IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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Con questo libro Marco La Rosa ha vinto il
PREMIO NAZIONALE CRONACHE DEL MISTERO
ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

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LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

giovedì 5 novembre 2009

L'ANELLO MANCANTE: ancora nulla di fatto!


Nature ha pubblicato uno studio condotto da Erik Seiffert che smentisce l'ipotesi per cui il fossile di Darwinius masillae "Ida" sarebbe l'anello mancante fra i primati e gli esseri umani e le scimmie.

In verità non è una sorpresa: la scoperta di Ida, avvenuta lo scorso maggio, venne prontamente accompagnata da una campagna pubblicitaria completa di libro e documentario con lo scopo di sostenere quella affrettata ipotesi. Addirittura prima di una qualche pubblicazione scientifica.

Gli esperti protestarono, dicevano che Ida non fosse nemmeno un vicino parente. E ora una nuova analisi supporta la loro reazione.

Ida è uno scheletro della dimensione di un gatto scoperto in Germania e risale a 47 milioni di anni fa. Rappresenta un primate precedentemente sconosciuto chiamato Darwinius masillae. Gli scienziati che ne annunciarono la scoperta non lo dichiararono un diretto antenato di uomini e scimmie antropomorfe, ma sostennero che appartenesse allo stesso grande gruppo evolutivo.

Le nuove analisi dimostrano invece che il Darwinius non appartenne alla nostra categoria di primati, ma all'altra principale – quella dei lemuri. Precisamente, fa parte della famiglia degli Adapidi. E non ha lasciato discendenti moderni.

di aezio(23 Ottobre 2009)
da: La Porta del Tempo
link: http://ilfattostorico.com/2009/10/23/ida-non-e-lan...

lunedì 2 novembre 2009

La "Massoneria" SVELATA !







Numerose persone sono convinte che la nostra società è guidata da misteriose e segretissime logge massoniche che sfruttano qualsiasi occasione per lanciare messaggi occulti destinati ai propri affiliati o a quelli di altre sette o a condizionare il nostro pensiero in via subliminale. Prima di esaminare qualcuna di queste curiose convinzioni, cerchiamo di chiarire il senso della parola Massoneria. Cos'è la Massoneria, e chi sono i Massoni? Considerato che le logge massoniche sono un segreto di Pulcinella, al punto che alcune hanno persino il sito Web, vediamo che descrizione danno di sé stesse.

CHI SIAMO - "La Massoneria è una delle più antiche e secolari società di uomini che hanno cari i valori morali e spirituali... L'essenziale qualificazione per essere ammessi in Massoneria è di credere nell'Essere Supremo, in Dio, senza discriminazioni per il credo religioso professato... La Massoneria ha tre grandi principii : amore fraterno, carità e verità". Questo riporta il sito Internet della Gran Loggia Regolare degli Antichi, Liberi e Accettati Muratori d'Italia, che – badate bene – è l' "Unica Obbedienza Massonica Italiana Riconosciuta dalla Gran Loggia Unita d'Inghilterra". Non molto diversamente, sul sito Grande Oriente d'Italia leggiamo: "La Massoneria del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani è un Ordine iniziatico i cui membri operano per l'elevazione morale e spirituale dell'uomo e dell'umana famiglia. La natura della Massoneria e delle sue istituzioni è umanitaria, filosofica e morale. Essa lascia a ciascuno dei suoi membri la scelta e la responsabilità delle proprie opinioni religiose, ma nessuno può essere ammesso in Massoneria se prima non abbia dichiarato esplicitamente di credere nell'Essere Supremo". Sono davvero parecchie, in Italia e nel mondo, le logge massoniche presenti sul Web, e ci sono anche numerose riviste, scritte e online, come Pietre . Come si diventa Massoni? Ogni loggia ha le sue regole di ammissione, ma non vengono pubblicate, segno che generalmente l'affiliazione avviene per conoscenza diretta e approvazione da parte degli "organi sociali" della setta. Di certo sappiamo chi non può far parte della Massoneria: le donne. Il Grande Oriente, ad esempio, spiega: "I Massoni hanno stima, rispetto e considerazione per le donne. Tuttavia, essendo la Massoneria l'erede della Tradizione Muratoria operativa, non le ammette nell'Ordine".

SEGRETI? - Tanto basta a concludere che i Massoni saranno pure segreti, occulti e potenti... ma sono letteralmente e intrinsecamente sfigati. A parte i requisiti formali (credere nell'Essere Supremo, prestare giuramento, forse andare in giro con un cero acceso...) di fatto la Massoneria è un insieme di associazioni, non segrete (la legge italiana vieta categoricamente le società segrete) ma sicuramente molto riservate che in fin dei conti si discostano poco da lobby, gruppi di potere e circoli riservati i quali senza tanti fronzoli assolvono direttamente o indirettamente alla funzione di esercitare pressioni, convogliare favori, scambiare cortesie e tutto quello che possiamo immaginare. A dirla tutta, qualsiasi partito politico, in fondo, è una specie di loggia. Basta sostituire l‘Essere Supremo con il segretario del partito e il gioco è fatto. In altre parole, una loggia Massonica può essere innocua come un dopolavoro ferroviario o potente come una lobby di banchieri, non è la forma dell'associazione a determinarne potere e forza ma il numero, la qualità e la volontà dei suoi associati. La P2 di Licio Gelli, ad esempio, avrebbe potuto essere tranquillamente costituita nelle forme di un'associazione culturale anziché di una loggia massonica, e non sarebbe stata diversamente potente o pericolosa.

ORGANIGRAMMA - Però l'aria di mistero che circonda la Massoneria, le sue antiche tradizioni e la simbologia inquietante fanno il loro effetto e contribuiscono a mitizzarla e a diffondere teorie che la vogliono capace di controllare i destini dell'umanità. I sostenitori di queste teorie puntano il dito sui messaggi simbolici della Massoneria, vere e proprie tracce (secondo loro) della sua onnipresenza. Ecco quindi che il biscione del logo di Canale 5 rappresenta il simbolo massonico del serpente, mentre il numero 5 rappresenta il pentacolo; la parola Mediaset è l'unione tra Media (informazione mediatica) e Set (Satana) per cui significa "informazione di Satana"; il triangolo con l'occhio che sovrasta piramide tronca sulla banconota da un dollaro rappresenta l'Essere Supremo massonico; il Pentagono, simbolo militare degli Stati Uniti, è un evidente richiamo al pentacolo; un compasso e una squadra disegnati su un fumetto di Topolino dimostrano che la Walt Disney è una casa produttrice massonica (e del resto, il Gran Mogol delle Giovani Marmotte non è altro che il Gran Maestro delle logge massoniche); persino Prezzemolo, il pupazzo simbolo di Gardaland, sarebbe un perfido drago massonico.

NUMERI! – La verità è che ciascuno dei loghi citati ha una precisa ragion d'essere, che non c'entra affatto con la Massoneria. Ad esempio il biscione è un simbolo storico e tradizionale della città di Milano. La piramide della banconota da un dollaro è fatta di 13 file di mattoni che rappresentano i primi 13 Stati americani, l'occhio iscritto nel triangolo è il simbolo di Dio che benedice la nascita degli Stati Uniti (c'è infatti l'iscrizione "Annuit Coeptis" che significa appunto questo), compassi e squadre appaiono nei fumetti di Walt Disney esattamente quando servono a rappresentare comuni oggetti sui tavoli di disegno e di progettazione, e Set o Seth è un dio egizio che non ha nulla a che spartire con Satana. In effetti la teoria dei simboli massonici fa un assortito minestrone tra una serie di fatti, miti e leggende molto diversi tra loro: pesca dal mito degli Illuminati, dalla storia della Massoneria, dalle culture dell'antico Egitto e delle popolazioni latino-americane, dalle religioni, dall'alchimia, dal sanatismo, dalle crociate, dalla numerologia, dai tarocchi e dall'astrologia... riconducendo tutto e tutti a una simbologia massonica di pura fantasia. Così qualsiasi numero, qualsiasi cifra, qualsiasi figura geometrica e qualsiasi animale finisce per avere un significato massonico. Il numero 1 è l'essere supremo, il numero 2 rappresenta l'unione tra due triangoli equilateri ossia la stella a sei punte, il numero 3 indica la trinità divina e il triangolo... e così via.In realtà, se consideriamo la Massoneria dal punto di vista storico e tradizionale, prendendo a riferimento la sua nascita nella forma della Gran Loggia di Inghilterra, nel 1717, notiamo che il suo simbolo è quello del compasso e della squadra. Difatti la massoneria affonda le sue radici nelle confraternite dei muratori, ossia di quelle maestranze che lavoravano alla costruzione di edifici, templi, chiese, luoghi di culto. I muratori si distinguevano in apprendisti, compagni d'arte e maestri. Si trattava di persone esperte, stimate e rispettate, che custodivano gelosamente i segreti della progettazione edile. Al compasso e alla squadra si sono affiancati nel tempo pochi altri simboli: la croce cavalleresca, il Sole, la Luna, il triangolo equilatero, le foglie di acacia. Alcuni sono molto comuni, e pertanto non ha senso accostarli arbitrariamente alla Massoneria, mentre le foglie di acacia sono legate alla tradizione di Hiram, l'architetto che progettò il tempio di Gerusalemme. Tutto il resto, numeri, teschi e animali compresi, sono forzature e libere interpretazioni che con la Massoneria, antica e moderna, c'entrano poco o nulla.

di John B(19 Ottobre 2009)
da: La Porta del Tempo

link: http://www.giornalettismo.com/archives/39845/la-si.


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LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?

"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
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venerdì 30 ottobre 2009

" 2012 O NON PIU' 2012 ? "


Quanti soldi avrà guadagnato il furbesco Roberto Giacobbo con il suo libro sulla fine del mondo nel 2012? Quanti ne guadagnerà l'anno prossimo Roland Emmerich con il film omonimo? Quanti ne hanno guadagnati tutti i ciarlatani che hanno fatto propria questa idea e scritto libri, articoli, tenuto conferenze o altro?
Quanti di questi soldi andranno ai legittimi detentori del copyright, ovvero i discendenti dei Maya? Probabilmente neanche un centesimo.
Che i Maya o chi sopravvive oggi di questo antico popolo siano leggermente imbufaliti riguardo alla faccenda non c'è da stupirsene. È probabile che qualunque turista passi dalle loro parti si mostri interessato prima di tutto a chiedere di questa fantomatica apocalisse anziché fare domande serie sulle meraviglie archeologiche lasciate da questa civiltà.
Ma cos'hanno detto esattamente i Maya a proposito di questa supposta fine del mondo? Ne parla in un interessante articolo il giornalista americano Mark Stevenson su Yahoo News.
Intanto, il fatto che nel 2012 termina un ciclo del loro calendario, com'è evidente, non significa nulla; o almeno non più di quanto abbiano potuto significare le fini dei nostri millennio, primo e secondo, che comunque sono state anch'esse indicate come probabili apocalissi, nel secondo caso quantomeno apocalissi informatiche. In realtà nei documenti Maya si fa tranquillamente riferimento a date successive al 2012, inclusa un'iscrizione che fa riferimento al nostro 4772.
Il calendario Maya è diviso in periodi di 394 anni, detti Baktun, e il 21 dicembre 2012 terminerà il tredicesimo di questi periodi. Il 13 è un numero importante per i Maya, ma non c'è scritto da nessuna parte che il mondo debba finire o che debba succedere qualcosa di negativo, sostiene David Stuart, specialista in epigrafi Maya dell'università di Austin.
Del 2012 si parla in particolare nel cosiddetto "monumento sei", una pietra trovata nel Messico meridionale durante i lavori di costruzione di un'autostrada. Nella pietra, purtroppo rovinata dai lavori stessi, si fa riferimento al dio Bolon Yokte, legato a miti di guerra e di creazione. Secondo l'archeologo Guillermo Bernal l'iscrizione indicherebbe che nel 2012 Bolon Yokte scenderà dal cielo.
Un'altra teoria è quella dell'allineamento della Terra rispetto al sole e al centro della Galassia. L'astronomo Phil Plait è piuttosto chiaro sull'argomento: l'allineamento non avverrà esattamente nel 2012, e in ogni caso è evidente che non esiste nessun motivo scientifico per supporre che questo debba avere un qualche effetto sulla Terra. Lo studioso dei Maya John Major Jenkins conferma che comunque i Maya non davano alcuna importanza a questo evento astronomico.
I discendenti dei Maya che popolano la regione dello Yucatan dicono di non sapere assolutamente nulla della fine del mondo. Hanno invece problemi molto più pratici e immediati, come la siccità. In effetti, tutta l'idea di eschaton, di fine del mondo, è in realtà un concetto di origine squisitamente cristiana. I primi Cristiani credevano fermamente che il mondo sarebbe finito pochi decenni dopo la morte di Cristo, e da allora, sebbene questo elemento sia diventato nel tempo sempre meno importante nella religione cristiana, ha continuato a ripresentarsi periodicamente.
Anche se, questa volta, per fortuna sono davvero pochi quelli che lo prendono sul serio. Almeno, speriamo sia così.

di Silvio Sosio(17 Ottobre 2009)
da: La Porta del Tempo

MISTERI ITALIANI: "LA PIETRA DI BOLOGNA"


"Celebre ed insigne sarebbe stata Bologna se altro ancora non avesse avuto e contenuto in se stessa, che questa enigmatica lapide". Così lo storiografo settecentesco Serafino Calindri scriveva della "Pietra di Bologna", iscrizione latina incisa su una pietra rettangolare, dedicata da un immaginario Lucius Agatho Priscius a una misteriosa Aelia Laelia Crispis. La lapide è oggi riconosciuta come un falso cinquecentesco, ma il suo testo enigmatico rimane oggetto di molteplici interpretazioni da parte degli studiosi. Della storia della pietra, e dei motivi del grande interesse che tutto il mondo erudito e letterario le rivolge da ormai quattro secoli, ha trattato Nicola Muschitiello nella conferenza Un mistero bolognese: Aelia Laelia Crispis in programma martedì 20 ottobre alle ore 18.00 in Piazza delle Culture.

Le prime citazioni di Aelia Laelia Crispis risalgono al XVI secolo, con documenti che ne attestano la presenza nella chiesa del convento di Santa Maria in Casaralta; il senatore Achille Volta la fece poi ricopiare nel Seicento su una nuova lastra di marmo rosso, la copia che si è conservata fino i nostri giorni. La pietra scampò al bombardamento che distrusse nel 1943 i resti del complesso conventuale, e oggi, dopo un restauro nel 1988, è conservata nel lapidario del Museo Civico Medievale di Bologna.

Il testo della lapide è stato considerato sin dal Cinquecento un enigma da risolvere, e tra le spiegazioni proposte spiccano per suggestione quelle alchemiche, secondo cui la corretta interpretazione del testo avrebbe consentito di sintetizzare la famosa pietra filosofale. Alla pietra si è interessato anche lo psichiatra Carl Gustav Jung, che vi impernia parte dell'analisi psicanalitica dell'alchimia medievale contenuta nel suo Mysterium Coniunctionis; non minore l'attenzione del mondo letterario, in particolare con le citazioni di Aelia Laelia Crispis contenute nei racconti Pandora e Le Comte de Saint-Germain di Gérard de Nerval. La produzione letteraria attinente alla Pietra di Bologna è proseguita fino a oggi, in particolare con racconti e romanzi gialli cui Aelia Laelia Crispis continua a fungere da ispirazione.

(20 Ottobre 2009)

link: http://www.unonotizie.it/7614-conferenza-il-mister...

domenica 18 ottobre 2009

ARDI: continua la retrodatazione dei falsi anelli mancanti !


l'Ardipithecus ramidus


Prima di «Lucy» c'era «Ardi»

La prima descrizione dettagliata del più antico ominide mai ritrovato pubblicata su Science

WASHINGTON - Lucy ora ha un «nuovo» antenato. Il parziale scheletro di australopiteco femmina che finora rappresentava il più antico progenitore umano mai rinvenuto è stato «superato» da un altro scheletro femminile, già ribattezzato «Ardi», da «Ardipithecus ramidus», una specie di ominide vissuta oltre 4.4 milioni di anni fa. L'annuncio viene dalla rivista «Science» il 2 ottobre con un numero speciale che contiene ben 11 lavori scientifici sull'argomento.

MA NON È «L'ANELLO MANCANTE» - Ardi , che è stato scoperto in Etiopia, non è ancora il più volte evocato «anello mancante», l'antenato comune fra scimmie e uomini, ma ci porta molto più vicino ad esso ed è più antico di oltre un milione di anni rispetto a Lucy. L'analisi di cranio, denti, pelvi, mani, piedi, e altre ossa rivela un «mix» di tratti primitivi che Ardi condivide con i suoi progenitori, i primati del Miocene, ma rivela anche caratteristiche presenti solo in ominidi di epoche posteriori.

NE' SCIMMIA NE' UOMO - «Con l'Ardipiteco abbiamo una forma non specializzata che non è evoluta molto rapidamente verso l'Australopiteco. Così, se analizziamo il corpo dalla testa ai piedi troviamo un mosaico, che non corrisponde né a uno scimpanzè né a un uomo» ha sottolineato Tim White della University of California at Berkeley., uno dei principali autori della ricerca. Questi articoli contengono un enorme quantità di dati raccolti e analizzati grazie a uno sforzo di ricerca internazionale e aprono una nuova finestra su un periodo dell'evoluzione umana su cui ancora sappiamo molto poco e in cui i primi ominidi stavano stabilendosi in Africa dopo essersi differenziati dai propri progenitori, che avevano in comune con le scimmie africane» ha aggiunto Brooks Hanson, vice direttore di Science. In Italia, il documentario su Ardi andrà in onda in prima tv esclusiva venerdì 4 dicembre alle ore 21 su Discovery Channel.
da: La Porta del Tempo
Corriere della Sera (SCIENZE)

martedì 1 settembre 2009

LA PRESUNTA FALSA (?) ROCCIA LUNARE OLANDESE











In quasi tutti i quotidiani e telegiornali, la notizia è passata come ridicola curiosità, presto relegata nel dimenticatoio. “Un pezzo di legno pietrificato”, sarebbe solo quello che, l’ Ambasciatore USA J.William Middendorf II, omaggiò il 9 ottobre del ’69 al primo ministro olandese Willem Drees in occasione dell’anniversario del primo sbarco umano sulla luna? Che figuraccia! Regalare un “terrestrissimo” comune carbon-fossile spacciandolo per roccia lunare! Forse ingenuamente pensava che nessuno l’avrebbe mai analizzato? Tant’è, i chimici olandesi guidati da Xandra Van Gelder e deputati alle analisi del reperto, hanno sentenziato: “legno pietrificato”. Silenzioso imbarazzo alla NASA. Come è potuta succedere una cosa del genere? Forse qualcuno ha trafugato e sostituito il reperto? Improbabile se non impossibile, dicono dall’ Aja, la roccia era stata esposta nel Museo Rijksmuseum di Amsterdam alla morte di Drees ed assicurata per 500 mila dollari. Tutto si fermerà qui? Magari con scuse ufficiose? Con il lauto rimborso dell’assicurazione ? Ma io vorrei andare più in là. Prendiamo in visione in maniera approfondita le analisi eseguite dai periti olandesi. Tutto è stato eseguito ed appurato perché la roccia non contenga nulla di “esogeno” ? E’ assolutamente terrestre? Le autentiche rocce lunari di riferimento non mancano di certo, per un confronto. Se escludiamo (e mi sento di farlo) la malafede o l’ingenuità di chi ha regalato il “reperto” all’Olanda, allora restano in piedi solo due ipotesi: 1) sottrazione o sostituzione del sasso in fase successiva, e questo saranno le indagini eventuali a doverlo appurare; oppure 2) la roccia ad esami più approfonditi risulta autentica e lunare, per cui da dove proviene il “legno lunare”? C’erano forse piante sulla luna? In questo caso si aprono orizzonti sconfinati per noi ricercatori del mistero dell’anacronistico. Ecco che riappaiono davanti ai nostri occhi le tavolette cuneiformi sumere, gli scritti di Z. Sitchin, il dodicesimo pianeta, Nibiru e le collisioni cosmiche. Tutto diverrebbe plausibile e logico. La luna non è sempre stata la “nostra” luna, ma prima, molto prima era parte di un mondo ricco di vita, con piante e animali. Poi, una catastrofe planetaria l’ha “generata” e scagliata lontano, dove è stata catturata dall’orbita terrestre…e li è rimasta come un sasso morto, ma conservando su di se le tracce di ciò che era prima. Sarebbe quindi interessante verificare, anche le altre tonnellate di rocce lunari, recuperate dalle missioni APOLLO e conservate dalla NASA. Diverrebbe la prova del nove, e se confermata, uno dei più importanti tasselli del “grande puzzle della vita” considerato ancora pseudoscientifico, ed elaborato in diversi decenni, da divulgatori bistrattati dalla scienza ma indubbiamente (per noi) illuminati e profetici.

Marco La Rosa
http://marcolarosa.blogspot.com/

venerdì 31 luglio 2009

TATUAGGIO: IL SIMBOLISMO SULLA PELLE FIN DAGLI ALBORI




I 57 tatuaggi presenti sul corpo di Oetzi, l'uomo mummificato, vecchio di 5300 anni, trovato nei ghiacciai del Tirolo, sono stati fatti con la fuliggine d'un fuoco che conteneva cristalli scintillanti e pietre preziose colorate, secondo uno studio di prossima pubblicazione nel Journal of Archaeological Science. La determinazione appoggia una precedente ricerca che associava i tatuaggi con trattamenti d'agopuntura per malattie croniche, subiti dall'uomo dei ghiacci, il cui corpo è stato trovato congelato, straordinariamente ben conservato, nel ghiacciaio alpino del Similaun nel 1991. I risultati suggeriscono anche che gli uomini preistorici fossero anticamente tatuati, ben prima degli inchiostri commerciali e delle macchinette da tatuaggio elettriche.
"Posso immaginare che alcuni utilizzassero materiale appuntito, forse spine, immerse nella fuliggine, per poi trafiggersi la pelle, o provocarsi cicatrici e mettere la fuliggine nella ferita dopo l'inserimento, il che permette di guarire la ferita in modo che mantegna il colore del materiale", ha detto a Discovery News la direttrice della ricerca, Maria Anna Pabst .
Grazie alla microscopia ottica e a varie tecniche di microscopia elettronica potente, Pabst, professoressa presso l'Istituto di Biologia Cellulare dell'Università Medica di Graz, e i suoi colleghi hanno analizzato alcuni dei tatuaggi di Ötzi. I tatuaggi scelti per questo studio consistevano in segni lineari, così come un tatuaggio distintivo a forma di croce sul ginocchio destro.
Magnification of the skin designs revealed the tattoos consisted of soot, likely raked out of a fireplace, along with different silicate crystals, such as quartz and almandine, a type of purple garnet. L'ingrandimento della pelle disegni ha rivelato che i tatuaggi consistevano di fuliggine, probabilmente raccolta da un focolare, insieme con diversi cristalli di silicati, come quarzo e almandino, un tipo di granato porpora.
(17 Luglio 2009)

Da: La Porta del Tempo

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