Di Marco La Rosa
Sabato scorso ho pubblicato il
post con la trascrizione dell’intervista fatta al Prof. Luc Montagnier,
relativa alla sua opinione sull’intervento umano, tramite “tecnica di DNA
ricombinante” sull’attuale COVID-19.
Come previsto c’è stata una
veemente replica dei cosiddetti “paladini” della scienza ufficiale che si sono
affrettati a smentire e a etichettare Montagnier di ciarlataneria. Del resto
era già stato ampiamente fatto anche in tempi non sospetti, quando Montagnier (Premio
Nobel per la Medicina 2008), durante gli esperimenti effettuati nei laboratori
di Parigi, si accorse dello strano comportamento nei linfociti umani di un
piccolo batterio che frequentemente si accompagna all’HIV, il Mycoplasma pirum.
I suoi studi e quelli di altri laboratori sono stati successivamente raccolti
all’interno di due ricerche parallele, una francese e una italiana, guidata dal compianto fisico nucleare Prof.
Emilio Del Giudice dell’International Institute for Biophotonics di Neuss
(Germania), e nel 2011 hanno dato vita a una pubblicazione sul Journal of
Physics. Le due ricerche hanno portato gli scienziati ad affermare che esiste
una nuova proprietà del DNA, ossia la capacità induttiva di onde
elettromagnetiche in diluizioni acquose. Dagli studi è emerso che alcune
sequenze di DNA possono indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in
soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi “memoria” delle
caratteristiche del Dna stesso. In sostanza una conferma delle intuizioni alla
base dell’OMEOPATIA.
Tutto ciò ha scatenato la
scomunica “scientifica” di Montagnier.
Questo per doverosa informazione,
e per comprendere bene perché Montagnier è così inviso all’attuale leadership
medico-biologica mondiale.
ECCO DI SEGUITO SOLO ALCUNE (VE
NE SONO MOLTE ALTRE) DELLE SMENTITE “UFFICALI” (?) ALLA TEORIA DI MONTAGNIER:
1)
“Il punto sta nell’essenza stessa
della ricerca scientifica: solo i dati raccolti ed analizzati con un metodo
rigoroso possono fornire risposte, e solo la replicazione multipla di un
risultato da parte di più gruppi indipendenti dà un minimo di garanzia che non
si stiano cacciando farfalle». In questa frase scritta da Enrico Bucci su Il
Foglio c'è un po' tutto dell'essenza della ricerca scientifica. In sostanza non
basta formulare un'ipotesi affinché questa si trasformi in una verità assoluta.
E non basta nemmeno aver vinto un premio Nobel per dare certezza a un'ipotesi
senza averla dimostrata. È il caso di quanto avvenuto con Luc Montagnier, 87
anni biologo e virologo francese vincitore del premio Nobel per la medicina nel
2008 grazie alla scoperta del virus dell'Hiv. Nel giro di una settimana è
finito sulla bocca di tutti per aver sostenuto la tesi del virus SARS-CoV-2
creato in laboratorio e la sua correlazione con l'Hiv”.
Da:
2)
Remuzzi: Virus nato in
laboratorio?
Montagnier sbaglia, spiego perché:
Il direttore dell'Istituto Mario
Negri, intervistato da BergamoNews, smonta le teorie del Premio Nobel francese
che vorrebbero il Covid-19 un tentativo sfuggito di mano per trovare il vaccino
all'HIV.
Una di queste è frutto
dell'intervista che l'emittente francese C News ha fatto a Luc Montagnier,
premio Nobel e scopritore dell'Hiv. Così lo scienziato: «Il virus sarebbe stato
rilasciato per errore in un esperimento su un vaccino per l'HIV». Una tesi che
in realtà era già stata smontata dalla scienza internazionale diverse settimane
fa (solo ultimamente recuperata dagli 007 americani). Andando oltre gli
attacchi più "intriganti" della stampa (come "Una Montagnier di
fuffa" de Il Foglio) ci sono spiegazioni attendibili che scienziati da
tutto il mondo cercano di approfondire, così da non alimentare ulteriori dubbi
che permettano false insinuazione (da parte di esperti, ma anche di politici:
vedi Salvini e il twitter su un virus polmonare cinese del 2015). A chiarire - forse,
una volta per tutte - la questione è anche Giuseppe Remuzzi, direttore
dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. Il suo intervento non
lascia dubbi: il Covid-19 è nato in un mercato della carne a Wuhan, in Cina, ed
è stato trasmesso all'uomo”.
Da:
3)
L’OMS afferma di conoscere la
vera origine del coronavirus, ponendo (forse) fine all’eterna discussione
su come sia nata la pandemia.
L’Organizzazione mondiale della
sanità ha detto che il coronavirus della COVID-19 proviene dagli animali e non
ci sono prove di manipolazione in laboratorio. Ha quindi smentito le teorie che
sostengono che il virus sia stato creato dall’uomo (l’ultimo a dirlo è stato
Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008) o sia fuggito da un
laboratorio di ricerca a Wuhan. Gli scienziati hanno già dimostrato che non
esiste alcune somiglianza tra il nuovo virus e qualsiasi altro virus noto che
potrebbe dimostrare l’ipotesi che sia un prodotto di laboratorio. La teoria
della cospirazione è abbracciata da moltissime persone, ma è facile che la
paura di un virus nuovo e sconosciuto che sta devastando il nostro mondo ci
porti a voler trovare a tutti i costi un capro espiatorio a cui dare la colpa e
a cui chiedere i danni. Dall’altra parte c’è chi dice che l’OMS sia
un’organizzazione filocinese e che sia stata complice di un insabbiamento dei
primi casi in Cina.
Ha colpito profondamente la
decisione di Trump di tagliare i finanziamenti all’OMS per il modo in cui ha
gestito la pandemia nei primi giorni. Le sue azioni devono essere esaminate
attentamente, ma l’OMS resta comunque l’autorità principale e il maggior punto
di rifermento in materia di salute, e la sua supervisione è oggi richiesta più
che mai.
In ogni caso l’OMS non è l’unica
a respingere la teoria del virus nato in laboratorio. La Francia, tramite un
funzionario dell’ufficio del presidente Macron, alcuni giorni fa ha detto che
non ci sono prove di una pandemia nata in un bio-lab o di un legame tra
l’origine del virus SARS-CoV-2 e il laboratorio P4 di Wuhan.
La risposta della Francia è
arrivata dopo le ultime dichiarazioni di Washington che ha detto che l’intelligence
sta indagando la possibile provenienza del virus dal laboratorio di Wuhan,
senza però escludere lo sviluppo naturale dello stesso.
Da:
4)
Walter Ricciardi fa chiarezza sul
complottismo: "Escluso che Covid-19 sia un virus artificiale"
Il membro del Consiglio esecutivo
dell'Oms: "Che questo sia un virus 'naturale' lo sappiamo con certezza
perché c'è un lavoro dirimente su questo tema pubblicato su 'Science' il 17
marzo.
Basta con i complottismi:
"Che questo sia un virus 'naturale' lo sappiamo con certezza perché c'è un
lavoro dirimente su questo tema pubblicato su 'Science' il 17 marzo. È un
lavoro inequivocabile perché analizza i genomi del virus e delle sue varie
caratteristiche ed esclude categoricamente che possa trattarsi di un virus
artificiale. Che poi ci siano laboratori in cui vengono fatti esperimenti nessuno
lo può escludere".
Da:
Una domanda però, sorge spontanea
a noi “profani”: COME SI FA A CAPIRE CHE UNA TECNICA MODERNA DI “INGEGNERIA DA
DNA RICOMBIANANTE” è stata utilizzata, oppure no, sulle sequenze geniche del
COVID-19?
PURTROPPO, PER TUTTI, VI E’ UNA
SOLA RISPOSTA:
NON SI PUO’, LE SEQUENZE
SUCCESSIVAMENTE ANALIZZATE, SAREBBERO INDISTINGUIBILI !
QUESTO NON LO DICO IO, CHE SONO “NESSUNO”,
LO DICE LA SCIENZA UFFICIALE CHE OGGI, BOLLA DI CIARLATANERIA MONTAGNIER.
Ergo, tutte le supposizioni, sia
pro che contro, l’intervento umano sul COVID – 19, sono frutto di ciò che
sappiamo ma soprattutto, di ciò che non sappiamo.
QUELLA CHE SEGUE E’ UNA
BELLISSIMA INCHIESTA DI ELENA DUSI PER REPUBBLICA: “LA RIVOLUZIONE DELLA GENETICA
FAI DA TE” (22 SETTEMBRE 2016), LEGGETELA BENE PER INTERO, IO METTO
SOLO UNA PICCOLA MA SIGNIFICATIVA CITAZIONE; POI DITEMI, “ONESTAMENTE”, SE QUELLO CHE HA
AFFERMATO MONTAGNIER E’ PURA FANTASIA OPPURE SANO REALISMO:
“La Crispr, una tecnica altamente
innovativa, permette di modificare i geni con precisione e facilità, aprendo la
strada a straordinari progressi nel campo della medicina e dell'agricoltura. Le
grandi multinazionali del biotech sono alla finestra per capire come si risolverà
la guerra dei brevetti che nel giro di pochi anni potrebbero valere l'accesso a
un mercato da circa 3,5 miliardi. Ma la semplicità e le infinite applicazioni
offerte dal nuovo metodo sollevano anche paure e dubbi etici sui suoi possibili
utilizzi”.
“…Qualcuno ha definito Crispr
un"metodo democratico", forse anche troppo. Costa poco, è rapido e
uno studente di biologia saprebbe già usarlo. Non c'è da stupirsi che il taglia
e incolla abbia attirato l'attenzione degli scienziati-fai-da-te: quegli appassionati
che si divertono a fare piccoli esperimenti nel garage di casa o in laboratori
affittati "a ore". Su Internet, a poco più di cento dollari, sono in
vendita dei kit per creare in casa degli ogm. Nelle università, il costo di un
esperimento può scendere a 50 dollari, contro i 10-15 mila del metodo
tradizionale. "Per ottenere una guida, la sequenza di Rna che indica dove
tagliare, basta fare un ordine su Internet", spiega Roberto
Chiarle."Vengono chiesti solo la carta di credito e l'indirizzo di spedizione.
Nessuna credenziale. Il costo? Una decina di euro. Creare la sequenza, per la
ditta specializzata, richiede un quarto d'ora. Sono solo una ventina di basi.
La consegna, qui negli Usa, avviene nel giro di quattro giorni". Ad
arrivare a casa è un tubino con l'Rna liofilizzato. Se su internet si
vuole ordinare anche la "forbice", la proteina Cas9, bisogna sborsare
un'altra sessantina di dollari. "Cosa si può fare di pericoloso? Tutto quello che ti viene
in mente", spiega Chiarle."Nei nostri laboratori le regole sono
ferree, e i controlli frequenti. Ma non è ovunque così. Volendo, si potrebbero ingegnerizzare i virus
per renderli pericolosi, o i batteri per renderli resistenti ai
farmaci. E perfino manipolare un embrione per donargli gli occhi azzurri o renderlo immune dall'Aids".
“La Crispr è uno strumento, pertanto in sé non è né buona né cattiva.
Dipende dall'uso che se ne farà. E questo dipenderà anche dalla capacità di
regolamentarla, magari a livello sovranazionale, e dalla capacità di
autoregolamentazione della comunità scientifica, che si è già data confini
piuttosto netti. Però, si sa, per qualcuno la tentazione può essere forte. E
dato che siamo davanti allo strumento più potente prodotto fino a oggi dalle
scienze della vita, è auspicabile che le autorità non si facciano trovare
impreparate”.
(Marco Cattaneo, Fisico e giornalista)
Per leggere interamente l’inchiesta:
“UN INDIZIO E’ UN INDIZIO, DUE
INDIZI SONO UNA COINCIDENZA, TRE INDIZI SONO UNA PROVA”
Agatha Christie.
Dunque dove sta la verità? Nel
mezzo?
Al momento forse, ancora …nel
mezzo, proprio a causa della deleteria “litigiosità” e “arroganza” della
scienza considerata ufficiale. Ma come ho già ribadito più volte, l’interdisciplinarità
o meglio la condivisione della ricerca è la soluzione che ci serve in questo
momento.
Sarà capace l’Umanità attuale, vero
gigante con i piedi di argilla, di svoltare? Di trovare la soluzione per
fare il balzo evolutivo?
AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA.
SE TI E' PIACIUTO QUESTO POST NON PUOI PERDERE:
LA VERA "GENESI" DELL'UOMO E' COME CI HANNO SEMPRE RACCONTATO? OPPURE E' UNA STORIA COMPLETAMENTE DIVERSA?
"L'UOMO KOSMICO", TEORIA DI UN'EVOLUZIONE NON RICONOSCIUTA"
" IL RISVEGLIO DEL CADUCEO DORMIENTE: LA VERA GENESI DELL'HOMO SAPIENS"
DI MARCO LA ROSA
SONO EDIZIONI OmPhi Labs
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