IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: la vera genesi dell'Homo sapiens

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VIDEO SINOSSI DELL'UOMO KOSMICO

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ALTIPIANI DI ARCINAZZO 2014
* MISTERI DELLA STORIA *

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LA NUOVA CONOSCENZA

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GdM

mercoledì 10 marzo 2021

IL MISTERO DELLE LUNE DI MARTE

 


Le strane lune di Marte: la nuova ipotesi sulla loro origine

L'origine delle due lune di Marte, Phobos e Deimos: potrebbero essere nate dall'impatto tra un asteroide e la prima luna del Pianeta Rosso.

                                                       Marte, Phobos, Deimos

       Nell'illustrazione, da sinistra a destra: Marte e le sue lune, Phobos e Deimos. Nasa

Proprio mentre gran parte della comunità scientifica è rapita dalle missioni spaziali verso Marte, in fibrillazione per ciò che Perseverance potrebbe scoprire, il rover appena ammartato che ci ha già sbalordito con i video della discesa sul Pianeta Rosso - senza nulla togliere alle altre missioni che hanno raggiunto Marte - c'è chi si appassiona su un altro aspetto del Pianeta Rosso: i suoi due misteriosi satelliti.

Fin da quando furono scoperte, nel 1877, le lune di Marte - Phobos e Deimos - hanno suscitato molti interrogativi, alcuni dei quali restano aperti ancora oggi. Di questi due oggetti, infatti, sorprendono tra l'altro le piccole dimensioni (appena 22 chilometri di diametro per Phobos, circa 15 per Deimos) e la forma irregolare (non sono tondeggianti come la nostra Luna o come la maggior parte delle grandi lune degli altri pianeti, ma hanno forme allungate).

QUALE ORIGINE? Però la domanda principale alla quale gli astronomi si affannano a cercare una risposta - e dalla quale dipendono anche altre questioni ancora aperte - è quale sia la loro origine. Una nuova ricerca dell'Istituto di Geofisica del Politecnico Federale di Zurigo, pubblicata su Nature, sembra dare una risposta migliore delle molte fin qui proposte.

Da tempo si ipotizzava che Phobos e Deimos, per le loro ridotte dimensioni e le caratteristiche morfologiche, potessero essere in realtà asteroidi catturati dalla forza di gravità di Marte, inseritisi nell'orbita attorno al pianeta. Il punto debole di questa ipotesi sta (in estrema sintesi) nel fatto che in questo caso i due satelliti avrebbero dovuto ruotare attorno a Marte su un'orbita non perfettamente circolare, come invece è, e soprattutto l'orbita stessa avrebbe dovuto presentare una certa inclinazione rispetto all'equatore (anche questa è una circostanza che non corrisponde alla realtà attuale).

UNA SOLA GRANDE LUNA. Gli autori dello studio sono partiti dai punti deboli delle precedenti ipotesi e si sono concentrati su dati recenti relativi alla composizione delle due lune, che risultano molto porose. Con queste basi, gli scienziati hanno cercato di ricostruire, attraverso simulazioni al computer, la storia dei due satelliti, tornando indietro nel tempo. Ne è venuta fuori l'ipotesi secondo cui le orbite delle due lune, un tempo, si intersecavano. Più precisamente, l'ipotesi sostiene che a orbitare intorno a Marte ci fosse un solo, grande corpo celeste, che a un certo punto subì l'impatto con un corpo simile che ne causò la disintegrazione: dai detriti prodotti si sarebbero formati Phobos e Deimos. Tutto questo sarebbe accaduto in un arco di tempo che va da 1 a 2,7 miliardi di anni fa.

Secondo questa ricerca, la luna originaria si sarebbe trovata a una distanza molto maggiore di quella a cui si trovano oggi i due satelliti. E vale la pena anche ricordare che oggi Phobos si sta avvicinando sempre più a Marte, con il risultato che, tra circa 40 milioni di anni, potrebbe finire per impattare sul Pianeta Rosso (oppure essere distrutto dalla sua forza di gravità).

da:

https://www.focus.it/scienza/spazio/lune-marte-phobos-deimos-origine


a complemento di questo recente articolo ritengo interessante far presente al lettore la teoria dell’amico matematica e grande studioso di cosmologia EMILIO SPEDICATO:



 
Teoria VAS (Velikosky- Ackerman-Spedicato).

Prolusione presso l’università di Bergamo al termine della attività accademica, nel febbraio 2016.

Nel 1952, a 7 anni, lessi la sintesi del libro Mondi in Collisione di Immanuel Velikovsky, pubblicata da Selezione, versione italiana del Reader’s Digest. Nel 1957, a 12 anni, lessi una sintesi del lavoro di Wegener sulla deriva dei continenti. La trovai fra libri che mio padre Giovanni acquistò al termine del liceo al Seminario di Molfetta, dove fu il migliore amico di Corrado Ursi, poi cardinale di Napoli e unico contendente di Roncalli al papato. Da queste letture originano i mie più profondi interessi scientifici  e risultati maggiori, sulle catastrofi a memoria di uomo, loro date, cause e conseguenze, su un nuovo modello dell’ evoluzione recente del sistema solare (il modello VAS, di Velikovsky-Ackerman-Spedicato), su cause di inizio e fine glaciazioni. In monografia di Palmer, Cambridge University Press, appaio come il primo studioso che abbia proposto impatti sulla Terra di oggetti extraterrestri come le cause dell’inizio e della fine delle glaciazioni.

Laurea in fisica, ma un solo lavoro in fisica, sull’inversione dell’asse di rotazione di un pianeta, primo nella letteratura considerante anche il moto attorno al Sole. In futuro vorrei calcolare la costante di gravitazione  G  nella teoria gravitazionale di Eulero e Le Sage, dimenticata forse perché Le Sage era prete cristiano, quindi un cretino secondo una nota affermazione …  Ricordo che la formula E = Mc2  fu derivata, prima di Einstein, da  Olinto De Pretto, un amico del padre di Einstein, che riscoprì la teoria di Eulero e Le Sage, vedasi la nota di Schiaparelli nell’articolo di De Pretto. Altra questione che mi interessa è quando la soluzione del  problema di dinamica gravitazionale non dipenda da G, fatto curioso che ho notato in due casi.

Dottorato in matematica computazionale a Dalian, Cina, primo a  un non cinese. Trent’anni di teoria ed applicazioni in matematica. Di questi, dieci  sui metodi Quasi Newtoniani, venti sui nuovi metodi ABS (Abaffy, Broyden, Spedicato), ora documentati in circa 400 pubblicazioni. Tali metodi hanno unificato vari campi e prodotto un risultato da vertice, ovvero la soluzione, da parte mia e di due iraniani, del decimo problema di Hilbert (irresolubile, Matjasevich), nel più importante caso solubile, quello lineare.  Collaborazione sui metodi ABS con  inglesi, iraniani, cinesi ed ungheresi. Due monografie, coautore nominale Abaffy, interamente scritta da me, salvo un terzo di pagina, e tradotta in russo e cinese. Presentata da qualcuno come proprio lavoro per ottenere un dottorato senza fare esami. Dopo aver dato il nome di Mascheroni al dipartimento scoprii che anche lui aveva presentato come propri risultati presi da un libro di un matematico danese, di cui fece scomparire (quasi) tutte le copie; ma una, cento anni dopo, fu ritrovata sulle bancarelle del Lungo Senna. Fatto che ho scoperto in una storia della matematica, letta quando ero ospite nel deserto dell’Idaho del matematico Kathryn Turner.

Applicazioni  matematiche in ingegneria nucleare (al CISE), automobilistica (motori Alfa Romeo, Fiat, Leyland), grandi impianti Enel. Quanto ha fatto  la Volkswagen è un peccadillo rispetto a quanto ho riscontrato in Italia..

I risultati che penso maggiori, apprezzati dal Nobel Abdus Salam, dal sumerologo Giovanni Pettinato, dall’ archeologo Henry De Lumley, dal sufi Gabriele Mandel, da Ratzinger cardinale e papa, riguardano le catastrofi a memoria di uomo inserite in uno scenario astronomico nuovo, detto VAS, dove:

Si argomenta la cattura di un pianeta, verso il 9450 AC, il Metis della mitologia greca, massa calcolata in Cina a 10 volte quella terrestre

Metis cede alla Terra un satellite, divenuto l’attuale Luna, che si aggiunge a precedente satellite, che era l’attuale Marte; 16 i mesi lunari iniziali; gli effetti gravitazionali del passaggio terminano catastroficamente l’ ultima glaciazione e la civiltà di Atlantide

Nel 6910 AC Metis impatta Giove. Fra le conseguenze, perdita di massa gioviana, formazione di Atena-Venere e dei satelliti galileiani. Per molti anni Giove appare nel cielo più grande e luminoso della Luna con forma ovale, come uovo cosmico; parte della massa espulsa colpisce la Terra (le acque cosmiche associate ad Orione, Giove al momento dell’impatto essendo in congiunzione con la costellazione di Orione …). Marte cessa  il legame con la Terra, entra in orbita passando vicino alla Terra ogni 56-54 anni, l’anno terrestre passa da 16 a 13 mesi; terrificanti i passaggi di Marte, con i vulcani in eruzione ben visibili, e provocanti eclissi di durata fino a circa un’ora

Verso il 5300 AC nella valle di Hunza, ora in Pakistan, il Kharsag sumerico, il  Gan ebraico, formazione di 7 coppie di homo sapiens sapiens, dotato di anima immortale  (affermazione nei testi sumerici, assente in Genesi, ma presente  in Enoch)

Nel 3161 AC Marte, passando molto vicino alla terra, provoca il diluvio di Noè, con piogge provenienti dagli oceani terrestri (fontane del profondo) e dagli oceani marziani (fontane dall’alto). Noè si salva nella regione che Nicola di Damasco chiama terra di Minias, identificabile con il lago Manasarovar fra Lhasa e il Kashmir. L’anno passa a 12 mesi.

Nel 2033 AC catastrofe di Tifone-Ogige, fine dell’Antico Regno Egizio e della civiltà dell’ Indo-Sarasvati; Terah-Thara, lascia Uri per Haran, due città non del Vicino oriente ma del Kashmir; Abramo litiga con il padre e raggiunge la terra di Canaan (non la Palestina, ma parte dell’Arabia). Gli ebrei discendono dai sapienti dell’ India, scrisse Clearco di Soli…

Verso 1630 AC diluvio di Inaco, associabile all’esplosione del vulcano di Santorini

Nel 1447 AC esplosione di tipo super Tunguska dell’oggetto chiamato Fetonte dai Greci, sul fiume Eider = Eridano in Germania nord. Seguono il diluvio di Deucalione, gli eventi dell’ Esodo, l’ arrivo in Egitto degli Hyksos con la morte del faraone Dudimose della dinastia XIII…

Verso 800 AC diluvio di Dardano, migrazione degli etruschi da Lidia a Toscana; le orbite di Venere e Marte diventano circolari, con la fine delle grandi catastrofi su base quasi periodica.

Successive catastrofi minori:

 536 AD peste di Giustiniano, carestia e cannibalismo in Cina, suicidio imperatore cinese, migrazione di tartari e celti ?? verso America del Sud

1178 AD impatto su Luna, nasce cratere di Giordano Bruno, vari eventi nella regione del Pacifico e in Asia, forse origine della espansione mongola, passaggio degli Aztechi dalla costa Pacifica all’altopiano messicano…

Per il prossimo futuro, impatto possibile verso il 2030 dell’ asteroide Apophis, in orbita di possibile collisione. La potenza  attesa è valutabile in circa mezzo milione di megatoni (pari a mezzo megatone sul territorio comunale di Milano)

Collaborazioni future previste con Centro Archeologico delle Università Egeo, Rodi, prof  Ioannis Liritzis, con la Fondazione Aga Khan per convegno libro su geografia dell’ Eden, con…

Attività musicologica: due libri basati su oltre 200 incontri nel mondo della lirica; di Bergamo ricordati da discendenti il tenore Federico Gambarelli e Gianandrea Gavazzeni. Libretto d’opera La Tunguska misteriosa, vicina l’orchestrazione completa di Vittorio Vedovato, debutto forse Kazan, o…

Ringrazio i professori Laurence Dixon, del Politecnico di Hatfield,  ai vertici dell’ottimizzazione e affascinato come me da Velikovsky;  Zunquan Xia della Università di Dalian massimo fra i cinesi ai metodi ABS; Kamal Salibi, della American University Beirut, scopritore della dimenticata geografia del mondo biblico; Alfred De Grazia, amico di Velikovsky. De Grazia da Princeton  ha portato all’ Università di Bergamo fondi americani per un milione di dollari, poi ritirati perché le circolari in Italia contano più delle leggi. Ringrazio il collega di dipartimento Bertini per l’attenzione dimostrata verso le mie ricerche non matematiche, i colleghi di altri dipartimenti Giorgio Ragazzi,  Giancarlo Graziola e Daniele Rota, e specialmente Erasmo Recami, che nella lunga traversata in Seicento da Erice e Catania dopo il primo congresso scientifico, di astrofisica, del 1970, mi illustrò campi segreti della fisica e delle baronie universitarie.

Speciali grazie a Giorgio Szego, coautore di uno dei cento più importanti libri di matematica del Novecento, e studioso dalle vaste vedute. Sono indebitato non solo per la chiamata come docente a Bergamo, occasionata del suo invito a Dixon a un convegno sulla ottimizzazione globale a Varenna, ma anche per l’accesso al Progetto Finalizzato CNR sui trasporti, che ha finanziato i matematici cinesi per una decina di anni.

Una nota sugli studenti, che ho avuto in classi di 900 studenti, al Politecnico di Milano, di 600 a Bergamo a Matematica Finanziaria (ognuno da me esaminato con i commissari D’Amico Finardi eCeribelli, voto media dei voti dei tre commissari, regola di solito dimenticata), solo 3 a volte nel corso di Ricerca Operativa, che giudico il più importante per uno studente. Studenti attenti, ma di povera base culturale e non solo in matematica. Negli ultimi anni, teorema di Pitagora ignoto a studenti ammessi al dottorato; in classe di 16 studenti, ignoti Giulio Cesare e Gesù Cristo, ignoranza questa ultima che Daniele Rota, già collega a Bergamo e Canonico di San Pietro, mi dichiarò essere ben nota. Certamente il divieto imposto a certe biblioteche civiche bergamasche di non acquisire “libri confessionali” non contribuirà a conoscere le proprie radici. Avremo una generazione dove le sfumature di grigio saranno tante quante gli articoli a nulla approdanti della teoria di stringhe e super stringhe (sono circa 50.000) ?  Fra gli studenti non del mio corso cito Carlo Ceribelli, che chiese una tesi e in due mesi imparò il contenuto del corso, a programmare in FORTRAN e la scrisse (altri comprano…), e Laura Di Nicola, che visto il mio articolo sulla matematica che nel Novecento è opinione, venne spesso ai miei seminari, in aereo da Pescara.

Un consiglio per l’ università: attivare una facoltà di scienze, partendo da matematica e informatica. Inoltre rendere obbligatorio un corso sui valori di radice della nostra società, come avviene nelle università scandinave. Trovo inaccettabile che molti cristiani mai abbiano letto il Vangelo e che musulmani sappiano solo del Corano di Othman.

Alfred De Grazia, decimo problema di Hilbert, Einstein, Erasmo Recami, Eulero e Le Sage, Olinto De Pretto, Prolusione.

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DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs





  

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