cute
communication robot, Papero, is getting a new lease on life. Japanese
electronics giant NEC has announced an initiative called the Papero Partner
Program, calling for research and business partners to help develop apps and
distribute the robot to end users. Along with this announcement, NEC debuted
the Papero Petit, the newest model of the robot.
What
exactly is a communication robot? In recent years, NEC has positioned PaPeRo as
a robotic assistant for the elderly. In experiments conducted at nursing homes,
the robot would pipe up from time to time to remind people of their daily
routines, like when to take their medication. It also connected with a
pedometer to encourage a more active lifestyle by announcing how far a person
walked in a day, and could take measurements like blood pressure.
The new
robot, Papero Petit, stands 24 centimeters (9.4 inches) tall and weighs 1.3 kg
(2.8 lbs)—about half the size of earlier models. It combines multiple sensors (cameras,
ultrasonic range finders, temperature sensor, and microphones) to detect people
and look in their direction even in complete darkness. The robot can recognize
faces and has between 80 to 90 percent success rate at speech recognition.
But the
biggest change is that, unlike earlier versions, Papero Petit is stationary, so
it can no longer follow you from room to room like a cute little R2-D2. NEC
hopes the robot can be improved with new features by connecting to the cloud to
access software and computing resources. Family members could, for example,
send text messages to the robot, which would read them aloud to their
grandparents. NEC has already developed the app with NTT Docomo, one of Japan's
largest telecommunications companies.
http://spectrum.ieee.org/img/411-1384411086732.jpg
http://spectrum.ieee.org/img/428-1384411071950.jpg
NEC is
looking for more partners to help develop apps targeting a wide assortment of
uses, from home security to health care. The company also wants to find
partners to provide Papero to end users, renting the robot on a monthly basis.
NEC says the monthly fee will likely be less than 10,000 yen (approximately US
$100), and could include NTT Docomo wireless Internet, since many nursing home
residents aren't online. NEC hopes to grow the business to 10 billion yen over
the next three years.
Papero,
whose name stands for Partner-type Personal Robot, was originally developed in
2000, following a prototype a few years earlier. Since then, NEC has improved
the robot's software capabilities, revised its hardware, and used it in
numerous experiments at care facilities and in smart homes. Despite these
ongoing developments, the robot has never been made available to the public.
The new business model seeks to change that, and if things work out, it could
lead to Papero Petit arriving in homes and stores across Japan.
giovedì 28 novembre 2013
RICONOSCIMENTO AL DOTT. GIUSEPPE COTELLESSA
E’ UN PIACERE CON QUESTO POST,
COMUNICARE AI NOSTRI LETTORI CHE, IL DOTT. GIUSEPPE COTELLESSA DEL LABORATORIO
INMRI DELL’ENEA, SCIENZIATO,
INSTANCABILE DIVULGATORE E NOSTRO ASSIDUO COLLABORATORE CON NUMEROSI POST, HA
VINTO UN IMPORTANTE CONCORSO LETTERARIO INTERNAZIONALE, CON UNO SCRITTO
RIGUARDANTE UNA SUA FONDAMENTALE INVENZIONE, OGGETTO DI BREVETTO ENEA.
LE NOSTRE PIU' VIVE CONGRATULAZIONI !
LE NOSTRE PIU' VIVE CONGRATULAZIONI !
“L’Istituto Italiano di Cultura di
Napoli e la rivista internazionale di poesia e letteratura “Nuove Lettere”
hanno il piacere di comunicarLe che Lei ha vinto la XXIX edizione (2013) del
Premio Internazionale di Poesia e Letteratura “Nuove Lettere” per la XIII sez.
(articolo inedito) con: “Procedimenti di
analisi di immagini acquisite da strumenti di indagine, per la
differenziazione, classificazione e interpretazione degli oggetti all’interno
del FOV.”
PREMIO INTERNAZIONALE
DI POESIA E LETTERATURA “NUOVE LETTERE”
XXIX EDIZIONE (2013)
XIII – ARTICOLO INEDITO
TITOLO: SULL’UTILITA’
DI COINVOLGERE IL PUBBLICO A PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA REALIZZAZIONE DELLE
APPLICAZIONI DI UNA ORIGINALE INVENZIONE COME VINCOLO-UNIONE UNIVERSALE TRA GLI
UOMINI
" Sono sempre stato affascinato dall’idea di poter
realizzare un legame stabile e duraturo, tanto da divenire un vincolo Universale tra tutti gli uomini.
Oggi si parla molto di
crisi economica e poco di crisi di ideali.
Spesso, faccio delle
considerazioni sul motivo per cui gli uomini vanno d’accordo tra di loro.
Guardando al passato risulta evidente che l’armonia tra le
persone, era un’esigenza dettata dalla sopravvivenza.
Lo scoppio periodico di
conflitti, creava un vincolo forzato tra gruppi di individui, che si
coalizzavano contro altri.
Era importante fare,
come si suole dire: “di necessità virtù”.
Altri vincoli erano
basati sugli ideali, come quelli proposti dalla Chiesa Cattolica o da altre
religioni.
La religione in qualche
modo, ha accomunato sempre gruppi di
uomini che, non necessariamente, dovevano scontrarsi tra loro, nonostante le
guerre scatenate sotto i “vessilli” delle varie fedi.
Tuttavia ci sono sempre
state frequenti divisioni, anche all’interno delle grandi fedi religiose e
neppure l’Imperatore Costantino, riuscì completamente nel suo intento di creare
una fede “Universale”. Chiesa Cattolica infatti deriva dal greco antico:
Katholikòs cioè Universale.
Ci sono stati dei
vincoli speciali, basati su ideali tra gli uomini come le comunità dei
religiosi, frati e suore, aventi come finalità l’aiuto ai più poveri e ai
più bisognosi, anche attraverso una
maggiore conoscenza dottrinale rispetto al
rapporto semplice con la
popolazione.
Vi sono poi, dei
vincoli che si creano per necessità economiche come il rapporto di lavoro tra
datore e dipendente; associazioni di partiti per un governo e adesioni ai
sindacati per difendere meglio i propri diritti.
Esiste il vincolo matrimoniale che crea la famiglia,
base primaria della società.
Negli ultimi tempi si
sono creati dei vincoli “ideali” tra donne, per difendere i loro comuni
interessi come l’uguaglianza tra sessi nei rapporti di lavoro e non solo.
Con il passare del
tempo però, la validità dei vincoli tra
gli uomini è andata progressivamente in crisi. Dopo la metà del secolo scorso,
vi è stato un lungo, apparente periodo di pace in occidente, ma i rapporti di lavoro stabili e duraturi si sono
rarefatti nell’ultimo decennio, i rapporti matrimoniali e le famiglie hanno subito un costante e
devastante sgretolamento.
E’ vero comunque, che
su scala ridotta questi vincoli sono ancora validi.
Quello che è avvenuto
nel guazzabuglio dei tanti partiti politici che si sono succeduti
periodicamente in Italia è noto a tutti.
Il terreno era ormai
“fertile”, quindi crisi e recessione economica hanno avuto la meglio come
conseguenza delle speculazioni finanziarie.
Osservando tutto
questo, ho cercato di immaginare un “vincolo” che potesse essere ancora libero
da inquinamenti e forzature. Qualcosa che potesse ancora fungere da “collante”
tra gli uomini.
Il vincolo-unione valido mi è sembrato quello di coinvolgere il
pubblico a partecipare attivamente alla realizzazione delle applicazioni di una
originale invenzione.
Da tanti anni lavoro
come ricercatore scientifico.
Il lavoro quotidiano di
scienziato, mi ha portato a percorrere strade “inaspettate”. Mi ha portato ad
“aprire” porte nascoste e a trovare tesori “in bella vista”, di cui nessuno si
era accorto.
Questi “tesori” non
appartengono a chi li scopre, appartengono a tutti, ma per ironia della sorte,
la parte più difficile è quella di portare il tesoro nella “casa comune”,
perché tutti ne possano godere.
765 RM2012A000637 Procedimento di Analisi di Immagini Acquisite da
Strumenti di Indagine, per la Differenziazione, Classificazione e
Interpretazione degli Oggetti all'Interno del FOV, e Sua Applicazione per la
Correzione delle Pseudo-Tracce in Rivelatori di Tracce Nucleari. Cotellessa Giuseppe Italia 13-12-2012 ENEA
Le caratteristiche di
questo brevetto sono l’innovazione e l’originalità con il pregio di avere innumerevoli campi applicativi.
E’ un procedimento
fisico-matematico che consente l’interpretazione automatica in modo
“oggettivo”, della natura di ciò che viene analizzato nelle immagini, come
rappresentazione realistica di ciò che abbiamo di concreto nella realtà
tridimensionale.
Per ragioni di
riservatezza, non posso addentrarmi nei
dettagli del procedimento che attualmente è proprietà dell’ente per cui lavoro,
l’ENEA.
La mia invenzione può
davvero creare quel “vincolo universale” tra gli uomini poiché presuppone un
reale coinvolgimento partecipativo della collettività per diversi aspetti:
1) Realizzazione delle applicazioni
industriali;
2) Dimostrare che anche in Italia è
possibile riuscire a realizzare dei progetti innovativi senza bisogno di dovere
ricorrere all’estero;
3) Creare nuovi posti di lavoro qualificati
utilizzando l’esclusiva della licenza ed il vasto mercato nazionale e poi internazionale, aumentando il grado di
ricchezza del nostro paese;
4) Accomunare gli uomini contro la morte,
quindi migliorando la salute e le aspettative di vita, poichè questa
invenzione, applicata al campo della diagnosi medica, potrà
realizzare dispositivi medici innovativi che per il momento sono solo un
“sogno”.
Ho trovato spazio
divulgativo nel blog di Marco La Rosa che si è reso disponibile alla
stesura di due articoli-post via web:
http://marcolarosa.blogspot.it/2013/07/il-genio-italiano-nonostante-tutto-non.html
http://marcolarosa.blogspot.it/2013/04/il-genio-italiano-nonostante-tuttonon-
e.html
e.html
Nell’area commenti di
questi due post, ci sono stati molti interventi interessanti ed anche
piacevolmente appassionati, da parte di un pubblico eterogeneo.
Questo dimostra che
l’interesse è palesemente trasversale nelle generazioni del pubblico e la
partecipazione dimostrata alle discussioni è sintomo che buona parte della
nostra società, non si è arresa ad un mondo nichilista e puramente legato al
profitto fine a se stesso.
La nota dolente però è
stato il silenzio assordante dei vari mass media ufficiali, che nonostante le
innumerevoli e continue sollecitazioni, si sono accumunati nel non dare
visibilità al brevetto e quindi alle potenzialità applicative benefiche per
tutta la popolazione.
Ma non mi arrendo, perché è vitale avere l’appoggio di vari mass
media per conseguire gli obiettivi sopra
esposti."
Giuseppe Cotellessa
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