Il mistero Pelizza-Majorana svelato al mondo accademico in un congresso scientifico internazionale in California.
Gli studiosi Franco Alessandrini,
ingegnere e docente universitario, e
Roberta Rio, storica austriaca, hanno partecipato al convegno “Scienza e Coscienza” dal 5 al 10
Giugno 2017 a San Diego, con la
relazione “La Fisica del Terzo Millennio, Il ponte tra la scienza e l’Oltre”. Rivelati i
segreti della macchina “che annichilisce la materia, produce energia, trasmuta
i metalli e trasferisce cose e esseri
viventi in altre dimensioni”
di Rino Di Stefano
Il logo del congresso di San
Diego
Il mondo accademico
internazionale comincia a porsi domande sull’incredibile storia di Rolando
Pelizza circa la vita e le scoperte scientifiche di Ettore Majorana, dopo la
sua scomparsa nel 1938. A esporre pubblicamente quella che è stata definita la
Fisica del Terzo Millennio, sono stati Francesco Alessandrini, ingegnere civile
e docente di materie geotecniche presso l’Università di Udine, e Roberta Rio,
storica austriaca di origini italiane, specializzata in Paleografia,
Archivistica e Diplomatica, nonché membro dell’Associazione degli Storici della
Germania. La presentazione pubblica della storia Pelizza-Majorana è avvenuta
durante il convegno mondiale “The science of consciousness” (La scienza della
coscienza), svoltosi a San Diego, in California, dal 5 al 10 giugno 2017. La
relazione “Third Millennium Physics – The bridge between science and the
Beyond” (La Fisica del terzo Millennio – Il ponte tra la scienza e l’Oltre) è
stata presentata nel pomeriggio di giovedì 7 giugno nell’ambito della sessione
C15 “Consciousness and Models of Reality” (Coscienza e Modelli della Realtà)
direttamente dall’ingegner Alessandrini. In contemporanea con questo evento, in
Italia e nel mondo usciva in autopubblicazione (Edizioni Il Mio Libro) un
volume in due versioni:
“La macchina – Il ponte tra la scienza e l’Oltre”
nell’edizione italiana, e “The Machine – The bridge between science and the
Beyond”, nell’edizione inglese, sempre degli autori Roberta Rio e Francesco
Alessandrini. Ma cosa c’è di tanto inusuale nella presentazione della relazione
al convegno scientifico mondiale di San Diego e nella pubblicazione di quel
volume? La risposta è semplice: per la prima volta due studiosi accademici
italiani hanno parlato in un contesto internazionale della storia di Rolando
Pelizza e della famosa macchina, attribuita a Ettore Majorana, in grado di
annichilire la materia trasformandola in energia pura, e non solo. Tra l’altro,
questa relazione, L'ing. Francesco AlessandriniLa dott.ssa Roberta Riosempre in
inglese, è stata pubblicata sul sito scientifico mondiale ACADEMIA.EDU, che conta
53.084.680 accademici iscritti in tutto il mondo. Basterebbe questo numero per
rendersi conto di quale sia stata la divulgazione della notizia a livello
internazionale. L’evento, inoltre, è rilevante anche perché in Italia,
nonostante la documentazione, le foto, le perizie e le prove inerenti
l’esistenza e l’operatività della famosa macchina, la scienza ufficiale ignora
volutamente la storia di Rolando Pelizza e non prende in alcuna considerazione
l’ipotesi che, effettivamente, Ettore Majorana potrebbe davvero essersi
nascosto in un convento di clausura quel 27 marzo del lontano 1938, appena
sbarcato nel porto di Napoli dal traghetto Tirrenia proveniente da Palermo.
Così come, vent’anni dopo, nel 1958, potrebbe aver conosciuto casualmente un
giovane bresciano, rispondente al nome di Rolando Pelizza, e potrebbe averlo
fatto diventare il suo discepolo insegnandogli le nozioni di una nuova e
rivoluzionaria fisica. Quella stessa fisica che negli anni Settanta sarebbe poi
diventata una macchina in grado di compiere operazioni che, alla luce di quanto
sappiamo fino ad oggi, non può che apparire assolutamente fantascientifica. Il
condizionale è d’obbligo, ovviamente, non essendoci alcun atto ufficiale o
giudiziario che certifichi tale presunta realtà. Ma è pur vero che esiste una
tale valanga di prove e indizi da far nascere il ragionevole dubbio che, se
questa storia non è stata ancora ufficialmente indagata, forse è perché
qualcuno non vuole che si conosca. Ma limitiamoci a prendere atto di quanto è
accaduto e vediamo che cosa c’è scritto nella relazione presentata a San Diego.
Con una premessa: quel documento altro non è che la sintesi di quanto c’è
scritto nel libro del duo Rio-Alessandrini. Il volume, in pratica, costituisce
un ulteriore approfondimento del messaggio che i due autori hanno voluto
lanciare al mondo, cogliendo l’occasione del convegno scientifico californiano.
…continua a leggere l’articolo
qui:
http://www.rinodistefano.com/it/articoli/mistero-pelizza-majorana-mondo.php
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